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Autore: Natalie95    12/08/2012    1 recensioni
Salve!Questa è la mia prima storia su Assassin' Creed...spero di ricevere qualche recensione,vorrei sapere cosa ne pensate!^^
La storia è ambientata in Assassin's Creed Brotherhood. La protagonista è Vanessa,una giovane ragazza nobile,che,per via di un matrimonio combinatodeve trasferirsi a Roma. Ma dietro il matrimonio c'è altro...
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ezio Auditore, Niccolò Machiavelli, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                  Capitolo 9
 
Da lontano,Vanessa vide Machiavelli che parlava con la Volpe:poi,guardando meglio,notò che c’era anche Ezio,con un sorriso beffardo sul suo volto. Così la ragazza,dopo essere scesa da cavallo,si avvicinò all’uomo e chiese:<< Ezio,come mai avete inseguito quell’uomo? >>
<< Quell’uomo era un traditore,faceva finta di essere dalla nostra parte,ma in realtà era una spia dei Borgia. E in più,poiché la Volpe pensava che Machiavelli fosse un traditore,sono riuscito a sventare un ipotetico omicidio. >>
<< Almeno adesso potrò vedere la Volpe e Machiavelli parlare. >> disse Vanessa.
La Volpe,appena vide Vanessa,si avvicinò a lei e disse:<< Vanessa,ho una notizia da darvi. A quanto pare,vostro padre è rinchiuso nelle prigioni dei Borgia e,dalle informazioni ricevute dalle mie spie,dicono che lo uccideranno se non torni... >>
Vanessa rimase a bocca aperta:i suoi occhi si riempirono di lacrime,che cominciarono a scendere sul suo volto.
<< È tutta colpa mia...se non fossi scappata adesso mio padre non rischierebbe di morire! >>
<< Ma cosa dice,Vanessa? È stato suo padre ha cacciarla in questo guaio...e noi lo libereremo,ve l’ho promesso... >> disse Ezio cercando di consolare la ragazza.
<< Grazie Ezio...per tutto quello che stai facendo per me! >>
<< Non ti devi preoccupare,risolveremo questa situazione....ora va a riposarti,domani mi intrufolerò a Castel Sant’Angelo,per eliminare Cesare e Rodrigo... >>
Vanessa tornò nel covo e,dopo essersi cambiata,si mise a dormire,sperando di poter riabbracciare suo padre.
 
L’indomani il sole era già alto nel cielo;Vanessa aveva deciso di rilassarsi un po’,concedendosi un pic-nic nelle campagne di Roma. Infatti,lo stesso pomeriggio,avrebbe aspettato che Ezio gli riportasse suo padre. La ragazza prese il suo taccuino e cominciò a scrivere: “il vento che mi accarezza i capelli,come se fossero foglie di un albero,mi indica che sto vivendo la libertà che ho sempre cercato...”
“Davvero bella questa frase” pensò Vanessa “rappresenta tutto questo tempo vissuto qui,con Ezio e gli altri,una libertà che mi ha fatto assaporare la vita di una persona semplice,che rinuncia al lusso e che decide di vivere un avventura...”
<< Cosa fate qui? >> Vanessa si girò di scatto:si trovò davanti Giovanni,il ladro che le aveva insegnato ad arrampicarsi e a combattere.
<< Giovanni,che piacere!Io mi sto rilassando...volete unirvi a me? >> chiese Vanessa.
<< Come rinunciare all’invito di una fanciulla? >> disse l’uomo accomodandosi.
<< Non crede che oggi sia una bella giornata? >>
<< Certamente!Ma voi mi sembrate un po’ preoccupata...non  è così? >> chiese Giovanni dubbioso.
Vanessa distolse lo sguardo:<< In realtà sì;vedete,Ezio mi ha detto che oggi salverà mio padre...ma sono preoccupata che non ci riesca,che sia in pericolo! >>
<< Parlate di messer Auditore?Non dovreste preoccuparvi così tanto:lui è un uomo forte,non si fa battere facilmente. >> disse Giovanni prendendo un pezzo di pane.
<< Lo so,è molto forte...in fondo ha salvato anche Caterina Sforza...in questo momento si troverà già a Castel Sant’Angelo! >> disse Vanessa guardando il cielo.
<< Ora rilassatevi,stendetevi e chiudete gli occhi...non pensate a nulla... >> disse Giovanni.
Vanessa chiuse gli occhi e si addormentò.
 
Vanessa si risvegliò. Erano passate parecchie ore da quando si era addormentata.  Appena aprì gli occhi si ritrovò lo sguardo di Machiavelli,che la osservava con attenzione.
<< Messer Machiavelli?!Ma che ci fa qui? >> chiese la ragazza alzandosi di soprassalto.
<< È da ore che vi cerco!Dovete venire con me subito al covo. Ezio è tornato,con vostro padre al suo seguito! >> disse Machiavelli con tono serio.
<< Dite sul serio?!Ma,allora sta bene! >> Vanessa prese la tovaglia e ciò che aveva messo sull’erba,poi salì sul cavallo e cominciò a galoppare,seguito da Machiavelli.
<< A proposito,dov’è Giovanni? >>
<< Se intendete il ladro...mi ha detto lui che eravate qui... >>
“Deve essersene andato dopo che mi sono addormentata...”pensò Vanessa.
Dopo circa mezz’ora di cavalcata,Vanessa e Machiavelli giunsero al covo. La ragazza non stava nella pelle,non vedeva l’ora di riabbracciare suo padre,ma,d’altro canto,voleva il suo perdono per averla trascinata in quella situazione. Così,dopo aver aperto la porta ed essere sgattaiolata come un gatto nel salone principale,vide proprio suo padre,seduto su un divanetto accanto al camino acceso.
<< Padre mio! >> Vanessa lo abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo;il padre la abbracciò,ma il suo viso era pallido e i suoi occhi erano lucidi.
<< Vanessa...io non dovrei essere qui,dovrei essere già morto... >> disse l’uomo ansimando.
<< Padre...io sono davvero arrabbiata con voi...avete fatto qualcosa che mi ha spezzato il cuore...ma il bene che provo per voi non è equiparabile a ciò! >>
<< Tu non dovresti perdonarmi...sono stato un pessimo padre,ho fatto tutto per il potere! >>
<< Padre...io sono convinta che non eravate in voi quando avete fatto questo accordo con Rodrigo...è da quando sono nata che voi vi prendete cura di me...mi avete sempre accontentato,avete cercato di farmi diventare una studentessa modello. Voi non siete state un cattivo padre! >>
<< Mi sento...mancare il respiro... >>
<< Papà,ma che... >> Vanessa non finì la frase che suo padre disse:<< Figl...iola...io...mi dispiace... >>
<< Papà!!!!! >>
Francesco aveva chiuso gli occhi. Per sempre. La vecchiaia,oramai,era avanzata e,a causa anche della stanchezza e dei rimorsi per la situazione in cui si era cacciato,la morte si era fatta più vicina che mai.
<< Papà... >>
Silenzio. Nella stanza c’era solo quello. Neanche il suono delle lacrime che ricadevano sul viso di Vanessa potevano rompere quell’immenso silenzio,che aveva invaso il cuore della giovane ragazza.
<< Vanessa... >> nella stanza era entrata Diana;Vanessa si alzò in piedi e corse ad abbracciarla.
<< Mi dispiace... >>
Quel giorno finì così. Tra le lacrime e i silenzi.
 

  
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