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Autore: _FollowYourDreams_    17/08/2012    1 recensioni
Hilary Jackson era una delle ragazze piu belle della scuola: dalla carnagione scura e dai folti capelli riccioli neri sembrava essere straniera, ma invece era Americana pura.
Hilary viveva con la zia, era nata da un scappatina di suo padre con una ragazza che lei non ha mai visto, se non alla nascita. Sapeva solo che era una modella, e che era bellissima.
Il padre era morto 7 anni prima, quando Hilary aveva 11 anni. Le lasciò una lettera, e il giorno dopo morì. Hilary, da tutti sopprannominata Lili, era troppo giovane per capire che non quella non era una coincidenza.
Suo padre era un cantante famoso in tutto il mondo e il sogno di Hilary era diventare come lui, un giorno.
"Non dire a nessuno che sei mia figlia." questa era la promessa che Lili doveva mantenere al padre.
Ma all'ultimo giorno di terza liceo, non sapeva che avrebbe incontrato il ragazzo che le avrebbe fatto spezzare la promessa, lo stesso che la aiuterà a scoprire la verita, che la farà innamorare. Lui riuscirà a farle raccontare che Jackson non è il cognome comune che tutti credono..ma che lei è la figlia di Michael Jackson, il Re del Pop.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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HILARY'S VERSION.
- Mi è arrivato un messaggio, pare che Chaz e Eric si stiano per picchiare per Kristine. - le parole di Ryan la presero di sorpresa e il suo sguardo si spalancò.
- Come per Kristine? - chiese Justin all'amico.
- Si, pare che lei e Chaz ieri sera, non so quando, si
siano baciati e l'ex di Kristine lo sia venuto a sapere. -

- Oh cavolo! - Hilary si alzò velocemente dal divano e prese il cellulare di mano a Ryan.
- Ryan, quando e dove? -
- Alle 7, in piazza, ci saranno tutti. - affermò Ryan, evidentemente preoccupato.
- Dobbiamo fermarli, Justin, sei con noi? - Justin fece cenno di si e Hilary si precipitò al piano di sopra, prese il Phon e cominciò ad asciugarsi i capelli, era fradicia. Si cambiò e si mise un semplice jeans e una maglietta a pipistrello nera.
Si raccolse i capelli corvini ormai asciutti in una coda e scese correndo al piano di sotto.
- Ryan, che ore sono? - prese il giubotto e si girò verso il suo migliore amico.
- Le sei e mezza. -
- Dobbiamo sbrigarci! - urlò Hilary correndo fuori di casa e tirando fuori le chiavi della macchina.
- Andiamo con la mia! - disse Jusin infilandosi il cappellino e dirigendosi verso la sua macchina.
Hilary richiuse la portiera e salì nella Range rover di Justin.
Venti minuti dopo erano davanti alla piazza, dove si erano già riunite parecchie persone.
Hilary si fece spazio tra la gente quel tanto che bastò per vedere Chaz e Eric a pochi centimetri di distanza insultarsi.
- Chaz! Chaz! - Provò a chiamarlo ma niente, era troppo preso dall'insultare Eric.
- Tornerà mia. - ghignò Eric.
- Te lo puoi scordare. - Chaz gli tiro un pugno in pieno stomaco e Eric si piegò in due, per poi riprendersi subito dopo e tirare un calcio a Chaz buttandolo a terra.
Hilary si precipitò tra i due.
- Basta! Chaz, piantala, vieni via con me! Basta ho detto! - ma in tutta risposta si prese uno schiaffo fortissimo da Eric in piena faccia, che le fece girare la testa e cadere per terra.
Negli occhi di Chaz c'era il terrore nel vedere la sua amica stesa per terra.
- Non. osare. toccarla. ancora. una. volta. - la voce di Justin si fece largo tra gli studenti, causando il silenzio totale.
"No Justin, che fai, cosi ti riconosceranno tutti." ma prima che Hilary ci potesse pensare ancora Justin si fece spazio tra la gente e si avvicinò a Eric.
"Ma quello è Justin Bieber?" "Oddio, Justin Bieber è qui!" "Justin, un autografo?" "Che cazzo ci fa qui quel frocio?" "Non era in tour? Quando è tornato?" queste erano le frasi che aveva scatenato Justin con la sua entrata. E ora cosa avrebbe spiegato?
- Oh, ecco qui Justin Bieberon, il frocetto di turno! Che fai, difendi la tua ragazza? E' un'altra delle tue sgualdrine? - Eric rise, quel tanto che fece incazzare Justin, che gli tirò un pugno dritto in piena faccia, facendolo cadere a terra sanguinante.
Eric si rialzò barcollando, si girò verso Hilary e le tirò un calcio in pieno stomaco per provocare Justin.
- Ti ho detto di non toccarla! - e da li, quel che era una rissa tra Chaz e Eric diventò una rissa tra Justin Bieber e Eric.
Ovviamente la meglio l'aveva Justin. A Hilary salì una rabbia improvvisa che poi si trasformò in lacrime.
- Basta, fermi, vi prego! - Eric in tutta risposta colpì Justin in uno zigomo e li la rabbia si fece sentire ancora piu forte.
- Stronzo! - urlò, precipitandosi verso di lui e tirandogli un calcio in piene palle. Eric si piegò per terrà tenendosi le parti basse mentre Hilary continuava a sferrargli calci.
- Lili, basta! - Ryan la fermò per le braccia ma non c'era modo di contenere l'odio che provava verso quel ragazzo.
Eric ormai era KO.
- Mai piu, e dico proprio mai piu, fatti vedere da me. Sei un verme, mi fai schifo, e fai schifo anche a Katerine. - gli sussurrò vicino, poi si girò e corse via, in uno scrosciare di applausi sorpresi.
Corse il piu lontano possibile per non far vedere a tutti le lacrime che in quel momento le percorrevano le guance.
Si sedette su un muretto e pianse, per lo stress, per la paura, per la rabbia.
Aver visto Chaz e Justin picchiarsi con qualcuno le aveva messo addosso troppa rabbia e troppa tensione.
E sapere che Justin si era picchiato per lei, che effetto le faceva? C'era un piccolo spruzzo di felicità in quel fiume di lacrime.

JUSTIN'S VERSION.
Hilary corse via. Feci per inseguirla ma un gruppo di ragazze mi fermò chiedendomi autografi, foto e tutto.
Le scansai dicendogli che non potevo e che ero ridotto troppo male, promettendogli però che se mi aspettavano sarei tornato da loro. E l'avrei fatto, perchè non deludo mai le mie beliebers.
Presi la macchina e cominciai a cercare Lili dappertutto, ma sembra sparita.
Girai l'angolo e posteggai, decidendo di proseguire a piedi.
Dietro un edificio c'era un muretto, sopra al quale una ragazza piangeva tenendosi le ginocchia. Riconobbi la chioma corvina di Hilary e le corsi accanto.
- Lili! - lei alzò lo sguardo e appena mi vide si buttò tra le mie braccia.
- Non dovevate, non dovevi, perchè..perchè. - continuava a dire parole senza senso, e io non capivo cosa intendesse.
- Lili, guardami negli occhi. - le disse tirandole su il mento e inchiodando il suo sguardo bagnato al mio.
- Perchè piangi? - le chiesi.
- Odio vedere i miei amici picchiarsi con qualcuno. Nessuno vi deve toccare, cazzo. E poi tu ti sei picchiato per me..nessuno lo aveva mai fatto. - la strinsi forte a me. Come posso dirle che mi piace da impazzire? Che quando l'ho vista a terra, il cuore ha smesso di battere? Che anche quando piange è meravigliosa?
- Ti fa ancora male? - le passai un pollice sulla guancia e le asciugai le lacrime.
- No, ora no. - mi regalò un grande sorriso, finchè non tornammo in macchina e ci dirigemmo verso la piazza. Dovevo tornare dalle mie beliebers.
Dopo che ebbi firmato autografi, risposto a domande, fatto foto, dato e ricevuto abbracci, con un gran sorriso sul viso tornai da Lili che mi aspettava in macchina.
E' impossibile non sorridere con loro.
Abbiamo preso tutta la storia della rissa sul ridere. Chaz si è ricavato un occhio nero, ma è tutto ok.
L'unica che non ride e che continua a fissare fuori dal finestrino è Hilary.
- Piccola, tutto bene? - Ryan le accarezzò una spalla e io mi ritrovai a stringere piu forte il volante.
Frenai, feci per entrare in casa ma Hilary mi fermò. Mi guardò con occhi di ghiaccio. Non erano piu azzurri, erano ghiacciati. Si era spento qualcosa.
- Ehi raga, venite? - Ryan e Chaz ci guardavano dalla soglia della porta.
- Un attimo. - Hilary rispose senza nemmeno girarsi dalla loro parte, e io non capivo.
La porta si chiuse e rimanemmo solo noi, con il silenzio intorno.
- Chè c'è? - le chiesi.
- Perchè l'hai fatto? -
- Che cosa? - non riuscivo a capire.
- Perchè mi hai difesa, sei uscito allo scoperto creando scompiglio tra tutte quelle persone, ti sei picchiato con un ragazzo rischiando di rovinare la tua immagine da bravo ragazzo, rischiando di deludere le tue beliebers. Perchè? - il mio cuore batteva a mille. Ho fatto davvero tutto questo? In quel momento per me contava solo lei.
- L'ho fatto perchè una donna non si picchia. - "SEI UN CRETINO BIEBER, DILLE CHE TI PIACE, FORZA."
"E se io non gli piaccio?"
"Sei Justin Bieber, a chi non piaci?"
"Hai rag..no ma che dici? Stupida mente, stai zitta."
- Ah. - abbassò gli occhi, delusa.
- Ma tu ti ricordi di me? - "Perchè cambio discorso, maledizione?"
- Certo, quelle sei uova non sono andate via facilmente sai? - smorzai un piccolo sorriso.
- Ma ero ricoperto di farina, non mi si riconosceva, come.. -
- Ho riconosciuto i tuoi occhi. - non mi fece nemmeno finire la frase.
- I miei occhi? - chiesi sorpreso.
- Si, è difficile dimenticare due occhi nocciola cosi belli. -  appena si rese conto di quello che aveva detto le sue guance si tinsero di rosso.
- M..meglio se entriamo. - si diresse verso la porta, quando la presi per un braccio e la feci voltare verso di me, stringendola al mio petto.
- I tuoi sono molto piu belli. - fissai i suoi occhi azzurri per qualche secondo, quel tanto che bastasse per vederci dentro una luce colma di gioia e l'infinito, poi posai le mie labbra sulle sue.

HEEEEEEILA, WATCH ME!
VI PREGO SCUSATEEEE, HO AGGIORNATO TARDISSIMO, SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo! Ci ho messo un pò a scriverlo, comunque piano piano aggiorno tutte le storie, qualche recensione? Vi prego :(
Un bacio, Sara.

  
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