15/08/2012
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Ryuuji è innamorato
Il solito gruppetto di amici stazionava di fronte all’entrata dell’Aliea Gakuen.
Già, perché l’Aliea era diventata a tutti gli effetti una scuola media e superiore; dopo i terribili antefatti conosciuti a tutti, Kira Seijirou riuscì ad ottenere il permesso di aprire una nuova scuola, stavolta vera però.
E così ora Hiroto, Reina e Osamu andavano in terza superiore, Haruya e Fuusuke in seconda e Maki e Ryuuji in prima.
Quest’ultimo non era ancora arrivato e ultimamente capitava spesso che arrivasse in ritardo alle lezioni e che non fosse di ottimo umore.
Strano, per lui che era sempre il primo ad arrivare.
Quando passò davanti ai suoi amici, che puntualmente lo salutarono con un caloroso “buongiorno” collettivo, non si degnò nemmeno di alzare la testa.
“Ryuuji sta male, secondo voi?” domandò Hiroto rimasto spiazzato dal comportamento del suo miglior amico, la mano ancora in aria a mo’ di saluto.
“Perché dici?” chiese di rimando Haruya; non alzò nemmeno gli occhi, da quanto troppo impegnato era a dare un morso eccessivamente grande alla sua brioche, che gli riempì la bocca.
Fuusuke si batté una mano in fronte e l’altro disse qualcosa d’incomprensibile, probabilmente un insulto, sputacchiando cibo da tutte le parti.
“Guarda che faccia ha…” gli rispose invece Reina, ma il rosso era troppo impegnato a bofonchiare ancora epiteti poco carini contro l’albino che neanche lo ascoltava.
“Poi non ci ha nemmeno guardati!” sbuffò infastidita Maki; a lei non piaceva essere bellamente ignorata.
“Ed è arrivato dopo Haruya” con quella frase, Osamu concluse la lista delle azioni negative dell’amico, beccandosi anch’egli un’occhiataccia da parte di Nagumo, i cui insulti erano ora rivolti all'ex capitano della Epsilon.
In effetti, quella mattina Midorikawa Ryuuji, studente del primo anno di superiori, si presentò a scuola con l’espressione di uno che non ha dormito né la notte passata né quella prima.
Profonde occhiaie segnavano il contorno dei suoi occhi scuri, ma grazie alla sua carnagione abbastanza scura non si notavano più di tanto.
Le palpebre erano leggermente abbassate sugli occhi; come riusciva a non sbattere contro qualcosa o qualcuno era un mistero.
Le braccia cadevano lungo il corpo, come se non ne facessero realmente parte ma fossero soltanto attaccate con un po’ colla stick, non di marca per giunta.
Camminava a capo chino, con una leggera gobba, trascinando i piedi –e quella era una cosa che lui odiava-, lentamente e non rispondeva alle persone che lo salutavano.
Inoltre, la divisa era totalmente in disordine: la camicia bianca era stata lasciata fuori dai pantaloni neri, spiegazzati e con la cintura alla rovescia, i bottoni del cardigan grigio erano allacciati alla bell’è meglio e alcuni nei buchi sbagliati.
Insomma, sembrava in stato catatonico.
Decisamente non era il solito Ryuuji di tutti i giorni, quello sempre allegro e attento ai minimi dettagli di ogni cosa o persona.
Stava giusto per entrare nell'edificio scolastico, quando vide una ragazza cambiarsi le scarpe: Kii Fumiko.
Come attraversato da una scossa elettrica, alzò immediatamente la testa e fissò illuminato la figura femminile finché non scomparve dal suo campo visivo.
Poi tornò al suo stato depressivo.
Hiroto, che aveva seguito attentamente tutta la scena, si girò verso gli altri, soddisfatto della sua fresca riflessione.
“Ragazzi, ho capito il problema di Ryuuji” annunciò con un sorriso trionfante Hiroto “Ryu è…”
Tutti aspettavano la risposta del secolo, ma a concludere la frase non fu il rosso.
“… innamorato!”
Bensì Maki.
Note:
Ho iniziato una nuova long mentre ne ho un'altra da finire.
Non mi manca molto, solo due capitoli e mezzo.
Però non so quanto buona sia quest'idea.
In ogni caso, volevo sperimentare questa nuova (perché non ho visto fanfic nemmeno su loro finora) coppia!
Io ce li vedo bene insieme, mi piacciono!
Spero di farli apprezzare anche a voi :D
So che è un po' corto, ma è solo il prologo.
Al prossimo capitolo (che spero di riuscire a scrivere abbastanza in fretta,
Light Blue