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Autore: Venus07    12/08/2012    3 recensioni
Bene, allora, prima di tutto: sinceramente chi è che ha mai pensato al Quinntina come coppia? io non di certo! Però la Quinntina Week mi ha davvero incuriosito e così eccoci qui!
Detto questo, vi prego siate clementi...è la mia prima ff!!!
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Cosa succede se a una festa del Glee Club tutti i membri, ormai ubriachi, decidono di giocare al gioco della bottiglia?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quinn Fabray, Tina Cohen-Chang
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bene bene, eccoci qui.

Innanzitutto devo chiedere: chi sinceramente ha mai pensato al Quinntina come coppia alzi la mano!! Nessuno?? Lo sapevo!!

Neanche io avrei pensato che ci potesse essere una relazione tra le due fino a quando una mia amica (sì, Elena sto parlando di te! È inutile che ti nascondi!) non mi ha avvertito dell’esistenza della Quinntina Week. Perciò se la shot fa schifo potete anche prendervela con lei!!

Detto questo imploro la vostra clemenza…è la mia prima ff! Siate buoni vi prego!

Ora posso anche lasciarvi alla lettura sperando che vi piaccia!

Enjoy!

P.s.: scusate eventuali errori!!!

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BLAME IT ON THE ALCOHOL

Quinn si era appena seduta sul comodo divano di casa Berry.

Era la seconda volta che la nana da giardino organizzava una festa e, proprio come la prima volta, anche a questa non mancava l’alcol.

Ormai tutti i ragazzi del Glee erano brilli, se non completamente ubriachi.

Tutti potevano permettersi il lusso di bere perché Rachel li aveva invitati a fermarsi anche per la notte, in modo che nessuno potesse non festeggiare al meglio i neo-diplomati.

Quinn si guardò in giro, mentre sorseggiava distrattamente il suo bicchiere ricolmo di vodka, forse. Insomma, qualcosa di fortemente alcolico comunque.

Tutti sembravano divertirsi.

Tutti tranne lei.

Ricevere il diploma non era stato così bello come pensava. Certo all’inizio ne era entusiasta e la cerimonia per la consegna di quel pezzo di carta era andata benissimo; ma, ripensandoci bene, quel documento sanciva la separazione tra lei e tutti i suoi amici e …

Qualcosa, o meglio qualcuno, cadde rovinosamente sulle sue gambe interrompendo quel flusso di pensieri.

Era Tina.

La ragazza teneva in mano una bottiglia di quello che sembrava rum e rideva allegramente.

L’asiatica smise immediatamente di ridere e fissò per un secondo la bionda con uno sguardo corrucciato, non riuscendo a capacitarsi di come fosse finita in braccio all’ex cheerleader. Ma un sorriso non tardò a illuminare quel volto, a detta di Quinn stessa, bellissimo.

Quel timido sorriso riuscì a scacciare dalla testa di Quinn i tristi pensieri che fino a pochi istanti prima attraversavano la sua mente.

La bionda aiutò Tina a sistemarsi al meglio sulle sue gambe lasciando l’asiatica sconcertata.

Quinn non era mai stata gentile con lei. È vero, non l’aveva neanche mai trattata male, semplicemente l’aveva ignorata. L’unica volta che avevano lavorato insieme solo loro due era stato per le Nazionali, quando avrebbero dovuto sostituire Mercedes malata.

Dopo essersi assicurata che l’asiatica stesse comoda, seduta sulle sue gambe, iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli. I suoi capelli erano così morbidi al tatto che Quinn dovette reprimere un piccolo gemito che desiderava ardentemente uscire dalle sue labbra.

Tina si beò di quel contatto e si strinse delicatamente al collo della bionda chiudendo gli occhi.

Improvvisamente la voce di Puck le fece sobbalzare, mettendo fine a quel piccolo paradiso isolato che si erano create entrambe.

-Facciamo il gioco della bottiglia! Voglio fare il gioco della bottiglia!- urlò l’ebreo in faccia a una Rachel parecchio stordita dall’alcol.

La proprietaria di casa si alzò barcollando dal pavimento dove era seduta con Finn a parlottare. Finì velocemente la bottiglia che teneva in mano, tequila probabilmente, e alzò vittoriosa quell’oggetto di vetro.

Tina si alzò saltellante dalle ginocchia di Quinn e raggiunse correndo il centro della sala dove si stava già formando un discreto gruppetto di persone.

La bionda, al contrario, era riluttante all’idea di alzarsi da quel divano. Era così morbido e comodo. Poi non aveva alcuna intenzione di baciare nessuno anche perché non era così ubriaca e …

-Alza quel culo ossuto, Fabray- gridò l’inconfondibile latina già seduta nel cerchio pronta a cominciare il gioco.

Quinn sbuffò e si avviò mal volentieri verso gli amici. Non ne aveva proprio voglia di giocare a quello stupido gioco. Non le piaceva!

Tina si spostò leggermente per farla sedere accanto a sé e, per la seconda volta nella serata, la bionda si ritrovò a sorridere all’asiatica, respirando il suo profumo.

Il gioco divertì l’ex cheerleader più di quanto avesse immaginato. Erano esilaranti le facce che Santana faceva ogni volta che Britt doveva baciare qualcuno che non fosse lei e la bionda e Puck non perdevano occasione per prenderla in giro, rinfacciandole la sua gelosia.

Tutto sembrava procedere bene finché non toccò a Tina girare la bottiglia. Quinn aveva ormai bevuto talmente tanto da poter giurare che la bottiglia girasse al rallentatore.

Finalmente il collo della bottiglia si fermò indicando la prescelta.

La bionda guardò sorpresa la bottiglia. Sì, era puntata verso di lei!

Subito, però, il suo sguardo fu catturato dai bellissimi occhi dell’asiatica che sembravano essere diventati improvvisamente più luminosi.

L’ex cheerleader si perse in quelle meraviglie nere.

Dopo quella che le parve un’eternità, si ricordò che non era sola nella stanza e ormai tutti la stavano guardando con aria interrogativa.

Quasi tutti.

San, infatti, stava ridacchiando avendo notato lo sguardo adorante dell’amica.

Cosa cavolo mi succede? Dai, cazzo!!! Riprenditi!!! Perché la stai fissando così? Sì, certo è bella, intelligente e ha un fondoschiena perfetto. Quanto mi piacerebbe toccar… QUINN!!! Cosa stai pensando??? Insomma, è una ragazza e tu…

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da Artie che si lamentava del fatto che, se non si fosse sbrigata a baciarla, il gioco non sarebbe andato avanti.

Finalmente la bionda si decise. Si inginocchiò e posò dolcemente le labbra su quelle di Tina.

Quello che successe dopo accadde così velocemente che Quinn rimase spiazzata.

L’asiatica afferrò la nuca dell’ex cheerleader e l’attirò a sé con forza premendo le sue labbra su quelle della bionda che prontamente le schiuse. La lingua di Quinn si affrettò a cercare quella di Tina e non tardò a trovarla.

Le due si persero in un bacio passionale e ancora una volta tutti gli altri sparivano.

C’erano solo loro due.

Loro due che si stringevano sempre più speranzose che quel momento non finisse mai.

Quando il bisogno di ossigeno si fece impellente per entrambe, si staccarono a malavoglia e subito Tina fu allontanata da Quinn da due braccia possenti. Le braccia del suo fidanzato che ora guardava la bionda con uno sguardo pieno di odio.

-Questo gioco è finito- sibilò Mike tra i denti, carico di gelosia stringendo, ancora, l’asiatica tra le sue braccia.

Una smorfia di dolore comparve sul viso di Tina. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Quinn si lanciò contro Mike come una furia.

-Lasciala cretino!!! Le stai facendo male!!!-

L’asiatico non si lasciò sorprendere dal gesto improvviso della bionda e prima ancora di raggiungere il suo obbiettivo, Quinn si ritrovò a terra con una guancia dolorante.

L’aveva picchiata! Mai nessuno, a parte San, si era mai permesso di picchiarla!!

Fece per alzarsi, ma il ragazzo le puntò il dito sul petto.

Nessuno si mosse. Tutti erano troppo sbalorditi dal comportamento di entrambi per muoversi.

-Stai lontano dalla mia ragazza, Fabray!-

Le parole le si erano bloccate in gola, Quinn non sapeva cosa dire.

Quello non era un comportamento da Mike. Era quasi spaventata.

L’unica cosa che riuscì a fare fu abbassare lo sguardo intimorita.

Senza ulteriori indugi, Mike si girò e trascinò per il polso Tina verso la porta.

Quinn non riusciva a staccare gli occhi da terra.

Santana si destò da quello che a suo parere era un incubo. Quello non era Mike! Subito si avvicinò all’amica per sussurrarle: -La lasci andare così?-

-Io io io io- iniziò a balbettare la bionda –io veramente …-

All’improvviso l’ex cheerleader sentì una mano morbida posarsi sulla sua guancia da dietro.

Si girò e incontrò quei meravigliosi occhi a mandorla.

Avrebbe voluto poterla guardare per tutta la vita, starle accanto nei momenti di difficoltà e dividere con lei gioie e dolori.

Fu osservando i suoi occhi che Quinn ammise a se stessa di essersi innamorata. Sì, si era innamorata di una ragazza, e non di una qualunque, ma di Tina Cohen-Chang.

-Mi dispiace.- sussurrò l’asiatica accarezzando la guancia offesa della bionda.

–Mi dispiace tantissimo- ripeté con le lacrime agli occhi.

Quinn baciò quella mano con venerazione e pensò quasi di morire quando Tina, invece di raggiungere il suo ragazzo che la chiamava, le regalò un altro bacio.

Un bacio dolce, pieno d’amore, diversissimo da quello affamato di pochi minuti prima.

Un bacio che cambiò radicalmente la vita di entrambe.



Quanti sono rimasti vivi fino alla fine di questo schifo???? spero di non aver mietuto troppe vittime!!!!

Bene, è l’ora dei ringraziamenti:

un grazie speciale va a Elena, che mi ha sempre sostenuto in questa follia, a RenoLover che gentilmente ha corretto e betato e a Angi che mi sta aiutando con la pubblicazione!!! Grazie davvero!!!!!

Se avete voglia e tempo mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate di questa shot.

Ora vi saluto che la piscina mi chiama a gran voce.

A presto (forse)

Ali

  
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