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Autore: MariiiDirectioner_    17/08/2012    2 recensioni
Questa storia parla di Charlotte Tomlinson ... seguete la storia :)
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo.
1 Giugno.Doncaster.11:06.
-LOTTIEEE! CORRI SUBITO QUI!-gridò mio fratello Louis dal soggiorno. Andai a vedere cosa voleva.
-Che vuoi ora?-dissi sbuffando.
-Perché la casa è sottosopra, i ragazzi dove sono??-disse infuriato.
-Non lo so!! Chiedilo a loro!-dissi guardandomi intorno.
-Ora pulisci tutto.- disse andando a posare le buste della spesa in cucina.
-Io non faccio un bel niente!-dissi salendo le scale.
-LOTTIEEE!VIENI QUI-gridò infuriato.
-LOUIS, LASCIAMI IN PACE!-dissi andando in camera e sbattendo rumorosamente la porta e chiudendola a chiave. Non mi sono ancora presentata,sono Charlotte Tomlinson detta Lottie , come avete capito sono la sorella di Louis, ho 17 anni. Vivo con mio fratello Louis e i suoi 4 amici , che formano una band: i One Direction I miei genitori sono morti in un incidente stradale e io per fortuna sono andata in affidamento a mio fratello. Ho i capelli biondi lisci, gli occhi azzurri, sono magra e diversamente alta. Ho una migliore amica , si chiama Faith. E uguale a me. Sembriamo gemelle. Ritornando a prima mi buttai sul letto e mi addormentai. Dopo non so quanto, sento che bussavano alla porta.
-APRI IMMEDIATAMENTE QUESTA PORTAA!!- urlava. Mi alzai e con il viso assonnato andai alla porta. Appena apri la porta,Louis mi tirò uno schiaffo. Mi toccai la guancia dolorante con gli occhi lucidi. I ragazzi dietro avevano visto tutta la scena e se ne stavano impalati.
-Ma sei tutto scemo o cosa?-dissi con le lacrime agli occhi . Gli sbattei la porta in faccia. E mi rimisi a piangere a letto. Ripensavo a tutto ripensavo che tra qualche giorno i miei genitori fanno 1 anno che sono morti, ripensavo a quando quel dannato 5 giugno successe il peggio. Eravamo a casa faceva dannatamente caldo, mia madre e mio padre andarono a prendere il regalo del mio compleanno,un vestito fantastico, verde ,scollato in poche parole MERAVIGLIOSO. Non l’ho ancora indossato, e lì conservato nel mio prezioso armadio. Le lacrime non la smettevano di scendere , così decisi di andare in bagno per lavarmi la faccia. Apri la porta e mi diressi in bagno , ma fui fermata. Mi girai e trovai l’essere più bello del mondo che aveva gli occhi lucidi. Era Harry.
-Perdonalo, ti prego-disse guardandomi negli occhi Abbassai lo sguardo , era impossibile guardarlo negli occhi, erano qualcosa di speciale. Prese il mio viso con una mano e mi alzò dolcemente il viso. Lo guardai negli occhi e mi sorrise. Ricambiai il sorriso. Arrivò Louis e non aveva un’aria felice.
-Perché vi tenete per mano?-disse curioso. Guardai le nostre mani intrecciate e lasciai la presa.
-Io devo andare in bagno-dissi allontanandomi da loro e entrando in bagno. Mi guardai allo specchio e notai che il mio più bel sorriso viveva sulle mie labbra. Esco dal bagno e mi dirigo in cucina, dove trovo tutti seduti che confabulavano qualcosa.
-Che succede?-chiesi curiosa sedendomi accanto a loro.
-Allora , non è facile da dire …..andrai a vivere con zia Carlotta … -disse Louis torturandosi le mani.
-Perché?-chiesi sconvolta.
-Verranno a vivere qui Eleanor e Danielle..- continuò Liam.
-Che bello, perché non posso rimanere?- chiesi tranquilla.
-Lasciami finire, verrà anche Caroline.-disse Louis.
-COOOOOOOOOSA?QUELLA ZOCCOLA PUO’ VENIRE A VIVERE IN CASA MIA E IO ME NE DEVO ANDARE MA COSA VI SIETE FUMATI?-gridai.
-Ehi!Non chiamarla così-disse Harry.
-E come la dovrei chiamare troia o buttana, quale preferisci?-dissi infuriata.
-TU NON LA CHIAMI IN NESSUN MODO, HAI CAPITO PICCOLETTA?-disse Harry avvicinandosi bruscamente a me.
-IO LA CHIAMO COME VOGLIO QUELLA ZOCCOLA-dissi spingendolo.
-QUELLA ZOCCOLA, COME LA CHIAMI TU , ALMENO HA DEI GENITORI-disse tutto incazzato.
No, non lo poteva aver detto, non poteva avermi fatto questo, no. Scoppiai in lacrime e andai nella porta e prima di uscire
-VAFFANCULO A TUTTI!-dissi con le lacrime che non la smettevano di scendere. Usci di casa e corsi senza una meta precisa. Le lacrime si facevano più forti. Il mio cellulare non la smetteva di squillare , ma non avevo intenzione di rispondere a nessuno. Trovai un parco disperso nel nulla, vidi un albero e mi sedetti lì. Non potevo crederci, non credevo arrivassimo a questi punti. Presi il cellulare e vidi una chiamata Niall.
-Pronto.-risposi a fatica .
-Dio buono, Lottie ti prego torna a casa.-disse preoccupato.
-Sto bene, io non torno a casa , non cercatemi , tornerò io- dissi riprendendo fiato.
-Lottie, Harry è un cazzone e lo sai, ti prego torna.-disse quasi piangendo.
-Ti prego non piangere, tornerò ,stanne certo.-dissi rassicurandolo. Chiusi la chiamata senza dagli il tempo di rispondere. Il tempo passava e si era fatta ora di cena. Non volevo mangiare. Ero sdraiata lì. Il sonno prese il sopravvento e mi addormentai sul prato.
Harry:
Perché l’ho fatto, perché l’ho detto. Sono un cazzone , lo sapevo , ma non credevo di arrivare a dire questo.
-MA CHE COSA TI SEI BEVUTO?-gridò Niall uscendo di casa per andare a cercare Lottie. Vabbene, questa volta ho esagerato. Sali in camera e mi chiusi a chiave.
Niall:
Usci di casa continuando a chiamarla. Finalmente mi risponde. -Pronto- disse con una voce stanca.
- Dio buono, Lottie ti prego torna a casa- dissi preoccupato.
- Sto bene, io non torno a casa , non cercatemi , tornerò io- disse cercando di calmarsi.
- Lottie, Harry è un cazzone e lo sai, ti prego torna- dissi con le lacrime pronte a scendere.
- Ti prego non piangere, tornerò ,stanne certo- disse chiudendo la chiamata e non dandomi il tempo di rispondere. Girai tutta la città , ma non la trovai da nessuna parte. Si era fatta ora di cena. Mi ricordai di un parco disperso nella città , andavo sempre lì da piccolo, così andai lì e la vidi , sotto un albero in tutta la sua bellezza ,dormiva come un angelo, non un angelo qualsiasi, il mio angelo. Mi avvicinai piano e la presi in braccio e la portai a casa. Appena apri la porta tutti mi vennero incontro e la portammo nella sua camera al sicuro.
-DIO NIALL LO SAI CHE TI AMO?-mi disse Louis abbracciandomi.
-Ahaha, lo so , però deve rimanere qui, ti prego.- gli dissi facendo la faccia da cucciolo, funziona sempre.
-No, non fare così, vabbene- disse sorridendo.
-HO FAMEEEEEEE!-gli dissi. Cenammo e andammo a dormire . Stavo andando in camera, ma vidi la porta di Lottie semiaperta e sbirciai e vidi Lottie a terra inginocchio con un rosario in mano.
-Ti prego Dio , perdonami per tutto ciò che faccio , te li sei portati via troppo presto, io ho bisogno di loro qui con me, qui nella mia vita, mi mancano quando mi sgridavano perché prendevo brutti voti oppure perché mi comportavo male, ti prego Dio , falli venire in Paradiso da te, loro ne saranno felici- sussurrò e vidi una lacrime scendere –Falli vivere , falli sentire con te , loro ne hanno bisogno. Io non sono arrabbiata con te perché so che sono dei bellissimi angeli che proteggono me e Louis, sono i nostri angeli custodi , sono le persone più importanti della mia vita. Dio , vorrei stare con loro ,venire in paradiso, a volte avrei voglia di morire per stare con loro, mi mancano troppo, ma non voglio che Louis perda un’altra persona cara, non riesco a sopportarlo questo. Io in questa casa non centro proprio nulla, Harry ha ragione , io sono una persona schifosa, una persona che non merita di stare in questo mondo, una persona che nessuno accetta, una persona che dovrebbe morire al più presto così da fare felici le persone che non mi sopportano più. Dio non fare ammalare nessuno , non farli morire fargli vivere la loro vita , fai morire me. Dio ti amo- continuava a piangere, rimasi sbalordito dalle parole che aveva detto non poteva dire così , cose che non erano affatto vere. Fece il segno della croce e andò a letto continuando a piangere. Andai in camera mia ancora più triste e sconvolto. Mi addormentai piangendo.
  
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