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Autore: Sarasvathi    18/08/2012    4 recensioni
Come dice il titolo l'amore è acqua e muta facilmente...non è possibile dire di amare una persona davvero se prima non si capisce chi si è veramente e chi ti sta davanti...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a Ele_vislove e RyuzakiUchiha per le recensioni, mi aiutate davvero a continuare.
Grazie anche a chi mi segue e leggerà questo capitolo.
 
Rimase qualche minuto in piedi, davanti al letto. L’hanno fatto. Perché, Zelo? Perché, Daehyun?
Strinse i pugni, ma non si mosse.
 
Bang non ce la faceva più ad aspettare “Io vado a vedere”
“Io non ci andrei” suggerì Himchan “Se tu ci andassi faresti di sicuro un gran casino…abbiamo mandato Jongup apposta…lui mantiene il sangue freddo e non salta a conclusioni affrettate senza delle prove concrete”
“Certo che lo conosci proprio bene, adesso” ghignò Bang.
“Tutti lo conosciamo bene” soffiò Himchan “Lui non ha mai nascosto la sua vera natura”
“Cosa vorresti insinuare?”
“Niente…non dar peso alle mie parole, hyung
Bang si protese con aria minacciosa verso Himchan e Youngjae lo fermò “Smettetela, tutt’e due. Non fate i bambini”
“Tsk” Bang ritornò a sedersi e si grattò la testa “Comunque, secondo me, Jongup ci sta mettendo troppo”
 
Zelo aprì gli occhi, davanti a lui, il viso di Daehyun. Allora è successo davvero…
Provò ad alzarsi, ma era tutto indolenzito. E oggi come farò a ballare?
Poi alzò lo sguardo verso i piedi del letto: si sentiva osservato.
 
Jongup vide Zelo svegliarsi e, quando il maknae non riuscì ad alzarsi, capì che il sangue che macchiava le lenzuola di Daehyun, era di Zelo.
 
Jongup?Pensò Zelo, poi, con voce tremante riprodusse la domanda che aveva formulato nella sua testa “Jongup?”
 
Jongup continuò a stare fermo: se si fosse mosso, avrebbe sicuramente preso a pugni Zelo e poi Daehyun.
Gli ci era voluto un gran coraggio per lasciar perdere Yongguk, per aiutarlo nella conquista di Zelo e ora, vedeva tutte le sue fatiche frantumarsi.
Sospirò e rilassò i pugni: avrebbero peggiorato la situazione, gli altri sarebbero corsi su e avrebbero visto ciò che non volevano vedere “Sveglia Daehyun, veloce, se tardiamo ancora un po’ gli altri verranno a vedere, e non mi sembra il caso”
Zelo annuì e ringraziò Jongup; poi scosse Daehyun che sembrava non volersi alzare.
“Dae…svegliati, veloce!”
Ma Daehyun si girò dalla parte opposta.
“Jongup, come facciamo? Non si vuole svegliare!” e il suo respiro cominciò a farsi corto.
 
Jongup vide Zelo tremare “Non agitarti, ti prego. Vai nella tua stanza e cambiati, poi scendi. Qui ci penso io”
Zelo non si mosse e cominciò a fissare Jongup.
“Che c’è? Non hai capito quello che ti ho detto?”
“Jongup…scusa…”
“Non c’è tempo per le scuse”
Zelo si alzò, poi le sue gambe parvero cedere.
“Aspetta, ti aiuto” disse Jongup e lo accompagnò nella sua stanza.
Certo che per essere ridotto così…Daehyun poteva anche trattenersi un po’…anche la mia rabbia sembra svanire…devo cercare di non dire niente a nessuno…ormai ci sono dentro anch’io, in questa situazione…
Prima di ritornare nella stanza di Daehyun, si girò verso Zelo “Senti…cerca di sopportare il dolore…e…fatti una doccia. Puzzi”
 
E ora? Jongup dirà tutto a Bang?...se glielo dice…ma perché ieri…cosa m’è preso?...io non provo nulla per Daehyun…allora…perché?...
Andò a farsi una doccia, come Jongup gli aveva consigliato e, quando uscì dal bagno si ritrovò Bang davanti che lo salutò dolcemente.
“Buon…buongiorno” rispose e, per via delle lacrime che stavano salendo, abbassò lo sguardo.
 
Jongup scosse con forza Daehyun.
“Ancora un po’, mamma”
“Tsk, mamma?” si avvicinò al suo orecchio “So…cos’hai fatto ieri notte”
Daehyun aprì gli occhi e si ritrovò Jongup davanti “Co…cosa ci fai qui?”
“Cosa ci faceva Zelo qui ieri notte?”
“Io…”
“Lascia stare…vestiti…e vedi di cambiare le lenzuola”
Poi uscì dalla stanza e scese in cucina, cercando di mostrare l’espressione più calma, o almeno cercando di nascondere quella che aveva mostrato a Daehyun e Zelo: un misto di rabbia e incredulità.
 
Daehyun rifece in fretta il letto. Ci penserò stasera a togliere le lenzuola.
Poi aprì l’armadio e scelse dei vestiti comodi da indossare. Bene. Ieri notte non è successo niente. Scendo giù e mi comporto come sempre…
 
“Allora?” chiese ansioso Yongguk
“Allora…cosa?”
“Perché ci hai messo così tanto? Non è che…è successo qualcosa?”
Jongup sorrise (o almeno ci provò) “Tu e Youngjae vi fate certi film mentali…che non stanno né in cielo né in terra…”
Bang sembrò rilassarsi.
Jongup continuò “Ci ho messo tanto perché Daehyun non si voleva svegliare…ora capisco perché ogni giorno Youngjae ci metteva un’eternità a farlo scendere…”
Youngjae annuì.
“Dov’è Zelo?” chiese poi Bang
“Credo si stia facendo una doccia”
Yongguk si alzò e aspettò Zelo davanti alla porta del bagno.
 
“Devi…seguirmi per forza?” chiese Zelo
“Voglio scusarmi…sono stato troppo duro con te…sai, ci ho pensato molto e…ho deciso di non aspettarti più…io voglio stare con te e anche se il tuo corpo non mi accetta…anche se mi spingerai via cento, mille volte…io sarò lì accanto a te…perché ti amo, e non smetterò di dirtelo. Hai detto che vuoi provare ad amarmi. Bene…allora proviamoci…insieme.”
Hyung…non devi…”
“Invece sì. Ti amo e questo ostacolò non mi fermerà”
 
Quando scese vide Himchan e Jongup ridere, poi Himchan baciare Moon.
“Oh, ‘giorno, Daehyun. Cos’è quella faccia?” chiese Kim “Sei geloso?”
“Ma anche no” e si sedette nel suo solito posto, senza rivolgere la parola a Youngjae. Vorrei parlargli…ma io, in teoria, dovrei essere arrabbiato con lui…perché ha dubitato del mio amore per lui…eppure mi sento così in colpa per quello che ho fatto…dovrei essere io a chiedergli scusa.
 
Rientrarono a casa stanchi morti e si rintanarono nelle proprie stanze.
Jongup bussò alla porta di Daehyun e gli disse di seguirlo nella propria stanza.
 
“Entra, non stare sulla porta”
Daehyun entrò a testa bassa.
“Dovrei picchiarvi tutt’e due…sappi che non ho detto niente perché la verità verrà presto a galla…conosco abbastanza bene Zelo (e anche tu lo conosci) da poter affermare che…non riuscirà a tenersi un peso così grande dentro…non mi interessa cosa farai, ma…perché tu e Zelo?...”
“Se ti dicessi che non lo so, immagino non mi crederesti”
 
Himchan uscì dalla propria stanza, aveva proprio bisogno di vedere Jongup, di sentire il suo odore; quando fu davanti alla sua porta non bussò: sentì qualcuno parlare con Moon. Riconobbe la voce: Daehyun.
 
“Non voglio sapere i dettagli, ma avreste dovuto fermarvi: tu stai con Youngjae e Zelo…in caso tu non lo sappia…”
“Lo so” lo interruppe Daehyun “Lo so che a Bang piace Zelo e anche a Zelo piace un po’ Bang…vedi, Zelo è venuto da me qualche giorno fa…perché aveva avuto dei problemi con Bang…mi disse che quando Bang l’aveva toccato, lui l’aveva spinto lontano senza motivo e…gli ho promesso che l’avrei aiutato… e così ho fatto…ma poi, ieri notte…le cose hanno preso una piega differente e…lui mi ha chiesto di baciarlo, una volta, forse per vedere se succedeva solo con Bang…il fatto di allontanarlo…”
Jongup si mise una mano sulla fronte “Ma tu, perché hai accettato?”
“Non…non lo so…doveva essere solo un bacio…ma poi ho perso il controllo e nemmeno lui voleva fermarsi e…”
“Basta così…” sospirò esausto “Ormai ci sono anch’io in mezzo a questa storia…non so cosa succederà, ma stai in guardia: Zelo è come una bomba ad orologeria, ma noi non sappiamo quando esploderà…ora puoi andare e se non vuoi che Youngjae lo venga a scoprire da Bang o Zelo…vai a dirglielo”
Daehyun uscì ringraziando Jongup di tutto.
 
Quando Himchan sentì Jongup dire a Daehyun di uscire, rientrò nella propria stanza e aspettò che Daehyun se ne fosse andato, prima di bussare alla porta di Moon.
“Posso entrare, Jonguppie?”
 
Daehyun rientrò nella propria stanza, strisciando i piedi sul pavimento.
Dovrei seguire il consiglio di Jongup? O dovrei andare da Zelo e convincerlo a non dire niente?...no, anche se me lo promettesse…un giorno salterebbe tutto fuori e più le cose si prolungano…e peggio è…devo farmi coraggio…e andare da Youngjae…devo dirgli che è stato un errore, che non riuscivo a ritrovare me stesso…che sono umano, che tutti sbagliamo e…chiedergli perdono in ginocchio.
 
Jongup aprì stanco la porta a Himchan “Ciao”
“Non mi fai entrare?”
“No, ti lascio lì”
“Ma…” s’intristì Himchan, Jongup a volte sapeva essere davvero cattivo.
“Allora? Non te ne vai?”
Kim s’immusonì, abbassò la testa “Scusa, per averti disturbato” e si avviò nella propria stanza.
Certo che ci è cascato, quello stupido. Ma se si arrende così facilmente…va beh.
Prese la mano di Himchan “Stavo scherzando, Channie
Himchan si girò di scatto e spinse Jongup dentro la propria stanza “E ora non mi cacci più: questa è la mia stanza” disse con un ghigno.
“Himchan…cosa vuoi fare?”
Kim chiuse la porta “Non lo so…ma se hai paura ti consiglio di andare via ora…ti do tre secondi…” e cominciò a fare qualche passo verso il letto, spingendo anche Jongup verso quello.
“…due secondi…” e lo buttò sopra il letto.
“…un…secondo”  e lo baciò.
 
Bang è stato così gentile con me, oggi…poi mi ha detto che mi ama…e io ieri notte, con Daehyun…dovrebbe essere un segreto tra me e Daehyun, e poi sono stato io a provocarlo, lo so benissimo…però se Jongup lo dice a Bang?...è meglio se lo sa da me. Non voglio che lo venga a scoprire da altri, o non mi perdonerà mai…e se non glielo dico ora? Se lo scopre più tardi? Potrebbe non rivolgermi più la parola…se fossi in lui, tutto ciò mi farebbe troppo male. Forse penserà che lo sto prendendo in giro…ma io sul serio non so perché…
Buttò la testa sul cuscino e cercò di non pensare a niente.
Poi si alzò di scatto.
Non ce la faccio più. Se fossi in lui, di sicuro saperlo subito sarebbe meglio che saperlo dopo…certo, potrebbe anche non venirlo a sapere mai…ma non siamo solo io e Daehyun a sapere ciò che è successo…uff…
 
“Youngjae, sono Dae. Posso entrare?”
Oh, Daehyun? Ma non era arrabbiato?“Certo” risuonò da dentro la stanza.
Daehyun prese un respiro profondo e abbassò la maniglia.
 
Devo dirglielo subito.
 
Devo scusarmi subito con lui.
 
“Youngjae…”
 
“Daehyun…”
 
Parlarono insieme e distrattamente sorrisero: capitava spesso che discutessero su cosa prendere da mangiare, perché non erano mai d’accordo; ma ancora più spesso capitava che pensassero le stesse cose e anche in quel momento capitò.
 
“Vorrei parlare prima io” disse Daehyun. Se non lo dico subito, non lo farò più.
“No”
Capitava di rado che Youngjae non lasciasse parlare Daehyun se lui glielo chiedeva.
“Perché no?”
“Dae…ti devo chiedere scusa. Ci siamo da poco riappacificati, e io ho pensato solo a me stesso. Ho anche dubitato del tuo amore. Ti sarò sembrato infantile e stupido…lo so che sono uno che sfodera la sua intelligenza sempre e comunque; lo so che trovo sempre belle parole, ma…sono umano e sono estremamente geloso. Perciò ti prego, perdonami”
Non me lo merito. Non mi merito il tuo perdono…ma perché le sto solo pensando queste parole? Perché non ti sto dicendo niente? I tuoi occhi sono lucidi…perché mi sto muovendo verso di te? Non ne ho il diritto…non dopo quello che ti ho fatto…non sei infantile, né stupido. Vorrei tanto dirtele queste parole, ma ora mi fissi e ho paura che tu legga tutte le mie colpe…ora sono così vicino a te…devo parlare, lo so, ma non ci riesco. Ho paura. Ho paura di perderti…una paura così grande…che se morissi qui, avendo visto te per l’ultima volta, sarebbe meglio che farti sapere quello che ti ho fatto.
 
Himchan cominciò a baciare il collo di Jongup, ma lui lo fermò “Scusa, Himchan…non sono in vena oggi”
Kim sospirò “È per quello che è successo tra Daehyun e Zelo?”
Jongup si alzò a sedere “Come lo sai?”
“Ecco…prima volevo venire da te e ho sentito che parlavi con Daehyun e sono rimasto ad ascoltare…so che non va bene origliare, ma volevo sapere di cosa stavate parlando…”
Jongup sospirò “Non so cosa fare…non voglio essere io a dirlo a Bang e Youngjae…devono essere Zelo e Daehyun…”
“Ma tu come l’hai scoperto? Li hai sentiti parlare?”
Moon scosse la testa “Stamattina…in realtà non erano nelle rispettive stanze…erano tutt’e due nel letto di Daehyun, abbracciati…però non ho voluto concludere subito che l’avevano fatto: potevano anche aver dormito insieme perché erano crollati…anche a me è capitato di addormentarmi con altri…”
“E come l’hai capito?”
“Ho tolto le coperte…e ho visto del sangue…”
“Ah…comunque, come hai detto prima a Daehyun, Zelo non riuscirà a tenere nascosta una cosa simile a Bang…è troppo giusto…troppo ingenuo…non è bravo a mentire…”
“E tu sì?” chiese Jongup con aria assente.
Himchan diede un bacio nella guancia a Jongup. “Se tu mi facessi una cosa simile, non ti perdonerei mai, Jonguppie…se dovesse capitare (e spero proprio di no)…preferisco non venirlo mai a sapere” e baciò l’altra guancia di Jongup.
 
Daehyun baciò Youngjae, cogliendolo di sorpresa. Cosa sto facendo? Il mio corpo sembra muoversi da solo…no, non devo portare la mia mano vicino alla sua…guancia. Ecco, non sono nemmeno padrone di me stesso…
Youngjae trovò il bacio amaro, poi, dolce e focoso.
Si staccarono solo quando si accorsero che dovevano respirare.
Si guardarono negli occhi.
“Perché piangi?” chiese Youngjae.
Daehyun scosse la testa, senza dire una parola e spinse Youngjae nel letto.
Youngjae, mi sei mancato…vorrei dirtelo, ma improvvisamente sono diventato muto, forse perché se parlassi…direi cose che tu non vorresti sentire…perdonami, Youngjae.
Toccò il corpo di Youngjae con supplizio, le lacrime che scendevano incontrollabili.
Lo baciò come se fossero anni che non si incontravano e il suo corpo intero lo cercò spasmodicamente, come fosse ossigeno.
Youngjae non capì perché il fuoco di Daehyun bruciasse così tanto, ma iniziò presto a gemere: quella ricerca dolorosa, per arrivare alla loro completa unione lo estasiava; non aveva mai provato nulla di simile.
 
Zelo andò da Bang.
Hyung, c’è una cosa che devo dirti”
“Dimmi”
Bang stava messaggiando e aveva messo un CD che dava sfondo alla sua stanza.
“È una cosa importante…”
Bang appoggiò il cellulare vicino a sé e abbassò il volume dello stereo.
Zelo non parlò.
“Allora? Cosa volevi dirmi?” chiese ansioso Bang, gli occhi che gli brillavano.
“Ecco…io…”
Bang si alzò e lo abbracciò “Non ti preoccupare…te l’ho già detto che aspetterò. Non ti devi preoccupare. Forse col tempo capiremo perché ti comporti così quando ti tocco”
Lasciò l’abbraccio “E comunque almeno quando ti abbraccio non mi scansi…è già un passo avanti, no?” sorrise.
“Sì” sussurrò Jun.
“Vuoi restare qui stanotte?” chiese precipitoso Yongguk, poi arrossì “Ah…non ti preoccupare…non ti farò niente che tu non voglia”
Zelo sorrise debolmente.
E se oggi non glielo dico? Sembra così felice…ma forse domani lo sarà di più…e se rimando sempre la situazione sarà peggio…
“Yongguk”
Bang aprì gli occhi. Zelo l’aveva chiamato per nome proprio, non è mai successo che Zelo…no, Jun, mi chiami Yongguk.
Si morse il labbro inferiore.
Zelo aspettò una reazione di Bang, ma lui non disse niente.
Aveva catturato la sua attenzione, Bang sembrava estremamente concentrato.
Jun respirò lentamente, ma Bang era davanti a lui; il più grande alzò il viso verso il maknae e lo baciò, sperando che lui non lo allontanasse.
Zelo accettò il bacio, non spinse via Bang, ma cercò le labbra del leader, riuscendo solo ad affondarci dentro.
Poi Yongguk schiuse le labbra e con la lingua cerò di entrare nella bocca di Zelo; il più piccolo non oppose resistenza e provò a inseguire la lingua di Bang che serpeggiava senza tregua, lentamente, poi veloce.
Infine Zelo prese la testa di Bang e la staccò dalla propria, gli occhi lucidi “Non posso, hyung, non ci riesco. Te lo devo dire”
“Dire cosa?”
 
Era inutile, Daehyun non capiva perché sento Zelo sotto di me. È Youngjae che sta gemendo, è la sua voce e il suo calore sotto di me è inconfondibile…allora perché sento di stare toccando il corpo di Zelo? I suoi capelli, no sono quelli di Youngjae…i fianchi non sono stretti come quelli di Jun…
Uscì da Youngjae, così non poteva andare avanti.
“Che c’è?” chiese Youngjae abbracciandolo.
Daehyun scosse la testa, tutte le scuse possibili, dentro la sua testa. Abbracciò Youngjae e lo baciò; rientrò in lui e cercò di concentrarsi: sotto di lui era Youngjae, il ragazzo che amava, a gemere. Non Zelo; non quel piccolo corpo innocente.
 
“Ieri notte…sono stato da Daehyun…e abbiamo…dormito…insieme” le ultime parole le sussurrò.
Bang non si mosse.
Zelo lo guardò e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
“Perché?”
Jun non sapeva cosa rispondere.
“Zelo, cosa stai dicendo?”
“…” una lacrima scese.
“Avete dormito insieme perché eravate stanchi, magari stavate parlando e non volevi ritornare nella tua stanza perché saresti crollato prima di arrivarci?”
Altre lacrime, più spesse, caddero dagli occhi di Zelo.
Yongguk guardò rattristato Zelo “Perché non mi rispondi? È come ho detto io, no? Non c’è bisogno che tu pianga per una…cosa…così” e anche gli occhi del leader si appannarono, ma non pianse.
Bastardo.
Uscì dalla stanza e urlò “Daehyun! Dove ti sei nascosto?”
 
Himchan sentì Bang urlare e si girò verso Jongup, sdraiato accanto a lui “Boom”
“Ci ha messo poco ad esplodere” sospirò Jongup. “Sarà meglio che ci alziamo…Bang è pericoloso…sta cercando Daehyun e non so cosa potrebbe fare…”
Himchan annuì.
 
Dove si è nascosto? Dove? Nella sua stanza.
Vuota.
In quella di Zelo?
Vuota.
Vide che la stanza di Jongup era aperta e nessuno dentro; poi vide la porta di Himchan aprirsi.
Allora sei da Youngjae.
 
Daehyun si fermò. Zelo…ha già vuotato il sacco?
Si rivestì e disse a Youngjae di fare lo stesso.
“Perché ha urlato in quel modo?” chiese Youngjae.
Daehyun restò in silenzio, lo sguardo basso.
Sta arrivando, la sento fin qui la sua aura che…
 
“Ti ho trovato, bastardo” sbatté la porta Bang.
“Che stai facendo? Perché urli a quest’ora?” chiese Youngjae.
“Tu stai zitto” poi si voltò verso Daehyun “Hai anche avuto il coraggio di entrare in questa stanza, dopo quello che hai fatto?”
 
Zelo seguì Bang, ma non riuscì a fermarlo.
 
“Dae…cosa sta dicendo Bang?” chiese Youngjae.
“…”
“Devo dirglielo io?” urlò Yongguk.
“Non…ce n’è bisogno” sussurrò Daehyun.
 
“Bang, fermati” lo supplicò Zelo.
 
“Diglielo con chi eri ieri notte…diglielo con chi hai dormito, avanti”
“Ti supplico, Bang” continuò Zelo e strinse forte il braccio del più grande, ma lui lo scansò via, facendolo cadere a terra.
Bang fece qualche passo verso Daehyun, stringendo forte il pugno destro.
“Bang, sei impazzito?” chiese Youngjae, poi si voltò verso Daehyun “Di cosa sta parlando?”
“Scusa” mormorò Daehyun, pronto a incassare il destro di Yongguk.
 
Youngjae si mosse verso Daehyun.
 
Himchan e Jongup raggiunsero la stanza di Youngjae, il fiato corto; videro Bang muoversi verso Daehyun.
 
Zelo si rialzò da terra.
 
Daehyun vide una figura portarsi davanti a sé, stringere il pugno di Yongguk; poi il palmo di Yongguk si aprì e la figura davanti a Daehyun strinse in un forte abbraccio Bang; il leader versò la sua rabbia in un doloroso pianto, stringendo la maglia dell’ombra che aveva salvato Daehyun.
 
Chiederei una piccola cosa a quelli che sono arrivati in fondo al capitolo: prendete un foglio di carta, o lasciate una recensione con scritto il nome della ‘figura’ che salva Daehyun.
Grazie.
La canzone di questo capitolo è “tears” degli X Japan  
Link: http://www.youtube.com/watch?v=I2EgeY3Dcns
  
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