Dopo le “presentazioni”, il giovane rampollo della famiglia Stark e l’agente in nero si diressero verso un elicottero
privato che li condusse su una base militare, dove furono imbarcati su un aereo
Stealth diretto fin nelle viscere dell’Elivelivolo dello “Strategic Hazard Intervention, Espionage and Logistics Division”, in poche parole lo S.H.I.E.L.D.
:-Fury ci tiene alla sicurezza noto, addirittura un
F117 Nighthawk!- Un pizzico di sorpresa guarniva le
parole del giovane Stark mentre erano in volo.
:-Si intende di aerei da guerra signore?- La domanda venne dall’agente che si
stava sedendo al suo fianco.
:-Diciamo che ho avuto modo di studiarli a fondo- Non volle andare troppo nei
dettagli.
:-Bhe immagino! In fondo suo padre era Howard Stark, il noto costruttore d’armi- A quanto pare l’agente
Cooper era una persona molto loquace.
:-Già! E mio fratello è Anthony Edward Stark, suo
successore nella creazione di armi, fino alla sua trasformazione in Iron Man- Strinse con forza un pugno fino a conficcarsi le
unghie nella carne.
Questo gesto fece capire all’uomo al suo fianco di dover cambiare discorso e
anche molto in fretta.
:-Grazie, grazie, grazie!- Tony non sapeva più come
ringraziare il direttore dello SHIELD.
:-Si, si Stark! Ho capito! Ora muovi quel culo che
fra poco c’è una riunione- Era leggermente irritato, ma c’era qualcosa di
strano nella sua voce, qualcosa che, a quanto pare, Tony non notò… o fece finta
di non notare.
:-Ai suoi ordini Capo- E facendo il saluto militare si diresse verso la stanza
con il grande tavolo che si trovava nella cabina di comando.
:-Abbiamo ricevuto dei segnali sconosciuti nei
pressi di Washington, non sappiamo se sia opera di qualche sottoposto di Loki, ma il vostro compito sarà andare lì e indagare su
quel che succede!- Fury con entrambe le mani poggiate
sul tavolo passava l’unico occhio sano su tutti i presenti in quella sala.
:-Perché mandare noi per delle segnalazioni? Non puoi mandare qualche agente?
In fondo non siamo nemmeno sicuri che sia opera di Bambi- Stark
spaparanzato su una delle sedie guardava il suo “superiore” con noia.
:-Perché… Stark… si dia il caso che i segnali che
abbiamo trovato sono troppo potenti per poter essere analizzati da agenti senza
niente di “super”- L’occhio si era fissato proprio sul miliardario e
aveva una nota di freddezza.
Qualcuno però interruppe quel discorso prima che l’uomo dall’armatura d’acciaio
potesse rispondere.
:-Noto con piacere che questa carretta funziona davvero- La voce giovanile che irruppe nella sala
apparteneva ad un ragazzo dai capelli castani arruffati e un paio di occhiaie
dovute probabilmente al Jet Lag, seguito a ruota
dall’agente Phil Coulson.
:-Ne avevi qualche dubbio?- L’unico sopracciglio di Fury
si era alzato a dismisura, mentre l’occhio al di sotto fissava il nuovo
arrivato
:-Effettivamente no! In fondo L’Elivelivolo è una mia
creatura!- E un mezzo sorriso soddisfatto si alzò e incorniciò il volto del
ragazzo, mentre tutte le orecchie che avevano udito quello frase si girarono di
scatto a fissarlo incuriosite.
:-Siamo diventati modesti- Commentò il colonnello dall’altro capo del tavolo.
:-Mentre tu invece sei sempre il solito corvaccio del malaugurio noto- Un
luccichio sempre più splendente era visibile negli occhi nocciola del più
giovane.
:-Mi sei mancato Slos- Sul volto di Nick Fury si espanse un sorriso, cosa che fece rimanere tutti di
sasso
:-Anche tu occhietto vispo!*- Lo stesso sorriso nacque sul volto dell’altro,
mentre una sala gremita di gente cercava di non ridere.
Stark si riprese quasi subito, e con un sorriso che
andava da un orecchio ad un altro si alzò di scatto per poter abbracciare il
nuovo arrivato.
:-Provaci e giuro che nemmeno la tua super armatura riuscirà a proteggerti da
quello che ti farò- Uno sguardo di fuoco fu puntato verso Stark,
che era già felice e sorridente e pregustava quel segno di affetto.
:-Ma…- Tentò di protestare inutilmente prima di essere zittito da un gesto
della mano dell’altro.
:-Non mi interessa, non parlarmi, non toccarmi ne fissarmi, e soprattutto non
respirare la mia aria- L’astio era palpabile, e sembrava proprio che Nick non
fosse l’unico a conoscere già quel misterioso ragazzo.
Ovviamente questo scambio di battute provocò un risolino in Capitan America che
finalmente poteva vedere qualcuno in grado di tener testa ad Iron man.
:-Signori vi presento…- Nick Fury stava per fare le
dovute presentazioni quando fu interrotto dal soggetto stesso della frase.
:-Shylock Leonard Stark, al vostro servizio- E fece
un teatrale inchino spostando una gamba in avanti e girando platealmente il
braccio destro.
Tutti, nessuno escluso, avevano gli occhi che ormai sembravano essere diventati
dei fondi di padella e le bocche erano così spalancate che si potevano notare
le tonsille di ogni uno di loro.
:-Perché non so niente di un tuo figlio adolescente?- La donna dai capelli
rossi parlò per prima rivolgendosi verso Tony.
:-E’ mio fratello- Si apprestò subito a correggere il malinteso mentre si
beccava un occhiataccia da suo… fratello
:-Purtroppo, è così!-
:-Oddio due Stark no!- Si lasciò sfuggire per sbaglio
Steve Rogers.
:-Mi dica Capitano Rogers, ha forse qualcosa contro
il mio cognome? Eppure mi è sembrato che fosse in stretti rapporti con mio…-
Pausa. Chiuse gli occhi cercando di fermare il moto di disgusto -padre- un
occhiata accusatoria era apparsa sul suo volto.
:-Bhé si ma…- Cap iniziò ma venne fermato.
:-E allora si tenga i suoi commenti per se- A quanto pare il soldatino a stelle
e strisce non stava molto simpatico al nuovo Stark.
:-In tal caso- Uno degli uomini seduti a quel tavolo si alzò per stringere la
mano del ragazzo e per evitare conflitti –Bruce Banner-.
:-So chi è lei dottore- strinse forte la sua mano –Sono onorato di fare la sua
conoscenza, ho seguito in modo molto approfondito le sue ricerche sulle
radiazioni gamma e le ho trovate davvero illuminanti- Un sincero sorriso fu
regalato al dottore che con un po’ di imbarazzo sciolse la presa.
:-Cos’altro sa su di me?- Non era una persona che adorava spiattellare i suoi
problemi al mondo, ma voleva evitare
delusioni nella prima persona che si mostrava apertamente fan delle sue
ricerche senza accennare all’altro.
:-So tutto di lei. Dall’inizio della sua carriera, fino ad arrivare all’inizio
del suo piccolo problema di irascibilità- Il sorriso non mutò.
:-E la cosa non la turba?- Bruce boccheggiò.
:-Per nulla, anzi, potrebbe scoprire che siamo più simili di quanto pensa. E
per favore mi chiami Shylock, ho solo 17
anni- Tranquillizzò lui.
:-Si si, basta con questo quadretto mieloso, ok?- Un Tony un tantinello geloso si intromise nella discussione, non
venendo per nulla calcolato dal “fratellino”.
:-Sarai stanco, quindi velocizziamo, lei è Natasha Romanoff,
alias Vedova Nera, mentre lui è Thor, non credo che un dio nordico abbia
bisogno di presentazioni- Fu sbrigativo Fury, prima
che scoppino altre liti.
Il giovane fece un ampio sorriso agitando la mano nella direzione degli altri
due.
:-Ora Coulson ti accompagnerà nella tua stanza- E
guardò l’agente che era rimasto in disparte.
:-Prego mi segua, le sue valigie sono già state portate nella sua camera- E
indicò la strada per dove erano arrivati.
:-Posso gentilmente sapere come mai dovrò risiedere qui e non con… te?- Si
rivolse con una leggera stizza al fratello.
:-Perché io per ora abito qui quasi 24 ore su 24- la spiegazione non bastò al
suo giovane interlocutore che alzò scettico un sopracciglio –Abbiamo un giovane
scapestrato dio nordico che tenta di conquistare il mondo e noi lo abbiamo
catturato, ma ora dobbiamo trovare quello che ha rubato- non volle entrare nei
dettagli, in fondo non era di sua competenza.
:-Cosa ha rubato il dio dell’inganno?- Non si arrese, in fondo era uno Stark.
:-Come fai a sapere chi è il ladro?- Natasha Romanfoff
si intromise nella discussione familiare.
:-Ho qui davanti a me Thor il dio dei fulmini, e mi viene detto che ci sono
problemi con un'altra divinità nordica, faccio fatica a immaginarmi un Heimdallr o una Freyja che
cercano di conquistare la terra- spiegò con naturalezza come se fosse una cosa
ovvia.
:-Comunque non sei tenuto a sapere cosa…- Iron man riprese
in mano la situazione ma venne interrotto.
:-Nicholas cosa è stato rubato?- Si rivolse al superiore senza smettere di
fissare Tony.
:-Un manufatto proveniente da Asgard, un cubo
luminoso fonte di immensa energia, lo chiamiamo “Il Tesseract”-
Rispose prontamente senza far storie, mentre Shylock guardava con uno sguardo
soddisfatto il fratello.
:-Perché glielo hai detto? Non sono affari che lo riguardano- Protestò
incazzato Tony.
:-E’ un agente di decimo livello dello SHIELD- rispose tranquillamente Fury facendo rimanere di merda tutti, ma soprattutto
Natasha.
:-In questa sala solo io e te abbiamo quel livello- Si girò sconvolta verso il
suo capo.
:-Ex Agente, specifichiamo!- Ci tenne ad aggiungere il più giovane lì dentro.
:-Che significa?- Bruce era parecchio curioso.
:-Che ho l’autorizzazione ad ogni file segreto e ad ogni zona della base dello
SHIELD-La risposta gli fu data con noncuranza – o almeno, in teoria avevo, ma
credo che Nicholas non abbia mai revocato i miei permessi, vero Nicky?- Sorrise
verso Fury e il silenzio che ne seguì fu
l’affermativa risposta.
:-Tu non avevi 17 anni?- Chiese la vedova sconvolta.
:-Tu quante ne avevi la prima volta che hai ucciso Romanoff?-
Era una chiara domanda retorica, non ci voleva molto a capire che la donna aveva
un burrascoso passato alle spalle, insomma aveva anche lei il grado più alto
dello SHIELD, e tutti sapevano quanto Nick adorasse le personalità difficili.
Natasha si zittì conscia che il giovane avesse ragione.
:-Non credo che siano comunque affari che un ragazzino possa comprendere- si
intromise ancora il patriota a stelle e strisce chiaramente scottato dallo
scambio di battute precedente.
:-Ho quattro lauree differenti e sto per arrivare alla quinta: Robotica,
Chimica, Psicologia, Letteratura e Ingegneria informatica, ho una mente e una
memoria pressoché perfette, Come ha già segnalato Nicholas posseggo il livello
massimo di segretezza dello SHIELD, parlo 5 lingue differenti, a 5 anni sono
entrato nello SHIELD e a 7 avevo già ucciso il mio primo bersaglio. E se la
cosa non le basta il mio cognome è Stark. Sono tutto
quello che lei non potrebbe mai essere capitano, perciò non osi mai più dire
che io non posso comprendere qualcosa- Non era arrabbiato, solo freddo, “questo calippo su due
gambe si crede davvero importante solo perché è Capitan America?”
:-TU COSA?- Tony era sconvolto, per non parlare di Bruce e Natasha, Thor
non aveva capito nemmeno metà di quello che aveva detto e Steve era rimasto
pietrificato.
:-Non vado mica a dare il decimo livello a chicchessia- Fece Nick con un
sorriso sornione sulle labbra.
:-Tu non sei umano- Si lascio sfuggire lo Stark
maggiore.
:-In molti me lo dicono- il suo tono non cambiò.
:-Io non posso credere che davvero tu possa conoscere tutte queste cose. E’
Assurdo!- Banner lo fissava allibito e fu’ rapida la risposta del mini genio.
:-Idrogeno, Elio, Litio, Berillio, Boro, Carbonio, Azoto, Ossigeno, Fluoro,
Neon…- Stava elencando a memoria la tavola periodica degli elementi.
:-Basta basta ho capito, ma cosa c’entra?- Bruce si
aggiustò leggermente gli occhiali nel suo solito tick.
:-Mi scusi dottore, riflesso incondizionato, tendo a fare questo quando
qualcuno non crede che io abbia una memoria fotografica- Scrolla le spalle con
nonchalance.
:-Credo di capire- un'altra scossa ai suoi occhiali.
:-Ora scusatemi davvero signori, ma credo non vi recherò altro disturbo e andrò
diritto filato nella mia stanza. Buon proseguimento- E dopo un inchino si girò
verso Phil.
:-Quando sarai riposato dobbiamo parlare di cose molto importanti- Fury salutò così Shylock Stark
che andandosene disse
:-Spiacente Nicholas non sono qui per rientrare- ed iniziò ad incamminarsi per
poi fermarsi sotto la porta scorrevole e girare lentamente la testa –Ah,
capitan polaretto!- e qui un sadicissimo sorriso
nacque sulle sue labbra –bel costume sbrilluccicante- e si avviò di nuovo
seguendo Coulson e facendo scoppiare Iron Man in una poderosa risata.
Shylock Stark era nella
sua stanza ormai da ore.
Era asettica e impersonale come tutte le celle dello SHIELD, ma in fondo non
avrebbe dovuto essere sorpreso, lui aveva progettato quella nave volante!
Aveva sistemato i suoi averi negli appositi ripiani, cassetti e mobili, aveva
cercato di personalizzare la stanza il più possibile: ora di fronte al letto capeggiava
una libreria che era uscita da una delle valigette del castano, sui muri
capeggiavano dei poster raffiguranti le cose più strane, da quadri famosi alle
nuove scoperte scientifiche, sulla scrivania faceva la sua bella figura un
elegante computer portatile marcato “Stark Industries” e in alcune parti strategiche della stanza
c’erano alcuni pezzi che lui definiva “unici”, non perché non ne esistessero
altri, ma perché avevano per lui valori affettivi.
Sul muro, esattamente sopra al suo letto, era appeso una riproduzione fedele
all’originale dello scudo di Capitan America.
Sopra uno scaffale c’era una riproduzione di un martello di grossa stazza ma
con una corta impugnatura.
A fianco al portatile c’era un fermacarte a forma di mostro marino.
Sopra al muro della stessa scrivania c’era una spada con la lama intarsiata da
una scritta e molto molto altro adornava quella stanza.
:-Perfetto- Si lasciò ricadere sudato sul letto
:-Mi era sembrato che fra te e ghiacciolino non
corresse buon sangue- Una voce era entrata prepotentemente nelle sue orecchie
:-Non si usa più bussare?- Acida fu’ la voce che gli uscì dalle labbra
:-Pensavo di farti una sorpresa- Fece spallucce Tony Stark,
il proprietario di quella voce
:-Non gradita, se non te ne fossi accorto-
:-Cosa ho fatto di male per meritare tutto questo astio?- Seriamente
dispiaciuta era il tono di Tony mentre si avvicinava piano al letto con la
paura di essere respinto
:-Sei davvero così sciocco?- Shylock si alzò leggermente da sopra al letto
:-Cosa intendi?- Si bloccò
:-Questo non è astio, è odio puro, io ti odio, fin dal profondo del mio cuore,
e non c’è nulla che possa cambiare questo dato di fatto- Alzò un sopracciglio
mentre rivelava questa verità al miliardario.
Tony non aveva mai ricevuto simile parole, non che normalmente se ne sarebbe
fregato, ma di fronte a lui aveva il suo allungo disperso fratello, e avrebbe
voluto passare del tempo con lui, invece che dietro a uno psicopatico vestito
da alce.
L’unica cosa che riuscì a fare, fu’ indietreggiare piano piano, con gli occhi
spalancati e una fitta al cuore, fino a raggiungere la porta ed uscirne.
Stava scappando!
:-tsk, rammollito!- E si rigettò sul letto, per poi
decidere poco dopo di andare a farsi una doccia.
Gli Avengers erano
arrivati sul luogo della localizzazione, Rogers
camminava leggermente abbassato e sospettoso mentre si guardava ai lati, la Romanoff invece, già con una pistola in pugno, guardava il
lato destro mentre Thor con il suo martello camminava pronto a scagliare
qualche tuono e proteggeva il fianco sinistro
:-Stark come va lassù?- Il capitano parlò nel suo
auricolare
:-Qui tutto sicuro- Fu la sterile risposta di Stark che
stava sorvolando un palazzo abbandonato, come tutta la città che era già stata
evacuata
:-Sembra proprio che non ci sia niente qui- Sospirò Thor abbassando leggermente
la guardia
:-Inizio a contattare Fury e gli dico che è stata una
perdita di tempo- Natasha allungo una mano per prendere il suo cellullare
quando un boato assordante la fermò sul nascere
:-Stark cosa succede?- Cap urlò nell’interfono
:-Credo che qui non bisogna preoccuparci del niente, ma del “nessuno”. Una
creatura sta divorando praticamente mezza città- la sua voce era allarmata
:-Dove sei? Ti raggiungiamo!- Natasha aveva preso velocemente possesso di
entrambe le pistole
:-Non preoccupatevi, sta venendo lei da voi- Ed infatti poco dopo una specie di
melma verde elettrica iniziò a scorrere da un vicolo e a stagliarsi di fronte
ai super eroi
:-Thor colpiscili con qualche fulmine- Natasha iniziò a sparare verso la melma
senza ricavarne nessun effetto.
Arrivò di volata Iron man che colpì la bestia con
qualche colpo dei propulsori, causando un leggero retrocedimento della
creatura, che però sembrò diventare più grande quando i fulmini di Thor la
colpirono
:-Fermati bestione così lo fai diventare solo più grande- gli si parò davanti
Tony
:-E allora cosa facciamo?- Cap era preoccupato, in quella situazione lui era
pressappoco inutile, e lui odiava essere inutile, soprattutto dopo il senso di
inferiorità che quel ragazzino gli aveva procurato la mattina
:-Fatemi pensare, voi cercate di colpirlo in qualche modo- E Tony volò in alto
fin sopra la città per osservare meglio la creatura –Allora moccio gigante,
dimmi, qual è il tuo punto debole?- Osservò la creatura per lungo e largo, non
trovava niente che potesse fermarla, niente, sapeva solo che i fulmini di Thor
la facevano diventare più grande, i proiettili di Natasha erano inutili e i
suoi raggi lo facevano retrocedere, e ovviamente Rogie
era inuti…
:”Un secondo! I miei raggi lo fanno indietreggiare!” Atterrò
direttamente davanti ai suoi compagni –Thor fulminami!-
:-Cosa diamine dici Stark non è il momento di
scherzare- Steve Rogers era infuriato
:-Non sto scherzando, avanti biondone fammi vedere di cosa è capace quel martello-
Tony Stark era serio invece, e venne accontentato dal
dio biondo
:-Di più!- E i fulmini aumentarono di intensità
:-Signore siamo arrivati ai livelli critici- La voce metallica di Jarvis arrivò dall’armatura
:-Ok basta- e i fulmini sparirono e Tony si girò verso la creatura
:-Potenza totale 800%- Jarvis avvisò subito il suo
padrone
:-Perfetto reindirizza tutta l’energia al reattore pettorale- E pochi secondi
dopo un raggio di intensità assurda colpì la creatura che iniziò a
rimpicciolire fino a sparire, l’unico suono che si sentì prima della sua
scomparsa era un suono indistinto “lisa.. rgdy”
La doccia era durata parecchio, e dopo essersi
vestito il piccolo Stark afferrò il suo palmare ad
alta tecnologia per poi iniziare a cercare una linea a cui agganciarsi
:-Dannazione a Nick quando sottovaluta l’importanza delle linee senza fili-
Sbuffando lanciò l’apparecchio sulla scrivania –Ora come faccio ad entrare nei
loro sistemi?- Si guardò intorno scocciato per poi ributtarsi sul letto
:-Giuro Nick, appena riesco ad entrare nel sistema, ti metto tutto a soqquadro
per un giorno intero- Alzò gli occhi sul soffitto notando solo ora l’impianto
antincendio e realizzando una semplice cosa
:-L’impianto antincendio è collegato al sistema di protezione della nave… che a
sua volta è collegato al sistema centrale dello SHIELD- E così con un rinnovato
sorriso si rialzò cercando un modo per salire lassù, dannazione a lui e a
quando aveva progettato i soffitti alti
:-La prossima volta imparo a cestinare subito le idee idiote come i guanti
ragneschi- e sbuffando si guardò intorno –speriamo solo di non far scattare
nessun allarme- e così dicendo si diresse verso l’armadio e frugando
all’interno prese due dischi bianchi candidi con venature azzurrine –spero
vivamente che questi cosi non siano scarichi- lanciò i due dischi per terra, ma
si fermarono poco prima accendendosi e fluttuando, erano ovviamente una sua
creazione, che stava andando ad attivarsi, infatti i due dischi iniziarono a
smontarsi e a rimontarsi fra di loro, rivelando uno skateboard fluttuante su
cui il ragazzo salì –Dovrò modificarli prima o poi- e si alzò fin sopra a sopra
al soffitto
Era arrivata ora di cena, Tony Stark,
che ovviamente non accettava di mangiare il semplice cibo della mensa si era
fatto portare il miglior cibo Italiano e mangiava ad un tavolo da solo,
sembrava quasi affogare i suoi dispiaceri nel cibo.
Natasha mangiava con Nick Fury aggiornandolo sulla
missione svolta oggi, il capitano a quanto pare era rimasto ad allenarsi,
mentre Banner era ancora in laboratorio.
In tutto ciò Thor, il dio del tuono, era davanti al self service senza sapere
cosa prendere fra le innumerevoli pietanze da lui sconosciute
:-Prova il pollo, è stupendo*- una voce al suo fianco lo tirò via dalle sue
elucubrazioni mentali
:-Davvero?- Thor si girò verso la voce trovandosi il fratello dell’uomo di
latta
:-Non ne ho idea, solo che aspettavo da tempo di dirlo- e sorrise verso la
direzione del dio nordico
:-Ah- il dio non poté fare a meno che rispondere al caloroso sorriso che gli
arrivò –Thor- Si presentò velocemente porgendo una mano come aveva visto fare a
molti midgardiani
:-Shylock- gli strinse la mano cercando di non mostrarsi dolorante per la
stretta ferrea dell’uomo –Ma puoi chiamarmi con qualsiasi nomignolo o
soprannome tu voglia, sono abituato a essere chiamato in tanti modi- chiuse e
riaprì la mano per permettere al sangue di ricircolare nella vene e senza
pensarci due volte afferrò della roba verde e se la mise nel piatto
:-Cos’hai preso?- Il dio biondo chiese incuriosito e ottenne risposta solo dopo
che il ragazzo ebbe osservato quella poltiglia per buoni 2 minuti
:-Non ne ho la più pallida idea- continuando a fissarla e a punzecchiarla con
la forchetta sperando che non fosse viva
:-In tal caso…- Thor ne prese un po’ anche lui e se ne versò nel piatto –Ti
farò compagnia nella scoperta di questa nuova pietanza- e sorrisero divertiti
mentre si dirigevano ad un tavolo isolato
:-Al mio 3, ok?- Shylock Con un cucchiaio di quella roba guardava fisso negli
occhi Thor che era pronto a provare la pietanza –bene, 1…2…3- Ed insieme misero
un cucchiaio in bocca, ci vollero tre secondi di orologio, ingoiarono insieme e
diventarono verdi
:-Ma cos’è sta roba?- Shylock era disgustato
:-Sono stato abituato a mangiare i cibi più disgustosi per sopravvivere in
guerra, ma questa è una sfida persino per Thor- tuonò l’omaccione guardando
impaurito il suo piatto
:-Ok lasciamo stare la cucina dello SHIELD- si alzò prendendo il suo piatto
:-Dove vai?- Thor fu preso da un attimo di paura, sperava di non aver detto
nulla che avesse potuto offendere quella furia che si era abbattuta la mattina
prima sul capitano Rogers e sull’uomo nell’armatura
:-Seguimi- e si diressero entrambi verso la cucina buttando i piatti in un
cestino di passaggio.
Si ritrovarono entrambi a mangiare dei panini, seduti schiena contro schiena al
centro di un enorme stanza nera illuminata solo dagli ologrammi di stelle e
pianeti.
Era un planetario Olografico.
:-Questo luogo mi fa sentire a casa- bofonchiò Thor dopo aver buttato giù un
boccone del suo panino
:-Dubito che in molti conoscano questa stanza, l’ho inserita nel progetto più
per me che per altri, anzi sono parecchio stupito che Nick l’abbia fatta
costruire comunque. Speravo di poterci venire nei momenti di malinconia e di
solitudine, per pensare e riflettere. Ho sempre considerato lo spazio un luogo
rassicurante nella sua infinità- E diede un morso al suo panino
:-Sei profondo- Fu spontaneo
:- Cos’è? Un insulto?- Chiese divertito Shylock appoggiandosi meglio all’enorme
schiena del biondo
:-No..no! All’inverso, è un complimento!- Cercò di
rimediare Thor credendo davvero che l’altro se la fosse presa –hai un animo
profondo, volevo dire questo, sai le parole che mi hai detto… si quelle…- cercò
di spiegarsi, ma a quanto pare il dio del tuono non era un gran oratore, ma una
risata brillante raggiunse le sue orecchie
:-Non preoccuparti Thor, ho capito- smise di ridere, ma continuò a sorridere.
Subito fra di loro cadde un silenzio un po’ imbarazzante, silenzio che fu rotto
da Thor
:-Quindi… tu ci conosci, intendo me, mio fratello, Asgard-
finì il suo panino
:-Non mi reputo un esperto di mitologia norrena, ma ne so qualcosa- Spiegò
mentre lui era ancora a metà panino
:-Mitologia?- Chiese un po’ titubante
:-Bhe si, vedi qui, per noi, voi siete dei miti,
leggende, praticamente qualcosa di inesistente-
:-Ma io esisto!- protestò Thor beccandosi una gomitato nel costato che gli fece
il solletico
:-Noto- ridacchio beccandosi anche lui una gomitata che però lo fece sbalzare
via dal piedistallo nero su cui erano seduti
:-Non volevo, scusami- Si scusò subito Thor andando in suo soccorso
:-Non preoccuparti… bestione, sono tutto intero- lo rassicurò mentre si
rialzava con l’aiuto del dio che scoppio a ridere per l’utilizzo dello stesso
nomignolo che era stato usato dallo Stark maggiore
:-Emh, e hai una preferenza? Fra noi dei, si insomma,
qualcuno di cui segui più volentieri le gesta- chiese curioso Thor dopo che si
sedettero di nuovo
:-Se te lo dico mi prometti che non mi darai un'altra gomitata?- Chiese
fintamente preoccupato e per tutta risposta Thor scoppio a ridere
:-Tranquillo-
:-Bhé, diciamo che ho sempre avuto un occhio di
riguardo per il dio degli inganni Loki- confessò un
po’ come un peccato capitale
:-Davvero?- Thor era sconvolto in parte e in parte felice per il fratello
:-Bhè Si! Ho sempre considerato fantastiche le sue
doti di oratore e ingannatore. Però se ti può consolare ho una riproduzione, a
quanto pare non molto fedele, del Mjolnir in camera-
ridacchio riferendosi al fatto che il martello che aveva in camera non era per
nulla somigliante al Mjolnir che pendeva al fianco
del dio
:-Ma davvero?- era lusingato
:-Bhe si, ho una passione leggermente smisurata per
le leggende!- Ammise
:-Che altri oggetti possiedi?- Thor era parecchio curioso
:-Bhe, ho una riproduzione della spada leggendaria
Excalibur, un fermacarte raffigurante il mostro di Lock ness,
e anche uno scudo di Capitan America- rifletté con un indice sul mento
:-Non mi sembra che tu e il capitano Rogers andaste
molto d’accordo- Fece notare
:-Non significa che non adori la sua leggenda-
:-Sei strano- Ammise
:-E tu sei biondo- replicò abbastanza ovviamente
:-Cosa centra?- Alzò un sopracciglio Thor
:-Non ne ho idea ma non sapevo cosa dire- E risero insieme di gusto
:-Credo sia ora di andare a dormire, non credi anche tu?- Chiese Shylock verso
Thor
:-Si lo penso anche io- E si alzarono insieme per poi uscire da quella stanza
:-La prossima volta voglio narrarti qualcuna delle mie gesta- fece Thor prima
di andare
:-Ma conosco già le tue gesta- protestò con una faccia stupita
:-Lo so, ma credo faccia un'altra impressione se una leggenda ti narra di se
stessa, ti pare?- E gli fece un occhiolino complice facendo scoppiare a ridere
Shylock
:-Buona notte Thor, e grazie-
:-Notte Munin- gli sorrise scompigliandogli i capelli
:-Munin?- Gli chiese stranito
:-Tu mi hai detto che posso chiamarti con qualsiasi nomignolo o soprannome- la
sua voce aveva un tocco di paura, aveva il timore che non gli sia piaciuto il
suo gesto
:-E così hai deciso di chiamarmi come uno dei corvi di Odino?- alzò un
sopracciglio poco convinto
:-Bhé sì, il suo nome significa “memoria” e dalla
conversazione di oggi ho capito che hai quella che voi chiamata una memoria
fotografica. Non so cosa voglia dire, ma ho capito che è una cosa che hanno
in pochi…-tentò di giustificarsi
:-E che Munin sia allora- e gli sorriso
allontanandosi mentre lo salutava con la mano
Era l’una precisa e ormai tutti sull’elivelivolo dormivano.
Tutti, tranne Shylock Stark a quanto pare…
:-Bene, è ora!- Prese un libro dalla sua libreria e un oggetto dalla forma di
una moneta da dentro un portapenne –meno male che ho chiesto a Nick di riaverlo
e non ha fatto domande- con il libro sotto al braccio posizionò la moneta
appena sotto al collo e attivò il meccanismo, immediatamente una coltre nera
uscì dai due lati del cerchietto e andò ad avvolgergli le spalle fino poi a
scendere rivelando essere un mantello nero molto grande, con cappuccio
compreso.
:-Bene- si alzò il cappuccio sopra la testa e nascose le braccia sotto al
mantello diventando una tetra figura nera incappucciata –che le danze abbiano
inizio- e spense le luci della stanza, scomparve, era diventato invisibile
all’occhio umano nell’ombra, di sicuro era un'altra delle sue diavolerie.
Così conciato uscì dalla stanza quatto come un gatto e si diresse a passo
felpato, come solo una brava spia sa fare, verso una stanza precisa.
La porta si aprì a soffio e subito si richiuse destando Loki
dal suo leggero sonno
:-Chi è là?- Chiese mentre di fronte a lui si stagliava un ombra incappucciata
–chi sei tu? Sei venuto a torturarmi?- il dio degli inganno era molto diffidente
:-E se fossi venuto per liberarti?- L’ombra incappucciata si avvicinò al
precipizio che circondava la gabbia
:-In tal caso non sapevo di avere delle spie- Sorrise compiaciuto Loki
:-Non surriscaldarti bambi, non sono un tuo sottoposto- il mantello sparì
velocemente come era apparso e la figura di un giovane dai capelli e dagli
occhi castani apparve dinnanzi al dio degli inganni
:-Chi sei tu?- Il sorriso gli morì in gola
:-Solo un tuo grande fan, ma non sono qui per tradire il mio pianeta, mi
spiace- E detto ciò si sedette con le spalle appoggiate alle sbarre di ferro
intorno alla prigione di Loki
:-Mi lusinga, ma cosa è venuto fare qui un midgardiano?-
Le sue parole erano di scherno
:-A conoscere uno degli eroi della sua infanzia- Rispose con semplicità –E a
chiedere alcune conferme- e qui il suo sorriso divenne più malizioso e perverso
mentre tirava fuori un libro
:-Sono davvero commosso, allora qualche midgardiano
con un po’ di intelligenza c’è. Forse potrei anche farti dono delle risposte
che cerchi- ora aveva lo stesso sorriso del giovane di fronte a lui
:-Oh ne sarei onorato- la risatina che
ne scaturì non fece ne caldo ne freddo al dio dalle lunghe corna
:-Però sono abituato a sapere con chi parlo, sai, non è educato- Non demorse
:-Stark- atono
:-Cosa centra ora quell’ammasso di latta ambulante?- chiese stupito causando un
sorriso soddisfatto nell’altro
:-Stark,è anche il mio cognome! Sono il fratello
dell’ammasso di latta ambulante- le ultime parole non erano state pronunciate
con molto “amore”
:-E a quanto noto non corre buon sangue o sbaglio?- era iniziato un gioco
perverso fra i due, e nessuno aveva intenzione di perdere
:-Io e mio fratello andiamo d’accordo quanto tu con il tuo, giusto per fare un
paragone-
:-Oh, un amore profondo allora- sarcasmo, un sarcasmo pungente era presente
nella sua voce.
:-Profondissimo!- asserì
:-Bhe queste domande?- Loki
aveva deciso che quel midgardiano era degno delle sue
attenzioni
:-Mi lusinga che mi presti un po’ del suo preziosissimo tempo altezza!- Anche
nella sua voce c’era sarcasmo
:-Cosa non si fa per un servo fedele- Quel suo tono melenso e velenoso era
davvero viscido
:-Bhe in tal caso io inizierei- e sfogliò qualche
pagina di quel libro –Ah, ecco qua!- Esultò contento, prima di mettere su un
sorriso fra i più cattivi che avesse nel suo repertorio
:-Quel sorriso mi piace ragazzo! Potrei anche appropriarmene-
:-Oh fai pure, credo che dopo essere stato montato da uno stallone per te non
ci sia nulla di impossibile no?- l’attacco era partito
:-Come prego?- la sua espressione era cambiata bruscamente
:-Il nome “Sleipnir” ti dice niente?- alzò
leggermente il viso in tono di sfida
:-Questi non sono affari che ti riguardano- gli sibillo
malvagio
:-Come non erano affari che riguardavano Thor quando decidesti di tagliare i
dorati capelli di Lady Sif?- Secondo affondo
:-Come osi accusarmi di cose che tu non sai?- Il suo tono di voce ora era
imperioso
:-Vogliamo parlare del rapimento di Idunn?- Oh sì, si
stava divertendo molto
:-Piccolo insolente- Ora Loki era attaccato al vetro
con l’intento di fulminare il giovane con qualche incantesimo, che ovviamente
non funzionava, ma che scatenò un profondo riso al giovane
:-Sei venuto qui solo per deridermi, sporco midgardiano-
La furia ora lo aveva preso cecamente
:-Hei calma i bollenti spiriti bambi, ero davvero
curioso di vedere la tua reazione, ma diciamo che non era quello il mio
principale intento-
:-E sentiamo, essere inferiore, quale sarebbe il tuo intento principale?- La
furia non era ancora scemata del tutto
:-Dov’è il tesseract?- Era diventato improvvisamente
serio
:-Ora capisco! Tu lavori per gli uomini in nero- si calmò e si allontanò dal
vetro –e cosa ti fa pensare che io ti dica dove si trova?- era scoppiato a ridere sadicamente
:-Dimmelo dio degli inganni, è per il tuo bene. Tu dici di sapere tutto sul
cubo cosmico, ma in realtà tu non sai qual è il suo vero potere- il suo viso e
il suo tono di voce mettevano paura
:-Ah si? Cos’è uno dei tranelli del tuo capo senza un occhio? Cosa credi di
sapere tu moccioso?-
:-molto più di quanto immagini Loki, credi davvero
che dopo aver conquistato il mondo Thanos non ti
distruggerà o non ti assoggetterà con il cubo?- SI era alzato in piedi
:-Come fai a sapere di Thanos?- Era sconvolto
:-Te l’ho detto dio degli inganni, conosco molto più di quello che tu possa
lontanamente pensare. Il tuo aiutante, non è nient’altro che il tuo aguzzino. Ti
metto in guardia dal tuo principale nemico. Fa attenzione Loki,
ti tradirà, prenderà il cubo e dopo assoggetterà ogni cosa- e con una teatrale
apertura di braccia diede enfasi alle sue parole
:-Tu vaneggi terrestre! Thanos non mi tradirà, io
conquisterò il mondo con i Chitauri, e dopo lui si
prenderà il tesseract- il suo sorriso malato iniziava
ad avere un tick nervoso
:-Thanos punta in grande, dio delle malefatte, sono
in pochi a sapere il vero potere del cubo cosmico, e come usarlo, Thanos sa, e non avrà scrupoli ad usare quel potere contro
i nove regni e l’albero stesso, Yggdrasil!- I suoi
occhi erano freddi e seri
:-Tu menti!- Non voleva crederci
:-Io ti ho avvertito Asgardiano, la tua fine è
vicina, e non avverrà per mano dei vendicatori- Detto ciò si rimise il suo
mantello e iniziò ad avviarsi verso l’uscita
:-Tu tessi inganni troppo fitti per te mortale- Gli urlò dietro
:-Ho imparato dal mio eroe personale- E detto ciò si dileguò, rimanendo un
ombra di insicurezza nel cuore di Loki
Dodecaedro dell’autore!
Bhè rieccomi, prima di tutto
diamo alcune delucidazioni:
*”Occhietto vispo” non è un nomignolo inventato da me, bensì l’ho preso dal
film d’animazione “Hercules”, si quello della Disney
*”Prova il pollo, è stupendo” Come forse alcuni di voi si saranno accorti (o
forse no), nemmeno questa affermazione è mia, l’ho presa dal film d’animazione
della bella e la bestia, sempre Disney
Poi “Munin” E’ davvero uno dei due corvi di
Odino, significa appunto “Memoria” e il suo compare è Hugin,
che significa pensiero, entrambi hanno il compito di sorvolare l’universo e al
loro ritorno raccontare ad Odino tutto quello che hanno visto.
Per il decimo livello dello SHIELD, bhé nemmeno
questo mi sono inventato xD, quest’organizzazione va
davvero a livelli, e il decimo è il livello massimo, che è stato dato solo a
pochissime persone.
Per il resto vorrei ringraziare per aver commentato
_Bad Wolf
AcrossTheSea
Red_sayuri
Beckystark
E anche chi ha messo fra le preferite e fra le seguite ^^ il vostro sostegno mi
incoraggia.
Bene ora vi mollo XD che devo lavorare sul prossimo capitolo, a presto ^^