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Autore: MegaOcam    13/08/2012    1 recensioni
(scusate gli errori ortografici e grammaticali)
comunque la storia parla di un'amore nonsense tra due esseri umani... un ragazzo al quanto strano e un piano pieno di perfezioni, con un finale altamente psicologico...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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era una mattina calda e piena di strani fenomeni… l’aria che scorreva tra gli alberi non era mai stata cosi leggiadra, il sole era al posto giusto al momento giusto e il tempo non era mai stato cosi bello.
 
il tempo quel giorno sembrava essere cambiato per dare il saluto a dei ragazzi.. che ogni settimana se ne andavano, dando spazio ad altri ragazzi…
 
le camere del campo estativo cambiavano settimana dopo settimana… ma non in peggio… le stanze prendevano e lasciavano ai ragazzi un senso di beatitudine, una stanza per cosi dire era l’asse portante di ogni ragazzo…
se si conosceva la loro stanza… conoscere il ragazzo o la ragazza diventava solamente un gioco.. un gioco divertente e facile da finire.
 
Una stanza in particolare era stata usata in modo sbagliato… per organizzare e portare un’unica persona.. in posti assai inimmaginabili… era come se il ragazzo che stava per andare via dalla stanza aveva organizzato un piano… un piano assai esagerato e pieno di complicazioni.. per portare il ragazzo che avrebbe preso la sua stessa stanza… in un viaggio senza fine.. un viaggio pieno di colpi di scena…
 
il momento dello scambio di stanza stava per avvenire… il ragazzo stava per entrare nell’autobus per tornare dalla sua famiglia… stava per lasciare la stanza… come un cacciatore lascia la propria trappola…
 
il destino volle che il ragazzo che doveva prendere la sua stanza fossi, in una circostanza strana e piena di scopiglio, io…
 
quindi… non appena entrai nella stanza.. vidi per la prima e l’ultima volta il caos… il caos… sembrava strano visto che il caos in tutto e per tutto dovrebbe dare un senso di infinito ed insignificante pensiero di incapacità nel capire, ma in quella stanza… non si poteva camminare per mezzo passo che si spiaccicava qualcosa…
camminai fino al balcone.. trovai foto mie… foto insignificanti, venute male… ma solamente il fatto che erano mie mi fece venire un vuoto allo stomaco tale.. che non capii più niente per 10 secondi circa.. in quei 10 secondi l’unico organo che riuscii a funzionare e a registrare una miriade di cose erano i miei occhi (organi esterni)… vidi una lettera… una lettera scritta a mano, in maiuscolo per l’esattezza, e c’era scritto M e A…
 
aprii la lettera… e con volto di disperazione vidi una carta d’identità incompleta… si poteva vedere solamente una foto di una ragazza… una ragazza carina e con zigomi alti e leggeri… sembrava la copia spiccicata di una modella…
 
dopo una dormita mi svegliai e andai direttamente dal capo del campo estivo per chiedergli della ragazza…
 
rimasi stupito da cosa scoprii… la ragazza non era altro che un pesce… era diventata un pesce… aveva lasciato il suo copro per andare nel copro minuto di paffutello di un pesce…
 
 
lo stesso giorno andai a parlare con “la ragazza” ed era veramente un pesce… ci parlaii per più di 4 ore e scoprii che l’animo di un pesce era molto ma molto più puro di ogni altro essere umano.. un pesce per cosi dire era l’incarnazione della felicità…
e la ragazza l’aveva scoperto…
(ci parlaii solamente 4 ore perche dietro la boccia per pesci c’era ancora il corpo morto della ragazza che mi fissava come se volesse prendermi… ed era una sciena abbastanza stressante).
 
Giorni dopo giorni tornai dal pesce e ci parlai… ci parlai intensamente… gli dissi di tutto, fino a quando non mi ci innamorai… mi innamorai del suo intuito, di ciò che mi diceva e di come riusciva a capirmi…
 
L’ultimo giorno del campo estivo provai qualcosa di inconcepibile… avendo studiato molto sull’imprinting tra due copri… in quei giorni.. leggendo libri su libri… provai a unire il pesce con il corpo senza vita della ragazza…
 
(quando provai a fare l’imprinting mi prese un attacco di ansia… e la folla che stava in torno a me mi fissava con occhi ansiosi di vedere che cosa ero in grado di fare)
 
alla fine dell’imprintig baciai il corpo della ragazza e un vento leggero mi andò tra i capelli… la ragazza mi vide… e con un colpo deciso mi diede uno schiaffo chiedendomi cosa diavolo stavo facendo e chiedendomi se ero gay…
 
poi sentii una voce di un uomo… che mi veniva sempre più vicina… mi girai e vidi questo omone… con la barba venire verso di me… mentre mi diceva che cel’avevo fatta… e che ora potevamo stare sempre in sieme….
 
 
Alla fine si vede la mia faccia stizzita… come quando guardai per la prima volta la mia vecchia stanza… e un colpo di sveglia mi risuono tra le orecchie mentre parlavo con “l’uomo” che doveva essere la ragazza… chiusi per un’attimo gli occhi… per poi riaprirli e ritrovarmi nel mio letto…
 
  
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