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Autore: goldsil93    13/08/2012    3 recensioni
C'è sempre quel punto, in un tronco, in cui la corteccia è più fine rispetto al resto.
C'è sempre quel nodo, in una rete, in cui la corda è meno tesa rispetto al resto.
C'è sempre quella persona, nel gruppo, che risulta più fragile, rispetto al resto.
Quella persona, nell'Ordine originario, fu Peter Minus.
E ci vollero poche frasi a incrinare il debole metallo dell'anello.
Genere: Guerra, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"E ALLORA AVRESTI DOVUTO MORIRE!" ruggì Black
"MEGLIO MORIRE CHE TRADIRE I TUOI AMICI!
NOI PER TE L'AVREMMO FATTO!" 

-Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban


Erano passati diversi mesi da quando la guerra era apertamente cominciata. I Malandrini si erano prontamente schierati dalla parte dell'Ordine della Fenice, per combattere contro l'ascesa del Signore Oscuro; anche Peter aveva accettato, anche se in cuor suo sperava sempre di ricevere incarichi minori, di rimanere fuori dal conflitto diretto, in quanto sapeva di non poter fare molto. Tanto, pensava
 quando si trovava solo nel letto della sua stanza, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato avrebbe vinto in ogni caso. Non ne valeva la pena perché il nemico era troppo potente, diceva a se stesso. Quando poi i suoi amici, i suoi coetanei avevano cominciato a perdere le proprie vite, Peter aveva cominciato a temere per la sua incolumità, cercando di evitare non solo i conflitti diretti ma perfino le riunioni dell'Ordine. Inventava qualunque tipo di scusa per recidere i fili che lo legavano all'organizzazione, per tenersi ai margini dell'azione, per tenere in salvo ciò che di più caro avesse, la sua vita.
Quel giorno, invece di partecipare all'ennesima riunione a cui, ne era certo, Silente avrebbe riportato altre nuove cattive notizie, Peter si ritrovò a vagare per i desolati bar babbani di Londra. Come scusa, aveva detto che doveva prendersi cura della sua gravemente malata madre, e che la donna non poteva, né voleva, vedere nessuno oltre a lui. Entrò in un pub alquanto scuro e maleodorante, sperando di non incontrare mago o strega alcuno. Si sedette al bancone, ordinò un bicchiere del Whisky più forte che il proprietario aveva e cominciò a sorseggiarlo, chiudendo gli occhi ad ogni sorso, per resistere al calore che l'alcolico provocava nelle sue viscere. Improvvisamente, qualcosa di duro e freddo come metallo toccò il suo braccio nudo. Ciò che Peter vide in seguito, per poco non lo fece soffocare: un uomo con una chioma biondo platino perfettamente ordinata e freddi occhi grigi, così diversi da quelli di Sirius, lo fissava con un ghigno.
-Minus vero? Quale piacevole sorpresa incontrarti qui, ragazzo. Permetti che mi sieda con te?
Peter non rispose, ma annuì con la testa per non provocare l'ira dell'uomo al suo fianco.
-Sono certo che tu sappia chi sono io, Peter... Posso chiamarti Peter non è vero?
-Ma c...certo che lo so, signor Malfoy
Nel tono di voce di Peter, si notava una nota acuta, come di riverenza, di sottomissione, di paura.
-Forse non sai, e mi duole il fatto che tu venga a saperlo da me, che oggi un altro tuo compagno è stato ritrovato senza vita... Benjy Fenwick credo che fosse il suo nome... Povero ragazzo, prezioso sangue magico sprecato come nulla fosse... Fatto in pezzi da chi sa quale magia...
Malfoy guardò Peter negli occhi, in quei suoi acquosi occhi che ormai guizzavano da una parte all'altra del locale alla ricerca di una via di fuga.
-Dev'essere difficile per te, rimanere ancora nell'Ordine. Sì insomma, si vede che tu hai il cervello adatto a capire che resistere non serve a niente. Si vede che sai quali sono le tue priorità e quelle della razza magica...
Malfoy fece una lunga pausa, mentre la mente di Peter riformulava ciò che l'uomo gli stava dicendo. Lo guardò con aria interrogativa.
-La pace, no? E quale miglior modo di ottenere la pace, che smettere di combattere? Il Signore Oscuro non si fermerà davanti a nessuno, la sua ascesa è perfettamente calcolata per non arrestarsi fino a quando non raggiungerà la cima.
Un'altra pausa. Il terrore era ora chiaramente percepibile nel respiro accelerato di Peter e il tic nervoso che gli faceva storcere il naso ogni due secondi.
-Ai tuoi amici, quelli che tu chiami amici, non interessa quello che pensi tu, vero? Vanno avanti per la loro strada. Ti sei mai chiesto perché loro siano ancora vivi, Peter?
Nello sguardo di Malfoy c'era quella luce di chi sapeva di aver raggiunto il proprio bersaglio.
-Perché in realtà si fanno scudo, Peter, di gente più debole di loro. E così facendo tirano dentro anche te, Peter. Per questo tu fai parte dell'Ordine...
Debolmente, Peter cercò di controbattere, sebbene in fondo sapeva di essere sulla stessa lunghezza d'onda dell'uomo al suo fianco.
-Ma noi... noi siamo... amici è per...
-Ah, sì, amici... I Malandrini vi fate chiamare, vero? A scuola eravate inseparabili... Il grande giocatore di Quidditch, il Prefetto perfetto dall'aria misteriosa, l'affascinante, ribelle e dannato... E poi... E poi c'eri tu. Te lo si legge in faccia, Peter, che stai pensando, che centinaia, migliaia di volte ti sei chiesto cosa tu ci facessi in giro con i tre ragazzi più popolari della tua Casa. E si vede anche che ti sei già risposto altrettante volte, con quel pensiero che rifiuti con tutto te stesso. Ma infine lo sai che è così, Peter...
-Perché avevano bisogno di qualcuno che li adorasse costantemente
Terminò in un sussurro Peter, un'ombra che cresceva sul viso.
-Esatto, Peter. A loro non interessa che tu viva o che tu muoia.
La mano del più giovane dei due si strinse a pugno. Non voleva, non doveva credere a Malfoy. Sapeva chi era quell'uomo. Sapeva per chi lavorava. Provava a convincersi che ciò che gli stava dicendo fossero tutte menzogne. Ma poi, ripensandoci, era quello che anche lui aveva sempre temuto di pensare... Ma poi, era quello che anche lui aveva saputo nel profondo... Quella era la verità. Lui la stava solo nascondendo da se stesso per non soffrire.
-Il Signore Oscuro d'altro canto... Sarebbe disposto a concederti il ruolo che ti spetta, Peter. Nel nuovo mondo che il Signore Oscuro sta creando, non c'è posto per i traditori del proprio sangue, gli ibridi, la feccia. Ma tu sei un mago purosangue Peter, sei di grande valore agli occhi del Signore Oscuro. Non dovrai più adorare qualcuno che va solamente alla ricerca di fama e successo temporaneo.
Nuovamente, Malfoy smise di parlare, per dare a Peter il tempo di registrare le sue parole e comprendere ciò che gli stava offrendo.
-Mi spiace Peter, ma io devo proprio andare. Piacevole, questa chiaccherata con te. Ci ritroveremo in questo stesso posto tra cinque giorni, sperando che tu abbia preso la decisione migliore a quel punto.
Malfoy sorrise e si alzò, lasciando qualche moneta babbana sul bancone. Rivolse un ultimo sguardo a Peter.
-Questo lo offro io, Peter. E ricorda, questo nostro incontro non è mai avvenuto...
Detto questo, uscì dal locale, lasciando Peter solo, a rimuginare su quella conversazione.
Qualcosa, nella mente del ragazzo, si era irrimediabilmente incrinato.
Qualcosa, nel cuore del ragazzo, si era spezzato.



Writer's corner:
Uuuups. Eccomi qui.
Tornata dopo un lungo silenzio con qualcosa che avevo scritto qualche tempo fa.
Ne sono abbastanza fiera, dato che come ho già ripetuto, Minus non è il mio personaggio prediletto...
Ho cercato, anche se è stato più difficile del previsto, di immedesimarmi, di capire la sua psicologia e... Questo è il risultato.
Che dire... Recensioni e commenti come sempre ben accetti! :)
Un bacio,
Gold
  
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