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Autore: ThisisCharlie    16/08/2012    44 recensioni
Onshot.
"Ehi Claire, come sta oggi?" chiese Harry sovra pensiero all'infermiera mentre dava un'occhiata alla cartella che la donna gli aveva porso.
"La situazione è stabile, come sempre. Non si ricorda niente ne di ieri ne degli scorsi anni, è serena, e aspetta che qualcuno le racconti una storia come le ho detto io pochi secondi fa. Stabile, come ogni giorno insomma." mi rispose tranquilla aggiornandomi sulla situazione come aveva sempre fatto da qui ad un anno.
"Quanto dura il momento.. insomma…lo sprazzo in cui gli ritorna la memoria?" chiese speranzoso il riccio.
"Sempre 5 minuti poi si spaventa e ricomincia tutto d'accapo. Come la prima volta." 
"Ah.." disse tristemente.
A quel punto Claire gli mise una mano sulla spalla. 
"Non turbarti Harry. Non sei stato tu a causare l'arrivo della malattia. L'alzheimer è molto frequente a quest'età e tu la stai aiutando molto, raccontandole la vostra storia ogni giorno. Sono sicura che il suo sprazzo di memoria oggi durerà più di quei fatidici 5 minuti." gli disse  premurosa, rivolgendogli un dolce sorriso.
(Ispirata a The Notebook - Le Pagine della nostra vita.)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Per rendere il tutto più completo ascoltate x&y dei Coldplay-  http://www.youtube.com/watch?v=64TDUvWF1xQ )

Era una giornata primaverile e il Signor Styles camminava a passo lento lungo il viale di terra della casa di cura St Laurent. Essa era circondata da un meraviglioso giardino ricoperto da fiori colorati di vario tipo ed era recintato da bassi cespugli verdi. Sotto agli ombrosi alberi di pesco sedevano varie signore anziane che sorridevano sotto il caldo sole di primavera. 
Il suo occhio cadde su un gruppo di papaveri rossi all'angolo del viale. Sorrise spontaneamente e ne raccolse un gruppo. 
 
Flashback 
*"Ehi piccola questi sono per te" le dissi porgendole il mazzo di papaveri. 
"Non chiamarmi piccola!" disse infastidita "Con un mazzo di fiori non mi conquisterai. Non sono un tipo sdolcinato. Ricordi?" continuò la rossa rispondendomi ironicamente e facendomi un sorriso beffardo. 
Risi divertito. Era più dura che mai. 
"So che sono i tuoi preferiti. Tra gli otto tatuaggi che hai uno rappresenta un papavero, ricordi?" le risposi a tono imitandola e facendole l'occhiolino. 
Lei sbuffo, arrendendosi e li prese. Ne mise uno dietro l'orecchio da dove spuntavano 4 buchi all'orecchie, 3 al lobo e un piercing, ognuno con un orecchino diverso. Il rosso acceso del fiore si abbinava perfettamente al suo colore dei capelli tinti, più rossastri. Ce li aveva rasati da una parte e lunghi fino ai fianchi dall'altra. Erano la perfetta cornice del suo carattere. Forte, trasgressivo, testardo ma acceso ed energico.
Era di una bellezza mozzafiato e ogni volta che la guardavo capivo perché me ne era innamorato. Non era una di quelle classiche bionde con gli occhi azzurri che vengono sempre adulate. Era una bellezza diversa, rara. I suoi grandi occhi verdi erano ipnotizzanti e ad ogni occasione trasmettevano ogni tipo di emozioni. Rabbia, stupore, divertimento. 
Aveva un caratterino duro e difficile da gestire ma le sue piccole lentiggini sul naso e le sue labbra carnose le davano molto spesso un aspetto da ragazzina, che lei detestava ma spesso lo usava anche a suo favore. Non passava mai inosservata anche perché combinava sempre tanti casini. Era alta, molto alta e senza peli sulla lingua. Assomigliava ad un papavero e spesso la prendevo in giro su questo. 
"Con questo fiore sull'orecchio sono abbastanza sdolcinata per lei Harry sonounperfettino Styles?" mi chiese scherzosa facendomi una linguaccia.
"Perfetta" dissi io baciandomi le dita. Il tutto incorniciato dalla sua risata cristallina. *
 
Dopo essersi perso tra i suoi pensieri, Harry varcò la soglia dell'edificio e andò in segreteria, dove Claire lo aspettava tutti i giorni. 
"Ehi Claire, come sta oggi?" chiese Harry sovra pensiero all'infermiera mentre dava un'occhiata alla cartella che la donna gli aveva porso.
"La situazione è stabile, come sempre. Non si ricorda niente ne di ieri ne degli scorsi anni, è serena, e aspetta che qualcuno le racconti una storia come le ho detto io pochi secondi fa. Stabile, come ogni giorno insomma." mi rispose tranquilla aggiornandomi sulla situazione come aveva sempre fatto da qui ad un anno.
"Quanto dura il momento.. insomma…lo sprazzo in cui gli ritorna la memoria?" chiese speranzoso il riccio.
"Sempre 5 minuti poi si spaventa e ricomincia tutto d'accapo. Come la prima volta." 
"Ah.." disse tristemente.
A quel punto Claire gli mise una mano sulla spalla. 
"Non turbarti Harry. Non sei stato tu a causare l'arrivo della malattia. L'alzheimer è molto frequente a questa età e tu la stai aiutando molto, raccontandole la vostra storia ogni giorno. Sono sicura che il suo sprazzo di memoria oggi durerà più di quei fatidici 5 minuti." gli disse  premurosa, rivolgendogli un dolce sorriso.
"E' solo che.. vorrei.. vorrei che tornasse tutto come prima e che si ricordasse tutto senza il bisogno di tornare domani. Insomma vorrei che tornasse a case e vivesse insieme alla sua famiglia, insieme a suo marito, come sempre." disse Harry sfogandosi. 
"Sai, che tutto ciò non è possibile. Ma la possiamo migliorare ricordandole pian piano pezzi della sua vita passata, compresa la sua giovinezza. Chi meglio di te può ricordargliela? " gli disse Claire. 
"Hai ragione. Grazie Claire sei sempre molto gentile. Adesso vado. A dopo!" la salutò Harry. 
A passo veloce attraversò il corridoio e in pochi secondi si ritrovò davanti ad una porta con una targa bianca su di essa. 
-Stanza n.7 Signora Styles-
Fece un lungo sospiro ed entrò. 
Seduta su una sedia, impegnata a guardare il giardino dalla finestra si trovava una donna non proprio anziana, sulla settantina d'anni. Aveva un sorriso leggero dipinto sul volto e degli occhi verdi marcati da qualche piccola ruga d'età. 
Ogni giorno che la guardava, Harry la rivedeva giovane, con quella faccia furba e sbarazzina, i capelli rosso fuoco e gli otto tatuaggi che le incorniciavano il corpo, ormai spariti da molti anni. 
"Buongiorno signore. Qual'è il suo nome e cosa è venuto a fare?" chiese la donna serena. 
Harry le sorrise dolcemente, trattenendo le lacrime. Ogni volta quello era l'effetto. La donna che aveva amato per tutti quegli anni che si dimenticava di lui, quello che lei aveva chiamato, il suo grande amore. 
"Salve Signora Styles. Mi chiamo Harry e sono venuto qua per farle compagnia in questa calda giornata primaverile, raccontandole una delle mie storia." le rispose educatamente. 
"Oh, non chiamarmi signora. Non mi sento così vecchia" disse ridendo. "Chiamami Cam e diamoci del tu." 
"Va bene. Le va di uscire di fuori? C'è un bel venticello fresco e si sta meglio." 
"Hai ragione, andiamo!" disse eccitata la donna, come se fosse ritornata bambina. 
 
"Allora di cosa parla la tua storia?" chiese Cam. 
"E' una storia d'amore di due ragazzi che si sono conosciuti a scuola" rispose Harry divertito alla vista della donna. A parte l'aspetto fisico sembrava proprio una ragazzina, come sempre l'aveva vista. 
"Bene inizia" disse lei mettendosi comoda. 
"La storia parla di una ragazza chiamata Cammie, nome molto simile al tuo, pensandoci, che doveva affrontare il suo ultimo anno di scuola insieme ai suoi 4 migliori amici." 
"Quali sono i loro nomi?" chiese Cam curiosa. 
Harry le rivolse uno sguardo titubante. Doveva cambiare nomi, era troppo presto per farle capire la verità. 
"Il biondino dagli occhi azzurri si chiamava Neal, ed era il più dolce del gruppo, poi c'era Lonny, il più divertente e pazzo a cui venivano sempre le idee più strane, inoltre c'era Luke, il più ragionevole e sensibile della banda, e infine Zack il tenebroso e misterioso ragazzo, nonché migliore amico di Cammie" disse Harry camuffando i suoi amici e l'inizio della loro storia. 
"Che combriccola divertente!" disse Cam interessata "Ok, continua adesso non ti interrompo più" continuò ridendo imbarazzata. 
"Si, erano proprio dei bei ragazzi nel bel mezzo della loro strana ma divertente adolescenza. Cammie era piena di vitalità e per questo molta gente le voleva essere amico. Era interessante come tipo perché aveva dei lunghi capelli rossi, due grandi occhi verdi e molte lentiggini sulla faccia. Il suo era un carattere forte e duro e dava l'idea di poter affrontare tutti gli ostacoli possibili che le sarebbero capitati. La sua faccia diceva tutto il contrario. Aveva delle labbra carnose e rosse che lasciavano posto ad uno splendente sorriso. Sembrava una bambina, nonché avesse quasi 18 anni. Testarda com'era aveva deciso di andare contro il classico tipo di ragazza del liceo rasandosi i capelli da una parte e tingendoli di rosso, facendosi un piercing all'orecchio e numerosi tatuaggi sul corpo." 
"Che ragazza trasgressiva, mi piace!" disse contenta 
"Se l'avessi incontrata sicuramente sareste andate molto d'accordo! 
Lei era una ragazza allegra che trovava sempre il lato positivo in tutto e in tutti. Ovviamente però il suo caratterino si riscuoteva sopratutto contro quelli che non le andavano molto a genio come per esempio i donnaioli che ci provavano con lei. Non li sopportava perché lei non voleva essere l'oggetto di nessuno, tantomeno di uno che cambiava ragazza ogni settimana. Per quanto riguarda le amiche femmine non ne aveva. Detestava quelle che stavano nella sua scuola perché le considerava tutte.. tutte.. donne di facili costumi, insomma. 
L'unica compagnia che aveva erano i suoi migliori amici che erano gli unici maschi con cui andava d'accordo e a cui voleva un gran bene. Aveva già progettato di andare a vivere con loro in futuro in una grande casa in comune senza mai innamorarsi ne tantomeno sposarsi con nessuno. Stava bene in compagnia dei suoi amici e questo le bastava.
 La sua famiglia era una di quelle tradizionali che detestavano il suo aspetto fisico da ragazza trasgressiva e poco sopportavano il suo comportamento duro e testardo. Inoltre non stavano neanche molto a casa e lei non era molto seguita. Si era abituata a stare da sola e di non aver nessuno tranne i suoi amici e infondo a lei andava bene così. Si definiva solitaria, libera senza guinzaglio e per questo il suo motto era di godersi la vita. Passava il suo tempo leggendo, cambiando libro giorno dopo giorno. Anche se non sembrava era un'intellettuale ma la voglia di studiare non ce l'aveva. Proprio per questo non si impegnava gran che e la sua media era stabile sul 6. 
Le piaceva andare alle feste e aveva il vizio di fumare molte sigarette al giorno. Sosteneva che era troppo pigra per provare a smettere" disse Harry con una leggera risata. 
"La conoscevi quindi?" chiese Cam 
"Certo. Fu lei che mi raccontò questa storia!" rispose. 
"Un giorno arrivò un nuovo ragazzo alla loro scuola. Si chiamava Harold. Era un ragazzo semplice e gentile che faceva impazzire ogni tipo di ragazza attraverso i suoi ricci e i suoi grandi occhi verdi simili a quelli di Cammie. Lui non era un tipo che usava le ragazze e le illudeva, ma a volte non poteva fare a meno di usare lil suo fascino per attirare l'attenzione di una interessante. Anche lui non era pronto per una relazione stabile, ne tantomeno di innamorarsi.  
Nessuno dei due però era a conoscenza  che all'amor non si comanda e quando arriva.. arriva e basta. 
Quel giorno nell'aula di biologia Harold rimase incantato dalla strana ma bella figura di Cammie e ovviamente provò ad usare la sua arma segreta.. il fascino. 
Si avvicinò a lei alla fine della scuola e  ci provò subito non aspettandosi un duro rifiuto. 
Lei gli rispose -No, non esco con nessuno, chiaro? Io non mi innamoro- e se ne andò con i suoi amici. Nel frattempo Harold fece amicizia con i 4 amici di Cammie e loro lo aiutarono a conquistarla dicendogli le cose che preferiva. Fu così che nacque la storia dei papaveri." 
"Di che si tratta?" chiese la donna
"Beh, Harold la portò in un boschetto ricoperto da papaveri, i fiori preferiti della ragazza. La comparò ad essi essendo molto alta e con i capelli rossi. In quel modo presero confidenza, scherzando l'uno con l'altro senza offese. Diciamo che fu li che scoccò l'amore tra due ragazzi diversi ma uniti dal loro amore" disse Harry con la voce tremolante "Fu li che si scambiarono.." 
"Ciao Harry! Buongiorno signora" disse un ragazzo arrivando alle spalle di Harry e interrompendolo. 
"Oh, e chi sono questi signori, Harry?" chiese Cam imbarazzata e titubante. Il riccio sorrise. Parte del suo carattere non era svanito in fondo. 
"Cam non ti preoccupare questi sono i miei.. fratelli. Niall, Louis, Liam e Zayn" disse Harry speranzoso. I migliori amici di Cam erano venuti a trovarla come spesso succedeva una volta alla settimana. 
"Sembrate diversi fra di voi anche se siete fratelli e avete tutti delle facce conosciute" disse lei soffermandosi su ognuno di loro, compreso Harry. Rimase a fissare Zayn per molto tempo alzandosi in piedi e dirigendosi verso di lui. Tutti sgranarono gli occhi. Era la prima volta che compiva un atto del genere. Di solito ricambiava il loro saluto e li faceva sedere insieme a loro. 
"Voi due sopratutto. Tu assomigli ad una persona a me cara, che conosco da molto tempo. Una persona che mi è stata accanto da anni. I tuoi occhi color cioccolato, la tua pelle ambrata, i tuoi capelli neri.. Dove ti ho già visto?" disse sovra pensiero mentre il suo migliore amico tratteneva le lacrime. 
"Voi pure mi ricordate qualcuno.  Chi siete?" si chiese Cam a se stessa mentre si mordicchiava un unghia.
"Invece tu, tu sembri una persona importante, forse la più importante. Sembri.. Harold il ragazzo della storia… tu.. tu" 
A quel punto ci furono attimi di silenzio. I ragazzi non avevano mai avuto l'occasione di assistere ad uno sprazzo di memoria di Cammie e tutti lo aspettavano da mesi. Solo Harry l'aveva visto ed era riuscito ad abbracciare anche solo per pochi istanti la sua Cam. 
A quel punto delle lacrime uscirono dagli occhi di Cammie. 
"Harry" sussurrò con le guance rigate dalle lacrime. 
Il riccio le corse incontro commosso. Aspettava quel momento tutto il giorno e questa volta era avvenuto prima di quanto si aspettasse. La baciò dappertutto mentre lei singhiozzava con la testa sulla sua spalla. Sulle guance rosee, sul collo sulla fronte. Voleva assaporare al meglio ogni parte della sua cam prima di perderla di nuovo. 
"Ti amo" riuscì a dire Cam mentre Harry le accarezzava i capelli. 
"Anche io ti amo Cammie" le disse lui. 
Cam notò la presenza anche degli altri ragazzi e si buttò nell'incavo del collo di Zayn, il suo migliore amico mentre anche le guance del moro si rigavano. Le accarezzò i capelli e le disse cento volte di essergli mancata e di volere sempre bene. Lou, Niall, e Liam l'abbracciarono anche loro commossi sapendo che quella scena non l'avrebbero vissuta più per molto tempo. 
Appena Cam si fu staccata li guardò un ultimo attimo con occhi dolci pieni di amore fino a ritornare vuoti come ogni giorno. I 5 minuti erano passati. 
"Salve, perché mi fissate? Chi siete e che volete?" chiese lei spaventata. 
A quel punto arrivò l'infermiere che la rassicurò portandola in camera a riposare. 
Harry la guardò l'ultima volta mentre i ragazzi si avviarono verso la macchina ancora commossi per non  assistere ancora alla scena della loro migliore amica persa nuovamente nel vuoto dei suoi pensieri scomparsi. 
"Ti amo, e ti amerò per sempre Cam. Anche se la tua malattia non ti permette di riconoscermi so che il tuo cuore batte ancora per me e che il nostro amore ci riunirà per sempre anche in posti sconosciuti come il vuoto del tuo passato. Non ti lascerò mai e domani mi ritroverai ancora qua a raccontarti le pagine della nostra vita." 
 
Autor's POV- 
Ehilà gente! Volevo provare a scrivere una OS per vedere come usciva fuori e mi sento molto fiera di me stessa anche perché mi sono ispirata al mio film preferito "The Notebook" Ieri sera ci ho pensato e stamattina ho cominciato a scrivere di getto l'inizio concludendolo stasera. Spero vi piaccia. A presto! Domani continuerò con la ff! Un bacio e grazie a tutte quelle che mi recensiscono e mi seguono xx -C
  
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