Ciao fratellone,
non so nemmeno io perché continuo a scriverti lettere che non riceverai mai, ma sento il bisogno morboso di farlo.
Tu non sai nemmeno di avere una sorella. Tu, una star di fama internazionale, con quattro fantastici amici con cui condividi praticamente tutto, dalla casa alla passione per la musica, hai una sorella: una semplice ragazza che nessuno conosce e prende in considerazione.
È da mesi ormai che ti scrivo e-mail che non ho il coraggio di inviare; molte volte mi dico: “Ehi Chiara! Ma svegliati! Lui è tuo fratello, tu sei sua sorella! Anche se ti hanno portato via da lui appena nata, lui si ricorda di te: lui ti vuole bene!”. Con queste convinzioni in testa, scrivo la mia e-mail, una volta finita vado sul tasto invio. Ad un certo punto, tutto il coraggio, tutta la testardaggine, tutta l’ostinazione cessano di esistere. In poco più di mezzo secondo, sposto il cursore da “Invia” alla crocetta rossa che c’è in alto a destra e ci clicco sopra. Tutta la mia e-mail, tutto quello che non ti ho mai detto in quattordici anni, magicamente sparisce e continuo a vivere la mia normale vita da ragazza qualunque.
Anche se nessuno sa che sono tua sorella (forse nemmeno più tu ti ricordi di averne una..), ogni singola volta che ti sento cantare, ogni singola volta che vedo tu e i tuoi amici in televisione, provo un senso di orgoglio enorme. È proprio quel fortissimo sentimento che mi dà la forza di scrivere (e poi sistematicamente cancellare) le mie e-mail.
Ma questa volta sarà diverso, questa volta ho fatto un patto con me stessa: io ti invierò questa mail. Non mi interessa se non mi risponderai e non mi interessa cosa mi scriverai. Non mi interessa se mi scriverai che non ti ricordi di me, che non hai mai avuto una sorella o cose del genere. Non mi interessa.
Certo, non posso negare che mi farebbe male se tu mi scrivessi delle cose del genere, ma riuscirò ad andare avanti, come del resto ho sempre fatto.
Alcune volte immagino come sarebbe stata la mia vita se mamma e papà non mi avessero mai portata via da te.
Sinceramente non so se la mia vita sarebbe cambiata in meglio o in peggio, molto spesso mi pongo questo interrogativo.
Quasi tutte le volte mi rispondo che la mia vita sarebbe cambiata in peggio, perché sarei vissuta all’ombra di un fratello famoso. Ma almeno avrei avuto un fratello su cui contare, una mamma e un papà, insomma, avrei avuto una famiglia che mi avrebbe sostenuto! Invece ora non ho nessuno, certo ho una famiglia, degli amici di cui mi posso fidare, un ragazzo che ( se non fosse che mi ha appena mollato) mi adorava, ma non possono certo sostituire il mio fratellone e la mia vera famiglia!
Proprio di lui ti volevo parlare, del mio ex. Sai, molte volte ho sperato di avere una fratello più grande ( alias te) che mi aiutasse a capire cosa passa per la mente dei ragazzi.
Molti dicono che siamo noi donne quelle complicate, ma anche voi uomini non scherzate mica! Io stessa, che di solito capisco quasi subito come è fatta una persona, questo ragazzo proprio non l’ho capito!
Non capivo quando mi prendeva in giro o quando era serio, quando stava male quando stava bene, quando amava o quando odiava.
Questo ragazzo è una pietra, non lascia trasparire sentimenti, non vuole far capire alle persone cosa prova, non vuole la compassione di nessuno, non vuole essere aiutato. Non capivo mai come si sentiva, mi mandava messaggi contradittori: prima stava bene e due secondi dopo si isolava da tutto e da tutti.
Avrei voluto con tutto il mio cuore volerti vicino a me in quel momento, avrei voluto che tu mi consolassi, avrei voluto che mi aiutassi a capire cosa pensava. Avrei voluto avere un fratello in quel momento.
Io, sul serio, non so più cosa dirti. So che non è stata colpa tua se ci hanno separato, ma non riesco a non pensare al perché tu non abbia impedito tutto questo! Non pensavo di essere d’intralcio anche a te, oltre che ai nostri genitori.
Non fraintendere, so di essere stata un errore per mamma e papà, ma loro mi hanno detto che tu sapevi cosa avrebbero fatto dopo la mia nascita e non hai fatto niente. Sei stato fermo mentre mi portavano via, mentre mi strappavano alla mia famiglia, mentre mi impedivano di vivere la mia vita. Mentre un’infermiera mi prendeva dalle tue braccia e mi portava lontano da voi, lontano da te, tu non hai fatto niente.
Nelle lettere, di solito c’è una domanda a cui bisogna rispondere, la mia domanda è: “Perché?”.
Perché non hai fatto niente?
Perché mamma e papà mi hanno voluto fare questo?
Perché sono sempre e solo un errore per tutti?
Perché? Perché? E ancora perché?
Ti prego, se ancora non credi che io sia tua sorella, almeno rispondi alle mie domande. Rispondi alle domande di una semplice ragazza, che ora si chiama Chiara McLayne, ma che doveva chiamarsi Chiara Styles. Ti prego Harry, fallo per tua sorella, fallo per la persona che doveva starti di fianco, ma che non ha potuto esserci. Fallo per la fan a cui hai cantato “What makes you beautiful” quella notte a Londra.
Ah, mi sono dimenticata di scriverti che la fan che avete fatto salire sul palco, la fan a cui hai cantato il tuo assolo ero io, hai cantato per tua sorella.
Ora ti devo veramente salutare, tu trova dieci minuti per rispondere alla mia mail e saluta i ragazzi.
 
L’errore che hai stretto tra le braccia quando era appena nata e che volendo stringerai di nuovo.
Alias, Chiara Styles.
 
 
 
Spazio Autrice
Bene, eccomi qui con una one-shot che spero vivamente che abbiate apprezzato!
Non ho altro da aggiungere, ma se avete qualche consiglio o suggerimento per me, mandatemi pure qualche messaggio!
Un bacione!
Chiara.
:D