Capitolo 1
Solo un sogno
Sentivo una mano delicata, quasi come una nuvola che mi sfiorava il viso. Io toccai quei suoi morbidi capelli ricci, alzai la testa e vidi degli occhi scuri profondi come il mare. Non sapevo il suo nome, da dove venisse, niente. Lui mi prese il capo, sentivo la sua mano che avanzava lungo il mio collo fin che mi accarezzò i capelli. Le mie labbra stavano incontrando le sue, quando sentii la sveglia suonare. Erano le 6.00. Mi svegliai e capii che era stato solo un sogno, come tutte le altre volte. Non riuscivo a comprenderne il significato e perché doveva capitare proprio a me. Passavo le notti insonni a pensare al sogno che facevo ogni volta che prendevo sonno. Sembrava un problema di geometria irrisolvibile, come quelli che ci dava il nostro professore di algebra, oh no scusate di scienze matematiche, molto strano dal mio punto di vista, comunque, lasciamo stare. Mi presento mi chiamo Elisa Summers, per gli amici Ely, ho 17 anni e frequento il quarto anno del liceo linguistico. Mi alzai in piedi e mi feci la doccia. Decisi di indossare i miei jeans preferiti color petrolio della “DENNY ROSE”, una felpa con su scritto “KEEP CALM AND GO TO LONDON” e un paio di all star con stampata la bendiera dell'Inghilterra. Misi un velo di fondotinta, matita nera, eye-liner brillantinato e mascara. Lascio sciolti i miei lunghi capelli ricci e tiro su quelli davanti con una molletta color blu brillantinato...beh come avete capito mi piacciono le cose luccicanti e brillantinate! Andai giù per fare colazione e bevvi latte e alcuni biscotti, e salutai mia madre Margaret Simons e mio padre Mike Summers e mi preparai per andare a scuola. Arrivai con l'auotobus di fronte alla mia scuola e salutai le mie amiche: Vanessa, Megan e Mary. Anche loro frequentavano il quarto anno del liceo linguistico e avevano 17 anni come me. Suonò la campanella ed entrammo in classe, eravamo nella sezione B tutte insieme fortunatamente.