Autrice: KumaCla

Titolo: You are under my skin (deep in)

Pairing: Lord Voldemort(Tom Riddle)/Human!Female!Nagini; accenni a Lord Voldemort/Bellatrix

Genere: Drabble (se esistesse metterei anche Unresolved Sexual Tension, grande come una casa)

Avvertimenti: Angst, Dark

Note: drabble scritte per la sfida di Verderame Alih, intitolata L'oscuro e il serpente. L'idea mi ha ispirata, quindi eccomi qui. Di Nagini non si sa molto, se non che era uno degli Horcrux e che Voldemort non se ne separava mai: ho risolto inventando di sana pianta. Nagini è una donna, Tom la seduce quando ancora aveva tutti gli zigomi e il naso al posto giusto (e anche i capelli), lei lo ama, lui la trasforma in un Horcrux, lei lo accudisce. Tutto chiaro? Ah, sì, ovviamente Voldemort è conteso sia da Nagini che da Bellatrix. Titolo e sottotitoli vari sono presi dalla canzone Poison di Alice Cooper che conoscete tutti.

 

You are under my skin (deep in)
 

 

Frammento numero 1: ghiaccio ~ Your web, I'm caught

Poteva sentire il ghiaccio del suo respiro sulla propria pelle: nessuno aveva mai osato così tanto, d’altronde non aveva permesso a nessuno di avvicinarsi. Ma non le dispiaceva.

Quando alla fine - dopo un tempo che le parve infinito - Tom le sfiorò una mano venne scossa da un brivido, ma subito fu delusa da quel casto contatto e sibilò, insoddisfatta, andando a sbattere contro la parete umida della cripta.

Il ragazzo sorrise - un sorriso ammaliante, seducente, vincitore - e Nagini, intrappolata tra quelle vecchie e fredde mura, comprese che per la prima volta si era tradita, si era esposta e aveva rivelato a quel mago il desiderio di essere posseduta da lui.

Nagini comprese che sarebbe sempre stata in suo potere.

 

Frammento numero 2: sangue ~ One look could kill

Alcuni Mangiamorte avevano riso sguaiatamente, altri le avevano incitate alla rissa, altri ancora avevano scommesso. Poi Lord Voldemort era comparso ed entrambe avevano abbassato le bacchette, con sguardo colpevole.

Tom sussurrò qualcosa a Bellatrix: la ragazza abbassò gli occhi, annuì e poi scomparve con i suoi compagni. D’un tratto non c’era più nessuno nella sala.

«Nagini» la chiamò, con voce dura. L’avrebbe punita? Allora perché sentiva il sangue ribollire nelle vene?

«Padrone».

«Lo sai che non tollero questi comportamenti» le disse avvicinandosi «E non tollero che tu ti faccia male» concluse, accarezzando il labbro spaccato e facendo cadere una stilla di sangue.

 

Frammento numero 3: fremito ~ My pain, your thrill

«Mi serve un favore, Nagini» iniziò, mentre le accarezzava un fianco, rubandole un sospiro - solo il primo di molti altri.

«Tutto quello che volete» sussurrò sperando in un contatto più intimo.

«Anche il tuo corpo?»

«Credevo lo sapeste» sibilò suadente, stringendosi a lui «È già vostro».

Poi d’un tratto le si mozzò il respiro - le labbra voluttuose aperte ad un soffio da quelle di Tom - e il corpo si irrigidì, pervaso da un atroce dolore. Quasi non sentì le mani dell’uomo accarezzarle la guancia nivea, per un istante non riuscì neanche a focalizzare il bel volto che la fronteggiava.

Ma lo sentì chiaramente, tra le fitte che la pervadevano e la laceravano, il fremito di piacere di Lord Voldemort.

«Ora non ti separerai mai più da me».

 

Frammento numero 4: veleno ~ Your poison runnin’trhu my veins

Accolse il capo di Lord Voldemort sul suo grembo e si assicurò che il resto del corpo riposasse con comodità sul divano logoro, il velluto dei cuscini rovinato dal tempo.

«Mi siete mancato» disse, accarezzandogli il volto deturpato con le sue mani fredde e affusolate.

«Ho bisogno di te» bisbigliò senza forze il mago, mentre gli occhi dorati di Nagini si accendevano di gioia nel sentire quell’ordine - quella richiesta.

«Sono qui, padrone, non me ne sono mai andata».

Voldemort parve ignorare quella dichiarazione e le richiese il veleno; prontamente Peter Minus apparve con una fiala, per raccoglierlo.

Mentre aiutava Tom a bere la sostanza, Nagini si chiese se fosse davvero la sua tossina a scorrere in lui, perché le pareva che fosse il suo padrone a strisciare dentro di lei, nelle sue vene, fino al cuore.

 

Frammento numero 5: gelosia ~ I hear you calling and it's needles and pins

«Mio Signore!» ossequiò con voce acuta Bellatrix, gli occhi accesi da una folle euforia «Mio Signore, siete tornato». Da me.

Le labbra vermiglie non avevano osato aggiungere altro, ma sia lei che il suo padrone avevano udito quelle due parole. A Nagini parevano riecheggiare come se fossero state urlate. Da me. Da me. Da me. A Nagini sembrava che l’eco tornasse indietro e le lacerasse la pelle.

Lord Voldemort sorrise con soddisfazione alla sua devota, facendola sedere al proprio fianco, mentre lei restava in piedi, alla sue spalle, sempre serva e mai padrona. Gelosa.

Poi sentì Tom, il suo Tom, prenderle la mano.

«Nagini, non ti allontanare».

Sorrise. Un ordine, uno dei tanti; una richiesta, una supplica.

«Come comandate, padrone».