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Autore: GeeFuckingWay    13/08/2012    1 recensioni
Saaalve a tutti!Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova frerard.
Nella storia sono presenti personaggi appartenenti al mondo rock come Billie Joe Armstrong,ma anche inventati.
E' ambientata ai tempi della scuola e Frank Iero è il protagonista.
Spero sia di vostro gradimento e vi prego di lasciare una recensione!
Baci da GeeFuckingWay!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Frank/Gerard
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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When I see your eyes.

A rainy day.

 

Un fascio di luce attraversa la finestra fino a raggiungere il mio viso.

Ieri sera devo aver dimenticato di chiudere le persiane.

Qualche dolce secondo per mettere a fuoco e stirarmi.

Mi giro da un lato del letto stringendomi nel lenzuolo.

D'un tratto la giornata di ieri mi passa davanti agli occhi come un flashback.

La scena si blocca davanti a Gerard e Taylor che si baciano e si ripete per altre mille volte.

Un vortice mi risucchia trasportandomi di nuovo a quel momento che non la smette di riprendere da capo.

Mi giro attorno ma la stessa scena mi perseguita,mi metto a correre ma la vedo ancora,anche con le mani davanti agli occhi,scappo via ma non riesco a fuggire,solo una voce mi attira in mezzo a quel ripetersi di avvenimenti,''Frankie,Frankie'' rimbomba nella mia testa,''Frankie,Frankie'' è sempre più vicino,sempre di più ma lo stesso video con Gerard e Taylor non vuole andare via del tutto anche se lo inizio a vedere sempre più lontano, diventa sempre più piccolo.

Spalanco gli occhi.

''Tesoro, tutto bene?'' vedo mia madre seduta sul mio letto.

''Hai avuto un incubo?Eri molto agitato, sai?'' mi guarda.

''No, nulla mamma'' tiro un respiro di sollievo e mi alzo dal letto.

Vado a lavarmi il viso per poi guardarmi allo specchio mentre fresche gocce d'acqua mi scendono fino al mento e si tuffano nel lavandino.


Scuoto la testa e finisco di lavarmi.

Mi vesto e scendo al piano di sotto.

Ogni scalino scricchiola rimbombandomi nella testa.

Non so come affronterò questa giornata di scuola, forse è stato l'alcol a ridurmi così.

Mi ritrovo al piano di sotto a fare colazione con lo sguardo fisso verso un cornetto.

Papà entra in cucina e batte le mani davanti ai miei occhi facendomi saltare dalla sedia.

''Buongiorno figliolo!''ride.

Esco di casa con la tracolla su una spalla.

Cammino fissando il marciapiede.

Persino i miei passi oggi mi risuonano nella testa.

Dopo poco vedo la scuola in lontananza.

Un edificio cupo.

In poco tempo nuvole grigie lo sovrastano.

Guardo in alto e mi vedo avvolto in mezzo all'oscurità, sta per scoppiare un temporale.

Nonostante ciò non mi affretto, cammino lentamente.

Qualche minuto e piccole goccioline mi bagnano a capelli, riguardo il cielo con gli occhi socchiusi.

Proseguo ancora per poco ed entro a scuola, guardando i corridoi pieni di ragazzi che si affrettano per le lezioni.

Entro nella mia classe e mi siedo vicino a Ronnie.

Mi guarda preoccupato.

''Ehi, Frank, cos'hai? Hai una faccia!'' esclama.

''Nulla, ieri devo aver bevuto un po' troppo, tranquillo'' rispondo sospirando.

Mi guardo intorno, Gerard non c'è.

Manca poco all'inizio della lezione e mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra il temporale che si sta scatenando.

'' Hey ragazzi!'' una folta chioma di capelli neri entra in classe.

Gerard.

Bagnato dalla testa ai piedi, si avvicina verso i banchi, lo guardo come se tutta la scena fosse a rallentatore, sto per salutarlo e '' G..''.

Si va a sedere vicino a Taylor stringendola a sé.

Rimango con la bocca socchiusa e scuoto la testa, la lezione ha inizio.

Ho lo sguardo fisso sull'orologio.

Dopo molte ore, il dolce suono della campana mi salva da quella noia totale.

Vado in cortile e raggiungo Eva.

E' seduta su un muretto pensierosa.

Decido di sedermi vicino a lei.

''Hey, Frankie'' mi sorride.

''Coma va Eva?'' chiedo.

''Tutto bene, il brutto tempo mi rattrista'' guarda un punto nel nulla.

''E tu, che hai?'' si gira e mi guarda.

'' Nulla, solo qualche birra di troppo ieri'' annuisco.

''Hai visto Tay e Gee?'' chiede incuriosita.

''Si, si ho visto'' scendo dal muretto e torno in classe.

''Frankie, Frankie!'' grida da lontano ma la ignoro.

In classe ci sono Ronnie e gli altri.

Ovviamente anche la nuova coppietta.

Finisce la pausa e dopo qualche ora usciamo da scuola.

Me ne torno dritto a casa.

Mentre passeggio, una voce richiama la mia attenzione.

''Frank!Ehi!'' grida Sarah da lontano.

Mi fermo e l'aspetto.

''Hei ma che hai oggi!?'' chiede ridendo.

''Comunque stasera andiamo al Coffin pub, alle nove!'' aggiunge.

''D'accordo, allora a più tardi''

''Mh, va bene'' va via.

Torno a casa e mi butto sul letto.

Dopo non molto un sonno profondo mi avvolge.

Qualcosa di umido sfiora il mio naso.

Apro gli occhi.

'' Jake!''è il cagnolino dei vicini.

''Ma come fai ad entrare tutte le volte!?'' rido mentre mi sale in braccio leccandomi tutta la faccia.

Jake è un pincher con due grandi occhioni tenerissimi, è piccino e molto morbido, mi adora come se fossi il suo padrone.

Decido di riportarlo a casa e busso ai vicini.

‘’Jake, ecco dov’eri!’’ grida JD.

E’ un mio caro amico, abitiamo vicino da anni ed è sempre disponibile, ha un senso dell’umorismo davvero
straordinario.

‘’Eccolo qui!’’ grida Elliot, sua moglie mentre si avvicina alla porta.

‘’Grazie Frankie, viene sempre a cercarti questo monellaccio’’ ridiamo.

Decido di tornare a casa.

Cavolo sono le nove meno un quarto!

Mi preparo ed esco.                                                                     

Ormai ha smesso di piovere ma il cielo non promette nulla di buono.

Raggiungo gli altri e mi siedo su una specie di puff che si trova nel pub.

Ci sono tutti, Ronnie, Billie, Ray, Mikey…….Gerard e Taylor.

Non ho molta voglia di divertirmi e per tutta la serata non dico quasi nulla.

Tutti sono allegri e pieni di vita mentre chiacchierano del più e del meno.

Ronnie e Billie si mettono a ballare e fare gli scemi, Ray canta come un pazzo e Mikey li guarda ridendo.

I due restanti invece stanno lì a parlare.

Dopo circa un’ora decido di tornare a casa e Gerard si offre di accompagnarmi.

Ci avviamo verso la mia casa e rinizia a piovere, non è stata un’ottima idea venire in maniche corte, cavolo.

Gerard si toglie il giubbino e copre entrambi.

Iniziamo a correre e a ridere e prendiamo quasi tutte le pozzanghere bagnandoci tutti.

Raggiungiamo la mia casa ancora ridendo come matti.

Gerard mi dà un bacio sulla guancia e decide di tornare al pub.

Rimango immobile sfiorando il punto dove mi ha baciato mentre lo vedo allontanarsi, lo seguo con gli occhi fino a che diventa sempre più lontano, un puntino avvolto nel nero.

  
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