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Autore: Kim_HyunA    17/08/2012    3 recensioni
Kibum voleva un amore come quello dei film, in cui le coppie si incontrano per caso in un bar o in un parco e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Voleva credere che qualcosa del genere potesse esistere veramente
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era passata qualche settimana da quando Kibum e Jonghyun si erano conosciuti, ormai erano diventati buoni amici e trascorrevano la maggior parte del loro tempo libero insieme.
 
Quella sera Kibum aveva proposto di andare sulla spiaggia, era tranquilla in quel momento della giornata visto che tutti i ragazzi preferivano passare le loro serate a ballare o a bere in qualche locale.
 
Era magnifico il mare a quell’ora, il colore che aveva al tramonto era indescrivibile e riusciva a togliere il fiato a Kibum ogni volta.
 
A piedi nudi sulla sabbia, si sedettero in riva al mare, le gambe distese in avanti e il corpo sorretto dai palmi delle loro mani ben piantati per terra.
 
Mentre guardava le onde infrangersi sugli scogli a qualche metro da loro, gli occhi di Kibum si offuscarono per qualche istante, il pensiero di Minho che lo coglieva quando meno se lo aspettava. Pensava che ormai l’avesse superata quella storia, e sì, gli bruciava ancora la ferita, ma se ancora soffriva in quel modo, voleva dire che non aveva fatto alcun miglioramento da quel giorno. A questo punto avrebbe dovuto essere in grado di guardare avanti, di lasciare che la sua vita prendesse una strada diversa e che Minho rimanesse nel passato.
 
La sera faceva sentire Kibum così fragile.
 
-Chi ti ha spezzato il cuore?- chiese Jonghyun nel silenzio di quel cielo blu, interrompendo i pensieri di Kibum.
 
Il ragazzo lo guardò confuso, non capendo la sua domanda, o forse, non volendola capire.
 
- Lo si capisce lontano un miglio. Anche quando sorridi, lo vedo che i tuoi occhi sono tristi, ti metti a fissare il mare con quello sguardo spento.. chi ti ha ridotto così?- chiese e non sapeva se era perché era notte, ma il tono della sua voce gli sembrava più basso, più calmo ed era certo che fosse davvero interessato e sincero nel fargli quella domanda, che non fosse soltanto un modo per riempire un silenzio.
 
Kibum si morse un labbro, sentendo una fitta al cuore. Era davvero così evidente che stava male? Gli vennero gli occhi lucidi e si maledisse, perché non voleva sprecare altre lacrime per Minho e perché non voleva piangere di fronte a Jonghyun.
 
Il ragazzo gli si avvicinò e gli avvolse le braccia intorno alla schiena, facendogli capire che c’era, che anche se non si conoscevano ancora da molto tempo, era suo amico, si preoccupava davvero per lui e non voleva vederlo triste per nessun motivo..
 
Kibum alzò le braccia esitante, stringendole poi intorno al suo collo, tenendolo stretto a sé come se ne andasse della sua stessa vita e si sfogò. Forse ciò di cui aveva veramente bisogno era di piangere con qualcuno, di lasciarsi andare, di esternare tutta la negatività che aveva accumulato, di togliersi quel peso che lo faceva ancora stare male, ma ora non se la sentiva di parlare, di raccontare perché stava così. Gli bastava piangere.
 
E fu immensamente grato che Jonghyun lo stesse sostenendo in quel momento, senza forzarlo a parlare.
 
-Shh, va tutto bene- lo confortò, passandogli una mano sui capelli -Non c’è bisogno che tu mi dica nulla-
 
Grazie Jonghyun.
 
 
 

-Riguardo l’altra sera… grazie- la voce di Kibum era bassa ed incerta. Quando era ritornato a casa quella sera dalla spiaggia, si era sentito uno stupido per aver pianto in quel modo abbracciato a Jonghyun. Non era più un bambino, doveva essere in grado di gestire le proprie emozioni e soprattutto non poteva ancora soffrire in quel modo dopo tutto quel tempo.
 
Eppure ci stava ancora male. Perché quando tutto andava bene, quando la sua vita non si era ancora frantumata in mille pezzi, Minho gli era sempre sembrato perfetto e non aveva mai desiderato cambiarlo in nessun modo. Aveva tutto quello di cui aveva bisogno. L’aveva sempre trattato bene e con rispetto, al punto che ora non riusciva a capire perché si fosse comportato così o cosa fosse cambiato tra di loro. Probabilmente non l’avrebbe mai saputo.
 
Kibum sperava ogni giorno che quello che si diceva a proposito del tempo fosse vero, il tempo guarisce tutte le ferite. Ma quanto ne doveva passare ancora? La sua ferita era ancora aperta, pronta a riaprirsi ogni volta che si permetteva di pensare ai momenti trascorsi insieme o a quello che aveva visto quel dannato pomeriggio. Quanto tempo era necessario?
 
-Non preoccuparti- Jonghyun gli sorrise.
 
Erano seduti sul divano a casa di Kibum. Il ragazzo aveva deciso di invitarlo da lui perché pioveva quel giorno e nessuno dei due aveva voglia di camminare sotto la pioggia battente.
 
Kibum voleva parlargliene, non riusciva più a tenersi tutto dentro, forse se si fosse sfogato, se gli avesse spiegato ogni cosa, si sarebbe sentito meglio alla fine. Non ne era certo, ma, anche se conosceva Jonghyun relativamente da poco, sapeva di potersi fidare di lui, di potergli parlare liberamente senza il timore di essere giudicato o non preso sul serio.
 
Si morsicò un labbro, aprì la bocca per parlare, ma non ne uscì nessun suono. Esitò. Jonghyun se ne accorse.
 
-Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, non c’è fretta. Fino a quando non ti sentirai di parlarne, non farlo, non ti obbligo, ok?-
 
-No… voglio parlarne, sto solo cercando di…- Kibum cercò di riordinare le idee -Quella casa, quella che ti ho fatto vedere qualche giorno fa..-
 
Jonghyun annuì, facendogli intendere che aveva capito ciò a cui si stava riferendo e incoraggiandolo a parlare.
 
-Ho abitato lì fino a qualche mese fa.. insieme al mio ragazzo.. o meglio, ex-ragazzo e…- voleva parlare con calma, non voleva che si sovrapponessero troppe emozioni, non voleva scoppiare a piangere ancora una volta.
 
-Troppi ricordi legati a quella casa?- chiese a bassa voce, quasi temendo di disturbare la catena di pensieri che era certo stessero attraversando la mente di Kibum in quel momento.
 
Annuì.
 
-L’ho beccato a letto con un’altra- concluse con tono piatto, chiedendosi dove avesse trovato il coraggio di dire quella frase ad alta voce. Quel pensiero lo stava tormentando da giorni e giorni e finalmente era riuscito ad esternarlo.
 
Jonghyun alzò lo sguardo verso il volto di Kibum, che teneva il viso basso, gli occhi puntati verso le mani che giocavano nervosamente con le dita. Si accorse del dolore che stava provando.
 
-Kibum…- lo chiamò, senza sapere davvero cosa gli volesse dire.
 
-Era il giorno del nostro anniversario Jonghyun! Erano nel nostro letto! Dio, come ha potuto farmi una cosa del genere? Perché l’ha fatto? Io non… non riesco a capirlo. C’è qualcosa di sbagliato in me? Ho qualcosa che non va?- Kibum iniziò a sfogarsi, dando vita a tutte le domande che lo perseguitavano.
 
-Non c’è niente che non va in te, Kibum, sei…- Jonghyun si interruppe un attimo, ma senza distogliere gli occhi da Kibum che si ostinava a tenere lo sguardo basso -…perfetto, così come sei-
 
Per la prima volta, Kibum alzò gli occhi verso di lui, gli si avvicinò e lo abbracciò. Aveva bisogno del calore di un amico in quel momento. Si sentiva un enorme vuoto dentro ormai. Fu grato del fatto che Jonghyun non disse nulla, che rimanesse in silenzio mentre piangeva, con le braccia strette intorno a lui, facendolo in un qualche modo sentire meglio. O forse era semplicemente perché aveva finalmente trovato il coraggio di sfogarsi, come se, ora che si era tolto quel peso, si sentisse più leggero.
 
-Io ci sarò sempre per te, ok? E non lascerò che qualcuno ti faccia ancora del male- la sua voce calda accanto all’orecchio gli fece correre un brivido lungo la schiena e lo abbracciò ancora più forte; una guancia che riposava contro la sua spalla.
 
-Scusa, ti ho bagnato la maglietta- gli disse con la voce spezzata allontanandosi da lui e tirando su con il naso.
 
-Non importa, si asciugherà. E dovremmo asciugare anche le tue lacrime- Jonghyun portò una mano verso il suo volto, lasciando che le sue dita gli sfiorassero una guancia mentre con il pollice gli asciugava le ultime lacrime. Kibum tremò ed abbassò gli occhi, non riusciva a sostenere lo sguardo fisso di Jonghyun, non ce la faceva.
 
-Ma questa è casa tua?- chiese Jonghyun subito dopo per alleviare la tensione che si era creata tra loro.
 
-No, è di mia sorella ma è via per lavoro. Perché?- gli rispose ancora con occhi lucidi, ma immensamente grato che avessero cambiato argomento, la sua mente aveva bisogno di distrarsi.
 
-Perché non sembra affatto la casa di un ragazzo- si mise a ridere.
 
Sì, probabilmente aveva ragione, si notava il tocco femminile in quella casa, Kibum non ci aveva nemmeno fatto caso fino a quando non glielo aveva fatto notare Jonghyun.
 
-Hai una sorella quindi? Ed è carina come te?- un grande sorriso comparve sul suo volto quando pronunciò quelle parole e Kibum arrossì, ma decise di ignorare quel complimento velato, alzandosi dal divano ed andando verso un mobiletto con dei cassetti.
 
-Ti faccio vedere una sua foto- gli disse, tuffandosi in uno dei cassetti alla ricerca di una qualche foto, era sicuro di averle recuperate tutte quelle che aveva alla vecchia casa. Ma dopo cinque minuti abbondanti di ricerca e nessun risultato, Kibum dovette ammettere che l’aveva effettivamente dimenticata.
 
-L’ho dimenticata… alla vecchia casa- spiegò e Jonghyun si accorse di quel lampo di malinconia che gli attraversò gli occhi. Kibum teneva tanto a quella foto, era l’ultima che aveva scattato con la sorella e non gli andava che rimanesse nella casa in cui abitava Minho.
 
-Jonghyun, ti… ti andrebbe di accompagnarmi a prenderla?- gli chiese, non sentendosela di andare di nuovo da solo. Non ce l’avrebbe fatta ad affrontare Minho nel caso in cui l’avesse incontrato.
 
-Ma certo- rispose pronto -Vuoi andare adesso?-
 
Kibum guardò fuori dalla finestra, aveva smesso di piovere.
 
-Andiamo-
 
 
--
A/N: yeeeh, sesto capitolo!

Come al solito parlerò del nulla in questa nota finale, perché ormai lo sapete che non so mai cosa dire, quindi ciao XD

Giusto una cosa importante (?): settimana prossima parto un’altra volta, quindi niente aggiornamenti, mi dispiace =(

Spero vi sia piaciuto il capitolo e a presto (^__^)/

  
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