-Grazie, mi hai salvata! Non sai quanto ci tengo al mio iPod!
-Così tanto che lo lasci al parco e nemmeno ci chiami per chiederci se lo possimo prendere noi, eh?- Mi fa l'occhiolino e sorride. Quant'è carino.
-Bè, diciamo che ho avuto altro a cui pensare quand'è arrivata mia madre...- Arrossisco.
Cerchiamo un tavolo e ci sediamo.
-Elliot, io tra 5 minuti devo essere fuori, mi dispiace...
-Non ti preoccupare, adesso arrivano Patrick e gli altri!
-In realtà intendevo che non devi offrirmi niente, ma comunque sono contenta di non lasciarti solo. Aspetta, gli altri? Cioè Harry, Edward ed Amy?
-E chi se no? Siamo sempre insieme!

Inizio a pensare. Se loro sono qui e Micole e le altre non sanno dove andare...perfetto!
-Nel frattempo ti offro qualcosa perché sei troppo pensierosa!- Chiama il cameriere sbraitando qualcosa. -Per me una bionda media e per lei...cosa vuoi? Una birra va bene?
-No Elliot davvero non de...
-E per lei una bionda piccola.
-Perfetto, torno subito- dice il cameriere.
-Elliot! Ti avevo detto di no! Devo andare adesso...
-Una birra non fa male, dai. Fermati 5 minuti con me, parliamo un po'! A proposito, che eleganza stasera...
Avevo un vestito normalissimo, per niente elegante.
-Grazie, ma non funziona con me. Ormai mi staranno aspettando.- Finisco la frase ed il mio cellulare comincia a squillare. E' Micole. -Te l'avevo detto, sono loro!
-Sil, dove sei? Siamo in piazza!
-Sono nel bar all'angolo con un amico, arrivo subito, scusate!
-Amico, eh?- dice Micole, con un tono che non mi piace per niente. -Stai lì, veniamo noi!- e prima che possa ribattere ha già riattaccato.

Provo a spiegare con tre parole ad Elliot che genere di amiche siano loro per me, quando le sento urlare verso di noi. Che odio, ma chi me l'ha fatto fare di accettare di andare al compleanno di Miky?

-Lui è Elliot. Elliot, loro sono Micole, la festeggiata, Stephanie, Lauren, Claire, Mary.
-Non ci inviti neanche a sederci!?- urla Micole, col suo solito tono da oca starnazzante. Si siede di fianco a me, spintonando, e poi mi sussurra nell'orecchio -Da quant'è che uscite insieme?- col suo solito sorrisino. Sì, Micole è sempre la solita.
-Non usciamo insieme, siamo solo amici, e tra poco arriveranno anche altri suoi amici quindi se vogliamo andare...
-Nonononono!- dice Elliot. -State qui, dai! Così gli presenti Edward, Amy e gli altri!
L'ho fulminato con lo sguardo. Lentamente mi volto verso Micole che, tutta felice, dice alle altre che staremo qui.
Grazie Elliot.

Cerchiamo un tavolo più grande e aspettiamo che arrivino gli altri, intanto tutti ordinano da bere e io ed Elliot riceviamo la nostra birra.
-Offri tu, stanne certo.
-Dai, Sil, cosa può succedere di tanto male se si conoscono?
-Cosa può succedere?! Ci proveranno tutti con...- Oh no. Oh no oh no oh no.
-Con?- Elliot scoppia a ridere. -Non mi dire che...
-Non ti dico proprio niente! Non mi va che loro diventino vostre amiche, punto. Non mi va che...non mi va.
-Sil, va tutto bene? Usciamo un secondo? Così andiamo anche a prendere gli altri...
Lo dico a Lauren e usciamo.

-Mi dici cosa c'è che non va per favore? Pensavo fossero tue amiche e pensavo che noi ti stessimo simpatici...
-Loro non sono mie amiche. A me loro non piacciono, invece voi vi conosco da meno di 24 ore e già mi piacete, davvero. Non voglio che vi mischiate o che diventiate amici. Sono un'idiota gelosa e possessiva, scusami...
A stento trattenevo le lacrime, era così difficile aprirsi con uno sconosciuto.
Nello stesso momento vedo Harry ed Edward avvicinarsi.
Inizio a sentirmi felice, felice davvero.

Entriamo e ci sediamo e tutti i cocktail sono sul tavolo. Ordinano anche gli ultimi arrivati e iniziamo a chiacchierare. Mi sento più sollevata, davvero.

Ad un certo punto Amy si alza e si siede vicino a me. Quanto posso voler bene ad una persona che conosco da poche ore?
-Sil, volevo dirti una cosa ma...non scandalizzarti, ecco.
-Amy, mi preoccupi!- Le sorrido. -Vieni con me.
Ci alziamo e inizia a parlare.
-Sil, oggi ho parlato con Ed e...va bè, no, non posso iniziare così, questo te lo dirà lui. Ok, mettiamola così: piaccio a Pat.
-Cosa c'è di male, scusa?
-C'è di male che...bè...a me non piace quel genere di persone. Come posso dirglielo senza che ci stia male?
Mi sento legata a lei come se fosse una sorella.
-Apri il tuo cuore, Amy, digli tutto quello che provi. Quando una persona ti piace glielo devi dire subito, prima che tu possa cambiare idea, capisci cosa intendo? Prima che qualcuno possa farti cambiare idea. Anche se lo conosci da poco, diglielo. Confessa, Amy, sputa il rospo.- Dicendo queste parole mi rendo conto di fissare Edward, e soprattutto che lui sta fissando me. Arrossisco e mi volto di scatto.
-Ti piace, vero?
-A-Amy, sto p-parlando di te.- Balbetto, pessimo segno.
-Di che si parla, donzelle?- Edward mi mette un braccio sulle spalle. Mi sento così a mio agio...nonostante mi voglia sotterrare. Sono imbarazzata e felice allo stesso tempo.
-Niente, bad boy, torna a cuccia!- Si vede che Amy lo conosce da molto.

Mi piacerebbe poter parlare io, ora.





---note---
Scusate per il ritardo e per il casino - non mi piace più, ad essere sincera.
Chiedo scusa.
-cimo