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Autore: _helianthus    14/08/2012    6 recensioni
Cinque persone sono state distrutte per mano mia. Ora, per mano mia, altrettante ne rinasceranno.
~
Fanfiction incentrata su Tsurugi Yuuichi.
Un ragazzo normale come tanti altri, un giorno commette un grosso errore, che coinvolge altre cinque persone.
Starà a lui, ora, rimediare a questo suo errore.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Tsurugi Yuuichi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Elettroshock - Five souls Titolo: Elettroshock •
Sottotitolo(?): Five Souls
Capitolo: 0 - Introduction
Rating: Giallo. Anche se in teoria potrebbe essere più un giallo arancione. Giallo scuro. O arancione chiaro. (wtf)
Genere: Drammatico, Angst, Malinconico. Aggiungerei anche Sentimentale e Triste. Tutti aggettivi negativi. Duh.
Avvertimenti: AU, Character death, Gender Bender, semi-Het, semi-No Pairing(?), OOC, Spoiler!
Note: Buongiorno -o eventualmente buonasera- a tutti quanti! Vi presento (?) una mia nuova fanfiction alla quale penso da pochi giorni ma che sono molto propensa a continuare regolarmente. Ci tengo almeno un pochettino, quindi vi pregherei di non chiudere ora la scheda brutalmente. Basta leggere, ok? Una recensione, anche piccola piccola, farebbe piacere, ma l'importante è che leggiate.
Ve lo chiedo per favore. :'
Note 2: Questa fiction è AU, ma comunque principalmente basata su Inazuma Eleven GO. I personaggi sono però più cresciuti. Il protagonista ha 25 anni, i ragazzi di Inazuma Eleven GO 20 -o 19, insomma- e invece quelli presi dalle prime tre serie ne hanno 30 o giù di lì.
Note 3: Se avete letto gli avvertimenti, avrete anche notato il "semi-No Pairing". Diciamo che ci saranno accenni ad alcune coppie sposate e un'altra che però è comunque di sfondo. Per questa volta niente shonen-ai. -ora metà delle persone chiuderanno la scheda-
Note 4: Anche essendo una long, non sarà così tanto long. Sarà una long un po' short. (??) Meno di dieci capitoli sicuro. Probabilmente sarà formata da questo capitolo che è introduttivo, poi altri sette e un epilogo. Se tutto va come credo. Altrimenti... Non so. (?)
Note 5: L'immagine là sotto non l'ho fatta io, l'ho solo modificata. -male, tra l'altro-
Note 6: Se odiate le fanfiction angst e drammatiche, allora non vi consiglio pienamente di leggere -soprattutto se odiate il bad ending-e questa è una cosa che vi deve preoccupare-. Ultima cosa, la fanfiction è inspirata ad un film del quale mi ha raccontato la trama mia cugina, ma vi giuro che non mi ricordo il nome. Se riuscite a riconoscerlo, allora ditemelo e lo scriverò nelle note. Inoltre, dato che la trama mi è stata raccontata molte cose non rispettano i fatti originali accaduti nel film. Anche se ho visto un paio di spezzoni che mi hanno davvero colpita. Credo che quel film meriti davvero.
Spero che questa fanfiction meriti almeno un decimo di tutto ciò che merita il film.
Grazie per l'attenzione(?).
Spero non vi faccia vomitare provochi epilessia vogliate suicidare dopo la lettura dispiaccia.
- Kya

Ps: Treni ♥ (?)
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Elettroshock


Five Souls



- Tu sai cos'è successo, vero? - ansimò Yuuichi, appoggiato stancamente alla scrivania dell'ufficio del proprio avvocato - Vero, Shuuya-senpai? -
Ci fu silenzio. L'uomo era girato di schiena, il suo sguardo oltre la vetrata posta in fondo all'ufficio. Il "panorama" dietro di essa era il traffico giapponese, certo, ma sempre meglio che dover parlare con il ragazzo.
- ...Sì. - sospirò, per poi girarsi tentando di fare un sorriso sbiadito. Diede un'occhiata al ragazzo davanti a lui. Probabilmente aveva corso dall'ospedale fino al suo ufficio con le stampelle, scappando dagli infermieri. Gouenji scosse la testa - Siediti, ora. -





L'ufficio di Gouenji Shuuya, avvocato di Yuuichi, era un luogo piuttosto confortevole. La stanza era ben illuminata, ad uno dei piani più alti di un grattacielo. Essere in alto, poter avere una prospettiva di tutto ciò che aveva intorno a lui era una cosa che aveva sempre affascinato il ragazzo. La scrivania era posta davanti alla vetrata, sopra di essa si stagliavano svariate pile di fogli, e dire che Gouenji sembrava una persona ordinata. Due poltrone erano poste davanti alla scrivania, e in quel momento il ragazzo era seduto proprio su una di quelle due poltrone. Gouenji era uscito dall'ufficio pochi minuti prima, lasciandolo solo senza apparente motivo. Sospirò, sistemandosi meglio sulla poltrona. Yuuichi amava da sempre quel posto, dato che fin da quando era bambino papà Nagumo andava spesso a trovare il suo amico Shuuya.
Non potremo più venirci, però..., pensò tristemente il ragazzo, prima che l'uomo rientrasse, gli porgesse una tazza di tè caldo -lui il caffè non lo tollerava- e cominciasse a parlare.
- Due sere fa, tu e il resto della tua famiglia eravate venuti a casa nostra, per festeggiare. Era sabato sera. - l'uomo diede uno sguardo al suo telefono cellulare, allungando una mano per prenderlo - Sia Nagumo che Maki avevano bevuto troppo. Così anche Akahana. Non avrebbero potuto guidare. Eravate partiti con Nagumo alla guida, e sia io che Fuusuke eravamo contrari, ma dopo un po' tu mi hai inviato un messaggio al cellulare. - fece scorrere la lista dei messaggi ricevuti, aprendo quello che cercava, e mostrandolo al ragazzo più giovane - "Buonasera Shuuya-senpai!" - lesse ad alta voce l'uomo - "Non dovete preoccuparvi, io e papà abbiamo cambiato il posto di guida! Sto guidando io ora, quindi non c'è problema. Buonanotte ad entrambi!" - seguito da uno smile allegro e teoricamente rassicurante - Yuuichi, l'orario di questo messaggio è 02:27. - Gouenji ritirò la mano, poggiando il cellulare sulla scrivania - Tu lo sai, vero, intorno a che ora è accaduto l'incidente? -
Yuuichi rabbrividì, ricordando il giornale del giorno prima.
"Terribile incidente in autostrada, un'intera famiglia distrutta." diceva il titolo in grassetto, sulla prima pagina "Ieri notte, verso le due e mezza, un terribile incidente in autostrada ha coinvolto una famiglia. L'unico sopravvissuto su sei membri è uno dei quattro figli. Il padre, Haruya Nagumo, era alla guida dell'autovettura che ha improvvisamente sbandato finendo fuori strada e schiantandosi contro un albero. L'automobile è esplosa pochi minuti dopo, prima che i soccorsi potessero trarre in salvo le persone al suo interno, svenute. Il ragazzo sopravvissuto è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Tokyo..."
Passarono minuti nei quali il più giovane si torturò le mani.
Ricordò tutto.

Ricorda Nagumo che grida di essere perfettamente sobrio, Maki che ride sguaiata, Akahana addormentata in chissà quale modo contro il finestrino della macchina, Kyousuke che brontola di essere più responsabile dei propri genitori e Kariya che ride assieme al padre, tutti e due più ubriachi che altro.
E lui alla guida, cellulare in mano, a digitare il messaggio diretto verso Gouenji. E il cellulare che, una volta inviato il messaggio, scivola tra i pedali, e lui che si distrae per prenderlo.
Subito dopo, la macchina che sbanda.
Lui è stato veloce, ha aperto la portiera ed è saltato fuori.
Ma gli altri no.
Poi la scarica elettrica data dal defibrillatore, il suono confuso delle ambulanze. E i medici che continuano a gridargli di vivere, e il tragitto lunghissimo fino all'ospedale. E ancora il defibrillatore.
Un duro tavolo operatorio sotto la sua schiena, poi il sonno.
Un sonno disturbato, pieno di incubi. Non ha dormito bene. 
E poi la mano gentile di qualcuno gli si è posata sulla fronte, accarezzandola lievemente. Ha aperto gli occhi, e la prima domanda che è riuscito a fare è stata "Dove sono?".
Non "Dove sono io?", ma "Dove sono loro?"
L'infermiera dai capelli lilla ha chiuso gli occhi, ha scosso la testa e gli ha ancora accarezzato la fronte.
Non sono lì.

- Sono stato io. - enunciò il ragazzo con un filo di voce - S-sono stato io! - ripetè, alzandosi in piedi - Ero io alla guida della macchina! Sono stato io a sbandare e ad andare fuori strada, Gouenji! Non mio padre! -
- Sì. - replicò semplicemente l'uomo, a voce bassa.
- Li ho uccisi io, Shuuya! Io ho ucciso la mia famiglia! - Yuuichi si lasciò cadere sulla poltrona dietro di sé - Non ci posso credere... Non ci voglio credere... Chi-chi lo sa oltre a te? -
- Suzuno, che ha letto il messaggio. E tu. -
- E ha-hai intenzione di riferirlo alla polizia, vero? -
- No. - Gouenji scosse la testa - Non vedo perché dovrei farlo. -
- Perché ho ucciso cinque persone, Gouenji! - sgranò gli occhi, non solo stupito ma anche quasi orripilato.
- Appunto per questo. - l'uomo si alzò, cancellando il messaggio velocemente - Hai già perso la tua famiglia. Non voglio che tu perda anche te stesso, Yuuichi. So benissimo che non lo avresti mai fatto di proposito. -
- Ma l'ho fatto! -
- Puoi rimediare. Sono sicuro che puoi trovare un modo per rimediare. -
- Dovrei solo riportarli in vita, e sai che è impossibile... - Yuuichi sospirò, coprendosi il viso con entrambe le mani - Mio Dio, cosa ho fatto... -
Entrambi rimasero in silenzio per svariati minuti. Minuti durante i quali il più giovane pianse senza farsi sentire. Gouenji girò attorno alla scrivania, mise una mano sulla spalla dell'altro.
Non si sentì altro che il suono della lancetta dei secondi, scandita da un moderno orologio appeso al soffitto. Pensò a quanto tempo avrebbe ancora voluto passare con la sua famiglia. Pensò a quanti secondi avrebbe ancora voluto passare con la sua famiglia. Ripensò al sorriso sghembo di suo padre, agli occhi limpidi di sua madre. Al ghigno furbo di Kariya, agli abbracci stretti di Akahana, ai silenzi sorridenti di Kyousuke. Cinque persone bellissime rovinate per così poco. E pensare che era lui l'unico che avrebbe potuto guidare. Non ne era stato in grado. Lui non sarebbe mai stato in grado di cominciare qualcosa e di finirlo.
Perché era stato lui a salvarsi? Lui, che era al posto di guida, il posto più fatale in una macchina. Probabilmente era una specie di segno. Avrebbe dovuto fare qualcosa per ringraziare di essere ancora vivo.
Poi riuscì a parlare - Cinque persone sono state distrutte per mano mia. Ora, per mano mia, altrettante ne rinasceranno. -
- Come? - Gouenji tolse la mano dalla sua spalla.
- Gouenji-senpai, tua moglie ha a che fare con gli agenti delle tasse, vero? -
- Prima mi dici che vuoi fare. -
- Vorrei solo che Suzuno riuscisse a farmi un elenco di tutti i malati relativamente giovani dell'ospedale di Tokyo. Mi farebbe un enorme favore. - Yuuichi si alzò in piedi, afferrando le due stampelle - Ora, con permesso... -
- Yuuichi! Torna qua! Mi spieghi che vuoi fare, prima! -
- Te lo dico domani! All'ospedale mi staranno cercando! -
Il ragazzo aprì la porta dello studio con un piede, e uscendo fece un cenno con la testa, prima di entrare nell'ascensore e tornare al piano terra.
Gouenji sbuffò e scosse la testa, per poi comporre il numero del cellulare di Fuusuke.



Ho ucciso cinque persone.
Ho ucciso cinque persone che avrebbero meritato di continuare a vivere per sempre.
Cinque persone sono morte per colpa mia.
Ora salverò cinque persone.
Salverò cinque persone che meritano una vita migliore.
-Tsurugi Yuuichi-

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Jellyfish's corner

Duh.
Evviva le meduse.

Here I am!
Ri-buonasera a tutti! -un grillo saluta-
Ce l'ho fatta. -qualcuno lancia una scarpa- Non credevo che ce l'avrei fatta, ma invece ce l'ho fatta! -qualcuno lancia un Hiroto in bikini- Ovviamente ringrazio tantissimo albicocca, ovvero Miam, ovvero la mia cara MaceH per avermi -presa quasi a calci in culo- spronata a pubblicare, perché altrimenti non l'avrei fatto. -il mondo impreca contro Miam-
Ovviamente scherzo, io adoro tanto Miam ♥
....Che cosa sto dicendo.
Comunque. Credo che dovrei dedicare questa fanfiction a due bravissime ragazze che mi hanno aiutata nei momenti di depressione profonda che ho avuto poco tempo fa -ieri sera lol-
Ovvero Miam e Marts. Oh, Marts suona benissimo il pianoforte. Dovete dirlo tutti quanti. Ecco. (?)
Ma credo che dovrei parlare anche della fiction. °w°
Che dire? Bo', Akahana è un mio OC -ma tanto è irrilevante perché è morta, AHAHA /shot- e lei, Nagumo, Maki, Kariya e Kyousuke sono morti.
Esatto, sono morti. Sono proprio morti.
E non succederà come con il povero Atsuya che fate risorgere continuamente -ma tanto lo faccio anche io-, no, sono proprio morti. E non tornano più.
Yay. -Marts passa, pompa il pugno e le sputa addosso, poi se ne va-
Yuuichi è l'indiscusso protagonista -finalmente riesco a scrivere qualcosa di totalmente incentrato su di lui, ow, mio amore (?)-, ma credo che si sia notato.
Non avete capito nulla di ciò che è successo in questo capitolo? Non c'è problema! Credo che verrà tutto spiegato nel prossimo! :D -e se non capite nemmeno nel prossimo allora sì, faccio schifo a scrivere, ma si sapeva già-
Credo che mi divertirò a torturare psicologicamente i personaggi. Anzi, a dire la verità, cercherò di... Esplicare i sentimenti di una persona malata a termine indefinito. Sia psicologicamente che fisicamente.
Ovviamente io non mi reputo simile alle persone che vivono in ospedale ventiquattro ore su ventiquattro, povere, loro sono molto più sfortunate di me--Ma questo non vuol dire che io le disprezzi. Anzi, io adoro quelle persone, un giorno vorrei andare a fare volontariato in ospedale. -un po' di tempo fa quando dovevamo ritirare i risultati della mia risonanza ho giocato a Uno con una vecchietta in sala s'aspetto; non abbiamo finito la partita, ma stava vincendo lei, D'OH-
Per ora vi saluto.
Spero di riuscire ad aggiornare in tempi ragionevoli, anche se il 19 parto per un'intera settimana.
Va be'.
Ci sentiamo presto! -qualcuno lancia una porta e un Caterpie che dorme su di essa-

- Kya
   
 
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