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Autore: CowgirlSara    31/05/2004    3 recensioni
E se un giorno la Compagnia dovesse uscire dal libro, ritrovandosi in mezzo ad un salotto? Cosa pensate che farebbe la padrona di casa?
Genere: Avventura, Commedia, Demenziale, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Boromir, Frodo, Gimli, Legolas, Nuovo personaggio, Pipino, Sam
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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2. Là dove nessun Numenoreano (o Elfo) è mai giunto prima

 

"Eccoci qua!" Esclamò entusiasta la ragazza, voltandosi sorridente verso i suoi due accompagnatori; li trovò con espressione poco convinta e le braccia incrociate sul petto.

"Che posto sarebbe questo?" Chiese Aragorn, indicando il futuristico padiglione alle spalle della ragazza.

"E' Lab City, la fiera del fantasy e della fantascienza." Rispose Sandy allegra.

"E dovremmo trovare delle risposte, al suo interno?" Intervenne Legolas. "Io non capisco..."

"Capirai quando sarai dentro." Affermò lei, portando le mani sui fianchi. "Io vado a pagare l'ingresso, aspettatemi qui." Tornò poco dopo. "Ecco fatto! Lorsignori vogliono precedermi?" Gli disse, indicando con un gesto l'entrata. "Così io mi godo lo spettacolo..." Aggiunse a bassa voce.

"Quale spettacolo?" Domandò Legolas voltandosi di scatto; Sandy rimase interdetta, per essere stata sentita, non aveva tenuto conto l'udito elfico, ma si riprese subito.

"Quello del tuo culo, tesoro." Lui sgranò gli occhi. "Forse non te ne rendi conto, ma hai un'arma impropria qui dietro..." Aggiunse passandogli accanto e dandogli una pacca sul sedere. "Uh, che soddisfazione!" Esclamò, poi entrò nel padiglione.

Legolas guardò Aragorn con un'espressione esterrefatta ed un po' offesa; il ramingo non resisté e scoppiò a ridere.

Dentro c'era un bel viavai di gente, i tre si ritrovarono in mezzo a ragazzini in corsa, adulti incuriositi, adolescenti vestiti in modo bizzarro, musica ad alto volume; Legolas si guardò intorno con aria smarrita, Aragorn con espressione allarmata.

"Va tutto bene ragazzi, seguite me e non perdetemi di vista." Gli disse Sandy, accorgendosi del loro spaesamento.

La ragazza procedeva tranquilla, ogni tanto salutava qualcuno, spesso gente vestita in modo strano, si fermò a parlare qualche minuto con una tipa che indossava una strana uniforme rosa e blu, con un colletto squadrato; i due accompagnatori si scambiarono un'occhiata, notando le dimensioni assai ridotte della sua gonna. La seguirono ancora, finché l'attenzione dell'elfo non fu attirata da qualcosa alla sua destra; Aragorn e Sandy, fortunatamente, se ne accorsero e lo seguirono, mentre si avvicinava ad uno stand. La ragazza sorrise, quando riconobbe le inconfondibili decorazioni della stanzetta.

"Ciao." Lo salutò il ragazzo che stava dietro al banchetto; era vestito quasi come un hobbit, solo che era molto più alto. Aveva pure le orecchie ed i capelli simili a quelli di Sam.

"Salve." Rispose l'elfo.

"Vuoi diventare socio?" Gli domandò il falso hobbit. "Vedo che ti sei già organizzato..." Aggiunse strizzando l'occhio e indicando le sue orecchie; Legolas aggrottò le sopracciglia sottili.

"No, Eric." Intervenne Sandy. "Lui è un mio amico, è solo di passaggio."

"Oh, ciao Sandy!" La salutò il tizio. "E' un po' che non ti si vede alle riunioni." Affermò.

"Ehhh, sai, sono stata impegnata..." Si giustificò imbarazzata lei. "Senti, hai mica visto Luke?" Gli chiese poi.

"E' passato ieri sera, ci ha dato una mano a montare il banco, oggi però non l'ho ancora visto." Le rispose Eric; Aragorn e Legolas intanto stavano osservando l'arredamento, stranamente familiare, e delle figure di cartone appoggiate al muro.

"Questo è un elfo?" Domandò il biondo arciere, Sandy e Eric si voltarono verso di lui.

"E' Legolas!" Rispose entusiasta il ragazzo vestito da hobbit.

"Cosa?!" Esclamò l'elfo vero, poi tornò a fissare l'immagine nella foto.

"Quelli sono i cartoni originali della prima." Continuò il falso hobbit. "Ma che non conosce il film?" Chiese poi a Sandy.

"Beh, sai è di fuori città, non hanno il cinema..." Rispose lei imbarazzatissima.

"Il cinema?" Intervenne Legolas, dall'alto della sua angelica ignoranza.

"Lascia stare." Lo bloccò lei, prendendolo per mano e costringendolo ad allontanarsi. "Ciao Eric, ci vediamo... ah, se vedi Luke mi fai uno squillo sul cellulare?" Il ragazzo annuì.

"Quello non sono io..." Protestava nel frattempo l'elfo. "Non mi somiglia per niente..."

"Senti Eric..." Aragorn era rimasto un po' indietro, per chiedere una cosa all'amico di Sandy. "Chi sarebbe quello nell'immagine a destra?" Domandò, indicando il faccione di Viggo Mortensen.

"E' Aragorn!" Rispose allegro il falso hobbit.

"Ah... lo sospettavo..." Commentò il ramingo allontanandosi; Eric guardò la strana compagnia sparire, domandandosi come Sandy riuscisse a farsi amici sempre i tipi più strampalati.

"Ma la sapete una cosa?" Disse Aragorn, quando ebbe raggiunto Sandy e l'elfo. "Io sono molto meglio di quello lì." Aggiunse indicando col pollice l'immagine lasciata alle spalle.

"Questo è poco, ma sicuro!" Esclamò la ragazza ridendo.

"Il tuo amico ha detto che eravamo noi, ma non è vero... io non capisco..." Affermò Legolas, con aria abbattuta.

"Su, tesoro, non farmi quella faccettina..." Gli disse la ragazza. "Te lo spiego io, sono attori che v'interpretano, è una rappresentazione, è teatro, ora capisci?" Continuò.

"Recitano?" Domandò il ramingo.

"Esatto." Annuì Sandy.

"E interpretano noi?" Intervenne l'elfo.

"E' così, siete dei personaggi famosi sapete!" Dichiarò la ragazza ridendo.

"Eh, amico mio, le nostre gesta sono divenute leggenda." Scherzò Aragorn passando un braccio sulle spalle di Legolas, che lo guardò poco convinto.

"Ne dubitavi?" Gli chiese poi, con un sorriso scherzoso.

"Hey, Sandy!" I tre si voltarono nella direzione del richiamo; stava arrivando un tizio con un’assurda parrucca bionda e degli abiti verdi e neri.

"Oh, ciao Bobby..." Salutò con poco entusiasmo la ragazza.

"Non ti si era ancora vista quest'anno, verrai a vedere la nostra rappresentazione, vero?" Le chiese il ragazzo; non era altissimo, e piuttosto in carne, poi il suo viso era tempestato dall'acne.

"Può darsi, se sono libera... e tu... anche quest'anno fai..." Balbettava, come cercando di evitare il discorso.

"Faccio Legolas, che domande!" Intervenne Bobby; Sandy strinse i denti e socchiuse gli occhi, aveva la sensazione che l'espressione dell'elfo, in quel preciso momento, valesse da sola il disastroso viaggio fin lì, compresi i due spegnimenti della macchina sul semaforo.

"Che cosa?! Ma stiamo scherzando?!" La melodiosa, elfica, sconvolta, voce di Legolas la fece girare di scatto; la sua espressione era allibita. "Lui NON può interpretare un elfo!" Sbottò poi.

"E sentiamo, perché?" Replicò Bobby, portando le mani sui fianchi.

"E lo domandi anche..."

"Si sta alterando, Sandy fai qualcosa..." Le suggerì Aragorn a bassa voce.

"Io..." La ragazza stentava a trovare una soluzione.

"...sei troppo basso, prima di tutto, poi i chili sono troppi, e hai la faccia piena di pustole!" Ruggiva il vero Legolas nel frattempo.

"Senti, grandissimo stronzo, io sono il presidente del Club Ortodosso Tolkieniano, e interpreto Legolas da cinque anni, ho anche fatto un corso di tiro con l'arco..." Ribatté, altrettanto incazzato Bobby. "...e poi, guarda che, la maggior parte della gente, non è uscita dal paginone centrale di Fotomodello dell'anno!"

"Ragazzi, per favore..." Tentò Sandy, senza riuscire a bloccare la discussione.

"Tu non puoi interpretare un elfo, punto e basta, e specialmente Legolas."

"Scommettiamo?"

"E poi che cosa sono questi?!" Domandò infine l'elfo, afferrando un orecchio appuntito dell'antagonista... SWOOP... la protesi di lattice gli rimase tra le dita...

"MA CHE CAZZO FAI?!" Urlò Bobby. "Mi ci sono voluti quarantacinque minuti per metterli!"

"Sono finte..." Mormorava nel frattempo Legolas, osservando la protesi allibito.

"Maledetto idiota!" Gridò Bobby, lanciandosi contro di lui e afferrandogli un orecchio con tutta la forza; Legolas lanciò un urlo, dimenandosi.

"Adesso basta!" Intervenne Aragorn staccandoli. "Questa discussione è durata anche troppo." Aggiunse con il tono da re Elessar.

 

"Ma si può sapere come ti è venuto in mente di cavargli l'orecchio?" Domandò Sandy, mentre i tre camminavano mestamente per i corridoi della fiera.

"Non lo so, sembravano così... finti..." Rispose l'elfo.

"E, in effetti, lo erano." Disse Aragorn.

"Ti fa ancora male?" Chiese poi la ragazza a Legolas.

"Un po', quel pazzo me lo voleva staccare..." Affermò il biondo arciere.

"Era incredulo, non capiva perché non si scollasse." Commentò il ramingo, con un sorriso ironico.

"Per fortuna mi è venuta l'idea di dirgli che era attaccato con la colla teatrale che hanno usato nel film..." Intervenne Sandy. "Adesso comincerà a cercarla per mare e per terra!" Aggiunse ridendo.

"Però, intanto, io ho l'orecchio in fiamme..." Si lamentò Legolas.

"Oh, povero angelo, fammi vedere." Disse Sandy carezzandogli delicatamente il bordo dell'orecchio fino alla punta.

"S... Sandy è meglio che non continui..." Balbettò l'elfo, scansandosi leggermente.

"Perché?" Domandò stupita la ragazza.

"Le orecchie degl'elfi sono molto sensibili." Spiegò Aragorn, con un sorriso malizioso.

"In che senso?" Ribatté lei, che però aveva capito benissimo.

"In quel senso..." Rispose il ramingo gongolando.

"Ahh, e tu ne sai qualcosa, mi pare..." Affermò allora Sandy, con aria complice; Aragorn, però, aggrottò le sopracciglia, girandosi poi verso l'elfo.

"Credo alluda ad Arwen." Gli disse l'amico, sorridendo divertito.

"E come lo sai?! Dovrebbe essere un seg..." Sbottò l'uomo, tornando a guardare la ragazza.

"Tesoro, siete usciti da un libro che ho letto a dir poco sette volte, credi che abbia ancora qualche segreto per me?" Replicò Sandy, con atteggiamento sicuro. "Andiamo, vi offro un gelato." Aggiunse poi, indicando il bar.

"Buonasera, mi fa tre coppe Monte Fato, per favore." Ordinò la ragazza appoggiandosi al banco.

"Coppa..." Mormorò Legolas, che stava alla sua sinistra.

"Monte Fato?" Concluse Aragorn dalla sua destra; lei guardò prima l'uno poi l'altro.

"Ragazzi, partiamo dal presupposto che andare in giro con due figoni come voi mi faccia anche piacere, ma che ora vi mettiate pure a parlare in stereo..." Affermò poi, loro la osservavano come fosse un cono gelato con le gambe. "Andate a sedervi a quel tavolino..." Indicò sconsolata. "Il gelato ve lo porto io..."

Li raggiunse dopo pochi minuti, portando un vassoio con tre grosse coppe di vetro con all'interno una misteriosa sostanza compatta e lucida; Legolas e Aragorn si scambiarono un'occhiata poco persuasa.

"Ecco qua!" Annunciò Sandy, posando il vassoio sul tavolino. "Godetevi il Monte Fato." I due guerrieri fissavano il misterioso alimento con aria interrogativa, mentre Sandy lo aveva già attaccato.

Aragorn afferrò il cucchiaino e prelevò una piccola parte di materia marrone, coperta di denso sciroppo al cioccolato che rappresentava la lava; l'uomo si avvicinò titubante la parte di gelato alle labbra e leccò distrattamente la punta del cucchiaino: il suo viso s'illuminò.

Sandy, che aveva osservato tutta la scena, rise sommessamente; Legolas, invece, guardava l'amico ancora poco convinto. La ragazza gli diede un colpetto col piede, sotto il tavolino, lui la guardò.

"Fatti coraggio." Gli disse strizzando l'occhio; l'elfo si girò di nuovo verso il ramingo, e lo vide gustare con gioia il dolce.

Legolas prese il cucchiaino con una smorfia e lo affondò tra la crema di cioccolato e i ciuffi di panna; se doveva soffrire lo avrebbe fatto bene: si portò l'abbondante porzione alle labbra e le richiuse sul cucchiaio. Sandy sorrideva guardandolo.

Era freddo e si scioglieva delicatamente in bocca, non lo immaginava così... Il sapore era dolce, con una punta di amaro del cacao... era delizioso...

L'elfo alzò gli occhi sulla ragazza con un sorriso soddisfatto, lei corrispose divertita; Aragorn, intanto, procedeva nella sua personale distruzione della montagna oscura.

 

Finito di mangiare il gelato si recarono in un'altra zona della fiera, nei padiglioni dedicati alla fantascienza; Sandy salutava gente qua e là, spesso facendo uno strano gesto con le dita. Si fermarono vicino ad uno strano oggetto, somigliava un po' alla macchina di Sandy, ma senza le ruote, sulle fiancate c'erano scritte e numeri; da dietro l'oggetto spuntò un ragazzo corpulento.

"Ciao Albert!" Salutò la ragazza; quello le venne incontro sorridendo col suo faccione occhialuto.

"Ciao Sandy!" Rispose lui abbracciandola; sembravano molto amici.

"Senti, ti devo chiedere una cosa." Continuò la ragazza. "Non hai per caso visto Luke, non riesco a trovarlo..."

"E' passato ieri, oggi non mi pare di averlo visto in giro... Forse al club di LOTR..." Le disse Albert.

"No." Sandy scosse la testa. "Anche lì è passato ieri, ho parlato con Eric..." Aggiunse sconsolata. "Vabbé, lo rintraccerò in qualche modo... Ma torniamo a noi! Avete fatto un lavorone quest'anno!" Riprese con più entusiasmo.

"Visto, è stata dura, ma questa è la perfetta copia di un Runabout di Deep Space Nine." Dichiarò il ragazzo indicando il misterioso oggetto alle sue spalle; l'elfo e il ramingo la osservarono incuriositi.

"E' fantastico!" Esclamò Sandy.

"Volete vedere dentro?" Chiese Albert, la ragazza già annuiva.

Aragorn osservava i pannelli neri e traslucidi, retroilluminati, all'interno dello strano affare, mentre Sandy e Legolas erano seduti sulle poltroncine di comando; la ragazza volteggiava sulla sedia girevole, e l'elfo si guardava intorno.

"Cosa sarebbe questo coso?" Domandò Legolas osservando i comandi sulla sua testa.

"E' un Runabout... una navetta spaziale." Rispose Sandy.

"E a che cosa serve?" Continuò Aragorn poggiando le braccia sulla spalliera del sedile della ragazza; lei alzò il capo per guardarlo.

"Serve per viaggiare nello spazio, tra le stelle, solo che è finto, la tecnologia ancora non ci permette viaggi spaziali come quelli di Star Trek, purtroppo..." Spiegò.

"Navigare tra le stelle... credo che si possa fare solo con la fantasia..." Mormorò l'elfo.

"E, infatti, non è mica vero!" Esclamò la ragazza.

"Ma è tutto finto in questo posto, non c'è qualcosa di vero nel tuo tempo, Sandy?!"

"Quelle ragazze che ti guardano da fuori il vetro, però, non mi sembrano tanto finte." Affermò Aragorn, con tono ironico, indicando due ragazze fuori dalla navetta, vestite con sfolgoranti minigonne d'argento e dotate di caschetti di allucinanti capelli viola.

"Sarà... ma di che colore sono i loro capelli?!" Sbottò esterrefatto l'elfo.

"Tranquillo, sono parrucche!" Lo rassicurò Sandy ridendo. "Scendiamo." Aggiunse poi, alzandosi dalla poltroncina.

"Tutto finto, artificiale..." Borbottava nel frattempo Legolas; il ramingo lo osservava divertito.

Giunti fuori dalla navetta si videro venire incontro le due ragazze dai capelli viola; le aliene ignorarono Sandy per avvicinarsi subito a Legolas.

"Ciao!" Salutarono in coro con sorrisi da cinemascope.

"Lunga vita e prosperità." Rispose lui, imitando il saluto spesso usato da Sandy; la ragazza trattenne un sorriso, mentre le due fanciulle si scambiavano un'occhiata.

"Quello è un saluto di Star Trek, noi siamo le ragazze di UFO." Rispose poi la prima.

"Eh già." Confermò la seconda annuendo.

"Oh, scusate..." Mormorò imbarazzato l'elfo, con l'aria di uno che non ci ha capito nulla; Aragorn e Sandy ridacchiavano in un angolo.

"Io sono Cindy e lei è Mindy." Si presentò la prima ragazza, indicando la sua compagna; Legolas aggrottò le sopracciglia.

"Sì." Annuì la seconda. "Io sono Mindy, lei Cindy." Ribadì; l'elfo era leggermente interdetto.

"Beh... Cindy e Mindy..."

"Ma no, lei Mindy, io Cindy!" Sbottò la ragazza a destra; Legolas non sapeva più dove guardare.

"Io, veramente..." Biascicò timidamente.

"Ragazze..." Intervenne Sandy, passando il braccio sotto quello di Legolas. "Me lo confondete." Affermò con tono premuroso; lui la guardò, sospirando sollevato. "Che ne dici, ce ne andiamo?" Gli domandò poi.

"Oh sì, ti prego." Rispose l'elfo con espressione supplichevole.

"Allora..." Sandy tornò a voltarsi verso le ragazze. "Vi salutiamo, baciate tutti alla Shado." Disse loro con tono scherzoso; le due aveva un'espressione stupita.

"Ma è il tuo ragazzo?" Domandarono in stereo, mentre la ragazza e l'elfo gli davano le spalle; Sandy voltò il capo, sorridendo.

"Perché? Che ci sarebbe di male?" Rispose soddisfatta, stringendo il braccio di Legolas; le ragazze si scambiarono un'occhiata a bocca aperta, Aragorn le salutò con la mano.

"Non abbiamo trovato il tuo amico." Ricordò il ramingo, quando furono nel piazzale del parcheggio; Sandy fece una smorfia rassegnata.

"Beh, ho ancora un paio di posti dove cercarlo, però adesso torniamo a casa, si è fatto tardi." Affermò lei, osservando il sole che tramontava dietro al padiglione; i due amici annuirono.

 

CONTINUA…

   
 
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