Capitolo II: Scoperte
Mmhhh…che succede?
-Hei!- sento una voce…
-Hei, mi senti?- di nuovo…ma chi è?
-Ti senti bene?- riprende, sembra preoccupato – Dai, apri gli occhi!-
E va bene, va bene, adesso mi alzo…uffa…
E questo chi è?
-Ciao! Tutto bene?-
Ma…che…significa…?
-Sembri confusa! È tutto a posto?-
Non ci credo…non è possibile…
No, no, no, no, no…
Calmati, respira…
Respiri lenti e profondi…
Insipra…espira…inspira…espira…
Ok, adesso chiudi gli occhi, conta fino a tre e quando li riaprirai sarà tutto a posto.
-Ehi, certo che sei strana tu! Si può sapere che stai facendo?-
Oh, vorrei che stesse zitto, non vede che sto cercando di svegliarmi?
Apro gli occhi e, incredibilmente, lui è ancora lì.
Proprio a pochi centimetri dal mio viso.
Salto indietro, spaventata.
-Oh, scusa, non volevo spaventarti!- mi dice sorridendo.
Ma come posso stare tranquilla, vedendolo?
Non è possibile che lui…che lui possa parlare!
-Beh, cosa c’è? Ho forse un’antenna fuori posto?- domanda, alquanto preoccupato.
Il problema non è quello…
Insomma, mi sembra un normalissimo Wooper, in tutto e per tutto, ma…
Insomma, non è possibile che possa parlare!
Voglio dire, è assurdo!
-Tu…- comincio, incerta su come dirglielo.
-Si?- mi chiede, guardandomi con quel faccino tenero che contraddistingue la sua specie.
-Tu parli!- dico, semplicemente, incredula.
Lui mi fissa immobile per qualche secondo, con aria confusa.
Poi mi dice:
-Beh, certo che parlo! Cosa ti aspettavi?- come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Non è normale, insomma!- replico indignata e ancora più confusa di prima.
La sua bocca forma un “Eh?” confuso, poi si morde il labbro, facendo un’espressione molto comica e dice, con tono di chi ha capito tutto:
-Ah, ma certo…è uno scherzo!- detto ciò, rovescia la testa all’indietro e scoppia a ridere.
-Certo che per essere una Ralts, sei davvero divertente!-
Eh? Ma di che cosa sta parlando?
-Che stai dicendo?- domando, inquieta.
-Beh, si, tu sei una Ralts, no?- riprende con tono ovvio.
-Ma che…- comincio, prima di bloccarmi.
Un sospetto mi colpisce.
Mi osservo.
Mani sottili e bianche.
Corpo minuto e bianco.
Mi tocco la testa.
Sento dei capelli, e, ai lati, delle protuberanze.
O mio Dio!
Sono diventata…una…Ralts!
-N-N-Non è p-p-p-possibile!- balbetto, sottovoce.
Lo sguardo del Wooper si è fatto preoccupato.
-Ehi, che hai?- mi dice, avvicinandosi.
Sto tremando tutta. Che vergogna!
-Va tutto bene? Sembri spaventata!- costata Wooper.
Altro che spaventata! Sono letteralmente t-e-r-r-o-r-i-z-z-t-a!
Com’è successo?
-I-io…i-io…- comincio a dire, esitante.
-Si?- domanda lui, nel frattempo fattosi più vicino, ormai possiamo quasi sfiorarci.
-Io…in realtà…- comincio, nel frattempo venendo assalita da mille dubbi.
Mi crederà? Mi prenderà per matta? Forse scapperà via.
Ormai è tardi per tornare indietro…
-Sono un’ essere umana!- pronuncio tutto d’un fiato, restando poi immobile, paralizzata dalla paura.
-Davvero?- domanda lui, scettico –A me sembri una normalissima Ralts, in tutto e per tutto!-
Dice, e posso sentire la sua incredulità. Ma non c’è scherno nella sua voce.
-Ti dico che è così!- insisto, sperando di convincerlo.
-Ok, se lo dici tu…- comincia, un po’ incerto –Non mi sembri una Pokemon cattiva, quindi voglio fidarmi.- aggiunge convinto.
-Come sei arrivata qui?- domanda poi.
-Ecco, a dire la verità…- comincio, timorosa- Non me lo ricordo!-
-Davvero? E ricordi come hai fatto a diventare un Pokemon?-
Scuoto la testa. Non riecso a ricordare neanche questo.
-Mhh… strano!- commenta lui, in tono riflessivo.
-Senti, so che sembra incredibile e assurdo, ma ti assicuro che è cosi! Tutto quello che so è che ero un essere umana prima, ma non ho idea di come ho fatto a diventare un Pokemon, né di come sono arrivata qui, né di com’era la mia vita prima di trovarmi in questo posto!-
Dico in tono concitato, sperando che si convinca.
-Quindi mi stai dicendo che non ricordi nulla di quello che è successo prima che arrivassi qui tranne che eri un’essere umana?- mi dice Wooper, confuso. Io annuisco e lui chiude gli occhi e inclina la testa da un lato, come se ci stesse riflettendo su.
-Ricordi il tuo nome, almeno?- mi chiede lui, con aria stranita.
Come mi chiamo?
Non riesco a ricordare neanche questo…
-Ehi, no, non piangere!- mi dice Wooper avvicinandosi, usando una delle sue antenne per asciugare le lacrime che stanno colando dai miei occhi.
Scoppio in lacrime in preda ad un profondo sconforto e lo abbraccio.
Perché?
Perché non mi riesce di ricordare?
-Shh, tranquilla, ci sono io con te!- mi sussurra lui, confortante.
-Senti, facciamo così!- mi dice, in tono più allegro – Se non ricordi il tuo nome, te ne darò uno io, d’accordo?-
Io lo guardo confusa.
Ma davvero vuole aiutarmi?
Davvero crede a quello che gli sto dicendo?
-Non fare quella faccia! – mi dice, come se avesse intuito i miei pensieri – Ti credo, sta tranquilla!-
-Come fai a credermi?- domando insicura.
-Semplice- dice lui, con quel tono ovvio che lo contraddistingue – Sei troppo carina per mentire!- dice, facendo l’occhiolino e scoppiando a ridere.
Io, malgrado il mio turbamento, non posso fare a meno di esserne contagiata.
-Oh, visto? Così va meglio!- mi dice allegramente lui –Mi piace la tua risata! Sembra quella di una fata!-
Aggiunge sottovoce, per poi arrossire.
È così carino. E il fatto che non abbia le zampe anteriori lo rende ancora più tenero.
Ma che sto pensando?
Abbassò la testa, imbarazzata dai miei stessi pensieri.
-Sai, la mia mamma mi raccontava sempre che voi Ralts siete venuti dalla luna!- mi dice poi, con tono serio.
-Davvero?- domando incuriosita.
Lui annuisce convinto.
-Senti, che ne diresti se…- inizia incerto. Annuisco invitandolo a continuare –Visto che non ti ricordi il tuo nome, se te ne trovassi uno io?-
Ci rifletto per qualche secondo.
Mi sembra una buona soluzione.
Dopotutto che cos’ho da perdere?
-Va bene, accetto!- rispondo, aspettando.
-Ti piacerebbe chiamarti Luna?- mi domanda, speranzoso.
Luna… mi sembra proprio un bel nome.
-Si, mi piace molto!- asserisco entusiasta.
Lui fa un sorriso enorme e comincia a saltellare allegro.
È così buffo.
Ed è stato molto gentile con me.
Vorrei ricambiare in qualche modo.
-Io mi chiamo Spark!- annuncia, dopo essersi fermato.
Spark se non sbaglio significa “Scintilla”.
-Sai, la cosa divertente è che il mio nome ha a che fare con l’elettricità ed io sono un Pokemon d’acqua!- dice, con tono allegro.
In effetti è molto insolito.
-Forse dipende dal fatto che, secondo mio padre, io scintillo!- mi dice, sempre sorridendo – Sembra che io sia illuminato, quando parlo con qualcuno!-
Ora che mi soffermo a pensarci è proprio vero.
-Beh, quale che sia la ragione, lo trovo originale!- conclude, tornando serio.
-Grazie per avermi scelto un nome.- gli dico, sorridendo. Lui arrossisce di nuovo.
Poi abbassa la testa e prende a tracciare segni a terra con la punta delle zampette.
-Figurati, non è stato niente.-
-AIUTOOOOO!-
Quest’urlo ci coglie alla sprovvista.
Chi sarà?
-AIUTOOOO! AIUTATEMI!-
Di nuovo.
-Qualcuno è in pericolo!- afferma determinato Spark. Nei suoi occhi vedo una luce determinata.
-Luna, seguimi. Dobbiamo scoprire di chi si tratta!- dice, , senza aspettare che gli risponda, comincia a correre nella direzione da cui provenivano le urla.
Lo seguo dopo un’ attimo di esitazione.
Sta succedendo tutto così in fretta.
-Oh, aiuto! Aiutatemi, per favore!- di nuovo quella voce. Stavolta è più vicina.
-Eccoci, signora! Cosa possiamo fare per lei? Sta chiedendo Spark alla Pokemon, una Chansey.
-Oh, per carità! Aiutatemi! La mia piccina è intrappolata in una grotta e non riesce ad uscire!- ci spiega in tono disperato la Chansey.
-Come ci è finita?- domanda incredulo Spark.
-Ecco…io mi sono allontanata solo un attimo, per cercare del cibo e, quando sono tornata lei è entrata nella grotta che vedete laggiù! Non ho fatto in tempo a fermarla!-
Ci spiega la Pokemon, in tono sconsolato.
-Quella grotta è pericolosa, di notte i Pokemon predatori escono e divorano tutti quelli che ci entrano! Oh, come farò? Povera creaturina mia!- detto questo, Chansey scoppia a piangere, disperata.
Io mi volto verso Spark, allora.
Nei suoi occhi vedo la stessa preoccupazione.
Ho paura, in fondo sta succedendo tutto così in fretta…
Ma, nonostante questo, non posso certo restare a guardare mentre una povera cucciola rischia la vita!
-Pensi anche tu quello che penso io?- domanda Spark, determinato. Io annuisco.
-Bene allora. – mi risponde, per poi rivolgersi a Chansey –Signora, stia tranquilla. Le riporteremo noi la sua piccola!- asserisce Spark.
-Oh, grazie infinite!- risponde lei, con le lacrime agli occhi.
Detto questo, io e Spark ci dirigiamo all’interno della grotta.
Il cuore mi batte all’impazzata. Cosa ci succederà li dentro?
Angolo dell’autrice:
Eccoci al secondo capitolo. Spero che vi piaccia e che mi lasciate un commentino, magari!
Il prossimo arriverà forse stasera, poi non so!
Un saluto a tutti voi, popolo di EFP.
Vostra, Werewolf1991