se avete voglia vi consiglio di leggere questo capitolo con il sottofondo di Skyscraper di Demi Lovato, lo rende diverso.

                                    Prologue                         

"you can take everything I have
you can break everything I am
like i’m made of glass,
like i’m made of paper
go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
like a skyscraper"

Lei, Lei aveva quei grandi occhi verdi che le illuminavano il viso come il sole rischiara un prato i primi giorni di primavera.
Lei, Lei aveva dei lunghi capelli castani che le ricadevano mossi e scomposti sulle spalle come se fossero sempre scompigliati dal vento.
Lei aveva un fisico slanciato e perfetto che tutti le invidiavano.
La sua pelle diafana era ricoperta da piccole lentiggini in viso, ma Lei le odiava.
Lei era una diciottenne, ma non era come tutte le altre.
Lei non passava le sue giornate all’interno di costose profumerie alla ricerca di ogni nuova sfumatura di rossetti, non andava tutte le sere in locali notturni a bere chissà quali cocktail e non spendeva tutti i suoi soldi in costosissimi vestiti.
Lei era diversa dagli altri.
Tutto era iniziato l’ultimo anno di liceo, proprio poco prima della cerimonia del diploma.
Si era innamorata, aveva sentito quella strana sensazione allo stomaco e poi…
Poi lui l’aveva illusa.
Le aveva detto di amarla, invece l’aveva abbandonata dopo una notte di amore.
E quando Lei si era svegliata nel suo letto la mattina seguente non aveva sentito il suo profumo e si era sentita sola in quella casa.
Lui era solo un bugiardo.
Ma la cosa che Lei non sapeva ancora è che era rimasta incinta.
E cosa poteva fare una ragazza nelle sue condizioni?
I suoi genitori non approvavano la sua scelta di tenere il bambino, la credevano solo una folle.
E così Lei aveva fatto i bagagli ed era partita con la sua migliore amica per Londra.
Era il loro sogno da quando erano bambine e si erano ripromesse che insieme avrebbero cambiato vita.
Skies l’aveva sostenuta durante tutti quei mesi e le aveva promesso che lei ci sarebbe sempre stata.
Lei non credeva nelle promesse.
E poi, ogni volta che si trovava sul divano con un sacchetto di biscotti al cioccolato in mano mentre guardava xfactor la bambina nella sua pancia si agitava e iniziava a darle dei calcetti che la facevano sussultare.
“Eh si, quello è proprio papà” diceva accarezzandosi il ventre.
Anche lui era a Londra, ma per fortuna non si erano mai incontrati.
Da quel giorno lei non l’aveva più né visto né sentito.
Lei non avrebbe più voluto avere a che fare con lui, mai più.
Ma Lei, Lei lo amava ancora?
E poi quando aveva finalmente preso tra le sue braccia la piccola Elizabeth, tutta la sofferenza se n’era andata e aveva lasciato spazio ad un pianto liberatorio.
Ora Elizabeth  era tutto quello che aveva, era la sua famiglia, la cosa più importante al mondo per Lei.
Lei era dovuta crescere e da semplice adolescente era diventata mamma.
Era stato un salto azzardato e pericoloso, come se avesse attraversato un fiume impetuoso, ma per fortuna c’era Skies sulla riva a tenderle ma mano.
E lei aveva afferrato quella mano, la sua salvezza.
Il loro appartamento era situato in una mansarda nel centro della città e Lei curava un piccolo inserto in un giornale locale, ma almeno questo le permetteva di contribuire alle spese.
Il suo sogno, diventare una giornalista.
Skies aveva trovato un impiego in un ristorante come cameriera e anche come lavapiatti.
Avrebbe accettato qualunque lavoro.
Lei non credeva più nel vero amore, pensava che fosse una cosa che si trovava solo nei copioni di un film.
E la sua vita non era un film, ma la realtà.
Una realtà fatta di pannolini, ciucci e biberon.
Ma nonostante tutto Lei non avrebbe cambiato nemmeno una virgola della sua vita.
Se avesse avuto la possibilità di tornare indietro avrebbe voluto ripassare quei mesi e quella notte con lui perché erano stati i più belli della sua esistenza, i più significativi.
E non le importava il giudizio degli altri, perché solo Lei sapeva cosa aveva passato.
Volete sapere chi è Lei?
Semplicemente Sophie.
 
 
buongiorno gente, eccomi con una nuova storia.
ormai non mi sopportate più, vero?
allora, ho deciso di scrivere questo primo pezzo solo per accennarvi un po' la trama.
questo è qualcosa di diverso dagli altri racconti, qualcosa di più profondo.
beh, spero che vi piaccia.
cosa posso aggiungere?
sarei felicissima se lasciaste un po' di recensioni, quando ne ho una decina continuo.
grazie mille,
              Sophie (in questa storia mi firmerò sempre così)