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Autore: evelyne_    15/08/2012    7 recensioni
da un grande amore, a una grande delusione.
questa non è una semplice lettera, una come tante.
da qui la vita di una persona cambierà, o per meglio dire... finirà!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALWAYS AND FOREVER.
 
Caro Alessandro,
sono qui seduta su una panchina, ma non una delle tante, la nostra panchina, il posto in cui ci siamo conosciuti.
Ricordi quel giorno? Quel 15 Giungo, la prima volta che ho incrociato il tuo sguardo, ero immobile continuando a guardare quei tuoi occhi verdi, così profondi da immergersi e non uscirne più. Ero impotente davanti a te, al tuo sguardo, alla tua troppa bellezza.
Da quel giorno cambiò tutto, niente era come prima.
Non ricordo nemmeno la mia vita prima di incontrarti, forse perché era iniziata conoscendoti.
Era tutto così fottutamente bello, ogni singola cosa, anche sciocchezze ma con te mi sentivo in paradiso, provavo sensazioni di cui ignoravo l’esistenza.
Il nostro primo bacio non lo dimenticherò mai, è stato il bacio più bello che abbia mai ricevuto, le nostre labbra che si intrecciavano rincorrendosi tra di loro, fu un bacio magico, fu semplicemente indimenticabile.
Ma poi successe qualcosa, qualcosa che ancora adesso provo a spiegarmi, provo ad accettare.
Diventasti un’altra persona, non riuscivo più a riconoscerti, più a vedere in te la persona che amavo al di sopra di tutto e di tutti.
Ti sentivo distaccato, come dei perfetti estranei e questo mi stava distruggendo.
Poi beh, può sembrarti strano ma grazie ad un sogno sono riuscita a capire il motivo di tutta quella stranezza, ad aprire gli occhi su di te, su quello che ti stava accadendo.
Mi ritrovai in una chiesa, era molto affollata, ma non era una Messa qualunque, era un matrimonio.
Io indossavo degli stracci, una maglietta piena di buchi di colore nero, e una specie di gonna, a dire il vero nemmeno io sapevo cos’era, ma era piena di macchie che sembrava anche essa nera. Ero scalza, e i miei piedi erano pieni di fango, terreno come tutto il corpo e intravidi anche delle ferite, alcune molto profonde ma non mi importava.
In quel momento volevo solamente capire cosa stava succedendo.
Poi da quella porta,la porta della chiesa entrò una ragazza.
Una ragazza mai vista prima che aveva questo splendido vestito da sposa, sembrava una vera principessa e si stava avvicinando all’altare, sempre più.
Poi finalmente ti vidi, era lì ad aspettarla, più agitato che mai.
Provai ad urlare il tuo nome, con tutta la forza che avevo in corpo, ma era solo fiato sprecato, non riuscivi a sentirmi non potevi come tutte le altre persone lì, ero INVISIBILE.
Questa ragazza ti prese per mano, e le sorrisi.
Ho sempre amato il tuo sorriso, ma questa volta non era per me, ma per questa ragazza, la stavi per sposare.
Mille domande in quell’istante frullavano per la mia testa.
“perché non ci sono io al suo posto?”- questa fu una delle tante
Iniziai a correre, per venirti incontro dovevo fermarti, non avrei lasciato che ti spossasi con una ragazza che non ero io, non sapevo nemmeno come, ma dovevo tentare, ci dovevo riuscire ripetevo urlando con quelle poche forze che mi erano rimaste.
Questa ragazza avvicinandosi a te disse “Si, lo voglio”
Adesso era il tuo turno, ma non avevo intenzione di sentirti pronunciare quelle parole, non potevi farlo non lo avresti fatto.
Ero proprio davanti a te e a lei, cercavo di toccarti ma la mia mano attraversò la tua, non riuscivo a sentirla, non riuscivi a sentirla proprio come un fantasma.
“t-ti prego non farlo”-ti sussurrai
Le lacrime iniziarono a percorrere il mio viso, una sensazione di vuoto prese il sopravvento su di me, mi sentivo esattamente uno straccio come gli abiti che avevo addosso al sentire la tua voce pronunciare “Si, lo voglio”
Ti avvicinasti a lei, e vi scambiaste un bacio.
Caddi per terra, in ginocchio avevo la testa chinata, ormai non potevo fare più niente, ti avevo perso e per sempre.
Tra un singhiozzo e l’altro ti vidi in faccia, eri tanto felice come la tua sposa.
E la cosa strana è che guardando il sorriso sul tuo volto, non potevo che essere felice anche io, felice per te.
Se con lei saresti stato sempre così non potevo che accettarlo.
Sarei voluta essere io la ragione del tuo sorriso, della tua felicità.
Avrei voluto il tuo amore, avrei voluto passare altri stupendi momenti con te.
Ma tu ormai avevi deciso, avevi deciso di passare la vita con un’altra persone che purtroppo non ero io.
Non avrei sopportato di vederti infelice con me, sarebbe stato peggio.
E la cosa più brutta è stata svegliarsi e vedere che affianco a me, in quel letto non c’eri e che quel sogno, per non chiamarlo incubo si era avverato, avevi trovato un’altra persona con cui stare, lasciando me.
Adesso che mi ritrovo qui sulla nostra panchina, piena di ricordi, ricordi che porterò sempre nel cuore, i momenti più belli e felici della mia vita ti sto scrivendo questa lettera.
E’ inverno, fa tanto freddo che ho ogni parte del mio corpo è gelata, ma non è questo che mi fa male, ma bensì sapere che una parte di me la parte più bella, se ne andata e non farà mai più ritorno.
Si tu eri una parte di me, quella parte indispensabile e non vedo perché dovrei continuare a vivere, non avrebbe senso, porterebbe solo al dolore, e troppo.
Quindi ho deciso di morire con essa.
Quell’immagine di te che sposi un’altra persona mi perseguita da settimane ormai, il mio cuore è andato in mille pezzi e non può più ricomporsi.
Quindi ti lascio andare, ti lascio vivere la tua vita felicemente, perché è questo che meriti.
Pensavo che saremmo stati insieme per sempre, ma il per sempre esiste solo nelle favole, e me ne sono resa conto tardi, troppo tardi.
Ti ho dato tutto l’amore di questo mondo, ma forse non è bastato.
Ogni volta che con quella tua voce mi sussurravi “ti amo” sapevo che lo provavi davvero, sono certa che l’amore che provavi per me era vero, e per me lo sarà sempre.
Con te ho capito cosa significa innamorarsi di una persona, e ti ringrazierò per sempre di questo.
Ti amo Alessandro, da sempre e per sempre.


“… mi trovo qui, in bilico su un ponte tra la vita e la morte, sono pronta, sicura della decisione che ho preso, pronta a buttarmi e a dare un punto alla mia vita che per la verità è già finita quando quel giorno, quel maledetto giorno la persona che amo tanto ha deciso di lasciarmi.
Sono consapevole che molte persone a causa di questo mio gesto soffriranno, come i miei genitori e tutte le persone che mi amano.
Loro non capiranno perché l’ho fatto, forse gli sembrerò una sciocca ma è da sciocchi continuare a vivere.
 “Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?”-continuo a domandarmi
Il fiume sul quale mi affaccio sarà lontano una ventina di metri, e l’acqua sarà ghiacciata, proprio come il mio cuore.
Le lacrime continuano a scendere rovinandomi tutto il trucco, ma faccio finta di niente.
Mi sporgo sempre più e alla vista terrificante che i miei occhi vedono divento come pietrificata, non avevo mai visto niente di più spaventoso.
Ad un tratto sento qualcuno salire sul ponte, la nebbia è troppo forte da oscurarmi la vista.
Qualcuno avvicinandosi a me mi sussurra
“ti amo, da sempre e per sempre”
Riconosco all’istante quella voce,l’unica voce di cui ho bisogno in questo momento l’unica voce che voglio sentire in questo momenti, quella di Alessandro.
Mi prende per mano, e dei brividi attraversano il mio corpo.
Un sorriso spontaneo spunta su quel mio dolce viso e quelle splendide sensazioni che solo lui riesce a trasmettermi erano finalmente ritornate.
Delicatamente mi asciuga le lacrime che continuano a scendere, ma stavolta erano in parte anche lacrime di gioia, era di nuovo qui insieme a me ma questo non cambia tutto il dolore che mi ha causato, mi ha letteralmente distrutto.
Oltre la testa, sporgo anche i piedi e vedo Alessandro fare lo stesso, non potevo crederci che avrebbe fatto questo per me.
Stringo la sua mano la tengo stretta bella forte, non ho più intenzione di lasciarla.
Faccio un respiro profondo e ci buttiamo,è stato tutto molto veloce.
Ero ancora sotto quell’acqua congelata che dopo pochi secondi inizio a tremare, non sento più nessuna parte del mio corpo.
Ma la sua mano è ancora qui, che stringe la mia, siamo ancora insieme e questo è tutto quello che mi basta.
Insieme fino alla fine, fino all’ultimo respiro…”
 
  
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