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Autore: fann1kaoriyuki    26/02/2007    8 recensioni
Harry non è uscito indenne dalla guerra, Draco Malfoy farà ogni cosa in suo potere per riabilitarlo, ma sembra una situazione impossibile....(versione riveduta e corretta dagli errori che sono solita fare...spero non ce ne siano più!)
Genere: Dark, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti e cinque i sensi venivano meno in quell’ambiente

Tutti e cinque i sensi venivano meno in quell’ambiente.

La puzza di medicinale e di lunga degenza riempiva l’aria.

Il suono cupo del silenzio misto a scricchiolii, mormorii e ticchettii vari penetrava nella testa come assordante rumore.

Gli occhi accecati da stucco bianco e sfumature azzurre.

Il tocco leggero delle dita sul bancone delle accettazioni era freddo e pungente.

Il sapore amaro del disgusto gli riempiva la bocca.

Questo posto lo disgustava oltre ogni misura. Draco Malfoy iniziava spazientirsi.

Erano ormai quindici lunghi minuti che aspettava di avere notizie. Un’infermiera gli aveva dato ben poca attenzione e gli aveva chiesto poco garbatamente di aspettarla.

Tamburellava con le dita su quel bancone con crescente nervosismo, e poi, finalmente, giunse: la donna arrivò con passo tranquillo fino al biondo.

- Mi segua. – disse solamente iniziando a camminare.

Draco sospirò leggermente per ritrovare la calma, infine, la seguì.

Ebbe qualche esitazione ad entrare dove la donna lo aveva scortato, ma, con un respiro profondo, varcò la soglia.

Vedendo l’interno a Draco quasi si fermò il cuore e la mascella cadde rovinosamente verso il basso.

- Che diavolo gli è successo? – chiese con crescente agitazione alla via dell’infermiera presente.

- Non sono autorizzata a riferire le condizioni del paziente – disse severa – Faccia in fretta, l’orario delle visite sta per finire. –

Con quelle parole, la donna uscì e Draco tornò a posare il suo sguardo sulla persona che abitava in quella stanza.

Harry Potter era seduto sul pavimento in un angolo della stanza. Guardava il vuoto e dondolava su e giù come un povero pazzo.

Del resto era questa la voce che girava: Harry Potter, a seguito della guerra e della caduta del signore oscuro, era impazzito!

Draco avanzò teso nella stanza. – Potter…- lo chiamò piano, ma questi non sembrò ascoltarlo.

Quando si avvicinò abbastanza da vederlo meglio inorridì alla vista. I vestiti erano sudici e quasi a brandelli, i suoi occhi prima pieni d’energia e passione ora erano vuoti e senza vita.

- Potter…- sussurrò quasi più a se stesso.

- E’ inutile – una voce dolce si ampliò nella stanza, Draco si voltò di scatto verso la nuova arrivata.

Era una ragazza dai capelli neri e corti, vestita da infermiera.

- Inutile?-

- Da quando lavoro qui non ha ancora parlato con nessuno. Non parla più, non reagisce, non fa nulla tutto il giorno se non fissare il vuoto. –

Draco ascoltò ogni sillaba di quelle parole – Guarirà? – chiese con voce flebile. La donna scosse il capo.

- Non sono a conoscenza delle cause di questo suo stato, ma non migliora, né sembra intenzionato a farlo. –

Draco sembrava fulminarla con gli occhi, la donna alzò le spalle in segno di noncuranza.

- Penso che il signor Potter non abbia più voglia di vivere. – ammise – E, d’altronde, in questo stato non può definirsi vita! -

- Ha competenze in materia per poterlo affermare?! – ruggì improvvisamente Draco.

- No – rispose – Ma ne ho visti molti di questi casi.-

Draco fece perno su se stesso per non insultarla oltre. Si voltò verso di Harry ancora.

- Potter. – lo chiamò con voce decisa. Ma questi non lo udì.

- Potter! – ancora nulla.

Draco allungò una mano per sfiorarlo, ma immediatamente il ragazzo spalancò gli occhi, si sottrasse velocemente rannicchiandosi di più in un angolo e iniziò ad urlare forsennatamente.

La donna subito intervenne, sorpassando un basito Malfoy e cercando di tranquillizzare il ragazzo che continuava a guaire.

- Harry, Harry calmati… -

A quella voce, Harry si acquietò.

- Va tutto bene, va tutto bene… - continuò la donna tenendolo fermo.

Finalmente Harry smise di guaire e si calmò, tornando al vuoto della sua mente.

- Non deve toccarlo!- lo ammonì la donna aspramente, Draco deglutì a vuoto.

- Mio Dio…- sussurrò.

Non aveva mai visto nessuno in quelle condizioni. Quella vista gli spezzava il cuore in un certo senso.

Lo osservò qualche istante, poi guardò la stanza.

Sarebbe stata questa la vita di Harry per sempre? Questo aspettava a chi aveva salvato il mondo intero, e si, anche lui, dal signore oscuro?

Non poteva permetterlo! Assolutamente!

Soprattutto perchè, guardando gli occhi di Harry così vuoti e spenti, aveva provato un’emozione indecifrabile d’amarezza e dolore.

Gli occhi del moretto, la loro vita… non poteva accettare di vederlo in tali condizioni!

Ma cosa poteva fare per lui obbiettivamente?! Sarebbe rimasto così…fino alla morte?

- Voglio parlare con il medico che lo ha in cura. – asserì d’un tratto.

La donna lo fissò qualche istante seria, poi si alzò. – Aspetti qui. –

Quando fu sparita all’orizzonte, il biondo tornò a guardare Harry.

- Ti salverò… - gli sussurrò piano – Harry, ti salverò. -

Come ad un richiamo lontano, il moretto sembrò dargli vaga attenzione, spostò il suo sguardo vuoto sul viso di Draco Malfoy. Non sembrava riconoscerlo o vederlo, ma aveva concepito la sua esistenza. Draco ne era sicuro! Harry per qualche istante aveva avuto contatto con la realtà.

Quindi, forse…

I suoi pensieri furono interrotti da una voce maschile e autoritaria. Si voltò e un uomo sulla cinquantina gli sorrise – Buona sera, posso aiutarla? –

- Si. Voglio sapere come lo state curando e se c’è possibilità di guarigione, anche remota. –

L’uomo sembrò valutare la richiesta – Mi scusi, ma non posso rivelarle queste informazioni –

Draco lo fulminò con lo sguardo, poi prese la sua valigetta, si avvicino al letto e la posò sopra aprendola. Prese alcuni fogli e li tese al medico – In queste carte leggerà che, da oggi, sono il tutore legale del Signor Potter. Per prima cosa mi dirà come lo state curando, e, secondariamente, mi agevolerete al trasporto. –

Il medico afferrò con velocità le carte e le studiò attentamente. – Trasporto? – chiese.

- Si. – prese un altro foglio – Questo è la richiesta di permesso per poterlo portare in un’abitazione privata. Sarà curato a domicilio con la presenza costante di personale medico privato. -

L’uomo rimuginò sulla situazione – Signor Malfoy, le carte sembrano tutte in regola, ma non penso si possa fare.-

- E perchè mai? -

- Il paziente è difficile da trattare, l’unica di cui si fidi è Lory, l’infermiera che è venuta a chiamarmi. Nessun’altra riesce a farlo calmare. –

- Vuol dire che l’assumerò –

L’uomo fece una smorfia scettica – Oltre a questo devo accertarmi che abbia le dovute cure. E poi devo studiare bene i documenti. Le faremo sapere. –

- Va bene – concesse Draco – Farò tutto ciò che è in mio potere per tirarlo fuori di qui ed ho una copia d’ogni documento quindi non le venga in mente di fare strani scherzi.. -

- Non comprendo questa ostilità nei miei confronti, agisco solo nell’interesse del paziente. –

Draco alzò un angolo della bocca come a voler dimostrare il suo scetticismo.

- Domani tornerò. – annunciò – E faccia in modo di farmelo trovare pronto a partire. -

- Se i documenti sono in regola non mancherò. – si limitò l’uomo.

Draco guardò nuovamente Harry che era tornato al suo solito stato catatonico, poi andò via.

 

Note:

Piccola cap me ne rendo conto…XDD Abbiate pazienza!!>_<

 

 

 

 

   
 
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