Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: pizia    17/08/2012    7 recensioni
Alcuni degli avvenimenti salienti dell'anime visti con gli occhi di un personaggio 'antipatico' che si chiede se le cose sarebbero potute andare diversamente se solo non fosse stato accecato dall'amore. Credo che sai superfluo specificare di chi io stia parlando...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel von Fersen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se solo, quella sera, avessi aperto gli occhi…

 
Disordini a Parigi. La Francia non ama più il suo re. La Francia ama ormai ancor meno la sua regina.
La mia regina.
Sono svedese, neppure una goccia di sangue francese mi scorre nelle vene; neppure una goccia di sangue austriaco; in nessun modo sono un suo suddito. Eppure lei è la mia regina.
Sono finito dall’altro capo del mondo, a combattere una guerra che non era la mia, della quale poco o nulla mi importava, non per un ideale di libertà che non mi appartiene, ma solo per allontanarmi da lei; per fuggire da lei e dal suo amore; dal mio amore. Eppure lei è ancora la mia regina.
Possibile che l’amore sia una condanna? Possibile che io sia la sua condanna? Sarebbe stata una regina migliore senza di me? La Francia l’avrebbe ancora adorata come il giorno che era giunta da Vienna se non fosse stato per me?
Non credo che alla gente che muore di fame importi davvero chi scalda il letto dei propri sovrani, ma se io non fossi esistito lei sarebbe stata più attenta a ciò che le stava accadendo intorno? Si sarebbe maggiormente interessata al suo popolo e alle sue difficoltà? Sono in qualche modo responsabile di averla distratta dai suoi doveri di regina prima ancora che da quelli di moglie?
Probabilmente no, e probabilmente sì, allo stesso tempo.
Non lo so, non so più niente, non sono più certo di nulla se non del fatto di amarla ormai. E forse nemmeno questo è più vero ormai: è da tempo che non le rivolgo parole che non potrei ripetere di fronte a suo marito e a tutta la corte; è da tempo che viviamo il nostro amore più intimamente, lasciandolo bruciare in noi stessi, ma senza condividerlo. E’ ugualmente amore? O è solo un modo di continuare a farsi del male senza nemmeno godere più della poca gioia che deriva dal peccato?
Vorrei poterne parlare con qualcuno, come un tempo facevo con Oscar. Lei è stata il nostro angelo protettore, colei che ha cercato di impedirci di distruggerci a vicenda e colei che ha cercato di porvi rimedio quando invece lo abbiamo fatto ugualmente. Quanto mi mancano la sua compagnia, la sua franchezza, la sua severa amicizia.
Buon Dio, non potevo perdere la testa e l’onore per lei?!?
E’ forte e coraggiosa, leale e generosa, intelligente, colta e raffinata, senza per questo essere svenevole come le dame di corte. Come forse sarebbe anche la mia regina se solo il mio amore non mi permettesse di non vederne i difetti.
Ed è anche bella da far male al cuore. Me ne sono reso conto solo la sera di quel maledetto ballo. Non l’avevo nemmeno riconosciuta da principio, non l’ho fatto finché lei non è scappata dalle mie braccia, delusa e ferita. Dio m’è testimone di quanto lei fosse l’ultima persona al mondo che desiderassi ferire!
Dissi la verità quella sera quando la definii il mio migliore amico, ma da quel preciso istante anche quello è cambiato. E’ cambiato il modo in cui ho preso a vederla e anche quando l’ho rivista, di nuovo in alta uniforme a corte, non ho potuto non vedere in lei la dama dalla vita sottile, il lungo collo flessuoso e gli occhi da cerbiatta. E non ho più potuto guardarla dritta negli occhi e parlare con lei da pari a pari come eravamo soliti fare.
Perché non mi sono innamorato di lei, quando lei, credo, avrebbe contraccambiato i miei sentimenti? Perché buon Dio? Perché?
Sarebbe stato così facile amarla… Non ho mai desiderato una bambolina al mio fianco, un oggettino buono solo per essere sfoggiato alle feste e per darmi qualche splendido erede. Oscar sarebbe stata in realtà la donna perfetta per me. Da quella sera penso spesso a lei; ma alla oscar di sempre, quella di tutti i giorni, non a quella agghindata per la festa. Era un incanto, certo, ma non era quella la Oscar della quale mi sarei voluto e dovuto accorgere. Assorbito nel mio amore per la mia regina, ho sempre dato per scontata la sua presenza, la sua amicizia. Non mi sono mai soffermato a pensare che con lei avrei potuto avere il matrimonio che desideravo. Non mi sono mai reso conto che, se non fosse esistita la mia regina, avrei potuto amarla alla follia, e avesse voluto il Cielo che fosse andata davvero così…
Ma è sciocco pensarci ora. La mia regina esiste. Non posso donare a nessun altra le chiavi del mio cuore, perché non le possiedo più da anni: le ha lei, la mia regina, anche se ora ha deciso di non usarle più.
Ma se anche le cose stessero diversamente, ormai sarebbe tardi anche con Oscar: se anche un tempo mi ha forse davvero amato, ora quel tempo è passato.
Quando l’altra sera l’ho incontrata , durante i tumulti in città, mentre la folla tentava di linciare André solo perché lo credeva un nobile, lei sarebbe stata pronta a scagliarsi tra la gente urlando di essere Oscar François de Jarjays, solo per attirare su di sé le ire della gente e fare in modo che lasciassero in pace il suo attendente. Il ‘suo’ André, come lei stessa lo ha chiamato.
E’ incredibile quanto possiamo essere ciechi e confusi riguardo ai nostri stessi sentimenti e vedere invece chiaramente quelli degli altri, se non ci riguardano.
Lei forse crede che ciò che la lega ad André siano ancora solo affetto e amicizia, ma io so che non è così.
Lei probabilmente non si è ancora resa conto né del fatto che lui l’ha sempre amata, in silenzio e forse senza speranza, e ancor meno che lei ora comincia a ricambiare quel sentimento. Lei ora comincia a rendersi conto di non riuscire nemmeno ad immaginare la propria vita senza avere André al suo fianco.
In fondo lui è stato per lei ciò che lei è stata per me: il punto fermo e saldo a cui aggrapparsi quando tutto il resto va alla deriva. Spero solo che Oscar non commetta l’errore di darlo per scontato, come invece ho fatto io con lei. Sarebbe triste se anche lei si perdesse dietro ad un amore impossibile senza rendersi conto che le basterebbe allungare una mano per afferrare un briciolo di felicità. Anche perché se solo se ne rendesse realmente conto, lei avrebbe il coraggio di viverla quella felicità, infischiandosene del fatto che lui è solo il suo attendente, il nipote della sua governante. Le differenze sociali tra loro due non la fermerebbero, in questo momento meno che in qualsiasi altro.
E’ assurdo, ma sono geloso. In senso buono forse - ammesso e non concesso che esista una maniera buona di esserlo - ma lo sono. Lei poteva essere la mia salvezza, e forse anche quella della mia regina e della Francia intera, ma io non sono stato abbastanza saggio da rendermene conto in tempo. Ed ora che finalmente lo vedo, lei ha smesso di aspettarmi.
Ha fatto bene, perché ancora oggi, nonostante la mia nuova presunta saggezza, se solo la mia regina mi facesse un cenno, cadrei di nuovo ai suoi piedi, senza un briciolo di dignità e senza che questo mi importasse. Avrei potuto amare Oscar, come donna oltre che come amico, ma solo se mi fossi completamente rassegnato - e non solo a parole - all’idea che alla mia regina non importasse davvero più nulla di me. E in quel caso le avrei probabilmente fatto il più grave dei torti.
Ora lei sta per spiccare il volo in tutt’altra direzione, ed io devo solo essere lieto per lei, ed augurarle quella felicità che io non sono mai riuscito a conoscere appieno. Quella felicità che forse avrei potuto trovare con lei, ma che ora non ha senso rimpiangere. So per certo che André morirebbe piuttosto che farle del male, e quindi sono tranquillo: il mio migliore amico è in buone mani.
Essere geloso non ha senso, però non riesco a smettere di domandarmi come avrebbero potuto andare le cose, per tutti quanti, se solo quella sera, durante il ballo, avessi aperto gli occhi…
 
NOTE:
Oggi ero a casa ad annoiarmi a morte e così mi sono messa a leggere qualcosa qua e là su questo sito. Però la noia è una brutta cosa e così, per una volta, mi sono tenuta alla larga dalle solite sezioni che in genere frequento e sono capitata in questa di Lady Oscar che, pur adorando l’anime e i manga, per qualche misterioso motivo non avevo mai preso in considerazione.
Dopo aver letto qualcosa, mi sono ritrovata a voler scrivere questa brevissima … cosa (è troppo breve per considerarla una ff :P )… che riprende in esame alcuni degli accadimenti più significativi della storia, ma visti questa volta da un punto di vista inusuale: quello del conte di Fersen.
So perfettamente che il personaggio non riscuote in genere le simpatie del pubblico, e ne comprendo perfettamente i motivi, eppure mi ha sempre intrigato molto.
Lo scopo non è certo quello di riabilitarlo (come potrei se parto dal presupposto che lui pensa davvero di poter essere la causa dei problemi di un intero popolo: quanto meno egocentrico il ‘mio’ conte…), ma solo analizzare delle situazioni che mi hanno sempre stuzzicato. Perché se è vero che nella storia lo vediamo innamorato di Maria Antonietta fino alla fine (al punto di tentare di farla fuggire), e se tutto sommato è vero che non mi pare di ricordare un solo momento in cui lui dia ad Oscar una qualche speranza che il suo amore possa essere ricambiato, è altrettanto vero che la sera del famoso ballo a cui Oscar si presenta in abiti femminili lui rimane letteralmente stregato da lei, di fatto non ha occhi che per lei, salvo poi ‘rovinare tutto’ con la storia del ‘voi mi ricordate il mio migliore amico’. Vero, non l’ha riconosciuta, ma quella scena è stata sufficiente a convincermi che, in altre circostanze, la storia tra loro due avrebbe potuto essere diversa… Ora non mi interessa stabilire se le cose siano andate come sono andate ‘purtroppo’ o ‘per fortuna’ (credetemi se vi dico che anche io amo alla follia Oscar e André), mi è solo venuta voglia di buttar giù queste quattro righe senza pretese e di annoiare un pochino anche voi così come mi sto annoiando io :P
In realtà spero di non esserci riuscita, a d annoiarvi intendo, ma negli altri fandom sanno che mi piace da matti esplorare accoppiamenti non esattamente convenzionali (purché abbiano un minimo di fondamento) e quindi non vi arrabbiate troppo se mi sono soffermata su questo personaggio ‘antipatico’ e ad immaginare cosa avrebbe potuto provare.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: pizia