Ren si precipitò verso la stanza della signora Abe. Era troppo curioso di sapere cosa diavolo stava succedendo li!

- Eccomi! – si presentò il ragazzo entrando con foga.

- Hai fatto presto! – gli rispose Tsukino

- Certo signora Abe…-

- Ehi ehi non sono mica così vecchia! Chiamami pure Tsukino.-

In quel momento entrò Yumi con in mano un vassoio con due tazze di tè fumanti. Con aria preoccupata fissò Tsukino, che contraccambiò lo sguardo con un’occhiataccia decisa. Ren non capiva il motivo della preoccupazione di Yumi, ma di certo per lui non era un problema.

Quando la ragazza se ne fu andata, Tsukino bevve un lungo sorso della bevanda.

- Ora se mi permetti…vorrei raccontarti la mia storia…- cominciò la donna.

Ren era nel caos più totale…ma nessuno voleva spiegargli cosa stava accadendo? E che c’entrava la vita di quella lì col casino che aveva in testa? Nonostante tutto rimase ad ascoltare ciò che voleva dirgli.

- Bene…io sono nata a Kioto nel 1678 in piena epoca Edo. E…-

- CHE COSA???!!! – gridò Ren stupefatto - …ma allora lei dovrebbe avere circa 379 anni!!! Come…come può essere viva? Di sicuro non ha l’aspetto di uno spirito… -

- Invece sono morta all’età di venti anni proprio a causa di uno sciamano sai? –

Ren rabbrividì. – Come può avere questa forma allora? –

- Tutto a suo tempo. Dov’ero rimasta? Ah sì…ero figlia di un noto feudatario del tempo e perciò eravamo abbastanza ricchi. Un giorno arrivò da noi uno sciamano famoso in tutta la nazione. Era venuto per effettuare non so che sorta di rito, fattostà che rimase da noi per qualche mese…-

A quel punto Tsukino strinse con forza la tazza che aveva tra le mani col volto sofferente.

- Si faccia coraggio…- le disse Ren notando lo stato angosciato della donna – Voglio solo capire cosa sta succedendo qui…e magari anche aiutarvi. –

- Davvero ci aiuterai? – gli chiese con foga Tsukino.

- Beh…ecco…si…si! – assentì Ren sforzandosi di sorridere, ormai non ci capiva più nulla.

- Allora sarà meglio raccontarti tutto…basta che mi prometti una cosa…-

Yumi stava rimettendo a posto le sedie del piccolo atrio antestante il palchetto. Eppure non pensava che ad altro: come avrebbe agito Ren quando Tsukino gli avrebbe raccontato tutto?

La cosa la mandava in bestia!!! Chi si credeva quella? Dopotutto doveva a lei la possibilità di rimanere qui, in questo mondo!

- MALEDETTA!!! –gridò la ragazza in preda alla rabbia mandando un calcio a vuoto.

- Che cos’hai da sbraitare eh? – la rimbeccò Jon trasportando alcune casse vicino al bancone.

- La Signorina là sopra sta spifferando tutto e non sei minimamente arrabbiato?! –

- Non lo farà…ne sono certo…-

- Non so come fai ad essere così sicuro. –

Il barista finì di trasportare le sue cose per poi avvicinarsi verso la ragazza mettendole una mano sulla sua spalla.

- Credo che possiamo fidarci ancora un po’ di loro…- la rassicurò Jon - …solo un altro po’. –

- Io…Io non credo più a niente Jonathan ! – sussurrò piano Yumi scostando la sua mano dalla spalla. – Non credo…più a nessuno…- Finì la ragazza incamminandosi lentamente verso l’uscita del bar.  Oltrepassò la porta senza nemmeno aprirla, come uno spettro, diventando via via sempre più evanescente nell’oltrepassarla.

- Yumi…- sospirò Jonathan osservandola mentre se ne andava. Ormai conosceva fin tropo bene le sue reazioni e i suoi pensieri, così lontani dallo spazio e dal tempo in cui si trovavano ora. Anche se lei era una creatura diversa da lui, anche se avevano avuto un passato differente, si comprendevano alla perfezione l’un l’altro. Come fratelli.

Erano le due e mezzo di notte di quella stessa sera, il bar completamente silenzioso e vuoto. Molto diverso da come era prima, quando tutti assistevano allo spettacolo della serata.

Ren era disteso sul letto della stanza numero 4, Tsukino invece era andata nella numero 7, ma non riusciva a chiudere occhio. Rimaneva lì a fissare il soffitto con sguardo assente, ma la sua mente ancora rimuginava su ciò che aveva sentito dire dalla signorina Abe. Ancora non ci poteva credere.

Sentiva ancora risuonare le sue parole sospese nell’aria, taglienti, ansiose…il suo racconto lo faceva preoccupare.

Lei aveva vissuto per un po’ di tempo con questo famoso sciamano (il nome non l’aveva rivelato) cui era promessa in sposa. Fin qui niente di male, pensò il ragazzo, anche se poi l’aveva tradita andando con un'altra e lei aveva ucciso la rivale per poi darsi alla morte. Quel che non capiva è come ha fatto ad avere un corpo tangibile, ma che poteva diventare evanescente appena lo voleva!

A questa sua domanda aveva risposto…

“- Mi chiedi come ho fatto ad avere questo corpo? – gli domandò stupita la ragazza ridendo.

- Senta…sono uno sciamano, ma non uno stupido! – gli rispose alterato Ren – Chiunque muoia e rimane su questa Terra diventa un fantasma evanescente, e lei…-

- Anche io ero intangibile come tutti gli altri…- cominciò Tsukino con un velo di tristezza - …tutti mi passavano attraverso, mi notavano solo poche persone sciamane come te. Ma poi, un giorno, ero in un antico cimitero vicino a un paese presso Kioto, quando comparve dietro di me due persone una ragazza dai lunghi cappelli castani in yukata bianco e uno strano figuro incappucciato  alle sue spalle.-

- E chi erano questi? – chiese Ren

- La ragazza era Yumi, solo che ora ha i capelli più corti di allora! Oggi le arrivano alle spalle, mentre quella volta erano lunghi fino al bacino. L’altro era Jonathan, ma non ricordo come era lui…-

- Continui…non è importante…-

- Ok…allora Yumi mi chiede come mi chiamo, ma soprattutto è interessata molto di più alla mia storia, che al modo in cui sono morta.

Dopo che le ho raccontato del più e del meno della mia situazione, lei allora mi propone un patto: mi avrebbe fatto acquisire un corpo momentaneo se l’avrei aiutata nella sua missione. Allora le chiedo: che missione? Lei però svia la domanda facendomi capire che prima dovevo decidere se accettare o meno e, nel caso io avessi detto di sì, lei avrebbe esaudito un mio desiderio prima di farmi trapassare a missione compiuta!

Accettai senza indugi!

Un corpo momentaneo, un ultimo spiraglio di vita, un ultimo desiderio! Cosa potevo desiderare di più?

Questo però fu l’inizio della fine mia…e degli altri spiriti segregati qui! –

- In che senso? –

- Oltre a me, tutti i clienti di questo bar sono tutti quanti spiriti come me, con un corpo momentaneo definito come NGSoul. –

- NG…Soul? Ma che significa? E come fa a saperlo? – chiese Ren con ansia, che cosa stava accadendo?

- Io…io…per sbaglio ero andata nello scantinato e lì c’erano…delle carte. Le ho lette…-

- Che cosa ha letto…? –

Tsukino non rispose, troppo preoccupata per continuare.

- Sospettano di lei? – domandò Ren

- Può darsi di sì. Ma, ti prego, aiutaci! – lo supplicò la signorina Abe – Da quel poco che ho capito, vogliono usarci per qualcosa. Qualcosa di terribile! Non ci trapasseranno, non faranno quello che hanno promesso di fare!!! Vogliono potenziare Yumi per far rivivere qualcuno, e useranno la nostra forza spirituale per farlo…annientando le nostre esistenze…-“

Ren non sapeva se essere soddisfatto che finalmente sapeva qualcosa oppure no. Che razza di sciamani sono quelli per riuscire ad annullare sia spiritualmente che fisicamente un esistenza? Il solo creare un corpo evanescente-tangibile era pura follia, ma ci erano riusciti.

Il ragazzo si rivoltò ancora un po’ nel letto, indeciso sul da farsi. Non poteva di certo andare da quei due dir loro “Hey! Vi ho scoperto!!!”. Ma forse una soluzione c’era.

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Heilà!!! Come va lettori? Approfitto dello spazio per scrivere un po’!!

Prima di tutto spero che la fic cominci a piacervi. Dopotutto lo devo solo sperare visti i pochi lettori che leggono la storia (e altrettanto pochi che la commentano sigh…).

Spero anche che i personaggi nuovi vi intrigano un pochino!!! Anche se ce ne sarà di carne da mettere al fuoco ancora!!! Si accettano scommesse per il finale hihihii!!!

Comunque sia non mi ero fatta viva prima perché questa fic non doveva prendere questa piega. Già…doveva essere molto simile a uno di quei musical alla Moulin Rouge, però con sottofondo molto jazz e un po’ esotico. Stranamente mi è venuta voglia di cambiarlo…anzi…a dire il vero l’ho cambiata senza accorgermene!

Una parte della storia originale la potete vedere nel III capitolo!

Il vero “New Generation” (Titolo originale: Stralight in Friday’s nights- Song of New Generation) doveva essere caratterizzati da personaggi nostalgici, ma mossi dalla voglia di andare avanti nella vita o nella morte. Tutto accompagnato dalla musica naturalmente!

Agli antipodi poi la storia doveva legarsi come sequel della mia prima fic (non ancora conclusa) “Apocalypse: le catene del passato”, idea scartata vista la situazione un po’ strana (tanti lettori, ma 1 recensione!!!) che mi ha portato a considerare la cancellazione della storia una possibile alternativa e di considerare “New Generation” una fic a sé stante.

Una fic che mi ha dato parecchie soddisfazioni è “Redemption”! Un one-shot drammatico/romantico su SK!!! Per scriverla mi ci è voluto un po’, ma è riuscita davvero bene!!! Grazie a lei avevo vinto un concorso di fic drammatiche/romantiche one-shot di un forum che frequento regolarmente. Il titolo è lo stesso di una canzone di Gackt che mi piace moltissimo e che è usata del videogioco FF7 Dirge of Cerberus!

Mi sa che mi sono dilungata un po’ eh? >/////<

Bè al prossimo capitolo parlerò ancora!!! Quindi PREPARATEVI!!! MWAHAHAHHAHAHAHAA!!!!!! (Mi hai rubato la risata Nd Ren Cheeee???Oo Nd Io C’ho messo il copyright sopra!!! Lol!!! ^o^ Nd Ren ….^^” Nd Io)