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Autore: thecouchcarrot    17/08/2012    2 recensioni
Dean lavora nel settore vendite e si è appena trasferito nel quartiere, e il suo vicino è definitivamente matto da legare.
Dal capitolo 30: Dean strinse le palpebre. “Non sono adorabile, i copriteiera sono adorabili.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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CAPITOLO 19
 
Sam non lo sapeva ancora, ma stava per far cadere i tasselli del domino nella vita di Dean.
 
Capodanno, e stava aspettando all’aeroporto per il suo volo, approfittandosi del wi – fi e guardando video idioti su you tube. Gli era stato permesso di usare il suo computer negli ultimi tre mesi, ma niente internet, ed era come – come essere Rip Van Winkle. Aveva un sacco da recuperare.
 
Dean chiamò, domandandogli del volo. “È tutto nella norma.” Lo rassicurò Sam. “Nessuna precipitazione pesante dalla tua parte, solo un qualche fiocco di neve, quindi dovrei arrivare intorno alle sei del pomeriggio, col tuo fuso orario. Se parti di casa alle cinque dovrebbe andarti di lusso.”
 
Dean si schiarì la gola e fece un pausa imbarazzante. “Riguardo a quello. Sammy, stavo pensando … sarebbe più semplice se prendessi un taxi fuori dall’aeroporto. Non ti preoccupare, pagherò io la corsa.”
 
“Cosa?” Chiese Sam. “È un’ora di macchina. Ti costerà un sacco, Dean. Cosa devi fare di così importante?”
 
“Niente, è solo che …” Sospirò.  “Ok, sarò sincero con te. Il fatto è che … l’ultima volta che ho guidato fino a là … quando ho dato uno strappo a Bobby, mi sono fermato a fare benzina, e questo tizio stava rapinando il posto …”
 
“Santa merda, stai bene?” Esclamò Sam.
 
Diverse altre persone sedute sulle sedie di plastica si girarono a guardarlo.
 
“Sì, tutto ok.” Rispose Dean. “A dire il vero … gli ho fatto il culo. Ma ha sparato a questa donna, e anche lei sta bene, però dopo mi sono sentito di merda e non penso di poter sopportare che succeda di nuovo quindi non ho davvero voglia di arrivare fino a là e so che non ha senso, ma mi dispiace.” L’ultima parte uscì in fretta e quasi incomprensibile.
 
Sam avvertì una strana sensazione di vuoto nello stomaco e chiese a Dean “È  stato in un Texaco?”
 
Silenzio. “Come lo sai?”
 
Sam fu preso da una risata incontrollabile. “Amico, sei famoso su internet. È un’epidemia.”
 
“Cosa?” La voce di Dean si alzò di un’ottava. “Ho chiesto espressamente all’ufficiale Mills di non rilasciare il mio nome –”
 
“No, no, la tua faccia è oscurata.” Lo interruppe Sam. “Ma qualche TG locale ha mandato in onda un  segmento dell’Eroe del Texaco con il filmato di un tizio stra – tosto ‘che ha richiesto di rimanere anonimo’ intento a picchiare a sangue un teppistello fallito e hai, tipo, due milioni di visite su YouTube.”
 
“Merda.”
 
“Mi sembrava di aver riconosciuto le mosse di papà. Però poi ho pensato che magari il tizio era un marine o qualcosa del genere, combattono tutti nello stesso modo.” Sam ridacchiò e si passò una mano tra i capelli. “Ti meriti una A, Dean, sto in riabilitazione tre mesi e mio fratello diventa Batman! Le fottute fascette, Dean!”
 
“Non va bene, Sam!” Sam poteva praticamente sentirlo fare su è giù. “E se qualcuno al lavoro vedesse il video? Non posso permettere che si sappia in giro.”
 
“Cosa, che sei un eroe?” Gli chiese Sam, incredulo. “E comunque, sono tuo fratello, e nemmeno io ti ho riconosciuto.”
 
“No, ma quando te l’ho detto, hai capito che ero io.” Dean sospirò. “E che fossi giustificato o meno, e francamente dubito di esserlo stato, mi fa sembrare, volendo essere positivi, uno di quei vigilantes violenti, e al peggio uno di quei tizi che vanno in cerca del rischio …”
 
“Senti, Dean, ti stai facendo un sacco di problemi inutili. E fattelo dire da un avvocato fallito che ha lasciato il college: sì, eri giustificato.” Sam sbuffò. “Aveva sparato a quella donna, cazzo. Qualunque cosa sarebbe stata giustificabile. Ci vediamo tra qualche ora.”
 
*
 
Il volo arrivò con mezz’ora di anticipo, grazie al vento a favore, o qualcosa del genere. Sam considerò di chiamare Dean per avvertirlo, ma decise di non farlo. Era il suo turno di arrivare a sorpresa.
 
Sam non considerò la follia della sua decisione finchè il taxi non parcheggiò di fronte alla casa beige con le finestre scure e nessuna macchina nel vialetto. Ma hey, non poteva mancare più di una mezz’ora all’arrivo di Dean, quindi portò semplicemente la sua valigia sulla soglia della casa e ci si sedette sopra, pronto ad aspettare.
 
Si infilò le mani in tasca e rabbrividì. Che tempo schifoso. La California era meglio.
 
La porta della casa alla sinistra di quella di Dean si aprì, e ne uscì un uomo. I suoi folti capelli neri mossi dal vento, una barba da cinque del pomeriggio sul viso, e indossava una salopette da contadino sopra un maglione di Natale. Inoltre, aveva degli stivali da cowboy. Lanciò un’occhiata a Sam e si tolse la sigaretta dalla bocca.
 
Sam lo salutò con la mano.
 
L’uomo si diresse verso di lui, fermandosi spesso per togliersi la neve dagli stivali. Man a mano che si avvicinava, Sam si rese conto che aveva la sigaretta spenta.
 
“Ciao.” Disse Sam, sorridendo. “Sono il fratello di Dean, Sam.” Si alzò e gli porse la mano.
 
L’uomo la ignorò e strizzò gli occhi. “Ha finito il latte.”
 
Sam abbassò lentamente la mano. “E deduco che tu sia Castiel.”
 
“James Novak.” Disse l’uomo. “Ma te lo concedo.”
 
“Cos’è questa storia del latte?” Chiese Sam.
 
Castiel o James Novak o chiunque fosse si infilò una mano nella salopette e guardò Sam con attenzione. “Chi era?”
 
Sam aggrottò le sopracciglia. “Chi era chi?”
 
Castiel lo fissò, senza nemmeno sbattere le palpebre. “La ragazza che è morta.”
 
Sam sussultò, deglutì, e smise di respirare tutto in una volta.
 
Castiel continuò semplicemente a fissarlo.
 
E Sam rise dolorosamente, il genere di risata che si fa quando qualcuno ti tira un cazzotto alla spalla, e ammise “Dovrai essere più specifico.”
 
Allora Castiel sorrise, non un sorriso cattivo o intenzionato a prenderlo in giro, ma simpatico, quasi da cameratismo, e disse “Mi piacerebbe farti vedere la mia fotografia, Sam.”
 
“Co – Cosa?” Balbettò Sam.
 
“Ho delle caramelle in casa.” Offrì Castiel. “Lecca lecca.”
 
“Lecca lecca.” Ripeté Sam, incredulo.
 
Castiel schioccò le dita e scosse la testa. “Funziona solo con Dean e i bambini piccoli. Continuo a dimenticarmelo.” Poi sorrise compiaciuto e si infilò la sigaretta in tasca. “Oh, dai, Sam. Muori dalla voglia di saperlo. Vieni a vedere.” Quindi si girò e tornò verso casa sua.
 
Sam sbatté le palpebre, lo guardò per un secondo, e poi lo seguì.











Castiel e il tatto, due sconosciuti. E vedi mai che, forse, Cas è davvero un fotografo? Cosa vorrai mai mostrare a Sam? E perchè Sam non è attirato dai leccalecca? Le risposte a dopodomani, quando aggiornerò, in orario dato che ho la netta sensazione di aver aggiornato con un giorno di ritardo. Ma dovete scusarmi, ieri sono stata particolarmente occupata e la mia giornata si è conclusa con Biancaneve e il Cacciatore, quando sono tornata a casa avevo la nausea per lo schifo di quel film e non ho trovato la forza di aggiornare.
Siete belli, ciao.
  
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