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Autore: Anor    17/08/2012    2 recensioni
"Questo racconto narra di un amore clandestino all'interno di una corte feudale.
Lei è una nobildonna, costretta a prendere in sposo un giovane principe del suo stesso rango; lui è un umile giardiniere dal gran cuore, intelligente e sveglio, oltre che bellissimo.
L'amore riuscirà ad abbattere anche le barriere sociali più rigide? I giovani riusciranno a coronare i loro sogni?"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Ecco qua il nuovo capitolo che tutti aspettavate (?). In realtà, pensavo di trattare molti più argomenti, ma ci avevo preso gusto, per cui ho dovuto tagliare molto prima del previsto. Beh, spero che non risulti pesante.
 

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno lasciato un segno. Per me è stato importantissimo, un aiuto enorme, sul serio.
Senza di voi questo capitolo non sarebbe mai arrivato. Grazie di cuore.

 

 

II.
 

-Non avete di che temere, principessa-

Il sole era tramontato già da qualche ora e Monna Berta aveva appena deciso di coricarsi, quando silenziosamente Raja entrò nella stanza.

-Avete qualche buona nuova?- chiese subito la principessa, avvicinandosi all'ancella con aria trafelata ed una mano al petto.

-Certamente, mia signora.- rispose chinando leggermente il capo -Ho parlato con il signor Thomas e siamo riusciti a trovare accordo sul vostro incontro segreto.-

-Non tenetemi sulle spine, Raja. Cosa dovrò fare? Sarà rischioso?-

-Potete stare tranquilla. L'incontro sarà nel primo pomeriggio di giovedì prossimo, quando vostro padre il re si ritirerà nelle proprie stanze come è solito fare ogni giorno.- annunciò con un sorriso

-Dovrò aspettare quasi un'intera settimana!- sospirò tristemente -Ma dove ci potremo incontrare in pieno giorno, senza essere visti?-

-Vi accompagnerò personalmente alle stalle reali.- Cominciò a spiegare la donna -Direte che volete fare una passeggiata a cavallo e che volete stare sola. Raggiungerete una radura nel bosco, seguendo la stalliera, amica fidata di Thomas. Mi assicura che quello è il luogo più sicuro in cui vi possiate incontrare. Nessuno, a parte Ashley, vi vedrà assieme.-

-Il piano parmi essere di grande ingegno. Ma questa stalliera, Ashley, si rivelerà una fedele alleata? Non si è mai troppo prudenti, in queste faccende.-

-Il signor Thomas mi ha riferito che si fida di lei come di una sorella di sangue. Mi ha assicurato che non avrebbe mai dato un incarico così delicato ad una persona della quale non si fidasse ciecamente.- la rassicurò Raja -Non voglio prendere meriti che non ho: il piano è stato ideato interamente dal giardiniere, mia signora. Possiede una grande sveltezza mentale.-

-Lo so, Raja. Ne ha dato brillantemente prova durante la nostra conversazione mattutina.- disse la ragazza, sorridendo al ricordo delle parole del biondo. -Mi avete fatta felice. Adesso riposerò con più tranquillità.-

-Vi auguro di passare una buona notte, principessa.- E così l'ancella si congedò.

***

Quel giovedì la corte era in fibrillazione.

Ogni rappresentante della famiglia reale aspettava trepidante notizie dal confine. Entro il giorno seguente sarebbero dovuti arrivare i tre sfidanti, per cui le sentinelle erano state avvisate di inviare un messaggero per annunciare la venuta di uno dei principi.

Anche Donna Berta era emozionata, ma per un motivo differente. Aspettava ormai da sei giorni l'incontro che sarebbe avvenuto quel pomeriggio e continuava a prepararsi mentalmente il discorso che avrebbe fatto a Thomas. Fortunatamente tutta la sua agitazione passava inosservata, in un momento simile.

-Berta, sei anche tu impaziente di vedere i principi che si batteranno per la tua mano?- chiese la madre con dolcezza, carezzando i capelli della principessa.

-Sì, madre.- disse sorridendo -Per questo vorrei chiedevi il permesso di uscire a cavallo, questo pomeriggio. Mi piacerebbe potermi schiarire le idee passeggiando nel bosco.- Il viso della giovane si caricò di speranza. -Vi prego, madre-

-Certo, figlia mia. Comprendo la tua posizione, ci sono passata anche io, alla tua età.- Rispose comprensiva. -Ma sarebbe meglio che tu avessi compagnia, il bosco è pericoloso. Puoi chiedere a tuo fratello di accompagnarti.-

-No madre, volevo stare sola. Ma posso accettare la compagnia di una serva, magari della stalliera, che mi conduca nei sentieri del bosco senza che voi possiate temere che mi perda-

-La cosa mi sta bene, ma non tornare tardi. C'è la possibilità che arrivino prima del tramonto.-

-Certamente, starò via lo stretto necessario. Grazie, madre. E' bello sapere che posso contare sempre sulla vostra comprensione-.

Madre e figlia stettero in compagnia tutta la mattina, mangiarono insieme alla loro famiglia e si separarono nel dopo pranzo.

Appena il re si ritirò nelle sue stanze, la principessa seguì Raja verso le stalle.

Quando varcarono la soglia una bella ragazza in vesti maschili le salutò con un inchino. Era più bassa di Berta ma più magra: il fisico fasciato dagli abiti di pelle e cuoio poteva far invidia alle più belle fanciulle del regno, e la coda di capelli castani che arrivava fin sotto le spalle sembrava molto curata.

-Piacere, io sono Ashley. La mia giumenta è già bardata, se volete posso aiutarvi a bardare la vostra cavalcatura.-

-Il piacere è tutto mio, Ashley. Il mio nome è Berta.- chinò leggermente la testa -Vi ringrazio molto per l'aiuto che mi offrite, lo accetto volentieri.-

-Quale cavallo montate, principessa?- chiese la stalliera.

-Bessie, la giumenta Mustang pezzata-

La ragazza si girò stupita, alzando un sopracciglio.

-Nemmeno mio fratello ha apprezzato la mia scelta- disse Berta rattristata -mi ha sempre presa in giro perché diceva che la mia cavalla sembrava una mucca, che non era abbastanza elegante per una nobildonna. Ma io mi sono innamorata immediatamente del suo sguardo elegante e dolce, non ho potuto fare a meno di sceglierla.-

-Non mi fraintenda, signora. E' un cavallo eccezionale, checché ne dica vostro fratello. Ero stupita semplicemente perché non è una cavalcatura usata sovente per le semplici passeggiate! Il Mustang è un cavallo forte e difficile da domare, per di più raro in queste regioni. Vi devo veramente fare i complimenti per la vostra scelta!-

La principessa, piacevolmente stupita, distese il volto in un sorriso e rispose: -Sono contenta che almeno a qualcuno piaccia. E la vostra giumenta come si chiama?-

-Miss Ellie. Volevo un nome regale per lei. E' questa qui alla vostra destra-

Una cavalla saura con delle macchie bianche ruminava placidamente dell'avena; Berta le accarezzò il muso e poi seguì Ashley nella sala dei finimenti. Un forte odore di cuoio impregnava quella stanza buia ed umida. La stalliera afferrò una sella all'amazzone e passò alla principessa le briglie, per poi dirigersi verso l'ala destra delle scuderie.

Arrivarono ad uno dei box più grandi ed entrarono.

Bardarono velocemente la grande giumenta bianca e nera, Berta prese le redini e la guidò all'esterno. Poco dopo Ashley la raggiunse, già a cavallo di Miss Ellie.

Scese e aiutò la principessa a salire in groppa, in seguito partirono alla volta della foresta a trotto leggero.

-Perché cavalcate a gambe aperte, come un uomo?- chiese la principessa, notando che la stalliera non montava all'amazzone com'era uso di tutte le donne.

-Perché così è molto più comodo e sicuro. Vi disturba, mia signora? Posso tornare indietro a cambiare sella.-

-Assolutamente, la mia era solo curiosità. Quando ne avrò l'occasione, proverò anche io-.

La principessa provava già una grande simpatia per quella ragazza. Sentiva che si poteva fidare di lei, sapeva che era una brava persona.

Parlarono amabilmente per tutto il tempo, quasi fossero amiche da sempre, fino a che non giunsero in una radura soleggiata. Un ruscello scorreva limpido e puro tra le rocce del bosco e l'aria era fresca, così come l'erbetta verde che ricopriva tutta la superficie dello spiazzo. Dall'ombra degli alberi vicini al fiume comparve un uomo. Thomas. Si avvicinò a Berta e le porse una mano per aiutarla a scendere da cavallo. Quando fu scesa, le baciò il dorso della mano mormorando: -lieto di rivedervi, principessa-. Fece poi un cenno di saluto ad Ashley che, prese le redini di Bessie, scomparve tra gli alberi del bosco.

-Di cosa mi volevate parlare, mia signora?- chiese il giovane.

-Temo che non potremo continuare a vederci.- La ragazza si morse il labbro inferiore ed abbassò lo sguardo. -Almeno non alla luce del sole-.

In quel silenzio così pesante quasi si sentivano i battiti furiosi del cuore dei ragazzi.

-E perché, principessa?- La voce del giardiniere era colma di dolore -Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato?-

-Per l'amor del cielo, no! Voi non c'entrate!- esclamò Berta -Il problema fondamentale non sta nella vostra classe sociale, quanto nei miei doveri di principessa-.

Thomas le stava vicino, accarezzandole un braccio lievemente, quasi temesse di farle male.

-Mi sposo.- annunciò infine lei con tono grave.

 

Note dell'autrice

Per questo capitolo volevo fare diverse precisazioni su dei particolari che meritano un po' più di attenzione, almeno secondo me. La scelta del cavallo di Berta non è stata per niente casuale. Volevo un cavallo che rappresentasse Adam, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Non volevo un cavallo elegante, volevo un cavallo potente. La scelta è ricaduta sul Mustang perché è un cavallo indipendente, difficile da domare. Inoltre altri due particolari di questo cavallo mi hanno indirizzato verso la scelta: per prima cosa, il nome della razza; perché bisogna dirlo, è una coincidenza fenomenale che Adam abbia una Mustang come macchina! E poi, il mantello; i Mustang possono essere anche pezzati e mi attraeva dare a Berta un cavallo col mantello non uniforme. Ho scelto la pezzatura bianco-nero per richiamare più evidentemente il tema affrontato da Adam in "Better Than I Know Myself". Inoltre, ho deciso di dare alla cavalla di Ashley il nome e l'aspetto della giumenta che realmente possiede (sia benedetto Twitter, che ogni tanto si rende utile). Spero vivamente che vi sia piaciuto e che tutte queste beghe sui cavalli non vi abbiano annoiato a morte xD Beh, fatemi sapere :)

 Un bacione,
Anor

   
 
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