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Autore: Gillian_Lightman    14/08/2012    3 recensioni
Certo in molti (me compresa) hanno affrontato il tema dei primi momenti tra Cal e Gillian, quelli del primo bacio...Ma la loro relazione può essere duratura? Riusciranno a tenerla nascosta? Eccomi quindi qui con il seguito di "Sometimes*" per darvi la mia versione! Sconsigliata la lettura a chi non la letto la mia Fiction precedente perchè molte cose vengono date per scontato, come l' identita di Sarah. In questa FF presenterò gli avvenimenti in due parti: 4 mesi dopo l' inizio della relazione e 6 mesi dopo. Chiaramente i guai non mancano mai e i due piccioncini dovranno affrontare non pochi problemi!
Genere: Commedia, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Salve a tutti ! Scusate se in questo periodo ci metto secoli ad aggiornare ma sono presissima ): In ogni caso ecco il primo vero e proprio capitolo della Fiction, spero vi piaccia :)
Buona lettura!
 
Capitolo 1. Gestire la situazione.
 
“Ciao Cal”.
Zoe Landau avanza lentamente sui suoi tacchi a spillo, godendosi letteralmente l’ espressione dipinta sul viso dell’ ex marito e delle due donne li presenti.
Aggiunge (cercando malamente di controllare il tono sprezzante) “Gillian”.
“Zoe” replica l’ altra, quasi esasperata e senza nascondere il disgusto.
“Sarah”-questa volta è possibile notare anche sorpresa nel suo tono-“E io che pensavo ci fossimo sbarazzati di te!” ridacchia per far credere che sia una battuta, quando in realtà è serissima.
“Oh Zoe, sono stata addestrata dalla CIA…Liberarsi di me è un tantino difficile”
Tutti e tre sono terribilmente confusi e, chiaramente, in ansia per l’ arrivo della ‘simpaticissima’ donna; Cal riesce ad accennare “C-Come mai sei qui?”
Prima che quella possa rispondere una ragazzina sui diciotto anni entra nell’ ufficio saltellando “Allora Sarah stasera…”.
Emily si blocca. Nel suo viso un misto di sorpresa e paura. “Mamma? Che diavolo ci fai qui?”.
“Anche io sono contenta di vederti tesoro” replica la madre andando ad abbracciarla. Emily guarda gli altri tre come per dire ‘non ne sapevo niente’ e dalla sua espressione capiscono che è sincera e confusa almeno quanto loro.
Z: “Scusa Em ti ho interrotta cosa stavi dicendo?”
“Ah io ecco…Volevo solo chiedere a Sarah se stasera uscivamo”
“Certo Em” assentisce l’ altra tentando di sembrare tranquilla.
“Esci con Sarah…Se diventi come lei saprò il perché”.
Sarah per poco non le salta addosso. E’ ODIOSA quando fa cosi. Usa la sua ironia pungente da stronza e l’ accompagna con uno stupido e falso sorriso. Anche se per dirla tutta è sempre odiosa quella donna!
“Ah Zoe, se ha resistito quattordici anni con te non la sconvolgerà passare una serata con me”
Cal, già stufo, si intromette “Allora Zoe perché sei qui?”.
“Mmh no! Non mi conviene affatto parlartene con tutto questo affollamento. Le persone ti mettono di cattivo umore…Possiamo parlare un attimo da soli?”
Gli occhi di Gillian prendono letteralmente fuoco e stritola talmente tanto la mano di Sarah da farla lacrimare.
Cal se ne accorge, ma non potendo fare altrimenti “Certo. Ragazze ci lasciate sole un attimo per favore?”
E: “C-Certo”
S: “D’ accordo”
Poi prende Gill per mano e la trascina verso la porta, prima che Hulk salti fuori dal suo petto e si avventri contro Zoe…Anche se in realtà l’ idea non le dispiacerebbe affatto.
 
Nell’ ufficio di Cal*
“Vedo che Sarah è tornata nella famigliola…Che bello!”
“Si so quanto odi Sarah, quello che non so è perché sei nel mio ufficio e non a Chicago”
“Perché? Una ex moglie non ha il diritto di presentarsi quando vuole nel tuo ufficio?” replica fingendosi offesa ed iniziando a girare per la stanza.
“No. E ora vuoi dirmi perché sei qui?”
“Sei più freddo del solito, è successo qualcosa?” chiede sospettosa.
“No. Adesso parla altrimenti torno a lavoro” sta usando tutta la calma del mondo per non sbatterla fuori a pedate. E’ la prima volta che vede l’ ex moglie da quando ha iniziato il suo rapporto con Gillian e deve dire che ha influenzato totalmente i suoi stati d’ animo in presenza di Zoe. Insomma prima come minimo avrebbe cercato di portarla a letto o, se fosse stata lei ad incominciare le danze, avrebbe subito reagito con piacere. Ora, invece, non vedeva l’ ora che se ne andasse per fare tutte quelle cose con la sua donna, con la sua Gill.
“Si ti amo anche io. Ho bisogno di aiuto” Cal per poco non inciampa, ma cerca di concentrasi sull’ ultima parte della frase.
“Aiuto? Per cosa? Stai male?” nonostante Zoe sia terribilmente irritante è pur sempre la madre di sua figlia ed ex moglie…Se ha qualche problema si preoccupa per lei!
“No non si tratta di quello…Ho bisogno di aiuto per un caso”
“No. No non se ne parla. Mi dispiace ma non va bene quando lavoriamo insieme. Senza contare che il tuo studio è a Chicago quindi non so come diavolo ti sia venuto in mente”
“Cal per favore lascia che ti spieghi…”
“No, no e no ! Adesso per favore vattene dall’ ufficio, abbiamo molto lavoro da fare.” Detto ciò si avvia verso la porta, sta per aprirla. “James Smith, detto il ‘guaio alla seconda’”.
Cal si blocca. “C-Cos hai detto?”
“Mi hai sentita”
“E’ il tuo cliente?”
“Si.”
“Accusa?” domanda preoccupato.
“Quattro omicidi di primo grado aggravati ed un tentato omicidio. L’ accusa ha richiesto la pena capitale”. Dal suo tono capisce che non scherza.
“Porca puttana! Ma non può essere stato lui!! Qualsiasi prova abbiano a sua colpa  lui non può assolutamente avere a che fare con questi omici…”
“Lo so Cal! Per questo lo sto difendendo. Per questo sono venuta da te. Qualcuno lo vuole incastrare, ma le prove sono schiaccianti…Se non mi aiuti tra meno di una settimana sarà un condannato a morte.”
Cal si passa le mani fra i capelli “Quand’ è il processo?”
“Domani. Lui è di qui e due omicidi sono stati commessi al Distretto, quindi ho convinto il giudice ha farlo processare in città. Ho già i documenti e l’ approvazione del tribunale per il supporto del Lightman Group, manca solo la tua firma.”
L’ uomo si volta verso di lei.
 
Nell’ ufficio di Gill*
La mano di Sarah oramai assomiglia più ad una salsiccia. Gill entra nel suo ufficio e si accascia sul divano, cercando di non uccidere nessuno o demolire l’ ufficio.
Le altre due la seguono e chiudono la porta. Sarah la afferra per le spalle “Stai tranquilla Gill”
“Tranquilla? Tranquilla. Oh certo arriva qua Zoe e io devo stare tranquilla. Quella donna è…” Si ferma, ricordandosi che Emily è nella stanza.
Quest’ ultima se ne accorge, ma finge di non farci caso. Piuttosto ha altre domande.
“Sarah tu conosci mia madre? E perché ti odia cosi tanto? E ho sentito bene…Sei stata addestrata dalla CIA?!”
Questa fa un breve cenno con la testa come per dire ‘perfetto’. Poi apre il mobiletto di Gillian e vi tira fuori una grossa bottiglia, compiaciuta “Gill! Jack Daniel’s? E brava la mia ragazza! Credevo bevessi solo cioccolata!” detto questo se ne versa un bel bicchiere, poi alza la bottiglia, per chiedere all’ amica se ne volesse un po’. L’ interessata si alza, prende un altro bicchiere e se ne versa una buona dose, poi aggiunge “Scusa per il cattivo esempio Em, ma ci vuole”.
Tornano a sedersi. Gli occhi di Emily fissi su Sarah in attesa di risposte.
 “E va bene. Allora si, io e tua madre ci conosciamo. Si, mi odia e…Si, sono stata addestrata dalla CIA.”
“Dettagli Sarah dettagli !!”
“Allora. Come sai conosco Gillian da oltre vent’ anni. Bene circa sette anni fa, quando conosceva da poco più di un anno tuo padre, me lo ha presentato e siamo diventati amici. In questo modo ho conosciuto anche tua madre.”
Silenzio. Emily aspetta qualche secondo “E POI?!? Questo spiega come hai conosciuto mia madre ma non perché ti odi! Senza contare che non hai nemmeno menzionato la CIA!”
Sarah sbuffa. “Allora…Intanto puntualizziamo che tua madre ha sempre odiato Gill perché è più figa di lei e tuo padre lo sa”
“Sarah!” La ammonisce questa dopo essersi strozzata con il Bourbon mentre Emily quasi cade dalla sedia, ridendo.
“E’ vero! Comunque cè l’ ha con me perché…Qui entra in ballo la CIA quindi non ti posso dire molto. Allora come tu sai…” si volta e sussurra a Gillian “Lo sa che avete lavorato per la CIA?” quella fa cenno di no.
“Invece lo so, ho sentito Loker e Ria che ne parlavano poco più di un anno fa, quando è scoppiata quella bomba in centro e voi c eravate dentro fino al collo”
Gillian decide che l’ idea di morire strozzata non la alletta, quindi poggia il bicchiere. “Ottimo”.
“In ogni caso tuo padre lavorava come…Diciamo consulente e Gill come psicologa. Questo circa dieci anni fa quindi io la conoscevo dal doppio del tempo; poi loro hanno smesso e fondato il Lightman Group mentre io ho continuato a lavorare li, anche se prima non lo sapevano”
“In che senso?” chiede Em che si è persa qualche passaggio.
“Vedi…io avevo incarichi diversi dai loro quindi anche se io e Gill eravamo molto molto amiche per un certo periodo non le ho rivelato che lavoravo per la CIA e dato che rimanevo di rado in agenzia non poteva scoprirmi.
Ora, addestramento escluso, ho iniziato a lavorarvi 14 anni fa e a loro lo ho detto 10 anni fa, quando poi se ne sono andati. Questo è tutto ciò che ti posso dire sulla mia carriera alla CIA. In quanto a tua madre…Bhe circa 6 anni fa, pochi mesi prima che mi dimettessi dall’ Intelligence…Ecco avevo un caso in sospeso e…Diciamo credevo fosse un caso concluso svariati anni prima…Che riguardava me e Gill…Quindi mi sembrava giusto avvisarla. Abbiamo deciso di risolverla insieme e, per fartela breve, tuo padre è voluto venire con noi. Era pericoloso, quindi tua madre ce l’ ha a morte con me. Per questo e perché quando ha proibito a Cal di farlo siamo passate a prenderlo di nascosto.”
“Che caso che caso che caso che caso!? Daii dimmelo Sarah!”
“Mi spiace Em ma non posso, sono affari della CIA. Poche persone ne sono a conoscenza”
“Chi?”
“Solamente…”
“Sarah” la avverte Gillian.
“Io, tuo padre e Gill”
“Sarah adesso basta hai detto già troppo” la sua amica la guarda come per ammonirla, facendole capire che non bisogna dire nient’ altro alla piccola Lightman.
“Ma se lo sapevate solo voi tre”-come Gillian temeva ci è arrivata-“Era un’ operazione clandestina!”.
Colpite e affondate.
Prima che Sarah possa rispondere si introduce Foster con voce ferma “Ha risposto alle tue domande Em. Ora capirai che il nostro passato riguardante la CIA è strettamente confidenziale quindi prima di tutto quello che sai non dovrà uscire da questa stanza e secondo non dovrai più farci domande okay?” lei vorrebbe sapere di più ma lo sguardo della donna non ammette repliche.
“D’ accordo” assentisce Emily delusa ma rassegnata. “Ora vado a scuola, poi aggiornatemi su *che diavolo ci fa qui mia madre*”
“Okay Em a dopo” “Ciao Em” la salutano.
Mentre quest’ ultima si allontana Sarah vede Gillian tranquilla e crede ingenuamente che si sia calmata del tutto, ma non appena Emily varca l’ uscita del Lightman Group…
“BRUTTA STUPIDA ZOCCOLA”
“Gill !! Bhe, hai ragione” la ammonisce e poi ammette Sarah.
“CHE DIAVOLO CI FA QUI? E GIU LE SUE SCHIFO DI ZAMPACCIE DA CAL! SE NON SE NE VA ALL’ ISTANTE PRENDO LEI, QUEL SUO DANNATO SORRISETTO E…”
“Adesso calmati Gill! Probabilmente è venuta per discutere di Emily o chiedere aiuto a Cal per qualcosa…”
“E’ venuta a portare guai! Cazzo ogni volta che viene qui quella lurida serpe ci prova con Cal! Che ora è il mio Cal. Mio e non di quell’ oca padovana. Ma tanto per cambiare la nostra relazione è segreta e secondo ciò se quella prova a portarselo a letto io non dovrei ucciderla. Dannazione! Andava tutto così bene!”
“Gill hai ragione ma cerca di stare tranquilla! Insomma se si tratta di Em è una cosa temporanea e non può trattarsi di un caso: lei vive a Chicago! E anche se per disgrazia fosse così Cal rifiuterebbe! Piuttosto…Sei ancora contenta di mantenere segreta la relazione dopo quattro mesi? Intendo escludendo adesso con Zoe”
“Bhe…Effettivamente si, perché comunque ci possiamo vedere molto spesso ma non cè mai monotonia…E trovo divertente, quasi eccitante, nasconderlo a tutti in ufficio…Anche se Ria e Loker si stanno avvicinando e ho paura che se quell’ arpia di Zoe si ferma ancora un po’ noteranno che la mia voglia di ucciderla è notevolmente aumentata”
“Dai Gill stai tranquilla vedrai che se ne andrà prestissimo”
In quel momento Cal varca la soglia dell’ ufficio. “Hei amore” dice Gill sorridendo e cercando di sembrare tranquilla, senza successo; proprio come Cal non riesce a nascondere una faccia funerea.
S: “Che succede Cal?” entrambe guardando preoccupate il viso dell’ uomo, che non cerca nemmeno di nascondere i sensi di colpa. Sta per dire qualcosa, ma un cavallo parlante che è appena sbucato dietro di lui incalza “Allora Cal glielo hai detto?”
C: “Ti avevo detto di aspettare fuori” replica alquanto seccato.
G: “Detto cosa?” cerca nuovamente di restare calma, ma il cuore che le pulsa a mille cercando di uscire dalla gabbia toracica di certo non aiuta
Lei e Sarah, anch’ essa preoccupata, sono in ascolto.
“Ecco…”
Z: “Oh ma quanto ci vuole? Mi fermo in città per un grosso processo e Cal mi aiuterà”
S: “Quando dici Cal intendi il Lightman Group?”
Z: “Si”
G: “Cosa? Cal non ne abbiamo nemmeno parlato e qui siamo soci paritari”
Z: “Peccato che lui abbia già firmato” dice gongolante l’ ex moglie. E’ evidente che sta godendosi in modo spropositato la scena
Gillian non riesce a capire cosa stia succedendo dentro di se. Un misto di rabbia, tristezza e delusione si stanno mescolando rendendola molto pericolosa, ma anche vulnerabile. Respinge le lacrime che stanno salendole agli occhi, raccoglie tutto l’ autocontrollo che può.
“Bene. Se volete scusarmi”

Detto questo esce dall’ ufficio.
 
Allora? Cosa ne pensate? So che è solo un capitolo di passaggio ma mi farebbe davvero piacere una piccola recensione C:
Kaori e Fleide, in quanto a Zoe avevate indovinato…Ma non potevo certo darvi conferma togliendovi il gusto del dubbio :P !
Jenny
  
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