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Autore: Akiko__    16/08/2012    1 recensioni
Colto alla sprovvista non riuscì a spostarsi facendosi trapassare il cranio dal proiettile e cadendo a terra come un pezzo degli scacchi sotto l'abile mossa di un giocatore.
Morto.
Una nuova storia,nuove indagini,nuove piste da seguire ma sempre i nostri vecchi personaggi pronti a farci vivere una nuova avventura
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Mentalist_4-Tanta fatica per niente Nvu

Tanta fatica per niente


-Io non indosserò questo coso Grace-

Teresa Lisbon e Grace Van Pelt si stavano preparando ,in casa di quest'ultima, per la serata di beneficenza di Mashburn ma nessuna delle due era molto contenta di andare.

Grace non si trovava a suo agio tra signori ricchi e “senza la consapevolezza delle tradizioni e delle virtù”,come amava definirli lei e Lisbon non aveva semplicemente voglia,sopratutto dopo quello che (non)era successo con Patrick.

Ma ormai dovevano andare avevano accettato senza pensare alle conseguenze.

-Teresa è bello invece- le disse Grace guardando il vestito nella scatola

-Ma non fa per me...non posso venire in t-shirt e jeans?- chiese imbronciata

-Non credo...senti io vado in bagno,ne ho un altro appena dopo la cucina,se vuoi puoi anche lavarti , trovi tutto dentro- le sorrise

-Grazie Grace-

Entrò nel bagno,una stanzetta quadrata abbastanza grande con il pavimento di marmo bianco e le pareti ricoperte di piastrelle color avorio,vasca,lavabo e sanitari in porcellana,uno specchio ovale e un piccolo armadietto contenente trucchi,asciugamani,shampoo,balsami e tutto l'occorrente per rendere un bagno più che abitabile.

In più era tutto pulitissimo,sapeva che Grace aveva uno spiccato senso per l'ordine,la precisione e i dettagli ma quel bagno sembrava davvero non essere mai stato usato.

Era entrata con l'idea di un doccia veloce ma la sola vista di quella vasca le fece rivedere i suoi piani,era stata troppo occupata nell'ultimo periodo e rimpiangeva i lunghi bagni che aveva sostituito con docce veloci e poco rilassanti. Aprì quindi l'acqua e la vasca cominciò a riempirsi,fece cadere qualche goccia di un sapone alla cannella,lo stesso che usava lei e che aveva costretto Grace a comprare dicendole che era meraviglioso,nella vasca e si inginocchiò a guardare la schiuma formarsi giocando di tanto in tanto con le bollicine.

Lo faceva spesso da bambina,la rilassava.

Quando decise che l'acqua era sufficiente si spogliò e si immerse nel liquido,sentì subito i muscoli rilassarsi e l'aroma di cannella invaderle le narici e cullandola dolcemente. Si lavò lentamente,e insaponò i capelli con uno shampoo al cacao che aveva trovato nell'armadio.

Uscì di malavoglia e le sembrò di sentire un rumore ma non ci fece caso pensando fosse lo scarico dell'acqua,avrebbe voluto passare più tempo li dentro e si avvolse con un asciugamano, che le arrivava poco oltre il sedere e si asciugò i capelli,sentì delle voci e pensò che Grace si fosse messa a guardare la televisione.

Guardandosi in giro notò di aver dimenticato il vestito in salotto e non si fece problemi ad uscire dal bagno ancora leggermente bagnata e con quel misero pezzo di stoffa a coprirla,in fondo in casa c'era solo Van Pelt.

Aprì la porta e fece qualche passo avanti fino raggiungere la sala poi si guardò in torno cercando il vestito

-Grace sai dov'è finito il mio...- si bloccò alzando gli occhi e incontrandone un paio di marroni e altri azzurri.

Wayne e Patrick la stavano fissando con la bocca leggermente spalancata.

-vestito?- esalò con un flebile suono,sentendo le guance andare a fuoco

In quel momento Grace uscì dalla cucina un asciugamano in testa a mo di turbante e una felpa accompagnata da jeans.Due tazze fumanti in mano

Lisbon impiegò poco a capire cos'era accaduto.Grace era in bagno e aveva sentito quel rumore che lei aveva identificato come lo scarico,aveva intuito si trattasse di qualcuno che bussava ed era andata ad aprire,ma lei aveva avuto l decenza di mettersi qualcosa addosso.

La sua sottoposta appena la vite scaraventò le tazze nelle mani dei due uomini e li fece voltare urlando.

-Giratevi!Giratevi immediatamente!Oddio che situazione- si voltò poi verso Teresa -Scusa,avrei dovuto avvertirti- si morse il labbro inferiore

-No sono stta io che... insomma non dovevo uscire così...- abbassò lo sguardo ancora rossa

-No no Teresa,così vai più che bene,secondo me possiamo pure partire e andare così alla festa -sentì la voce di Jane sopraggiungere e quello addizionato al ricordo del (non)bacio la fece infuriare. Ma come diamine si permetteva?!?

-Ora lo picchio giuro che lo uccido!- fece per andare verso il consulente ma il braccio di Grace la trattenne

-Tess,forse è meglio se lo picchi dopo da vestita eh?- le chiese sorridendole

-Hm- borbottò lei guardando adirata la schiena del suo consulente -Si,forse hai ragione...hai idea di dov'è il mio vestito?- chiese poi

-Oh si li ho portati di la,sai i maschietti non devono vederli prima del tempo-

-Grace non ci stiamo sposando...-

-Oh ma è divertente lo stesso!-esclamò lei eccitata

-Ma da quando quei due ci accompagnano?-

-Me l'ha chiesto Jane oggi e io ho detto di si...ho forse fatto male?Pensavo ti facesse piacere...insomma alla fine è solo Jane- mi sorrise

-Si,si,tranquilla- disse riprendendosi il vestito – è solo Jane- sussurrò chiudendo la porta del bagno dietro di se.

Cominciò a prepararsi, arricciò leggermente la lunghezza dei capelli e si truccò un po' gli occhi e le labbra,poi infilò il vestito,carino,senza spalline,nero fino sotto il seno e poi beige con una gonna irregolare e uno spacco.

Ai piedi delle scarpe nere e glitterate abbastanza alte,avrebbe fatto causa a quel Mashburn,si sarebbe sicuramente rotta qualcosa cadendo da quei trampoli,prese anche una piccola borsa nera che stava nella scatola e l'aprì ,per infilare dentro portafogli,cellulare e distintivo...non si può mai sapere cosa potrebbe succedere,ma si ritrovò davanti ad un foglietto di carta ripiegato con cura,lo aprì curiosa

Ciao cara,credo tu abbia capito chi sono...bè per evitare equivoci spiacevoli sono Walter,spero tu abbia apprezzato il regalo che ti ho fatto e spero che anche a Grace sia piaciuto,già t'immagino con quel vestito,sei splendida anche con i vestiti normali figurati così,vi aspetto nel giardino di casa mia vicino alla piscina,arriva presto tesoro,già mi manchi,tuo Walter.



Boccheggiò,cara?tesoro?!mio?!?

è impazzito” concluse,uscì dal bagno e camminò traballando fino al salotto dove trovò Grace già pronta in un bel vestitino verde che le arrivava poco sopra le ginocchia,con uno scollo a v,stretto sui fianchi per poi ricadere più ampio sulle gambe,delle scarpe verde scuro abbinate alla borsetta che aveva in mano,anche lei aveva arricciato leggermente i capelli sulle punte.

-Wow- Patrick fu il primo a vederla e quando si lasciò sfuggire quel commento lo inceneri con lo sguardo

-Non corro a picchiarti solo perché potrei scivolare dai trampoli e ammazzarmi – gli disse

-Teresa stai davvero molto bene- le sorrise la rossa mentre Wayne annuiva e Jane la guardava con la bocca leggermente aperta

-Grazie...Grace hai ricevuto anche tu una lettera?- chiese poi facendo vedere il foglio alla ragazza che aggrottò la fronte -No,che c'è scritto?- Lisbon le passò il foglio e poi andò a sedersi sul divano per agganciare i laccetti delle scarpe.

Quando tornò notò che tutti avevano letto il bigliettino,e forse non era stata una mossa furba,pensava che quelle frasi non avrebbero scatenato niente ma...

-Io l'ammazzò- ringhiò Jane

-Che?- chiese Lisbon quasi strozzandosi con la saliva

-Non può pretendere di giocare con te poi lasciati qui per mesi e dopo pretendere di chiamarti...tesoro- sputò a fatica l'ultima parola

-Eddai Jane,non fare il gelosone- lo riprese Rigsby sorridendo

-Non sono geloso- gli rispose il consulente

-Ah no?- ecco ci mancava solo che Grace si unisse al gioco!

-No- ma sembrava meno convinto di prima

Lisbon decise di prendere il controllo della situazione -Andiamo?- chiese

-Si,andiamo- rispose Jane desiderando cambiare discorso

Wayne porse il braccio a Grace e lei accettò con un sorriso ,da quando il suo futuro marito si era scoperto essere un complice di Red John e lei stessa insieme ad Hightower gli aveva sparato si era riavvicinata molto a Wayne...Teresa si ritrovò a sospettare andassero ancora a letto insieme.

Patrick le se avvicinò offrendole a sua volta il braccio,sorrideva era più sereno di prima, lei accettò titubante

-Se stai pensando che quei due vanno di nuovo a letto insieme bè Teresa hai ragione-

-Cosa?!Sul serio?- chiese lei,oddio questo si era un problema

-Si,ma abbassa la voce che se no ci sentono- ridacchiò lui della sua espressione

-Ma avevano chiuso Rigsby sembrava essersi innamorato di quella ragazza...-

-Ah,non si sono mai scordati,sotto sotto l'hanno sempre saputo tutti che srebbero ritornati insieme...a parte tu ovvio...-

lei lo guardò male e lui rise di nuovo

-Simpatico- commentò sarcasticamente lei

-Lo so-

Salirono sull'auto di Jane e stavolta non poté fare niente se non sedersi dietro con la rossa e lasciare il comando del veicolo al consulente

-E meraviglioso prendere in mano un volante senza sentire la tua voce che mi urla dietro Teresa!- esclamò lui tutto soddisfatto girando le chiavi e avviando la macchina

-Giuro che se superi i limiti di velocità ti faccio io stessa la multa!-ringhiò lei

Patrick sbiancò e si voltò verso Rigsby -Può farlo?- chiese

-Oh credo di si...- rispose lui sorridendo

Non seppe se per la sua minaccia o altro ma quella volta Patrick Jane rispettò tutti i limiti di velocità.

E arrivarono in ritardo.

-Non starò mai più alle tue regole!hai visto cos'è successo?!-

-Patrick siamo solo arrivati in ritardo non è la fine del mondo- ridacchiò lei,proprio lui parlava che al lavoro arrivava sempre all'ora della pausa pranzo.

-Ma il lavoro è lavoro questa è una festa!- sorrise lui sotto i baffi mentre la vedeva diventare rossa dalla rabbia,sapeva che odiava quando entrava nella sua testa.

Entrarono nell'enorme giardino,parcheggiarono e scesero dirigendosi verso la piscina. Per colpa della maledetta ghiaia sparsa per terra Teresa fu costretta,come Grace con Rigsby,a cercare il braccio di Jane ed appoggiarcisi per non cadere.

-Aww,Tessi lo sapevo che non potevi stare più di qualche minuto senza toccarmi!- le disse lui passandole una mano intorno alla vita per aiutarla a sorreggersi meglio e lei per quanto imbarazzata dovette arrendersi e optare per una camminata sicura e più o meno comoda lasciando da parte le guance in fiamme.

-Devi ricordarmi di uccidere Mashburn quando lo vedo...- disse a Jane che ridacchiò e poi disse:

-Te lo ricorderò molto volentieri ma vorrei che tu lasciassi l'onore a me-

-Ma perché ce l'hai tanto con lui?-

-Perché crede di essere l'uomo perfetto per te e invece non è così-

-Ah no?E chi lo dice?-

-Ma dai Teresa,lui non è l'uomo per te...l'unica cosa che ha dell'uomo che sogni è che è un bastardo egoista-

-Io non sogno un bastardo egoista!- mentì lei

-Si invece,vuoi un uomo romantico si ma irraggiungibile,con un alone di mistero intorno,e l'unico alone che aleggia intorno a Mashburn e quello della sua eau de toilette ,poi il tuo uomo deve essere affidabile devi avere la sicurezza che non ti tradirà con la prima che passa,poi ti piace che sia...- la guardò attentamente negli occhi -possessivo- dichiarò poi

-Ti piace che provi una leggera gelosia verso di te,devi sentirti...marcata?Si marcata ti piace sapere che lui è tuo e tu sei sua.-

Teresa lo guardò con gli occhi sgranati,ma come diavolo faceva?!?Quella era la perfetta descrizione dell'uomo che avrebbe desiderato...

-Lo so sono molto bravo- sorrise lui,decifrando i suoi pensieri

Lei borbottò qualcosa di incomprensibile e continuarono a camminare fino che non raggiunsero Walter.

-Oh siete arrivati,pensavo che solo Cho sarebbe venuto- disse sorridendo e indicando l'orientale che parlava con Hightower e un'altra ospite mentre mangiavano degli stuzzichini e bevevano quello che sembrava vino bianco da dei calici.

-Tessi sei...meravigliosa- le disse poi avvicinandosi a lei,si voltò verso Grace

-Senza nulla togliere anche a te Grace sei splendida ma sai ho sempre avuto una predilezione per la mia Tessi,lo sapevo che questo vestito ti sarebbe stato d'incanto,sembri una regina- le sorrise smagliante mentre lei arrossiva fino alla punta dei capelli e Jane lo guardava con occhi assassini mentre stringeva la presa su di lei.

Regina?!?Ma era scemo?Tess,perché era Tess e non Tessi...lei odiava il nome Tessi!Comunque lei era la sua principessa arrabbiata...aveva una tale voglia di spaccare il naso a quel deficiente,e pensare che solo pochi mesi prima gli stava simpatico.

-Allora ci uniamo alla festa?- chiese poi facendo strada verso gli stuzzichini e le persone.

La serata passò più o meno tranquilla per tutti tranne che per Jane,non poteva resistere ancora a lungo tra Walter che cercava in ogni modo di sfiorare,toccare e abbracciare Teresa e lei che troppo timida e imbarazzata lo lasciava fare.

Odiava vedere il rossore provocato da un altro sulle sue gote,adorava quando era a lui a fargli quell'effetto.

Ma si sa la fortuna gira e il DJ,che Patrick avrebbe provveduto personalmente a fare santo,decise di far partire il disco con incisa la canzone preferita di Teresa,la stessa che avevano ballato insieme tempo prima.

Gli occhi di Jane si illuminarono mentre Teresa si girò velocemente a guardarlo con un sorriso sulle labbra,lui non perse tempo e si avvicinò

-Ovviamente mi concedi questo ballo vero?- chiese allungando la mano verso l'agente

-Se non lo faccio mi tormenterai ancora di più sul lavoro non è vero?- chiese lei ridacchiando

-Sì-

-Allora sono proprio costretta- disse allungando la mano a sua volta

Camminarono fino alla piscina dove Mashburn aveva fatto incastrare un'enorme forma in vetro per creare la pista da ballo

-Ahh Teresa Teresa,meglio se non trovi scuse leggo la bugia meglio della verità lo sai- le fece l occhiolino e cominciarono a ballare

Lisbon sbuffò -Patrick devi piantarla di entrare nella mia testa o giuro che ti sparo

-Tess è la tua testa che urla per essere letta...e comunque non trovi che questa pista da ballo sia in pieno stile Mashburn?- chiese osservando l'acqua di diversi colori grazie alle lampadine sotto di loro

-Assolutamente,la mia mente non urla niente-

-Io la trovo un po' pacchiana,anche se d'effetto,si invece che urla-

-è molto pacchiana e secondo me è già stata vista,e cosa ti urlerebbe?-

-Si forse hai ragione,io avrei optato per una pista circolare,magari color avorio,mi urla che avevi una voglia terribile di ballare con me perché ti sono mancato in queste ore in cui non ti ho parlato e che Mashburn ti sta distruggendo tanto ci prova con te e tu vorresti dirgli che non vuoi più andare a letto con lui ma credi che sarà l'unico che ti vorrà e quindi cerchi ti tenertelo vicino se mai ne avessi bisogno,ammetto che è un po' egoista ma ti comprendo e comunque non credo che Mashburn debba essere trattato con molto rispetto visto tutte quelle che combina,quello che mi dispiace è che tu pensi che Mashburn sia il massimo che puoi avere,tu puoi,devi pretendere molto di più- la guardò e lesse nei suoi occhi un po' d'amarezza

-Non credo Patrick,ormai ho trentotto anni quante possibilità mi rimangono?- abbassò lo sguardo ma lui la costrinse a riportare gli occhi nei suoi

-Quante ne vuoi,Tess tu sei meravigliosa potresti avere chiunque ti prego non sprecarti con quel cretino- si avvicinò leggermente al suo viso

Lei arrossì vistosamente mentre Patrick si avvicinava sempre di più al suo viso,ormai erano a pochi centimetri dell'altro e Teresa sentiva chiaramente il fiato di Patrick,sapeva leggermente di menta e di thè,la stava mandando completamente fuori di testa,lo guardò negli occhi...non erano mica pupille dilatate quelle,vero?

Se si fosse spostata in avanti di qualche centimetro l'avrebbe baciato ed era una prospettiva così strana,proibita,bella...

Mio Dio mi sono innamorata di Patrick Jane!” pensò agitata

Non si accorsero della musica che finiva,di Mashburn che li guardava come se volesse uccidere Jane,di Grace che sorrideva,di Wayne che prendeva già il portafogli in mano e di Cho che teneva impegnata Hightower perché non ci vedesse,o almeno non se ne accorsero finché...

-Tessie ora concederesti un ballo anche a me?- la voce di Walter arrivò alle loro orecchie chiara e forte risvegliandoli dallo stato di “trance” in cui erano caduti.s

Teresa si allontanò di scatto mentre Patrick guardava Mashburn

-Certo- esclamò poi Lisbon avvicinandosi al miliardario che non perse tempo portandola il più lontano possibile d Jane e incominciando a ballare.

Il consulente si guardò intorno poi si indirizzò verso Van Pelt e Rigsby che ballavano piuttosto goffamente qualche metro più in là.

-Wayne scusa ma devo rubarti la piccola Grace un attimo- spiegò ad uno sbalordito Rigsby che si era visto strappare la dama da sotto il naso,tornò a passi pesanti verso Cho che,inpassabile come sempre, guardava la scenetta che si presentava ai suoi occhi

-Cinquanta dollari che prima della fine Jane da un pugno sul naso a Mashburn- disse poi vedendo che Patrick aveva sottratto Grace dalle mani di Rigsby solo per avere un valido motivo per seguire da vicino Lisbon e Walter.

-Andata- Rigsby gli strinse la mano,Cho pensò che avrebbe fatto una fortuna con tutti i soldi che Wayne gli doveva.

Intanto Van Pelt se la rideva guardando l'espressione imbronciata di Jane mentre volteggiavano sulle note musicali accanto a Teresa e Walter. Doveva ammetterlo era un ballerino molto più esperto di Wayne ma le dispiaceva essere stata strappata dal ballo con il suo appena ritrovato fidanzato.

-Allora pensi di stare tutta la sera a spiarli o vuoi fare qualcosa?- chiese dopo qualche altro minuto in cui tra l'altro cambiarono anche la canzone

-Cosa potrei fare?- chiese lui scuotendo il capo,sapeva che mentire adesso sarebbe stato futile oltre che un perdita di tempo,i suoi compagni sapevano quindi che senso aveva negare?Sarebbe stato molto più proficuo chiedere dei consigli.

-Non so...va da lei,dille che hai sbagliato tutto,che vuoi rincominciare,che ti comporterai bene e starai attento,digli che non puoi vivere senza di lei e che se non ti vuole non le imporrai nulla ma resterai sempre al suo fianco- consigliò Van Pelt con l'aria sognante

-Hmm...è questo che ti ha detto Rigsby la settimana scorsa quando avete fatto il turno di notte insieme?-chiese continuando a guardare Walter parlare con la sua Teresa

Da quando è diventata tua?”

Coscienza non ora!” imperò mentalmente

Ok,ok scusa...bah,che caratteraccio!”

Vide Grace avvampare

-Come come...?!?-

-Avanti piccola Grace ormai sai che io conosco tutto,comunque non è un dichiarazione in stile Jane-

-Ah,allora cosa conti di fare?-

-Non lo so...non lo so propio-

Poi successe tutto velocemente:

Vide Mashburn avvicinarsi pericolosamente alle labbra di Teresa le mani ad accarezzarle i fianchi,lo sguardo della donna allarmato,gli fece capire che lei non voleva quel bacio lo faceva solo per non scatenare un putiferio e perché era troppo timida ed impacciata in quel momento per ragionare,le labbra di lui toccarono quelle della sua Tess e perse la ragione,lasciò Van Pelt che guardava la scena con gli occhi spalancati e richiamò l'attenzione di Walter picchiettandogli un dito sulla spalla,l'altro si voltò visibilmente stupito e seccato dell'interruzione maquando vide che si trattava di Jane sorrise

-Oh,Patrick dimmi che c'è?-

Jane sorrise a sua volta all'apparenza calmo

-Niente Mashburn- calcò sull'uso del cognome

-Ah,allora bé direi che possiamo- fece un gesto con la mano come a indicare un fine “Te ne vuoi andare?!”

-Oh certo scusa volevo solo fare una cosa-

-Oh certo dimmi pure,cosa c'è?-si voltò completamente verso di lui le mani in tasca e un sorriso strafottente stampato sul volto...ora capiva come si sentiva Lisbon...anche se lui era molto più simpatico quindi Teresa avrebbe dovuto passarci sopra*

Intanto Teresa li guardava con le sopracciglia aggrottate,Van Pelt con un sorrisetto mentre Rigsby e Cho si avvicinavano con i portafogli in mano.

-Questo- esclamò Ptrick alzando la mano e colpendo con un pugno il naso di Walter,sentì qualcosa nel naso di lui scricchiolare ma anche qualcosa nella sua mano che si massaggiò mentre Walter cadeva a terra,Lisbon era molto più brva a tirare i pugni.

Tutti gli invitati guardarono stupiti la scena e nessuno si mosse a parte Cho che con la sua solita aria di Ice-man allungava la mano incassando i soldi che gli porgeva uno stupito Rigsby.

Teresa fu la prima riscuotersi e si accovacciò vicino a Mashburn,cercando di calcolare il danno

-Jane!Dio santo gli hai rotto il naso!- lo aiutò ad alzarsi e poi gli lanciò uno sguardo di fuoco -Jane è meglio se te ne vai di qui- disse perentoria

Lui la guardò come un cucciolo ferito -Già forse è meglio,ho fatto tanta fatica e in più non ho capito niente,scusa tanto- si fece spazio tra la gente accalcata per vedere la scena ma non fece neanche caso i suoi commenti si diresse prima verso il tavolo degli alcolici prendendone uno e poi con il bicchiere ancor in mano si avviò alla macchina e cominciò a guidare,non sapeva neanche lui dove sarebbe andato.





Buongiorno mie povere lettrici (o lettori,non voglio essere sessista ; D )

Lo so ora vorreste lapidarmi,bruciarmi sul rogo,torturarmi,e chi ne ha più ne metta ma è stato davvero un periodo incasinatissimo e il tempo per scrivere era poco,poi sto cercando anche i cofanetti delle 4 stagioni di The Mentalist perché 1 Io voglio rivedermi tutte le puntate!!! 2 Mi servono per un'idea di fic che ho in mente dopo aver finito questa,e tra ricerca idee e tutto il resto non ho auto davvero tempo però dai almeno ho fatto dare un pugno da Jane a Mashburn.

Mi scuso ancora per il ritardo,spero a presto

Akiko__

  
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