CAPITOLO 1. Una giornata come le altre, o quasi (?) Era una mattina normale, come tutte le altre. Forse ero un po' più rilassata siccome avevo appena finito gli esami, allora me la presi un po' più comoda, mi sveglia alle 12.3O, mi alzai accesi il pc per controllare le notifiche su Facebook e Twitter, ma niente di che. Mentre aspettavo che il pranzo fosse pronto, accesi la musica e mi sparai nelle orecchie a tutte volume 'What Makes You Beautiful', cavolo quella canzone mi fa venire le energie in un secondo! Appena finita la canzone sento mia madre urlare: "SARAAAAA, ti sto chiamando da dieci minuti, vieni è pronto da mangiare!". Ritornai nel mondo reale, dove la mia camera non era un palco scenivo, dove non stavo cantando con quei 5 fantastici ragazzi dei One Direction, dove non mi sentivo la ragazza più felice del mondo, ma solo una Directioner che sperava ogni giorno di incontrarli, senza uno schermo davanti. Ok, però dopo tutto quel 'concerto' avevo veramente fame. I miei genitori e mio fratello stavano già a tavola, quasi per iniziare a mangiare. Per quasi tutto il pranzo i miei non spiccicarono parola, e si fissavano negli occhi, cosa non buona, avevo capito che qualcosa non andava. Verso la fine del pranzo dissi: "Ma che cosa sta succedendo? Che avete oggi?". Si girarono verso di e mi sorrisero, io li guardai stranita. Mia mamma alla fine si schiarì la voce dicendomi: "Ti ricordi quando, due anni fa ci chiesi il viaggio a Londra? Quello che tu hai sempre desiderato, nella città più bella?" io a bassa voce risposi di sì, ancora un po' stranita, non avevo un'idea chiara di quello che stava succedendo. Mamma continuò: "Siccome ti sei impegnata molto a scuola quest'anno e hai passato gli esami brillantemente, abbiamo deciso io e tuo padre di mandarti a Londra per due settimane." Io non sapevo che dire, che fare, stavo per urlare dalla felicità! Mia madre però non aveva ancora finito, continuò: "Ho già parlato con tua zia, e abbiamo scoperto che la tua scuola sta organizzando una vacanza studio là, sarete solo ragazzi e due insegnati. Abbiamo già consegnato tutto e pagato tutto, l'1 Luglio parti e tornerai il 13. Contenta?" Io? Contenta? Ma scherziamo? Abbracciai i miei genitori così forte che quasi quasi li feci male hahah. Appena saputo tutto ciò chiamai la mia migliore amica e glielo dissi, lei si mise ad urlare come non mai, e ha iniziato a sparare cose a raffica che nemmeno capii, ero troppo felice per tenere tanto conto alle sue parole. Quando mi disse che, anche i due suoi cugini (gemelli -Luca e Alessia- e miei coetanei) stavano partendo, con la stessa organizzazione ero anche più tranquillizzata, almeno conoscevo qualcuno! Quando accesi il computer lessi una notizia, una notizia che forse mi avrebbe cambiato quella vacanza, una notizia vera? Forse. Ma potrebbe essere solo una falsa speranza, una delusione se non fosse stata vera, ma ci speravo, con il cuore in gola che batteva sempre più forte. Ma quell'ansia per la dovevo tenere per tutta una settimana, finchè non sarebbe arrivato quell' 1 Luglio, dove forse i miei sogni si sarebbero realizzati, aspettiamo.