In mano tengo una sua foto e comincio a guardarlo.

Dopo mi avvicino allo specchio della mia camera e fisso il mio riflesso.

Siamo come due gocce d’acqua.

Abbiamo gli stessi capelli a palma, gli stessi occhi che mostrano dolcezza e stessa tuta.

Insomma... siamo come due sosia, due sosia che non si sono mai conosciuti.

Fisso sempre lo specchio, chiudo gli occhi e cerco di immaginarmelo .

Cerco di rivederlo dall’altra parte, davanti a me, tenendo sempre gli occhi chiusi.

Mi immagino che mi saluti e che mi abbracci.

Mi immagino che mi chieda tante cose sulla mia vita.

Me lo immagino vivo.

Mi immagino che mi prenda in braccio e che mi dica una delle tante cose che, un padre dice sempre al proprio figlio, come: sei fortissimo oppure hai i miei stessi occhi.

Mi immagino che mi insegni a lottare.

Poi apro gli occhi e... lui non c’è più.

Davanti a me ho solo un bambino che piange e che cerca di asciugarsi le lacrime con le maniche della tuta.

Piaciuta?

Spero tanto di sì :)