Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: mistyemily    13/08/2012    4 recensioni
A causa di quel decimo bacio è successo di tutto. Strawberry ha scoperto che le persone, anche solo piangendo, possono rivelare tutto ciò che sono abituati a nascondere. È il caso di Kish.
Una sera, una normalissima e banale sera a Tokyo, le Mew Mew sono invitate a partecipare ad una festa. Nello stesso momento, anche altre tre persone decidono di recarsi lì. Ma non succederà niente di quello che succederebbe normalmente senza quelle tre persone, ovvero Strawberry che si bacia con Mark o simili. Strawberry si bacerà con un'altra persona.
E questo farà impazzire qualcuno. Qualcuno che segretamente ha una cotta per la nostra rossa, qualcuno che per rabbia sarà pronto a distruggere tutto e ad allearsi con il nemico principale.
Qualcuno... Biondo.
Ho deciso di riscrivere l'introduzione perché la storia si sta svolgendo in modo completamente diverso da come me l'aspettavo.
mistyemily ritorna all'attacco con una nuova fiction!! :D
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ottavo Capitolo: Il mio compito è quello di ucciderti

 

Cioè io non lo so! Torno a Roma e scopro che non c'è rete perché si è rotto un affare!! Scusate il ritardo... ç___ç Però che sola, io speravo di pubblicare il chap il dieci e invece lo pubblico oggi... Ma guarda te...

Comunque, questo chap è chilometrico, in confronto agli altri XD Mi raccomando, leggetelo tutto e poi ditemi cosa succederà, secondo voi, dopo che... Nonono non devo spoilerare :PP

Buona Lettura!! ;D

P.S.: Dopo aver letto questo chap, ditemi... Metto il rating arancione?

 

Stava nella dimensione aliena, sdraiato per terra, con il sorriso sulle labbra. Aveva capito a cosa gli fosse servito piangere.

Tutte le sue preoccupazioni, la sua frustrazione, le sue angosce e la sua rabbia erano sparite insieme a quei rivoli dorati. Si sentiva più leggero, e doveva tutto ciò a Strawberry. E solo in quel momento si rendeva conto di quanto avesse sbagliato a costringere la ragazza a fare ciò che voleva lui, ogni volta. Solo in quel momento si rendeva conto che l'amore è una cosa condivisa, una cosa di due, non di una persona sola.

Kish si rialzò in piedi, per andare a vedere dove fossero Pai e Tart.

Ehi, ragazzi, che è successo oggi? Perché state tutti e due a pensare? … Ehi?? Mi sentite?”

Eh? Cosa? Oh, sei tu, Kish... Scusa, ma oggi io sono un po'... Un po' sovrappensiero... Ehm... Hai presente la Mew Mew scimmia? Ecco...”

Sei innamorato, vero? Ci scommettevo, ne ero sempre stato sicuro che tu e quella biondina andavate d'accordo!” Esclamò il verdino, facendo arrossire Tart fino alla punta dei capelli.

Ma che diavolo dici!!”

Vi state un po' zitti, voi due?” Sbuffò un Pai alquanto scocciato.

Come faccio a inventare dei Chimeri se voi due blaterate a vanvera e non mi lasciate concentrare?”
“Sei sicuro di pensare ai Chimeri?? Secondo me stai sognando la Mew verde!”

KISH... – l'alieno dai capelli blu chiuse gli occhi spirando – Vai. Via. Adesso.”

Lo sapevo che sei cotto pure tu!” Rise sguaiato Kish.

Senti, smettila!” Pai si teletrasportò via. Ma tanto sarebbe riapparso dieci minuti dopo. Quella era una delle loro solite liti che finivano in meno di un quarto d'ora.

 

Sulla Terra, intanto, Atasuke si era appena dichiarato a Mina, e quindi dopo il loro quarto appuntamento si poterono dichiarare fidanzati. La blu corse a dare la notizia alle altre, che si congratularono subito con entrambi. Paddy, poi, sgusciò via senza farsi notare, e andò velocemente al parco Inohara (spero di averlo scritto bene O_o''NDA).

Le cinque e dieci... Bene, sono in orario, speriamo che lui arrivi prest_”

Ehi, Paddy, sono qui!”

La biondina si guardò intorno, ma non vedendo nessuno continuò: “Ma dove? Io non ti vedo!”

Qui, Pad, alza lo sguardo!”

La ragazza fece come gli era stato detto e vide il viso furbetto di Tart che la guardava divertito.

Ah, eccoti, mascalzone!” Poi si arrampicò rapidamente sulla pianta, inciampando su qualche ramo, ma poi si sentì sollevata in aria da due braccia esili ma forti.

Ci stavi mettendo troppo, ti ho dovuto prendere io!” Sbuffò l'alieno, posandola con attenzione accanto a lui.

Taru-taru, ti ricordo che sono un'umana!”

Va bene, va bene... Allora, di cosa mi volevi parlare?”

La bionda si fece coraggio.

Ehm... Io volevo chiederti tante cose, ma per prima questa: Perché tu, Kish e Pai fate la guerra con noi? So che su Neagea non c'è un buon clima, però il vostro popolo potrebbe venire sulla Terra senza problemi! Voi avete detto che la popolazione è stata molto ridotta, e qui c'è spazio! Non sarebbe tutto più bello... – e dicendo questo iniziò ad arrossire – se potessimo stare tutti insieme, come un unico popolo? Pensa che bello poter uscire il pomeriggio a giocare, umani e alieni, senza preoccuparsi di niente... Non saremmo tutti più felici?”

Tart abbassò lo sguardo. Per lui, quella era un'idea magnifica. Sarebbe stato meraviglioso passare il resto della sua vita con Paddy.

Ecco, vedi... Noi abbiamo un capo che si chiama Profondo Blu... Che ci ha detto che, accettando di combattere per lui, egli ci avrebbe ridato la Terra, sterminando... – deglutì – tutti i terrestri. Molti, fra cui me e Kish, non lo volevano, pensavano che sarebbe stato ingiusto eliminare così tante persone solo per noi, ma quelli che erano d'accordo con Profondo Blu erano troppi, e fra essi c'era anche Pai...” Il castano sospirò.

Così fu avviata la spedizione di riconquista, e fra i soldati migliori fummo scelti noi tre...” Un impercettibile singhiozzo uscì dalla bocca dell'alieno.

E... E... Insomma... I-Il mio compito... È quello di ucciderti, Paddy!!” A quelle parole, entrambi si abbracciarono di slancio e scoppiarono a piangere. La ragazza sapeva che lui aveva ragione, e che in fondo anche il suo compito era simile... Ma se nessuno dei due voleva farlo, perché dovevano?

La biondina prese il viso di Tart fra le mani, così che i loro nasi si toccassero.

Poi respirò stancamente.

Se... Se non vogliamo farlo, non lo faremo, Tart!”

Si lanciò su di lui con un bacio che sapeva di tristezza, un bacio dolce e puro fra due bambini che avevano conosciuto la guerra troppo presto.

Il castano le stringeva i fianchi, e lei gli circondava il collo con le braccia sottili.

Si staccarono piano, con gli occhi socchiusi e i battiti dei cuori all'unisono.

Paddy... Io... Ti voglio bene...”

Anch'io, Taru-Taru... Ti voglio tanto bene...”

 

Pai iniziò a preoccuparsi per il proprio comportamento. Perché da due ore non la smetteva di fissare quell'umana? La trovava perfetta in ogni singolo movimento, anche quando inciampava o sbagliava qualcosa era perfetta. Non sapeva perché, ma quando stava con quella Mew Mew dai capelli verdi si sentiva più tranquillo. Proprio non capiva cosa diavolo gli stesse succedendo.

 

Strawberry, da quando aveva convinto Kish a piangere e a mostrarle il lato migliore di sé, sentiva che tutto andava per il verso giusto. A scuola stava migliorando, – era passata dal quattro al cinque, persino il professore le aveva fatto i complimenti per quell'insufficienza meno marcata – in famiglia litigava sempre di meno, al Caffè combinava meno pasticci (anche se si sentiva troppo poco rimproverata, Ryan non si vedeva da un pezzo) e Mark l'aveva già dimenticato.

Stava passeggiando per le vie di Tokyo, quando sentì uno strano rumore alle sue spalle. Si voltò e vide che l'aria si stava increspando, fino a diventare sempre più ondulata. Capì subito cosa stava succedendo.

Comparvero due occhi dello stesso colore del grano. Kish le si era appena teletrasportato davanti, e la stava guardando malizioso.

Che fai, micetta, gironzoli tutta sola di sera? Lo sai che potresti fare brutti incontri!” Le sorrise ammiccando.

Lei ridacchiò.

Sai, ormai non mi spaventi più tanto, da quando ti ho visto piangere...”

Lui arrossì, ma poi continuò sorridendo: “Tu mi hai detto di farlo e io ho obbedito, principessa!” Poi la prese per un fianco, restando sorpreso quando notò che lei non fece resistenza. Infatti la rossa non pensava affatto di opporsi, poiché in quel momento lui non sembrava avere cattive intenzioni. Si lasciò coccolare.

Lui prese a baciarla, prima delicatamente poi con un po' più di forza. Quell'alieno aveva il potere di ammaliare Strawberry.

Kish iniziò ad accarezzarla sulla schiena, sul ventre e sui fianchi, mentre lei felice si stringeva a lui baciandolo sul collo.

Il verdino si sentiva elettrizzato. Ma non riuscì nemmeno a sentire il gemito di piacere che le era appena uscito dalla bocca che un boato echeggiò a poca distanza da loro.

Un fumo nero li avvolse.

Kish, prontamente, prese in braccio la sua gattina e volò via. Ma forse avrebbe fatto meglio a restare dov'era, perché una spaventosa figura si erigeva in cielo davanti a loro.

Un'aquila enorme li fissava, con un ghigno vomitevole stampato in faccia.

L'alieno osservò meglio quel volto mostruoso.

Occhi di ghiaccio.

Quello... Quello era Ryan!

Strawberry era incredula tanto quanto Kish.

Allora, avete intenzione di stare tutto il tempo a fissarmi a bocca aperta? Beh, io no... Voglio strappare dalle tue mani la mia Strawberry, ALIENO!”

Senza dire altro, si scagliò violentemente su Kish e Strawberry, facendo precipitare lei al suolo e ingaggiando una lotta all'ultimo sangue con lui.

I colpi saettavano rapidi nell'aria, e mentre per Ryan, metà uomo e metà aquila, le cose si stavano mettendo proprio bene, il verdino faceva fatica a rispondere a tutti i colpi del nemico.

Il biondo riuscì a conficcare uno dei propri artigli nella pelle dell'altro, strappandogli dalla bocca un urlo di dolore. Poi glieli piantò nella coscia, nel polpaccio e gli mancò di poco il fianco. L'alieno ormai era debole, coperto di sangue e ansimante. Ryan si fermò per un secondo per fissarlo e per ghignare crudelmente, ma poi si buttò su di lui in picchiata per dargli il colpo di grazia. Non sentì nemmeno gli urli che fece Strawberry.

Stava per ucciderlo. Finalmente, pensò.

Mancavano pochi decimi di secondi, quando...

FERMO!!”

Una luce accecante si espanse nell'aria in un battito di ciglia.

 

 

  
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