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Autore: FairySweet    14/08/2012    2 recensioni
Un figlio che non vuoi, la consapevolezza di dover scegliere e solo quella dannata paura a mangiarsi viva la razionalità ...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cristina Yang
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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dentro di te 4                                                                 Batte Forte



Era stupido, a tratti perfino folle ma ogni volta che operava, ogni volta che si sedeva o che riposava cercava nel mondo i lineamenti di quel bambino che ormai cresceva dentro di lei.

Già, gran bel cambiamento per una ragazza abituata a pensare solo a sé stessa e alla chirurgia “Allora?” sollevò lo sguardo dal piatto sorridendo “Che ci fai qui?” “Ti avevo detto che sarei venuta a trovarti no?” esclamò allegra Meredith abbracciandola “Come stai?” “Oh tutto bene, Derek diventa sempre più scontroso e Owen sta diventando matto” “Si già, non mi interessa, ti ho chiesto come stai tu” la ragazza sorrise sedendosi di fronte a lei “Sto bene, tutto bene e tu?” “Mangio tantissimo” sorrise sollevando leggermente la forchetta dal piatto “Mangio, opero, bevo e faccio pipì, tantissima pipì” “Uao, hai una vita piena” mormorò Mer rubandole dal piatto una patatina “Hai fatto l’ecografia?” guardò qualche secondo l’orologio prima di tornare a concentrarsi sul piatto di fronte a sé “Non ancora” “E perché no?” “Ti calmi?” ribatté sarcastica “Perché sto mangiando e ce l’ho tra un’ora circa” d’improvviso il volto di Meredith si colorò di allegria e serenità “Si! Sapevo di arrivare in tempo” “Se lo sapevi allora perché me l’hai chiesto?” “Perché così è più divertente” si limitò ad annuire ignorando quel sorrisetto “Dicevo davvero prima, lui sta impazzendo” “Non è un mio problema” “Cristina sei sua moglie” “E?” “E quindi è normale che si preoccupi per te! Ti ama ! Sono passati due mesi e non ha mai smesso di cercarti. Non ti chiama e non lo vedi perché ha paura, ha paura di farti altro male o di spezzare questa sorta di equilibrio che ora hai ma gli manchi, gli manchi così tanto da costringerlo a prendere un aereo, arrivare fino a qui e poi tornare indietro, e l’unico premio è averti vista qualche secondo” posò la forchetta sospirando “Devi parlare con lui, devi parlare con lui e spiegargli tutto perché ne ha il diritto” “Davvero?” gli occhi piantati nei suoi “E io non  avevo il diritto di scegliere? Non avevo il diritto di pensare a me stessa?” “Ma non l’hai fatto!” esclamò Mer afferrandola per un polso “Hai tenuto questo bambino e così facendo hai tenuto lui inchiodato a te! Davvero non lo capisci? L’hai costretto a restare Cristina!” silenzio gelido a spaccare a metà i pensieri “Ho comprato una culla, un passeggino e ciucci, biberon e pupazzi colorati che profumano di menta e fragola. Ho comprato una casa nuova, una macchina più grande e body colorati e così piccoli da ...” si fermò qualche secondo, un movimento leggero a toglierle il respiro, posò la mano sul ventre, movimenti leggeri appena accennati ma vivi “ ... si è mosso” Meredith sorrise trattenendo il respiro, quasi come se respirare potesse rompere la magia di quell’attimo.
Immobile, concentrata sui movimenti leggeri di quella nuova vita che ora, per la prima volta, sembrava reale “Ho comprato una vita nuova Mer e non posso tornare indietro, non posso farlo” “Gli stai negando una famiglia, gli neghi il poterti restare accanto in questi momenti” un debolissimo si a riportarla alla realtà “Guardami negli occhi e dimmi che ne sei sicura” sollevò lo sguardo, gli occhi chiari e profondi della ragazza ad accoglierla “D’accordo, allora resterò con te” “Sei impazzita? Hai un lavoro e ...” “E per due settimane sono in vacanza. Abbiamo scelto, sei la mia persona, io sono la tua e quindi abbiamo scelto” un debole sorriso a colorarle il volto, si alzò in piedi massaggiandosi il collo “Andiamo?” “Cosa?” “L’ecografia” Meredith sorrise seguendola, un braccio avvolto attorno al suo, esattamente come ai vecchi tempi, esattamente come quando erano solo loro due.

Lo sai mamma che ho un cuoricino anche io? Batte forte forte, più veloce del tuo però c’è.  Mi piace mamma, mi piace sentirlo, mi piace ascoltare la tua voce ... mi piace la mia mamma ...
  
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