Note: Salve! Sì, mi rendo conto che sto facendo ritardi clamorosi, ma sono - ufficialmente - in vacanza. Tradotto: sono in una casa al mare, con una chiavetta che va a scatti e tre libri \o/ però ho il pc, questo significa che proverò ad aggiornare. Più o meno. Sono fuori fino al venti e... uhm, sì, forse aggiornerò più tardi con le altre due (quella di ieri e quella di oggi), sennò ci proverò domani :) Buon ferragosto a tutti e buon divertimento!

(30) Giorni Insieme

#01. Move

«Non puoi farlo davvero» Soul ha nella voce una nota di fievole disperazione. Emette un singulto, passandosi le mani tra i capelli.
«Invece lo sto facendo» Maka lo guarda tirando giù una valigia dal proprio armadio, emettendo un tzè indispettito «Davvero» sottolinea. Si alza in punta di piedi per afferrare meglio il bagaglio e lasciarlo cadere sul letto con un tonfo.
«Per colpa tua – un dito punta minaccioso verso Soul – sto arrivando sempre in ritardo, salto la colazione e dimentico i libri. Tutto per la fretta»
«Ma…»
«Taci» grugnisce, aprendo la zip «Porto solo un paio di cambi in camera tua. Non mi sto mica trasferendo»

#02. Silver

«È in argento».
Soul fissa la catenina. Una piastrina come ciondolo, che pende dall’estremità, con un’incisione quasi casuale. Maka ha gonfiato le guance e gliel’ha data con un certo impeto, sbattendogliela tra le mani come se scottasse.
«È latino» Maka rotea gli occhi come se si fosse accorta dell’attenzione di Soul per l’incisione. L’arma, dato l’umore dell’artigiana, non osa chiedere cosa significhi; anche se, probabilmente, per la traduzione, non gli servirà una conoscenza della lingua in sé, quanto più un dizionario. Annuisce e si infila la catenina, benché sia veramente poco cool.
Fides.*
Guarda la piastrina, e pensa che – stranamente – sia una cosa proprio da Maka.

* L’alternativa era Orazio, Dimidium Animae meae, ma lo trovavo troppo forzato per Soul e Maka. Quindi mi sono data a una cosa immensamente più semplice :’D in barba agli anni passati sui libri di latino.

#03. Prepared

Maka accende il forno, e il ronzio tipico della ventola invade la cucina, così come una nuova ondata di calore del tutto obsoleta in qualsiasi periodo dell’anno, tanto più in estate.
Soul alza la testa dalla televisione; sta giocando a qualcosa che sembra un mix tra Tekken e Fifa, e Maka non osa indagare, per il bene della sua sanità mentale.
«Non bruciarla»
«Sono due pizze surgelate, come potrei mai bruciale?»  risponde petulante.
Soul sogghigna «Eppure sento già puzza di fumo»
Maka gli lancia addosso il ricettario, e Soul lo evita ridacchiando.
Le pizze bruciano, alla fine, e Soul ride e la bacia, ma il libro in testa lo riceve comunque.