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Autore: Scarlett Carson    12/08/2012    2 recensioni
Shinichi, Ran, Heiji, Kazhua, Kaito Aoko e una loro conoscenza partono per una vacanza tutti insieme ma troveranno un mistero da risolvere
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga The power of Love'
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Capitolo 11. Il mistero di Ottavia e il mistero di Jasmine.


Aoko corse talmente tanto e lontano che si rese conto di aver fatto un terribile sbaglio: era uscita dal sentiero! “oh no, e ora che faccio?!” pensò e iniziò a piangere perchè sapeva che fino alla mattina dopo non avrebbe potuto proseguire perchè era troppo esausta e nessuno sarebbe venuto di notte a salvarla.

Ma sentì un rumore dietro di lei: l'orso l'aveva ormai raggiunta.

In preda allo sconforto pensò che probabilmente al giorno dopo non ci sarebbe nemmeno arrivata!

Chiuse gli occhi e aspettò che l'orso la colpisse, un colpo che non arrivò mai. Allora aprì gli occhi.

In quel momento successe una cosa che non si sarebbe mai aspettata: successe, tra l'altro in brevi secondi! E come se avesse visto tutta la scena a rallentatore: l'orso che era pronto ad attaccarla, a un certo punto vide che esitò, lo vide voltarsi di scatto e qualcosa, o meglio, qualcuno gli saltò addosso! Rotolarono per un paio di metri e sparirono alla vista di Aoko.

Dopo pochi minuti, vide arrivare una figura:”chi c'è??” disse spaventata “fatti vedere!!!” pensava fosse qualcun altro volesse farle male! E invece, sotto la luce della luna piena, non solo notò che erano in una meravigliosa radura ma vide chi prima l'aveva salvata.

“Ottavia!!!” e corse addosso alla ragazza piangendo come una fontana. “ho avuto tanta paura, non sapevo che fare, pensavo mi avrebbe uccisa! Ma come mai eri qui?? e come hai fatto a metterlo al tappeto con così poco??”

“Alla villa si sono accorti che ti avevano persa allora sono corsa come una furia e poi ho sentito che urlavi e ti ho raggiunta subito”Ottavia rispose con tutta la calma che aveva in corpo, come se fosse stata una cosa semplice! “e per quanto riguarda l'orso l'ho ucciso con questo, ho avuto fortuna ho sfruttato al massimo l'effetto sorpresa” disse, mostrando ad Aoko un enorme coltello da cucina imbrattato di sangue come i suoi vestiti..

“su salta su” e la fece salire sulla sua schiena “devi essere stanca perchè non ti riposi mentre cammino verso la villa??”

“si buona idea” e in men che non si dica, Aoko crollò in un sonno profondo.

Ottavia corse, alla stessa velocità con la quale era arrivata, verso la villa.

 

I ragazzi non sapevano che fare! Aoko si era persa nella foresta e Kaito non si dava pace.

“basta!” disse alzandosi “vado a cercarla!” Erano in salotto e quindi di diresse verso la porta.

“no non puoi andare” gli disse Hakuba “è troppo buio e rischieresti di perderti proprio come lei, e poi chissà dove sarà ora”.

Rassegnato si risedette, e in quel momento la porta si spalancò.

E Ottavia fece il suo ingresso con in braccio Aoko, svenuta e piena di graffi.

Tutti si alzarono preoccupati; “che è successo Ottavia?” chiese Ran.

“l'ho travata nella foresta, stava per essere aggredita da un orso e l'ho salvata, ho dovuto uccidere l'orso, non è un reato vero detective?” disse fissando i 3 ragazzi detective, l'ispettore Nakamori e il detective Goro.

“no certo che no” rispose Goro dopo qualche minuto spiazzato da quella domanda!

“bene la porto su in camera sua a dormire, domani è meglio che riposi tranquilla”disse Ottavia.

“si certo” disse Kazhua. “la lasciamo alle tue cure Ottavia” disse Hakuba.

“eh? Che vuol dire?” disse fulminando il ragazzo con lo sguardo.

“purtroppo Jessica ci ha invitati al faro a stare da lei e non siamo riusciti a rifiutare, vero Kaito” disse guardando verso di lui che era ancora imbambolato vedendo Aoko in quello stato e non era stato nemmeno lui a salvarla.

“eh cosa? Si è vero” rispose non essendo sicuro di quello che gli aveva chiesto.

“non ti dispiace, Ottavia?” le chiese Akako.

“no niente affatto andate pure.” e fece per andare verso la torre Ovest.

 

Ottavia l'aveva messa già a letto, l'aveva cambiata, lavata e ora la stava coprendo con le lenzuola.

“tranquilla, domani non dovrai vedere Jessica, immagino già cosa è successo oggi nella foresta. Dormi e riposa, ne hai bisogno, perchè sei vicina a una verità che non immagini nemmeno.”

 

Il mattino dopo, Ran, Kazhua, Akako e Ottavia erano nella stanza di Aoko.

“allora oggi come ti senti?” chiese Ran porgendole un vassoio con la colazione.

“meglio grazie ragazze, soprattutto a te Ottavia ti devo molto”

“ah figurati questo e altro per te, siamo amiche no?”

“si ”e Aoko si mise di nuovo a piangere. Stava ripensando a ieri.

“ma che è accaduto ieri Aoko??” chiese Kazhua.

“come mai nessuno si è accorto che non ero più con voi?? capisco voi che eravate davanti, ma Kaito e Jessica no, non hanno scusanti!”strillò Aoko tra le lacrime.

“perdonaci Aoko, ma nessuno di noi se nìè accorto perchè Jessica mentre parlava urlava e ci ha intimati di proseguire perchè voleva tornare indietro.”

Ma non bastò per far calmare Aoko.

“quindi è tutta colpa di Jessica se nessuno di noi se n'è accorta” disse Akako che era più un'affermazione che una domanda.

“già e oggi ci ha invitati a passare il pomeriggio da lei, ma data la situazione noi abbiamo deciso di non andare.” disse Kazhua fiera di quella decisione.

Aoko si rallegrò un po ma subito rispose “e lasciate i ragazzi soli con quelli li? Fidatevi meglio che andate. Non preoccupateci per me. Ci sono mio padre e Ottavia, anche il detective Mouri e i signori Lee e Penelope. Tranquille.”

“ok va bene, in fondo hai ragione” disse Ran.

“mi occuperò io di lei potete stare tranquille” disse Ottavia.

“dopo il fatto che hai salvato Aoko da morte certa stiamo più che tranquille” disse Akako, non sapendosi però spiegare come avesse fatto a trovarla e salvarla senza riportare lividi o ferite.

 

Da dietro la porta, Kaito sentì tutto, voleva entrare e scusarsi, vedere come stava e dirle che al faro non ci sarebbe andato per stare con lei, ma data al situazione preferì andare via e decise di andare al faro, tanto sapeva che Ottavia si sarebbe occupata di lei, meglio di quanto lui avesse potuto fare.

 

Dopo pranzo i ragazzi presero la barca che si trovava li sulla costa che era del signor Lee, e si diressero verso il faro, inutile dire che c'era già Jessica pronta a accoglierli, soprattutto a Kaito.

 

Aoko, nella sua stanza, pensava era sempre più confusa non sapeva come nessuno l'avesse vista ieri nel bosco cadere a terra come non si spiegava il fatto che Ottavia aveva ucciso con tanta facilità un orso di quella stazza.

Scese di sotto, non aveva voglia di stare in stanza, si diresse verso il salotto al primo piano.

E li trovò Ottavia, stava sorseggiando un te freddo.

“ehi vuoi favorire?” e dopo 5 minuti, Aoko si ritrovò con lei seduta a sorseggiare tè freddo e mangiare biscotti al cioccolato.

“mi devi delle risposte, Ottavia penso che tu sappia molto più di quanto dici” disse all'improvviso. Nella villa non c'era nessuno a parte loro 2, i bambini, il dottor Agasa suo padre e il padre di Ran erano in spiaggia.

“che tipo di risposte vuoi? Cercherò di accontentarti.”

“come facevi a sapere dov'ero con precisione? E che stavo per essere aggredita da un orso? ”

“bè ti ho sentita urlare, poi immaginavo fossi in pericolo, la foresta di notte non è esattamente un luogo sicuro.”

“bè comunque come hai fatto ad arrivare tanto in fretta? Noi ci abbiamo messo più di mezza giornata a fare tutto il percorso, be io solo metà, e tu poco più di venti minuti.”

“eri vicina alla fine della strada senza volerlo ti sei avvicinata all'uscita della foresta.”

“non me la dici giusta”

“perdonami ma non posso ancora dirti tutta la verità”

“che cosa nascondi? perchè compare Jessica e tu sparisci?”

“un segreto troppo grande da capire” disse rispondendo solo alla prima domanda.

“perchè dici così? A me puoi dirlo. Non lo dirò a nessuno.”

“non è ancora ora che tu lo sappia” e con questo usci dalla stanza.

 

Dopo che Ottavia usci, Aoko decise di andare in biblioteca, aveva un sacco di domande che volevano risposte.

Si portò dietro i biscotti e il tè, e si diresse nella sezione verità private nascoste e indagò ancora. Senza gli altri,gli dispiaceva ma doveva ora che aveva la villa. Tutta per lei, o quasi.

Trovo un sacco di libri che non aveva ancora visto, si diresse verso una postazione di lettura e, addentando un biscotto e sorseggiando il tè, lesse:

Sperando di mettere in guardia le persone che verranno qui, abbiamo deciso di scrivere questi diari sparsi per questa parte della biblioteca che noi stessi abbiamo creato all'insaputa del padrone e di sua figlia.

Sapevamo tutti che quella ragazza non era normale, anche se è la figlia del padrone. Ma nessuno immaginava sarebbe arrivata a tanto! Quella è una strega e ci vuole tutti morti! Lo sappiamo perchè molte ragazze giovani che vengono di nascosto a trovarla, non escono più di qui.

Il fatto è che ha soli 17 anni ma sembra che non sia contenta della sua giovinezza e si lamenta sempre che non vuole invecchiare come noi donne di servizio ormai tutte sulla cinquantina.

Ogni giorno è sempre più pallida ma sembra contenta così, chissà che fa nella sua stanza a volte, chiusa per un giorno intero. A volte non scende nemmeno per mangiare, e dice di non stare bene, ma la può dare a bere al padrone ma non a noi!

Di cose strane ne abbiamo viste, noi!

Tra l'altro la sua babysitter di 10 anni fa è tornata in villa, il padrone l'ha invitata per festeggiare i suoi 17 anni, lei non sa che è qui. Anche quella ragazza è strana, ma lei è buona e gentile, ci aiuta sempre, ma sta sempre per i fatti suoi. Tra l'altro non è cambiata per niente, non è invecchiata di un giorno.”

Ad Aoko venne un colpo! Ecco che voleva dire la frase non è mai cambiata che aveva letto la prima volta. Decise di proseguire, perchè sospettava che avrebbe trovato qualcosa sia su Jessica ma anche sulla sua amica Ottavia, anche se non sapeva dire il perchè.

La sua pelle è come la porcellana, magnifica” Aoko deglutii “i suoi capelli lunghi e rossi sono come la seta” “non è possibile” si disse “quegli occhi viola e magnetici attirano qualsiasi uomo vecchio o giovane perfino i bambini sono attratti da lei e perfino le donne!” “non voglio crederci” a quel punto aveva quasi le lacrime agli occhi “ogni tanto va da sola nella foresta e torna sempre tardi, forse non vuole che Jasmine la veda” Aoko stava per piangere ne era sicura, perchè immaginava chi fosse quella ragazza “Jasmine ai tempi voleva diventare bella come lei e, a giudicare dalla sua pelle ci sta provando. Ma non sarà mai bella come lei, come Ottavia così si chiama, mi pare.” A quel punto, getto il libro dall'altra parte della stanza. In preda alle lacrime, urlò con tutto il fiato che aveva, un urlo che avrebbe sentito solo lei e forse qualcun altro. “Come è possibile? Davvero è proprio la stessa Ottavia!” disse tra le lacrime.

“Si” disse una voce dall'altra parte della stanza.

  
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