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Autore: Kim JongHyun    18/08/2012    2 recensioni
Storia drammatica sul pairing SasuSaku.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Dopo la morte del quinto Hokage, Tsunade, aveva piovuto per più di una settimana nel villaggio,
la troppa pioggia aveva fatto sembrare tutti i giorni così inquieti 
e cupi.
Sakura mi aveva chiamato e mi aveva detto che stava arrivando. 
Era la terza volta che veniva a trovarmi quella settimana.
La incontrai presso il ristorante vicino a casa mia, se ne stava lì da sola, portando il suo ombrello rosa, 
la sua amica l'aveva lasciata sola, mentre pioveva, lei tremava, 
sembrava debole e fragile sotto la forte pioggia,  i suoi vestiti che indossava non erano abbastanza per tenerla al caldo.
 
Mi avvicinai a lei e dissi: "Tu non dovresti venire a trovarmi più"
e cose del genere perchè non dovremmo stare insieme.''
 
Sakura disse: "Mi manchi".
 
Le dissi freddamente, "Andiamo, ti porto a casa."
 
Lei non aprì il suo ombrello,
Sapevo che voleva condividere il mio.
 
Ma le dissi: "Apri il tuo ombrello, andiamo."
 
Con malincuore, aprì il suo ombrello e camminava con me verso 
la  mia macchina.
Aveva detto che non aveva ancora pranzato e cenato
e chiese se potevamo fermarci in un posto dove poter mangiare.
 
Subito dopo risposi arrabbiato: "No!"
 
Delusa, mi aveva chiesto di accompagnarla alla stazione ferroviaria,
disse che voleva prendere il treno per tornare a casa.
 
Forse era la pioggia, tutti i treni erano pieni di persone con ombrelloni e valige, gente che era desiderosa di tornare a casa.
Abbiamo aspettato e aspettato, mi guardò con aria innocente. 
Stare insieme per tanto tempo, naturalmente sapevo cosa intendesse dire.
Capisco come si sentiva avendo fatto tutta quella strada per venire da mein questo temporale mentre io la trattavo male. 
Con i suoi dolci occhi che mi fissavano, mi sentivo in colpa e volevo che restasse con me per questa notte.
 
 
Ma la realtà mi aveva colpito ancora, le dissi freddamente, 
"Andiamo a cercare un'altra stazione ferroviaria."
 
Vivevamo nello stesso condominio, sullo stesso piano. Allora eravamo in quattro, il team 7, io, Sakura, Naruto e
il maestro Kakashi, andavamo tutti d'accordo. Cenavamo sempre insieme, ci allenavamo,
 guardavamo molti film e, talvolta, 
andavamo in campeggio. Eravamo più come una famiglia,  ma non sapevo che sarei finito per innamorarmi con l'unica ragazza del team. 
Forse è stato durante l'ultimo anno nell'accademia,  avendo vissuto insieme per due anni, 
abbiamo sviluppato sentimenti profondi l'un l'altro.
Dopo essere diventata Jonin tornò a casa,  io, invece rimasi per un altro anno per allenarmi.
In quell'anno sono stato solo in grado di prendere il treno
per vederla in vacanza.
Sakura abitava al di fuori del villaggio, 
a causa della morte di suo padre si era dovuta trasferire.
Fu così che abbiamo mantenuto il rapporto prezioso.
 
Stavamo camminando lungo il lato della strada, vicino a casa del maestro Kakashi. 
Era davanti a me e io ero proprio dietro di lei. 
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L'ombrello aveva una piccola frattura, lei sembrava un ninja ferito, portando il suo kunai arrugginito mentre camminava lentamente.
Molte volte, era troppo in pensiero per quello che stava passando, 
al largo della strada, era quasi stata colpita dalle macchine che passavano,
Volevo solo prenderla tra le mie braccia, 
ma con l'amore che avevo per lei e il dolore costante nel mio stomaco,non avevo combinato niente. 
Mentre ci incamminavamo, eravamo passati dal parco, 
in cui passavamo i giorni insieme.
 
All'improvviso mi guardò e disse: "Andiamo nel parco solo per un po 'ti prego,
 ti prometto che andrò a casa subito dopo questo".
 
Con quegli occhi verde acqua che mi fissavano, il mio cuore freddo si
ammorbidì in un istante. Ma rimasi sempre con la faccia infastidita mentre camminavamo nel parco.
Stavo seduto sulle panchine sembrando di voler già andare via,
Sakura andò davanti ad un albero sembrando stesse cercando qualcosa,
sapevo che stava cercando quello che avevamo scritto su quell' albero un anno fa
con una penna d'argento che avevamo acquistato insieme.
 Se mi ricordo bene, avevamo scritto:
 
"Sasuke e Sakura sono stati qui, il posto dove stavamo sdraiati
nell'erba a guardare i fuochi d'artificio di notte, il posto in cui non
scorderemo mai. Io e te ci ameremo per sempre! SasuSaku per sempre.''
 
Si guardava intorno per un bel po ',
 poi le lacrime tornarono lentamente sul viso.
 
Mi disse: "Sasuke, non riesco a trovarlo, non c'è più."
 
Mi sentivo così acido dentro, c'era un fiume di dolore 
che scorreva nel mio cuore, un dolore che superava l'odio che avevo verso Itachi, il tipo di dolore che non avevo mai provato prima.
Ma tutto quello che potevo fare era fare finta che non mi importava. 
e le dissi: "Possiamo andare ora?"
 
Ho aperto il mio grande ombrello nero con il simbolo degli Uchiha su di esso.  Sakura stava solo lì, non voleva ancora andare, 
sperando che c'era ancora una possibilità.
Lei disse: "Continui a pensare la storia tra te e l'altra tua ragazza?
 So che a volte ti rompo, ma cambierò, 
non possiamo ricominciare da capo?"
 
Non ho detto una parola, 
abbassai gli occhi e scossi solamente la testa.
Dopo di che abbiamo continuato a camminare verso la stazione ferroviaria,
non ci eravamo ancora detti una parola.
 
Quattro anni fa, il medico mi aveva detto che avevo il cancro,
 ma per fortuna era stato scoperto in tempo, quindi era ancora curabile.
 Pensando che era tutto okay, ho cominciato a vivere la mia vita normalmente
 e avevo persino dimenticato il cancro che avevo. Non avevo più pensato alla malattia e tornare dal medico,
Fino a un mese fa, il mio stomaco è stato male per due settimane consecutive,
 e l'incubo mi aveva fatto ripensare al cancro. Per prima cosa ho pensato che il dolore sarebbe andato via, 
ma è cresciuto di più  fino al punto di non farcela. Ero tornato dal medico e avevo fatto l' X-ray.
 Il quadro dell'X-ray era venuto fuori e c'era una grande macchia nera,
 che ha dimostrato la verità che non volevo credere.
 Ero nella parte più brillante della mia vita, ma stava arrivando alla fine. Avevo voluto attraversare meno dolore possibile
  così avevo deciso di suicidarmi per poi raggiungere mio fratello Itachi.  Ma non potevo permettere alle persone della Foglia di scoprire le mie intenzioni,
 soprattutto Sakura, la persona che amo di più in questo mondo,  che ancora non conosce la verità. Sakura era ancora giovane,
 Così avevo inventato alcune storie e mentito a lei. 
E 'stata una cosa crudele da fare, e questo le spezzò il cuore, 
ma era il modo più veloce per spazzare via tre anni di sentimenti. 
questo era quello che ricordavo.
 
Il treno si era bloccato per via della forte pioggia così avevo
chiamato un taxi per lei.
Stavamo lì, in attesa, perdendo i nostri ultimi momenti in silenzio.
 
Ho visto il taxi da lontano,
avevo tenuto le mie lacrime e le dissi: "Abbi cura di te, cerca di stare sempre
bene."
 
Non parlava, si limitò solo ad annuire leggermente, 
e aveva aperto il suo ombrello deforme e uscì dal marciapiede della strada. Sotto la pioggia, eravamo diventati due forme di vita singole, 
uno rosa, uno nero, così lontano l'uno dall'altro. Avevo aperto la porta per lei e ci era entrata. Poi chiusi il cancello che mi separava da lei per sempre. 
I miei piedi erano accanto al taxi, fissavo la finestra buia,
Il taxi cominciò a partire. Non avevo potuto tenere il dolore nel mio cuore, 
agitando le braccia rapidamente rincorrevo il taxi, perché sapevo che questa sarebbe l'ultima volta che la vedevo.
 Volevo dirle che l'amavo ancora, volevo dirle di rimanere, volevo dirle così tanto queste dolci frasi, ma il taxi stava già svoltando verso l'incrocio, 
Le mie lacrime continuavano a scendere sul viso insieme a gocce di pioggia fredda. 
Avevo freddo, non a causa della pioggia. Avevo freddo dentro.
 
Non riuscivo più a correre, mi accasciai a terra in mezzo alla strada, vidi Naruto da lontano che correva verso di me
ma la malattia del cancro cominciò a colpirmi
all'improvviso... Come era previsto.. cominciai a vedere tutto sfocato, solo un piccolo raggio di luce, ma quella luce si spense subito.
 
Ma non sono Sasuke, io sono quella ragazza, Sakura,
usando i miei ricordi, e il suo diario che avevo trovato 
dopo un anno da quando lui era morto,
scrivendo queste ultime parole.
  
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