"Liz, è per qualcosa che ho fatto?" sbotta sorprendendomi dopo qualche secondo, minuto..? Non lo so, è come se il tempo si fosse fermato in questa stanza dove tutti i suoni sembrano ovattati, i colori sbiaditi e i ricordi pungenti. "assolutamente no, te l'ho già detto.. Io mi sento.." il fiato mi manca e non riesco a concludere la frase prima di una pausa "Io ho paura che ti stancherai presto di me, insomma guardami.. Cos'ho di speciale? Non sono dannatamente bella, i miei vestiti si confondono facilmente nella folla, non possiedo un' intelligenza fuori dal comune ma non sono nemmeno una stupida, Zayn.. Io non spicco come fai tu, io mi mischio.. Mi mimetizzo per dare meno nell'occhio possibile e temo che piano piano stia iniziando a portarti verso l'ombra in cui mi trovo" Non si merita di sprofondare nell'oblio insieme ad un'insignificante mocciosa come me.

L'avevo detto, avevo rivelato tutto a quel ragazzo che pur essendo un diciannovenne ribelle mi aveva fatto sentire amata, apprezzata e importante.. Si, per lui sono importante, almeno credo. "Piccoletta, ci siamo solo io e te.. Non mi importa come ti comporti con le altre persone e non sono interessato ai pensieri della gente riguardo a noi due" dice addolcendosi improvvisamente.. Riesco però a percepire che anche lui è spaventato, la paura e la frustrazione gli divorano le pupille rendendole grandi e sgranate. Finisce la sigaretta e allunga una mano per appoggiarla al posa cenere di metallo sul davanzale della finestra. Punta di nuovo il suo sguardo su di me. Non riesco a decifrarlo, sembra triste, spaesato, quasi in pena. 

Ripeto di nuovo le sue parole nella mia mente 'piccoletta siamo solo io e te..' sento un'altra scossa lungo la schiena. La ignoro facendo ricorso a tutte le poche forze che mi sono rimaste; sento la testa girare leggermente e la gola inizia a bruciarmi per colpa di quel groppo che reprimo ormai da troppo tempo. 

Mi guarda di nuovo e mi fa una domanda. Io rispondo sinceramente senza esitare "No Zayn.. Non c'è nessun altro nella mia vita.." oh, pensa che lo voglia lasciare per un altro uomo. Sotto sotto anche Malik è insicuro. 

Cerco di avvicinarmi ancora a lui, voglio rassicurarlo, voglio toccarlo, ho solo bisogno di un po' di tempo.. Tempo per riflettere e raccattare le idee. Allungo il dorso della mia mano passandoglielo sulla guancia. Lui si irrigidisce ma mi lascia fare per qualche secondo.. " Per favore" mi dice, sembra quasi una preghiera, una supplica. Poi improvvisamente mi prende per un gomito e mi attira a se. Siamo abbracciati, sono rannicchiata sul suo petto inspirando il suo delizioso profumo. Le mani strette dietro la sua schiena e il mio cervello che sta man mano resettando i brutti pensieri perché quando sono fra le sue braccia è come se fossi in paradiso. Mi stringe ancora più forte.. Mi possiede e con la voce rotta mi dice "Tu sei quella che voglio Elizabeth.. Nessun'altra, ma te" mi bacia la fronte e in quel momento il mondo smette di girare. È come se non ci fosse più gravita e noi stessimo fluttuando con leggerezza, abbracciati.. L'uno stretto all'altra. 'Dove vuoi stare Liz?' mi chiedo. Poi rispondo alla mia domanda interiore pronunciando ad alta voce "Qui, con te.. Per sempre" inizio a piangere, la gravità torna e ci incolla i piedi a terra. Sento la sua stretta farsi più forte attorno alle mie spalle. "scusa" mormoro fra un singhiozzo e l'altro. Il mio nodo in gola si è sciolto, sollevando così le corde vocali da un peso che era diventato insostenibile per loro. "shh. Io sono qui, tu sei qui. E non potrei chiedere di meglio" mi dice dolcemente. Alzo gli occhi arrossati dal fiume di lacrime che non si decide a finire. Lui mi bacia via le goccia rimaste sulle guance. "Ti amo" dice sincero. "Ti amo anch'io" rispondo.