Respiro.

Sirius  era sicuro di una cosa : la vita senza qualche rischio sarebbe stata abbastanza  noiosa.
Quei mesi passati chiusi in casa  l'avevano logorato dentro,  risvegliando il suo antico dolore.
Non era facile convivere con tutto questo , era consapevole di  tutto ciò... ma voleva solo uscire,
respirare un poco, come faceva un tempo.
Da giovane con James e gli altri Malandrini aveva vissuto pienamente ed ora quei giorni erano lontani,
come vissuti miliardi di anni fa.
Cosa rimaneva?
Solo  ricordi sbiaditi dal tempo e nenie in testa che lo perseguitavano.
Aveva detto ad Harry :" Chi ci ama non ci lascia mai veramente", consapevole  del suo dolore.
Perchè era anche lui come Harry, straziato dalla perdita  ingiusta  di persone care che avevano reso la sua vita vera.
Combatteva per Harry e per loro, ripagando il sacrificio.
Quella sera al Ministero respirava come un tempo.  Combatteva, si muoveva e provava a vivere, almeno per Harry.
Ma non era facile, no.
Molte volte pensò che ci fosse James al suo fianco, era sbagliato, certo.
Ma Harry era così simile a lui che molto volte li riconduceva ad una sola persona.
Contro la sua adorata cugina  ce la mise tutta. Rappresentava quel mondo marcio che aveva combattuto da sempre.
Un getto di luce lo colpì.
Sirius respirò ancora, passando attraverso il velo e guardando Harry per l'ultima volta.
Sorrise, come solo un tempo sapeva fare.
Alla fine aprì i polmoni e urlò di gioia, quando vide chi lo attendeva  dall'altra parte.
Dopo tanto tempo, Sirius ricominciò a respirare e a vivere,in un certo senso, appieno.

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