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Autore: Jamie___    17/08/2012    3 recensioni
Jaina Prodmoure è una diciottenne isterica e scontrosa uscita da poco dalle superiori con l’intenzione di non andare all’università ma di fare qualcos’altro. Gerard Way, il suo migliore amico, ha una cotta per lei sin dall'elementari e la ragazza non l'ha mai capito tanto da farlo soffrire molto ed essere la sua signora del dolore.
Tutto sembrava andare a gonfie vele quando quel giorno tutto cambiò....
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutti abbiamo qualcosa che amiamo fare, un passatempo o come comunamente si dice, un hobby.
A me prima piaceva praticare sport in particolare le arti marziali, sfortunatamente le cose non sono andate come mi aspettavo e ho abbandonato tutto, ma questa è un’altra storia. Da qualche tempo il mio passatempo preferito è diventato scrivere visto che sembra sfogarmi e distrarmi un po’ da tutto quello che mi capita nella vita. E’ una sorta di via di fuga, come lo è sempre stato la musica ma questa è pure un’altra storia.
Jaina a differenza mia preferisce muoversi al ritmo di musica, ballare. Soprattutto in quelle settimane piene di prove e spettacoli sembrava si fosse ripresa del tutto e lei lo sapeva bene. Ballare era la cura per tutto ma quando smetteva le cose sembravano ritornare alla normalità. I soliti pensieri e paranoie. I ragazzi erano in tour da due mesi, lei sapeva che tra poco sarebbero tornati e di conseguenza anche Frank.
“Appena torno, dobbiamo parlare…”le disse il giorno della partenza. Sicuramente anche lui voleva del tempo per riflettere e con quella semplice frase Jaina aveva iniziato a fare il conto alla rovescia, troppo ansiosa per sapere cosa aveva deciso. E se lui si fosse stancato? Se in qualche città avesse conosciuto una ragazza più carina di lei e l’avrebbe rimpiazzata subito? Quei cinque neuroni erano in grado di dimenticare cinque mesi? Mesi pieni di concerti, interviste, musica, cazzate, uscite e zucchero da carie ai denti. L’ultima sicuramente fino a quella famosa litigata.
Gli mancava molto, non sopportava più quell’odioso silenzio che c’era a casa.
Solitamente quando era al computer per svolgere il suo lavoro lo sentiva da camera sua strimpellare Pansy per provare ancora le canzoni ma anche per suonarne di altre. Jesus of Suburbia la suonava benissimo, Jaina si sentiva carica al massimo tanto da iniziare a saltellare e cantare a squarcia gola sul divano. A lui tutto questo piaceva poi altre volte capitava che lei ascoltasse musica mentre lavava i piatti o spolverava casa, ovviamente i Green Day. Si scatenava come se fosse a un loro concerto e lui la guarda di nascosto, si divertita vederla in quello stato. Tutte queste cose le mancano molto, lui le mancava molto tanto da indossare i suoi vestiti e mettere il suo profumo. Quest’ultimo in particolare era forte e buonissimo, le era piaciuto fin da quella famosa serata di Halloween. Sì, il nanetto aveva buon gusto e Jaina lo sapeva molto bene.
Alla fine di quell’ultimo spettacolo, hip-hop stavolta, le persone in pubblico si alzarono ed applaudirono fortemente. Lei amava tutto questo, ballare ed essere ricambiata con applausi e complimenti.
<< Jaina sei stata un fenomeno! >> disse Michelle ancora pimpante.
<< Grazie, anche tu! Quel passo che hai fatto all’inizio per me è troppo difficile… >> rispose andando dietro le quinte.  
<< Una come te puoi riuscirci! Se vuoi un giorno te lo insegno! >>.
<< Ti prego dimmi che ci saranno altri spettacoli dove balleremo… >>.
<< Ecco… non lo so. Credo di no, ma non sei stanca? >> domandò perplessa.
<< Sì ma ballare mi tiene la mente libera e non penso ad alcune cose… >>.
<< Tipo Frank? >> disse d’impulso e l’amica stava per affogarsi con un sorso d’acqua.
<< Spiegami che c’entra! >>.
<< Potevi benissimo dire di no a questi spettacoli e andare in tour con loro quindi mi viene da pensare che forse avete litigato, no? >>.
Jaina sospirò e guardò altrove. << Preferirei non parlarne… >>.
<< Non è niente di grave, spero. >>.
<< Ecco… dipende dai punti di vista, ma è colpa mia quindi se decide di lasciarmi lo capisco benissimo… >>.
<< Non dire così, sono sicura che andrà tutto per il meglio. Lui non è così idiota come sembra! >>.
<< Su questo avrei qualche dubbio ma grazie lo stesso per l’appoggio… >> disse con un sorriso.
<< Figurati! Adesso sto andando a prendermi qualcosa da bere, vuoi venire? >>.
<< No, grazie. Penso che andrò a casa a mangiare schifezze e deprimermi! >> concluse salutandola ed uscì quando incontrò una persona dal sorriso a trentadue denti, un ragazza. << Guarda un po’ chi si vede! >> continuò con un falso sorriso.
<< Sei stata fantastica su quel palco, sei proprio nata per ballare! >>. Quell’incontro non l’aveva programmato, non sapeva proprio cosa dire, infatti, passo diversi minuti a formulare diverse frasi nella sua mente. Dopo decise di reagire d’impulso.
<< Non dovresti essere qui! >>.
<< Sono tornata da qualche ora dal tour e tu mi accogli così? >>.
<< E’ difficile da spiegare ma vedi… non sono pronta psicologicamente per incontrare Frank! >> esclamò cercando di contenersi. L’amica la prese per un braccio e la fece uscire dal teatro.
<< Se ti dicessi che ad ogni concerto indossava quel guanto che io reputo terrificante, ti sentiresti meglio? Lo dico perché so che è un tuo regalo… >>.
In questi casi si dice “la speranza è l’ultima a morire”. Jaina pensò esattamente quello quando Lynz le disse quella frase. Se indossava sempre quei guanti, sicuramente pensava a lei, lo disse lui il giorno che li ricevette. Speranza, solo una briciola di speranza che tutto non fosse andato a monte. Anche qui si ritrovò spiazzata, e rifletté bene prima di formulare una frase.
<< Di-di-dici sul serio? >>.
<< Sì, poi per il resto era sempre parecchio silenzioso e tranquillo. Gli altri addirittura pensavano che stesse male. Ho provato a parlarci ma non mi ha detto niente di particolare… >>.
<< Grazie lo stesso per averci provato! Tu invece che mi dici? >>.
Sembrava che lei stesse aspettando da tanto quella domanda. Troppo felice per contenersi iniziò a saltellare sotto gli occhi di una Jaina che la guardava come se fosse un’aliena.
<< Non capisco tutta questa euforia. Mi hai sostituito ad un tour non vinto alla lotteria… >>.
<< Mi sono divertita così tanto! New York mi ha colpito particolarmente: è stupenda, sempre in movimento, di notte uno splendore e di giorno piena di taxi! Inoltre Gerard è una persona troppo carina e simpatica, mi ha fatto vedere i suoi disegni sono bellissimi! Abbiamo parlato molto e ci siamo resi conto di avere tante cose in comune, lui ha detto che sono simpatica non credi sia fantastico?! >>. Chi meglio di lei poteva dire quelle cose continuando a saltellare peggio di un canguro? Comprendetela, anche voi avreste reagito in quel modo se il tizio che vi piace vi avesse rivolto un complimento. Jaina si limitò solamente al classico “sorridi e annuisci”.
<< Mi fa piacere che ti sei divertita! >>.
<< E’ stata una magnifica esperienza che spero di rifare! Adesso ritorno depressa e sono venuta qui per dirti che Gerard ti vuole parlare… >> disse con lo sguardo basso.
<< Di cosa vuole parlare? >>.
<< Non lo so, mi ha detto che è importante… >>.
Noi sappiamo bene cosa intende vero? Finalmente si sarà deciso oppure vuole solo dirle che cos’ha combinato in tour? Jaina annuì e salutò l’amica, allontanandosi. In quel periodo sorrideva e annuiva troppo spesso. Il fatto che fosse un po’ ansiosa lo reputava strano insomma, stava solamente andando a casa del suo migliore amico. Ricordate bene la classica ottusità di Jaina, aveva dimenticato quello che le disse Lynz tempo fa ma il motivo era anche che la sua mente era occupata a pensare ad altro, un’altra persona. Arrivata lì bussò e appena Mikey le aprì, un sorrisetto compiaciuto apparse in volto.
<< Ah… ma guarda un po’ chi si vede, Jaina! Ciao Jaina! Ho aperto a Jaina! Qui al piano di sotto c’è Jaina! >> disse alzando la voce non appena pronunciava il suo nome, guardando al piano di sopra. Senza dubbio voleva attirare l’attenzione di Gerard.
<< Smettila di dire in continuazione il mio nome! >> urlò dandogli uno scappellotto.
<< Il tour è stato davvero bello, ho conosciuto tante ragazze! >>.
<< Tutte con la passione degli unicorni come te? >> domandò sarcastica salendo le scale.
<< Tu non capisci! Gli unicorni sono animali stupendi, perfetti e colorati! Non capirai mai! >>.
<< Ritorna ai tuoi videogiochi piccolo nerd! >>. Mikey non sapendo più come rispondere ritornò in camera sua con lo sguardo fisso per terra. Doveva finire Final Fantasy.
<< Hey Super Star! >> disse la ragazza bussando sul muro accanto alla porta della camera di Gerard.
<< Allora è vero che sei qui! Pe-pensavo fosse uno scherzo di Mikey… >> rispose riprendendo a colorare il suo disegno. Una ragazzina vestita da super eroe con un gran sorriso stampato in faccia. Immaginate benissimo chi sia stata la sua ispirazione.
<< Sei tornato da poco e già disegni?! >>.
<< Disegnare mi aiuta molto, soprattutto in questo periodo… >>.
<< Che mi dici del tour? >> domandò buttandosi sul suo letto << Ti è piaciuto? >>.
<< Senza dubbio. Viaggiare sempre e vedere gente nuova mi piace, Revenge ha fatto veramente il successo che mi aspettavo. Devo ringraziarti… >>.
<< Figurati, ho fatto solamente il mio lavoro. Sai per caso dov’è Frank? >>.
<< No. Quando siamo tornati ha detto che doveva andare in un posto… non ho saputo più notizie da allora. Non avete risolto ancora? >>.
<< Il giorno della partenza mi disse che quando tornava doveva parlarmi. Mi è mancato terribilmente ma se adesso dicessi che lo lascerò mentirei a me stessa, giusto? Non so quello che farò, forse dovrei semplicemente parlare con lui e vedere come andranno le cose… >>.
<< Oppure fai come ti dissi tempo fa! >>.
<< Quello è il mio piano B se intende fare ancora l’idiota e continua con quella storia del “voglio qualcosa di più che delle semplici scuse”. Non capisce proprio i limiti di alcune persone… comunque, tu che volevi dirmi? >>.
<< Non capisco questa domanda. >>.
<< Lynz ha detto che volevi parlarmi. Si vede che sei tornato da poco… >>.
<< Ah! >> esclamò lui ricordando << Sì, ora ricordo… >> continuò alzandosi e sedendosi sul letto, accanto a lei.
<< Non è niente di grave vero? >> disse preoccupata tirando su il corpo e guardandolo negli occhi. Lui sospirò, rendendosi conto che tra poco avrebbe messo in atto il suo piano. Doveva cambiare strategia, ricordate? Si era stancato della sua ottusità, quella ragazza doveva svegliarsi e diventare più perspicace. Le cose si complicarono quando lui notò che indossava la collana che le aveva regalato per il suo compleanno.
<< C-chiudi gli occhi… >>.
<< Devi darmi una sorpresa?! >>.
<< Più o meno… tu chiudi gli occhi! >>.
Jaina fece come detto e lui iniziò ad agitarsi. Batticuore, gola secca e tremarella comparvero all’improvviso ma lui aveva la determinazione dalla sua parte. Le cose dovevano avere una nuova svolta ma lui non immaginava che dopo quell’azione, tutto sarebbe cambiato. La Black Parade Era sarebbe stata parecchio tesa e questa non era una cosa positiva, visto che li saranno all’apice del successo. Alla fine dobbiamo solamente comprenderlo, sta agendo da ragazzo innamorato. Lentamente si avvicinò al suo volto e le posò un bacio sulle labbra. Gerard avvertì subito un dolce sapore di fragola ma non gli fu concesso di andare oltre perché si ritrovò subito per terra, grazie a uno spintone di Jaina. Quest’ultima non sapeva cosa pensare, cosa dire, come reagire essendo stata un’altra volta spiazzata. Lo guardò con aria piena di orrore e spavento e dopo scappò di casa, ancora sconvolta per quello che era successo.
<< Allora Gerard, com’è andata? >> domandò Mikey sapendo già tutto.
<< E’ stato semplice, non ho nemmeno bevuto ma… adesso ho la sensazione che mi odierà… >> rispose sul pavimento con lo sguardo perso nel vuoto verso il soffitto. Voleva dirle a parole quello che provava ma il cuore batteva troppo forte e riuscì solamente a baciarla.
Lei in una situazione del genere non sapeva bene come si sentiva, troppe emozioni aveva dentro. “Che cosa gli è saltato in mente? Perché mi ha baciata? Diamine, allora Lynz aveva ragione sul serio! No… questo è impossibile insomma, a lui piace un’altra ragazza… l’ha detto lui stesso! Lui non può mentirmi, ha detto che non mi avrebbe mai mentito! Oh cielo… in questo momento avrei tradito Frank?! No, no, no! Io non voglio tradirlo, io amo lui e basta! Perché mi ha baciato, che gli sarà successo a quel fottuto tour? No, basta! Bisogna essere realistici… se una persona ti bacia un motivo c’è… ma perché proprio lui? Perché sono stata così idiota per tutto questo tempo?” pensò torturandosi i capelli nella strada che portava a casa.
Arrivata lì non trovò nessuno e la paura che l’avesse lasciata si fece più forte. Salì in camera sua e la trovò in ordine come lei stessa l’aveva lasciata. Si mise le mani in faccia ripetendo mentalmente di non piangere. Aveva necessità di fare una doccia, dopo si sarebbe sentita più sollevata.
Era incredibile quanto le cose fossero cambiate. In quell’istante si accorse di quanto fosse stata stupida, ottusa precisamente. Voleva sprofondare, morire, dissolversi in nero insomma, non voleva vederlo più. Si rese conto di tutto, dai testi, ai disegni per lei, ai tentativi di convincerla a lasciare Frank, a tutte quelle volte che lui provò a farle capire i suoi sentimenti. Lui aveva sofferto moltissimo per lei, solo ora lo capì. Nella sua mente fece un riassunto abbastanza ampio, ricordando tutto e ne ebbe la conferma. Lei piaceva a Gerard e anche molto. “Come ho potuto essere così cretina?” pensò dandosi uno scappellotto. Ecco perché le sembrava l’unica persona su questo pianeta che poteva sopportarla. Il fatto che se Frank avesse saputo quello che era successo tra di loro, la mise ancora più in agitazione. Lei non aveva colpe, non si aspettava un simile gesto da parte di Gerard. Si convinse di questo. Uscì dalla doccia e si asciugò e cambiò velocemente, dopo andò nell’armadio di Frank e scelse subito una felpa verde. Quest’ultima le stava grande tanto da arrivarle fino alle ginocchia. Fece spallucce e ritornò nel bagno per asciugarsi i capelli.
<< E’ normale che ti stia grande! Lo è anche per me! AHAHAH! >>. Una risata fece voltare la ragazza. Quella risata l’avrebbe riconosciuta tra tante e notò che più i giorni passavano, più lei diventava paranoica. A braccia conserte e non dicendo niente andò subito nella sua camera fermandosi e girandosi di scatto. Frank era davanti a lei e aveva le mani dietro la schiena, teneva qualcosa.
<< Devo illudermi che è tornato tutto come prima? >>.
Anche lui durante quei mesi aveva pensato molto e suonare era l’unica cosa che poteva distrarlo, un po’ come la danza per Jaina. La notte in particolare fu orribile da affrontare senza di lei accanto, voleva in continuazione che quel tour passasse in fretta. Mentre si muovevano di città in città pensava sempre a quello che le avrebbe detto una volta tornato, ma adesso sembrava tutto cancellato. Fu messo in agitazione da quegli occhi azzurri che lo fissavano dopo tanto tempo. Jaina doveva essere querelata per i suoi occhi che confondevano sempre la gente. Dopo scosse la testa e le porse quello che teneva sulle mani, un mazzo di rose rosse con sopra un bigliettino con scritto “Scusami…”. La ragazza si sciolse dalla dolcezza di quel ragazzo ma in seguito si accorse di una cosa. Sorrise e prese il mazzo.
<< Ho già visto a Natale questo film… >> disse mettendo le rose sul letto e d’un tratto si sentì abbracciare forte.
<< Mi dispiace Jaina, mi dispiace. Mi sono comportato in modo orribile nei tuoi confronti, sei una fantastica persona non ti meriti di soffrire, mi dispiace. Sono veramente un nano odioso e subdolo da cinque neuroni, non ho considerato i tuoi sentimenti e nelle scorse settimane mi sei mancata tanto, infatti, ho capito che ti amo e che non voglio separarmi da te… mi dispiace, mi dispiace! >> parlò con una veloce parlantina, pareva che si fosse tenuto tutto dentro da molto tempo. Adesso era tra le sue braccia, sembrava che le cose negative fossero scomparse. Si aggrappò al suo collo, stringendolo più forte riuscendo a colmare la sua voglia di abbracciarlo. Non voleva dirgli di Gerard, non in quel momento.
Quanto le era mancato quel contatto fisico dove si aggiunse anche un bacio. Quel sapore di menta aveva un retro gusto di tabacco ma lei non disse niente.
Voleva viversi in fondo quel momento.

PS: Danielle Way, per la cronaca. Avevo in mente di farli baciare fin dal primo capitolo e tu sei veramente una rompi palle. xoxoxo Jamie.
  
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