Kurt non
riusciva a smettere di guardare negli occhi quel ragazzo, il presunto
Blaine. Sembrava
che i suoi occhi avessero una loro autonomia e non volevano staccarsi
da quegli
occhi caramellati. Si sentiva come una persona diversa. Sembrava che
tutto
fosse cambiato.
Neanche
Blaine riusciva più a staccare gli occhi da quelli di Kurt.
Sembrava che quegli
occhi azzurri lo avessero ipnotizzato e portato in un altro mondo.
Ormai, lo
aveva capito. Era innamorato di Kurt. “Bel
problema” si disse.
- Ragazzi?
– la voce di Rachel li
distolse dai loro pensieri ed entrambi si voltarono verso la ragazza.
Si
diedero un’ultima occhiata e le risposero.
- Ci
conosciamo di vista. – rispose Kurt,
che in quel momento aveva molte più capacità
mentali, rispetto a Blaine, che
non ragionava più, in quel momento. Rachel sorrise e
annuì. La ragazza tese la
mano verso il ragazzo.
- Piacere,
Rachel. – si presentò la
ragazza e Blaine si ritrovò spiazzato. Se avesse detto il
suo vero nome, Kurt
avrebbe scoperto tutto e lui non volesse che Kurt scoprisse tutto
così. Era una
cosa da affrontare con calma.
- Jonas.
– Blaine s’inventò un nome
alla
svelta e gli uscì quel nome, per lui orrendo.
Notò che Kurt aveva abbassato lo
sguardo dispiaciuto. Infatti, Kurt, non sapeva il perché, ma
aveva sperato
tutto il giorno che quel ragazzo fosse Blaine.
- Beh
scusaci, ma ora dobbiamo andare. –
salutarono “Jonas” e andarono a casa di Rachel,
come da programma.
Blaine si
allontanò e si nascose in un luogo appartato, per
ritrasformarsi. Si nascose
nel retro di una casa e si trasformò in uccello.
Spiccò il volo e andò in cerca
di Kurt. Ora che ci aveva pensato Kurt non vedeva l’uccello
Blaine da un bel
po’.
Lo
trovò e
si posò sulla spalla, sussurrandogli un
“ciao” nell’orecchio. Rachel, appena lo
vide, si scaraventò ad accarezzarlo e Blaine
approvò con un sorriso.
- Mi
era mancato Blaine. – disse
sorridente Rachel. Appena la ragazza si allontanò, Kurt
sussurrò a Blaine un
“dove diavolo sei stato?”.
- Poi
ti spiego. – sussurrò Blaine, di
rimando.
****
Dopo un
pomeriggio passato tra canzoni e film strappalacrime a casa di Rachel,
Kurt e
Blaine stavano finalmente tornando a casa e per quest’ultimo
era una cosa
difficile, visto che avrebbe dovuto spiegare tutto a Kurt.
Infatti,
appena arrivarono nella stanza del ragazzo, Kurt intrecciò
le braccia al petto
ed era pronto ad ascoltare. Quella era una cosa difficile. Come poteva
spiegargli una cosa del genere? Blaine prese un respiro profondo e si
decise a
parlare.
- Kurt,
forse è meglio se ti siedi. – e
il ragazzo così fece. Si sedette sul letto, pronto ad
ascoltare. Ne aveva
bisogno, era rimasto confuso per troppo tempo.
- Kurt,
quel ragazzo che hai incontrato oggi
non si chiama Jason, ma Blaine. Quel ragazzo ero io. –
Kurt si aspettava
quella confessione da tutto il giorno, ma appena quella frase
uscì dalle labbra
di Blaine, si sentì mancare.
- Io
vivo nel lato oscuro della Luna e lì
posso trasformarmi in uomo, ma non posso sulla Terra. –
continuò Blaine.
Kurt quando sentì le ultime cinque parole, sentì
le lacrime agli occhi. Era
confuso e spaventato.
Blaine
osservò gli
occhi di Kurt incresparsi dalle lacrime e sentì il cuore
frantumarsi. Non
poteva sopportare di far piangere quell’angelo che aveva
davanti agli occhi e
si precipitò sul letto, per abbracciarlo. Sentì
l’odore di vaniglia inondare le
sue narici e gli sembrò di essere a casa.
-
Blaine, io-io non capisco. Perché
non puoi?
- disse tra le lacrime Kurt, senza staccarsi da Blaine. Non
sapeva il perché,
ma quelle braccia muscolose che lo avvolgevano lo facevano sentire al
sicuro.
Protetto.
-
Non posso dirtelo, Kurt. Non posso. –
rispose Blaine, anche lui piangendo. Non sopportava l’idea di
stare lontano da
Kurt e vedere quegli occhi azzurri tra le lacrime, non aiutava. Lui non
voleva
farlo piangere.
-
Blaine, io non voglio allontanarmi da te.
Con te sto bene. – Blaine, quando
ascoltò quelle parole, sentì il suo cuore
ricomporsi e battere più forte del normale. Era convinto che
se non si fosse
trasformato in uomo, il suo piccolo cuore da uccellino sarebbe
scoppiato.
-
Non mi allontanerò da te, se il
destino non
vuole. – e Blaine non era mai stato
così convinto di quelle parole. Gli era
stato detto di avere un destino particolare e lui desiderava quel
destino. Lui
desiderava Kurt.
****
Kurt si sentiva
strano. Aveva provato
una miriade di sentimenti, di cui non conosceva nemmeno
l’esistenza. Aveva
assistito alla trasformazione di un uccello a un ragazzo. Un ragazzo
che lo
aveva difeso, protetto, abbracciato e che aveva pianto con lui.
Quella sera, non
era riuscito a
mangiare, né a fare i suoi riti d’idratazione. Non
era riuscito a fare nulla,
neanche a dormire. E ora, che Blaine era andato via, si sentiva vuoto.
Non
sapeva cosa fare, cosa dire. Come spiegare tutto ciò che
stava succedendo.
Capì
che quella giornata era passata
troppo in fretta. Era stata una giornata veloce, ma con molte cose
inspiegate.
Kurt aveva bisogno di spiegazioni. Aveva bisogno di chiarire con
qualsiasi
sentimento stesse provando. Aveva bisogno d’indicazioni. Aveva bisogno di Blaine.
****
Blaine si
sentiva diverso. Stava
provando qualcosa di nuovo, ma che lo faceva sentire benissimo. Stava
provando
dei sentimenti veri e ciò era strano. Non aveva una
spiegazione di quello che
stava succedendo, sapeva solo che aveva bisogno di stare con Kurt, di
parlargli, di renderlo felice. Aveva bisogno di Kurt.
Non era mai
capitato a nessun uccello
che s’innamorasse di un suo protetto, ma a lui era successo e
non sapeva come
affrontare la cosa. Era una cosa difficile e bellissima allo stesso
tempo. Era
innamorato. Agli uccelli non capitava mai, ma lui era diverso. Lui
era…
- Umano.
– Blaine sentì la voce del re alle sue
spalle e si voltò sobbalzando. Senza
accorgersene, era stato catapultato alla corte del re. – Tu sei umano, Blaine. Sapevo che questo giorno
sarebbe arrivato.
Blaine, devo parlarti.
Spazio
dell’autrice
Salve a tutti.
Scusate se sarò breve,
ma non sono dell’umore giusto. Dopo tutte le foto e gli
spoiler che ho visto,
sto piangendo come una fontana e non so quanto la smetterò.
Siete stati
fortunati, perché questo
capitolo lo avevo scritto ieri pomeriggio. Non so quando
arriverà il prossimo,
visto che non credo che l’umore giusto arriverà
presto. Mi dispiace, ma spero
mi capiate.
Vi lascio il mio
account Facebook, nel
caso volete sfogarvi con qualcuno, anche perché io ho
bisogno di un bel sfogo,
ora: http://www.facebook.com/francesca.volpe2.
Baci
Kekka Fox :)