13/08/2012
4 recensioniKimiRu, ovvero Nemuro Kimiyuki/Kui Ruru (Nero/Quill)
Remember: they won’t forget.
Kui Ruru si sedette ad un tavolo libero e iniziò a pungere il pezzo di torta nuziale con la forchetta.
Non si stava annoiando, era semplicemente triste.
Già, perché era certa di una cosa: niente sarebbe stato più come prima.
Ora che Reina e Hiroto si erano sposati, se ne sarebbero di certo andati dal Sun Garden, e si sarebbero pian piano dimenticati di tornare a trovare i loro amici; lei compresa.
Non voleva che ciò accadesse, perché in Reina aveva trovato una sorella maggiore che l’aveva accudita con tanto amore e affetto, quasi come fosse sua mamma.
Perciò non voleva perderla.
E lo stesso valeva per Hiroto, ovviamente.
In effetti, in quei due lei rivedeva i suoi genitori.
Infilzò la forchetta nel morbido pandispagna e fece leva: per poco non partì in aria un pezzo di dolce.
Sospirò per l’ennesima volta e finalmente si decise ad assaggiare un pezzo di quella delizia di panna montata, pandispagna al cioccolato, crema e leccornie varie.
Era delicata e molto buona, ma in quel momento aveva l’amaro in bocca e non riuscì a gustarselo come di dovere.
Volse lo sguardo ai novelli sposi: erano proprio belli insieme, mentre leggeri volteggiavano in mezzo alla pista da ballo; il candido vestito di Reina svolazzava ad ogni giravolta che Hiroto le faceva fare.
Appoggiò il mento su una mano, mentre l’altra lisciava distrattamente le pieghe del suo vestito lilla da damigella, e si mise ad osservare la coppia che ballava.
Ruru era così incantata, che non si rese nemmeno conto della mano che le stavano porgendo.
Quando però sentì qualcuno schiarirsi la voce, sobbalzò e alzò immediatamente la testa.
Nel suo elegantissimo completo nero, Nemuro Kimiyuki stava in piedi davanti a lei, porgendole una mano con un sorriso; chiaro invito a danzare.
Guardò stranita prima la mano, poi chi la porgeva; solo dopo un minuto buono si decise ad accettarla.
E così, i più piccoli del Sun Garden, si ritrovarono a ballare insieme alle altre coppie.
“Non ti vedo felice” dichiarò il ragazzo, scrutando per bene l’espressione di Ruru.
“Sì che lo sono” ribatté lei, spostando lo sguardo su un vaso di fiori: erano proprio belli, Maki aveva organizzato un matrimonio perfetto.
“Allora perché non hai fatto altro che sospirare e sbuffare per tutta la durata del ricevimento?” la domanda ironica di Kimiyuki la colpì come uno schiaffo; se n’era accorto, accidenti!
“Ecco, vedi… è complicato” Ruru assunse in viso un colore da fare invidia ai capelli di Hiroto. O di Haruya. O di entrambi.
“Non tergiversare” il tono perentorio dell’ex portiere della Gaia la fece arrossire ancora di più.
Ma stavolta di rabbia.
Cosa diavolo voleva? Chi era lui per parlarle in quel modo?
Ah, sì. Il suo miglior amico.
Ed era questo che la faceva imbestialire, il fatto che lui avesse sempre ragione su di lei, che riuscisse a leggerla come un libro aperto; era frustante!
Inaspettatamente, Kimiyuki la fece girare velocemente e lei perse l’equilibrio, cadendo fra le braccia del suo compagno.
I nasi praticamente si sfioravano e lei cominciava ad agitarsi vedendo che lui, rimasto impassibile, non accennava a lasciarla andare.
“Ci conosciamo da tutta la vita praticamente, lo capisco quando stai male” Kimiyuki riprese il discorso di prima, deciso a non lasciar cadere l’argomento senza aver ricevuto alcuna risposta.
Ruru sospirò, di nuovo, e appoggiando delicatamente le mani sul petto del ragazzo si staccò, poi gli fece cenno di seguirla in giardino.
Si sedettero entrambi sui gradini, uno di fianco all’altra.
“Ho paura che Reina e Hiroto si dimentichino di noi... di me” alla fine, Ruru decise di svelare tutti i suoi timori all’amico, tanto li avrebbe comunque scoperti.
“Cioè, loro si sono sposati, presto compreranno casa, troveranno un lavoro e avranno tanti bei bambini! Non ci sarà più né spazio né tempo per noi…” finita la frase, la ragazza iniziò a piangere.
A dir la verità, aveva cominciato a lacrimare appena si era seduta, ma solo Kimiyuki se n’era accorto; lei era troppo assorta nei suoi pensieri.
Ruru appoggiò la testa sulle braccia, a loro volta appoggiate sulle ginocchia.
“Non lo faranno. Non si dimenticheranno di noi, Ruru” disse Kimiyuki, volgendo lo sguardo al cielo.
“Ne abbiamo passate così tante insieme: i giochi, le risate, i pianti, gli amori, l’Aliea, il Meteorite… noi vogliamo bene a loro, così come loro ne vogliono a noi. E questo non cambierà mai, anche se ci dovessero essere famiglia e lavoro a impegnarli” detto ciò, prese l’amica per le spalle e fissandola negli occhi concluse il suo discorso.
“Perciò, Ruru, non avere paura. Ricorda: loro non si dimenticheranno mai. E io sarò sempre al tuo fianco”
Veloce, si avvicinò al viso di Ruru e le sfiorò le labbra con le proprie; un bacio casto, dolce, da tredicenni.
“Kimi-chan…” Ruru prima si portò una mano alle labbra, poi saltò al collo del ragazzo, abbracciandolo “… grazie!”
Dopodiché lo prese per mano e lo portò dentro a ballare, per la prima volta in quella giornata con un sorriso radioso stampato in volto.
Guardò un attimo Reina e Hiroto, che le sorrisero dolcemente, e ne fu certa.
Loro non si sarebbero mai dimenticati.
Note:
Buongiorno popolo EFPiano!
Ieri sera ho riguardato un'immagine in cui sono presenti questi due, e mi son detta:
"Ehi, stanno proprio bene insieme!"
Così oggi, mentre cercavo idee per un'altra shot, me n'è venuta in mente una per questa.
Et voilà!
E' senza alcuna pretesa, una shot scritta tanto per proporre questa nuova coppia.
Perché non mi sembra di averla già vista in giro, quindi...!
Spero vi piaccia!
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