Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Nyaa_    18/08/2012    17 recensioni
Salve a tutti!
Nel seguito della mia prima fic vedremo Ciel e Alois, stavolta accompagnati dai fidi maggiordomi, che in compagnia di Mako dovranno viaggiare NON per uno, NON per due, ma per TRE mondi paralleli!
E ora vi pongo le solite domande:
Riusciranno i nostri eroi (?) a ritrovare i frammenti della pergamena del Kukulkan?
Riuscirà Mako a baciare qualcuno? O morirà sola e vergine (molto più probabile)?
Ma soprattutto:
Riuscirà Aldo a tenersi care le sue piume?
… Probabilmente no, ma ne avrete la conferma solo leggendo questa nuova storia firmata Nyaa!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Claude Faustas, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nyaa: Guten tag Jugen! Allora, qui fa un caldo della miseria -W-
C’è Ash sdraiato sul pavimento a cercare fresco, e Drocell che…  Sì, vabbè, cerca di non prendere fuoco *scuote la testa*.
Io sarei in  piscina ma, causa ciclo, non posso fare il bagno çOç
AH! Giusto! Prima che me ne scordi… Questo chap è dedicato a Davide/Lepo/Maria Luisa, perché senza lui/lei sarei impazzita di solitudine in questi giorni.
Quindi, grazie caVo, ci si vede l’anno prossimo.
Ah, se qualcuno di voi passa pe Riva del Garda mi avverta eh *^*
Vi lascio all’ultimo capitolo di questa fanfic, dove tutti i misteri saranno svelati…
Ci vediamo in fondo!


La bionda sorrise, stringendo a sé il ragazzo.
- Perché mi piaci.- confessò, con un sorriso sulle labbra rosee.
- Io… cosa?!- il quattordicenne era scandalizzato.
- Mi piaci, I like you, Ich liebe dich, Daisuki… mettila come vuoi, l’amore è uguale in tutte le lingue.- ridacchiò, divertita.
- Tu… Stai mentendo! Menti! Non è vero, non ti permettere di…- venne interrotto da due labbra calde sulle sue.
Il biondo sentì tutti i problemi scivolargli via, mentre abbracciava la ragazza e ricambiava il bacio.
Le lacrime sgorgarono (che parolone!) dagl’occhi della giovane.
- Grazie…- sussurrò il ragazzo.
- E di che? Sai… forse non mi piaci… forse io…-
- Sì, ho capito- sorrise - anche io ti Mako.-

- Prego?-
- Ho detto: anche io ti MAKO!!-
- Cosa? Cosa c’è?!-
- Mako, svegliati!-
- Come scusa? Ma sei scemo?!-
- Apri gli occhi strega demente!!!-
- Ciel? Che cacchio ci fai tu qui?! Ma levati dalle palle! Non vedi che stavo limonando in santa pace?!-
- Signorino, temo stia delirando…-
- Sebastian?! Chi manca all’appello? Forza Grell, so che sei lì…-
- Veramente ci sono solo io…-
- CRODO!!! Eccheccavolo, spuntate fuori come funghi!-
- Mako… apri gli occhi!!!-
 


- Ommioddio!!! Dove sono? Chi sono?? Quanti anni ho?! Quanto peso?! Ciel è un maschio o una femmina???!!!-
- Allora. Siamo in un bosco, tu sei Mako ed hai tredici anni, pesi circa un’ottantina di chili e io sono indiscutibilmente maschio!-
La strega si ritrovò in diretto contatto con un occhio blu scuro, che lanciava lampi irritati.
Si guardò intorno, notando di essere in un bosco, ai piedi di una scarpata, e sentiva un forte dolore alla fronte.
Istintivamente vi ci portò una mano, ritraendola quasi subito per il dolore.
- Cosa… Che succede? Alois?! Dove seeeeii??- pigolò, cercando con lo sguardo il biondo.
Non poteva essere stato un sogno! No! Emise un rantolo quando il ragazzino le si lanciò addosso.
“Disperazione… depressione… muoio.” cercò di scollarsi di dosso Alois, che però non accennava a lasciare la presa
- Mako-Chan! Meno male che ti sei svegliata! Hai fatto una brutta caduta, devi aver preso una bella botta alla testa… stavi delirando ed hai cominciato a baciare Aldo.- indicò con un cenno il corvo traumatizzato a vita in un angolo.
- Dicevo io che la sua bocca sapeva un po’ di uova…- sussurrò la ragazzina, leggermente sovrappensiero.
- Aldo mangia le uova?- anche Sebastian si piegò sopra la strega, ancora sdraiata a terra, e sorrise leggermente.
- Sì, uova e liquirizia… ma non è importante.- agitò la mano noncurante, mentre il mal di testa non accennava a diminuire.
- CHI sapeva di uova?- chiese con un sorrisetto Alois, che voleva sapere il contenuto del sogno della streghetta.
- Ehm… nessuno…- fece per alzarsi, aiutandosi con la mano che le porgeva Claude.
- Grazie.- sorrise al demone, parlando con una voce dolce che poco si addiceva alla sua persona.
Il moro, in risposta, voltò lo sguardo, leggermente sorpreso per il suo tono di voce.
“Quindi è stato tutto un sogno?” pensò tristemente la ragazzina, le lacrime che minacciavano di uscire.
Autrice-Sama tornò a farsi sentire.
“Certo! Ti pare che io… cioè… che il destino ti avrebbe fatto vivere qualcosa di bello?” chiese retoricamente la voce che ormai da tempo infestava la mente della strega.
“No, ma ci speravo…” era decisamente abbattuta.
“Chissà, forse un giorno…” la vocina si spense, abbandonando la testa della bionda
La streghetta ghignò con una luce maligna negl’occhi, ed ammiccò ad Alois.
- Aspetta honey, aspetta… Presto avremo il nostro momento.- sussurrò a fior di labbra.
Il biondo le lanciò un’occhiata stralunata, mentre la ragazzina ridacchiò.
Si fermò di colpo, tuttavia, non appena ebbe modo di assimilare le parole di Ciel.
Immaginate il cervello di Mako come una grande distesa desolata e arida, piena di sabbia e cactus in stile deserto del Sahara.
Ecco, ciò che aveva detto in precedenza il conte era stato come un acquazzone, e ora il suo cervello lo stava risucchiando, come la sabbia fa con l’acqua.
- Aspetta… Chi è che peserebbe ottanta chili??!!- cominciò a strattonare il blu per il colletto, ma venne fermata da Sebastian, che la allontanò tenendole una mano sulla testa.
- Ho detto circa un’ottantina di chili. Ho arrotondato per difetto.- specificò il tredicenne, che sembrava aver rimosso il discorso della sera prima.
- Maledetto bastardo! Lo sapevo che dovevo ucciderti quando ne avevo l’occasione!!- la streghetta ringhiò, cercando di liberarsi dalla presa del moro.
- E quando, di grazia,  ne avresti avuto l’occasione?- il conte sbuffò, alzando gli occhi verso il cielo, che iniziava già a schiarirsi alla luce del sole.
La bionda non commentò, sostenendo il suo sguardo arrogante con uno omicida.
- Andiamo… o vuoi restare qui?- sorrise, parlando con voce melliflua.
- No grazie, voglio tornare a Londra… e tu manterrai la promessa!- ci tenne a precisare lui.
La streghetta annuì, sbuffando.
- Su forza allora, muoviamoci.- ancora offesa per prima, si infilò in auto e mise in moto, dopo che tutti l’avevano seguita.



Erano in viaggio da circa un paio d’ore, Mako aveva spiegato che ce ne sarebbero volute almeno quattro per tornare nella giusta dimensione, e dormivano tutti.
I due demoni erano stati praticamente obbligati, dato che Alois voleva che Claude dormisse e Ciel aveva colto l’occasione per far riposare anche il suo maggiordomo.
No, non era gentilezza: Non sia mai che qualcuno osi dire che Ciel Phantomhive nega il sonno al suo demone, mentre quello di Alois Trancy può schiacciare un pisolino.
Il sopracitato conte stava sonnecchiando, disteso nel baule a pancia in giù, emettendo mugolii di dubbio significato di tanto in tanto.
Mako, col volto girato verso il finestrino, osservava le scie di luce che percorrevano il tunnel.
I varchi dimensionali, infatti, erano come quelle lampade con la lava degl’anni Settanta: vi era un colore dominante e tanti altri che gli “fluttuavano” attorno come dei laser, e ogni tanto questi colori cambiavano.
In quel momento era tutto blu scuro, con dei flash bluette e azzurri che vorticavano in giro per lo spazio.
La bionda aveva il volto appoggiato mollemente su una mano, gli occhi leggermente socchiusi, mentre fingeva di dormire.
- Mako… dormi?- sentì la voce di Alois sussurrare queste parole, mentre una mano calda sfiorava la sua.
- Sì, sto dormendo.- borbottò lei, corrugando leggermente le sopracciglia, irritata per aver avuto il suo momento di pace rovinato
- E allora come fai a rispondermi se dormi?- nonostante fosse girata, la streghetta poteva intuire il cipiglio sul volto del biondo.
- Parlo nel sonno, evidentemente… lasciamo stare. Cosa c’è?- voltò il viso verso di lui, per poi indietreggiare istintivamente quando se lo ritrovò ad un palmo dal naso.
Indietreggiando, tuttavia, sbatté la testa contro il finestrino e fu costretta a soffocare un’imprecazione piuttosto colorita.
Alois ridacchiò, portandosi una mano alla bocca nel tentativo di non fare troppo rumore.
Solo in quel momento la strega notò che l’altra mano era ancora sopra alla sua.
Arrossì.
- Nulla, volevo solo fare conversazione. Mi annoio e non ho sonno.- si giustificò il ragazzino con un’alzata di spalle.
Mako sbatté le palpebre, rendendosi conto con piacere che erano più di dieci minuti che non faceva le sue proverbiali figure di mere-da, e guardò il biodo dritto negl’occhi.
- Sai, questo è proprio un momento da innamorati… manca solo il venticello che ci smuove i capelli.- Alois sogghignò, divertendosi a scherzare e a prendere in giro la ragazzina.
- Se ci fosse davvero il venticello, con la mia fortuna, diverrebbe presto una tromba d’aria, e mi finirebbe una mucca addosso.- scosse la testa, facendo ballonzolare i codini.
Effettivamente, poco dopo essere entrati in auto, si erano cambiati affinché ritornassero coi loro vestiti originali.
- Siamo sempre positivi, eh?- il quattordicenne ridacchiò, avvicinando il volto a quello della bionda, talmente rossa da meritarsi il titolo di “Marlene onoraria”.
- Ovviamente. Quando la vita ti riserva tutti i suoi tiri mancini, essere pessimisti è la cosa migliore.- sorrise, leggermente rassegnata.
Oh andiamo! Inizio a sentirmi offesa! Non te ne ho fatte passare così tante, in fondo, no?
Voglio dire, c’è gente messa molto peggio.
Non dico che sei la perfezione incarnata in stile Mako Sue, ma le sfighe sono come il prezzemolo: stanno bene su tutto.
Anche se vi sfido a mangiare una crostata al prezzemolo e a dirmi che è buona…
Il biondo si leccò le labbra, avvicinandosi ancora alla streghetta, che più che cercare di farsi fagocitare dal finestrino non poteva fare.
- Dimmi, Mako-Chan, chi hai sognato di baciare?- sorrise, negl’occhi un accenno di pazzia.
“Ce lo siamo perso, è entrato in modalità pazzo stupratore/yandere” pensò abbattuta la ragazzina, socchiudendo gli occhi per sicurezza.
Doveva trovare una risposta, e doveva trovarla in fretta…
Avrebbe mentito.
- Te. Ho sognato che stavo baciando te.- sorrise, vittoriosa.
Quale miglior bugia della verità?

Come realizzò l’immane cretinata compiuta, la bionda sgranò gli occhi.
- Dannazione…- sussurrò fra i denti.
- Vediamo di far avverare questo sogno.- non fece in tempo a rispondere, che sentì le labbra di Alois premere contro le sue.
Era un momento bellissimo e maggico.
Sì, con due g.
La strega portò le braccia dietro al collo del quattordicenne, perdendosi in quel bacio che sapeva di vaniglia.
Era tutto così incredibile, bello e perf-

Aspettate un momento.


Mako riaprì gli occhi, le palpebre pesanti e un rivolo di bava che le colava al lato della bocca, e notò di avere il viso schiacciato contro il finestrino.
Si voltò, guardandosi intorno, e constatando che dormivano tutti.

Ma vaffan-



Arrivati finalmente a destinazione, Mako fece scendere gli altri, scoccando un’occhiata omicida ad Alois.
- Che ho fatto?- chiese il biondo, spaventato dallo sguardo della strega che sembrava pronta a lanciargli il malocchio.
- Sii meno arrapante, per cortesia.-  lo surgelò con lo sguardo, mentre si rendeva conto tristemente di star iniziando ad assomigliare a Ciel.
“Se vado avanti di questo passo presto inizierò ad urlare contro a povera gente random, strepitando qualcosa a proposito della vendetta e di quanto le persone che mi circondano siano tutti mie pedine…” la strega sospirò, passandosi una mano sul volto.
- Mi spiace, ma sono bello di natura ~.- il quattordicenne sogghignò, davanti all’espressione quanto meno basita della streghetta.
- Vediamo di sbrigarci. Mako, ti ricordo che devi cancellare la memoria a tutti.- Ciel si era intromesso nel discorso, guardando la bionda a braccia conserte.
- Sì, sì… Ma mica è così facile! Devo prepararmi pissico… psicalo… psicologicamente.- dopo un paio di tentativi errati, la ragazzina era riuscita a pronunciare correttamente la parola.
- Basta che ti sbrighi.- il ragazzino sbuffò, seccato, mentre colpiva leggermente col piede il corpo esanime del Visconte.
Aspetta… Visconte?!
Ciel fece un salto indietro, venendo preso al volo da Sebastian, e si portò una mano al cuore che batteva all’impazzata.
- Cosa ci fa lui qui?!- arretrò ancora, sempre fra le braccia del prode maggiordomo, che si stava improvvisando poltrona a sacco.
- Beh, siamo tornati a villa Trancy, mi pare ovvio.- Mako ridacchiò, godendo nel vedere il nano infam- Cioè… l’amabile ragazzino di bassa statura in quelle condizioni.
- Ed è rimasto svenuto per tre giorni?- Alois si piegò sul corpo del  Visconte, pungolandogli il viso con l’indice.
- No, da una dimensione all’altra il tempo passa in modo differente. Tre giorni per una possono essere un paio d’ore per un’altra.- la strega sorrise, “pattando” la testa al conte Trancy.
- Bene. Direi che ora non resta che… unire le pergamene!- con una luce di euforia negl’occhi, la bionda tirò fuori tutti e tre i frammenti.
Cominciò a sussurrare strane e misteriose parole in latino, probabilmente neanche sapendo ciò che diceva, mentre i fogli venivano avvolti da una luce intensa.
- Ci siamo! Ci siaaamo! Finalmente!- esultò, mentre le pergamene si univano in un unico foglio, e le scritte su di esse divenivano comprensibili.
La ragazzina si stava accingendo a leggerlo, quando una luce rossastra le sfiorò il viso.
- Quante volte ti devo dire…- da sopra quella specie di parapetto da cui era caduto Ciel all’inizio, una figura si fece avanti - di non mettere a soqquadro le regole dello spazio e del tempo per i tuoi interessi personali, eh, Knight?- con un salto, la figura atterrò al lato opposto della stanza.
A giudicare dai capelli castano scuro e dalla divisa rossa, non poteva essere altri che la senpai di Mako apparsa anche precedentemente, la scorsa volta che la streghetta era stata a contatto con Ciel e co.
- Non è per lei! E’ per salvare il mondo! Aspetta… Kinght?- Alois, intervenuto in difesa della bionda, guardò perplesso Mako.
- E’… il mio cognome.- sorrise, grattandosi la testa imbarazzata.
- Oh andiamo senpai, non essere così dura con lei.- una nuova voce aleggiò nella stanza, come una figura vestita di blu apparve vicino alla castana.
- Taci Marin. Quest’idiota ha disubbidito più volte alla scuola e, più importante, a me.- lo sguardo della strega più grande era talmente omicida che sembrava che, da un momento all’altro, i suoi occhi color cioccolato fondente potessero imbracciare un mitra e fare una strage.
- Scusa, scusa! Dico solo che avrà avuto i suoi buoni motivi per fare quello che ha fatto, no?- la nuova arrivata ridacchiò.
Indossava la divisa del secondo anno come Mako e aveva i capelli corti e sottili di color caffè latte, gli occhi di un bel verde chiaro.
- C-Cassandra! Quando sei arrivata?- la bionda si allontanò di qualche passo, pronta a scappare se necessario.
- Cassy! Oppure Cass, se vuoi. Ma NON Cassandra, per l’amor del cielo!- la ragazzina si irritò, e con un paio di falcate raggiunse Mako.
- Dammela.- comandò, con uno sguardo di ghiaccio.
- Eeeh??!! Dopo tutta la fatica fatta a recuperarla?! Mai.- lo sguardo della nostra streghetta si indurì.
- Ora basta, smettetela entrambe.- un lupo nero dagl’occhi rossi si materializzò vicino alla più grande delle streghe, ringhiando in direzione di Mako.
Sebastian arricciò il naso, disgustato.
Detestava i cani.
- E’ Tacos!- la tredicenne lo indicò con un dito.
- Taco, deficiente!- le risposero in coro le altre due streghe.
- E scusatemi! Non tutte possono avere un nome virile come il mio Aldo.- il corvo apparve sulla spalla della strega, che gli carezzò le piume con un sorriso.
- Tsk, mai quanto Fiamma!- una gattina nera dagl’occhi verdi camminò fiera vicino a Cassandra, spolverando il terreno con la sua coda vaporosa.
- Ti ostini ancora a portarti dietro quello scopettino?- la bionda sollevò un sopracciglio.
Nessuno riuscì tuttavia a sentire quest’ultima frase, dato che venne coperta da un urletto di Sebastian.
- Com’è carina!- il maggiordomo nero si avvicinò alla gatta, cominciando a palpeggiargli i polpastrelli.
- Sebastian! Torna subito qui! E che cos’è questa storia?! Quella pergamena non serve a salvare il mondo?!- l’occhio di Ciel si contrasse, mentre iniziava a capire di essere stato ingannato di nuovo.
Speriamo tutti che non si ripeta il giro di insulti dell’ultima volta.
La tensione era palpabile, mentre tutti tenevano lo sguardo fisso su Mako, che guardava insistentemente per terra.
Cos’era andato storto?! Il suo piano era perfetto… non fosse arrivata quell’infame della sua senpai ce l’avrebbe anche fatta.
Deglutì, preoccupata.
Era la fine.
- Non proprio… ma è ugualmente importante!- cercò di giustificarsi, mentre lo sguardo degl’altri si faceva più indagatore.
La ragazzina non riusciva più a reggere la pressione.
- Kyaah! Come sei carin- Cioè, volevo dire… se vuoi puoi tenerla.- Cassandra spezzò il momento magico che si era venuto a creare, tendendo Fiamma verso Sebastian, che la prese in braccio con un sorriso soddisfatto.
- Knight, per l’ultima volta: consegnami quelle risposte!- per qualche secondo la senpai perse la sua compostezza, sistemandosi poi la frangia con un sospiro.
- Risposte… di cosa sta parlando Mako?- domandò Ciel, guardando malissimo la streghetta.
- Vedi… queste… sono… ecco…- tergiversava, la tredicenne, continuando a guardare per terra.
- Sono le risposte all’esame di tedesco, che IO stessa mi ero premurata di nascondere, e che quest’idiota è andata a scovare. Chi ti ha aiutato? E’ stato quell’idiota di tuo cugino? Sul serio, quel ragazzo mi preoccupa sempre di più.- l’anziana scosse la testa, dimostrando pienamente tutta la pazienza dei suoi quindici anni.
- Cosa?! Potevi dirlo anche a me, infame! Mi sarebbero tornate utili e… perché Aldo è bianco?- Cass guardò perplessa in direzione del corvo, che era letteralmente sbiancato.
- Ha perso colore, credo… sai, le mie magie non sono perfette e… Non è questo il punto!- si lagnò Mako, irritata per aver visto il suo piano brillante andare in fumo.
- E’ così puro!- l’altra ridacchiò, mentre la bionda borbottava qualcosa come “Sapevo che era una pessima idea farle guardare l’anime.”.
- Ma non avevi il debito in storia?- nonostante non sapesse cosa significava esattamente, Ciel era convinto che fosse quello il motivo per  cui la strega li aveva coinvolti in quella pazza avventura.
- Knight, anche se può sembrare strano, è una brava studentessa, ed in storia ha un nove pieno.- se la strega in divisa rossa avesse avuto degli occhiali, se li sarebbe sistemati in modo faigo/alla Crodo.
- Quindi abbiamo fatto tutto questo solo perché tu potessi superare indenne l’esame di tedesco?- la voce di Alois era bassa, quasi un sussurro, e sembrava sul punto di mettersi a piangere.
Si sentiva tradito.
Non poteva dirlo subito come stavano le cose? Lui l’avrebbe aiutata comunque!
Sospirò, trattenendo le lacrime, e mettendo su un sorrisetto sadico.
- Sei talmente insicura da credere di aver bisogno di mentire per ottenere il nostro aiuto?-  sorrise, in modo calmo, mentre lasciava uscire delle parole velenose che colpirono dritto il cuore della strega.
- Alois… io…- non trovava le parole.
Era vero.
Aveva fatto un casino, li aveva ricattati e trascinati in giro per spazio e tempo manco fosse Dialga e Palkia fatti persona, e li aveva ingannati.
Non osava nemmeno sperare che la perdonassero.
Abbassò il capo, lasciando che un ciuffo di capelli le coprisse gli occhi.
- Suvvia, ora non mi sembra il caso di farne una tragedia greca.- con un movimento della mano, il foglio in mano alla strega più anziana prese fuoco.
- Non hai fatto nulla di così esagerato, ma verrai comunque punita.- specificò lei, sospirando esasperata nel vedere Cassandra che guardava Sebastian con lo stesso sguardo con cui si guarda una fiorentina.
Un misto di ammirazione per lo chef, tanto amore, e la voglia matta di mangiarla e farla tua il prima possibile.

Ditemi, per curiosità, sono l’unica a fare questo genere di pensieri davanti ad una bistecca??
No…?
Ah! Alla faccia tua, psicologo dei miei stivali!
- Marin, smettila di mangiarti con gli occhi quel… coso.- inarcò un sopracciglio in direzione di Sebastian, sistemandosi le pieghe della gonna e stringendo un poco il cravattino rosso.
- Giooo! Chiamami Cassy! Te l’ho già detto!- sbuffò in risposta l’altra, stringendo le braccia contro il petto piatto.
Povera, cara, strega stettuta.
- Sbrigati Knight, arrivati a scuola devi fare subito l’esame di matematica. Sì, anche tu Marin.- scoccò un’occhiata gelida in direzione di Cassandra, che aveva provato a ribattere.
- Come vuoi…- sbuffò, riprendendosi in braccio il gatto, e voltando le spalle a Sebastian.
-  A presto, mio nuovo amore.- sussurrò quest’ultimo, una nota di malinconia nella voce, mentre Ciel alzava gli occhi al cielo (Ciel, cielo… capita? N.d.A) esasperato.
Cassy si voltò con un sorrisone sulle labbra, gli occhi che brillavano come due smeraldi.
- Dici a me??- il suo sorriso si estese.
- Io… sono mortificato, ma parlavo con il gatto… Comunque sarà un piacere rivedere anche voi, lady.- il demone sorrise, leggermente imbarazzato per l’equivoco.
- Dovevi aspettartelo. Recupera Knight e andiamocene, non voglio prendere una punizione per colpa di due Kohai idiote come voi.- la castana si premette le dita sulle tempie, rassegnata.
- Yes, my lady.- sogghignò, dirigendosi saltellando verso Mako, ancora con lo sguardo rivolto verso le sue scarpe.
- Né, andiamo?- sorrise, cominciando a tirare per una mano la strega.
- Mh… Come vuoi.- fece per seguirla, quando una presa salda le bloccò la mano.
- Hai sbagliato, è vero, ma nella mia immensa bontà ti perdonerò.- un occhio blu scuro la fissava ardentemente, mentre Ciel non accennava a lasciare la presa.
- Ciel…- sussurrò, incredula.
- Nano di merda, vuoi fare tiro alla fune con me? Ti avviso Mako, tu fai la fune.- Cass lanciò un’occhiata inviperita al conte, sorridendo poi in direzione della bionda.
- Sai… alla fine ci siamo divertiti, no? E neanche Sebastian e Claude hanno qualcosa da ridire… vero?- occhiataccia alla Ciel in stile “Dovete solo provare a contraddirmi e vedete”.
I due maggiordomi annuirono appena.
Alois sbuffò, abbracciando di slancio Mako e accoccolando la testa nell’incavo del suo collo.
- Non posso essere arrabbiato con te, Mako-Chan.- sospirò, respirando contro la sua spalle e provocandole un brivido.
- Mako! Ti sei trovata il ragazzo?!- Cassandra sbatté le palpebre, basita.
- Lui non è il mio…- provò a difendersi, ma venne interrotta da Alois che, avendola accerchiata e messe le braccia attorno alla sua vita, ridacchiò.
- Sì, sono il suo ragazzo.- sorrise, soddisfatto.
Sullo sfondo, Giorgia guardava insistentemente l’orologio al suo polso, mentre Taco le si strusciava fra le gambe.
Mosse una mano a carezzargli la testa, sospirando.
- Quando finite di tubare, cari piccioncini, avvisatemi…- nessuno la calcolò, facendola sospirare.
“Ti concedo cinque minuti Mako. Vedi di sbrigarti.” pensò con l’ennesimo sospiro.
- Tu sei… il mio… ragazzo?- gli occhi della strega sembravano due fanali.
Era basita.
Alois Trancy aveva appena dichiarato di essere…?
- … Tiè!! Beccatelo in quel posto Pietro! Ho un ragazzo! Fottetevi tutti! I’m the hero!!!- questo era quello che la bionda avrebbe voluto urlare a squarciagola… e in effetti questo ha fatto.
- Chi è Pietro?- Ciel sorrise appena, un poco contento che la tredicenne fosse tornata alla normalità.
- Nessuno, nessuno…- ridacchiò, ancora abbracciata ad Alois.
- Tempo scaduto. Knight, muoviti.- Gio si materializzò fra le due streghe, e prese la bionda per i capelli.
- A-Ah! Senpai! B-basta… fa male!! Non tirare cosììì!!- venne trascinata via, verso un varco creato da Cassy.
- Ah, sappi che a causa di questo casino, la tua scopa verrà revocata e sostituita da… uno Swiffer.- sogghignò, in modo leggermente inquietante, la castana.
- C-come?! Gio-San, ma come faccio a volare su quel coso?!- Mako cercò di divincolarsi dalla presa della più grande, che per tutta risposta borbottò un “Non discutere, te la sei cercata.”.
- Chiedo scusa per il disagio causato da questa… Cosa… la memoria dei londinesi è stata cancellata secondo accordo, e voi potrete tornare alle vostre vite.- si sistemò la cravatta, lanciando la streghetta oltre al portale, mentre Cassandra la seguiva con un “Banzaii!!” urlato a mezza voce.
La castana accennò un inchino, dando le spalle ai protagonisti.
- Sebastian, questa scena non ti ricorda qualcosa?- Ciel diede di gomito al suo maggiordomo, che sorrise appena.
- In effetti ricordano William T. Spears e Grell Sutcliff…- sogghignò, mentre Gio gli lanciò un’occhiataccia.
- Ti ho sentito, demone. Bene, io vado. Con un po’ ti fortuna non avrete più a che fare con le streghe e i maghi.- sorrise appena, diabolica, e saltò nel portale.
Alois sbatté le palpebre, perplesso.
- Mako è…?- era scandalizzato.
- Andata? Credo di sì. Ma sono abbastanza sicuro che tornerà a rompere le scatole.- Ciel mise una mano sulla spalla del biondo.
- Noi abbiamo un “ballo” in sospeso, se non erro.- sogghignò, mentre Alois gli restituiva il ghigno.
- Danse Macabre.- sussurrò in risposta lui, pronto a cominciare.



Siamo tornati come all’inizio: Claude e Sebastian erano in cortile a cercare di ammazzarsi a vicenda, e dentro casa la scena era uguale ma fra Alois e Ciel.
Il blu aveva notato di avere la mano perfettamente guarita, sulle bende la scritta “Mi devi un favore. By M.”, e poteva continuare a “danzare”.
Con un colpo basso, letteralmente, stiamo parlando del nano infame dopotutto, di Ciel, Alois si era ritrovato a terra.
Il conte Phantomhive ghignò, facendo per dargli il colpo di grazia quando…
- Vooolaaareeee!! Oooohhh ohhhh!!!- un non proprio dolce peso atterrò sulle spalle del blu, che cadde a terra.
- Caaantaaareeee!! Wooohooooo!!! Nel blu, dipinto di blu!- la nostra non poi così misteriosa figura diede un colpetto sul naso di Ciel.
- Tu…- il tredicenne era furente.
- Ancora non l’hai capita? Tu sei blu!- si spiegò lei, ridacchiando alla sua pietosa battuta.
Venne travolta da un tornando fucsia/magenta/prugna/ho rinunciato a capire il colore.
- Mako!! Sei viva! Ci sei!!! Sei qui!!!- Alois strinse la streghetta al petto, ridendo in modo leggermente isterico.
- Sì che sono viva! Sei tu che sei a tanto così da crepare… ancora.- borbottò abbattuta la bionda, ricambiando la stretta.
- Cosa ci fai tu qui? E’ passato giusto un quarto d’ora da quando te ne sei andata…- non è che Ciel non fosse felice di vederla.
Era solo irritato per averla ancora là fra le palle.

Ah, dite che il significato è quello?
… Allora chiedo venia.
- Nella mia dimensione sono passate due ore e mezza.- Mako si scostò dalla presa di Alois, sistemandosi meglio una borsa a tracolla.
In effetti, ora che ci faceva caso, Ciel aveva notato che la strega portava una borsa blu con un motivo scozzese, nel centro un disegnato un capello a punta con le stelle chiuso in un cerchio, probabilmente lo stemma della scuola di magia.
Eh?
Nooo… che dite… non è affatto come quello di Topolino in “l’apprendista stregone”!
Non potrei MAI infrangere così il copyright… forse.
- Prima di andarmene per un po’, non illudetevi che non ci rivedremo più dopo, vi ho portato dei regalini.- gli occhi del blu brillarono.
Dopotutto, passato di Nutella a parte, era pur sempre un ragazzino.
E i ragazzini amano le sorprese.
- Iniziamo da Ciel… tieni!- dopo aver frugato un po’ nella borsa, la strega gli consegnò un barattolo pieno di pastiglie blu.
Sull’etichetta la scritta “Viagrone”.
- Che roba è? Caramelle??- che innocente il nostro conte Phantomhive…
No, aspettate… forse nell’Ottocento manco c’era il viagra.
- Eh… più o meno. Mangiale in presenza di Lizzy e falla contenta, vedrai.- sorrise, col suo solito modo Chesire.
Le porte della stanza vennero spalancate, ed entrarono Claude e Sebastian, ricoperti di tagli e lividi vari.
- Cosa sta succeden… Mako?- i due maggiordomi spalancarono gli occhi.
- State tranqui, che ne ho anche per voi.- dopo aver tirato fuori delle pesche, una noce di cocco, una sveglia elettrica, un cuscino e una Barbie di Lucia delle Mermaid Melody, finalmente la bionda trovò quello che cercava.
- Per voi, che siete così acculturati ho dei libri.- la streghetta consegnò dei volumetti ai due demoni.
- Per Claudy abbiamo la collezione dei fumetti dell’Uomo Ragno. Li ho rubati…cioè, presi in prestito da mio padre, ma non gliene fregherà nulla.- sorrise, all’espressione prima perplessa e poi rassegnata del moro.
- Per Sebacchan invece c’è Simon Cat. Io sinceramente non li capisco quei libri, ma a te dovrebbero piacere.- si strinse nelle spalle, la strega
Sebastian sorrise, appena sentì la parola “Cat”; avrebbe avuto qualcosa da leggere per un po’.
Infine Mako si avvicinò ad Alois, esitante.
- Per te…- poggiò velocemente le labbra su quelle del biondo, prima di staccarsi, un po’ rossa.
Il conte era basito.
Gli occhi sgranati, si portò un dito alle labbra, premendosele come per accertarsi che fossero proprio le sue.
“E stavolta non è un sogno… credo.” esultò, più o meno, la tredicenne.
- Devo andare, sono in super-ritardo! La senpai mi mangerà viva e poi devo studiare che domani ho l’esame di tedesco!- saltellò sul posto, tesa come una corda di violino.
Ciel  la guardò male.
- Esame che, se non farai benissimo, ti farò rimpiangere di aver fatto.- ghignò, sadicamente.
Tanta cattiveria in un corpo così piccolo… non è umana.
Non ricorda anche a voi Plankton di Spongebob?
- Certo, certo.- la ragazzina agitò la mano davanti al viso, noncurante.
Aprì il portale e stava per andarsene, ma all’ultimo fece dietrofront.
- Un paio di cose: FINITELA con questi “balli”, chiaro? Piuttosto fatevi insegnare il tip tap da Crodo, che è meno pericoloso.- sorrise, facendo l’occhiolino al demone.
Almeno fino a che non lo fai su un muretto. Aveva sicuramente ragione.
- E poi…- prese Alois per i capelli, e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
- Dillo a qualcuno e sei morto.- gli diede uno sguardo truce, prima di sparire nel varco magico, che si richiuse subito dopo.
- Cosa ti ha detto?- si incuriosì Ciel.
- Il suo vero nome…- il biondo sorrise, con un fare leggermente ebete, ancora intontito dal bacio.
- Dimmelo.- ordinò lapidario il blu.
- Mi rifiuto.- fu la risposta del quattordicenne.
- SEBASTIAN!-
- CLAUDE!-
“Spero che riuscirò a sopravvivere fino alla prossima volta che ci incontreremo… arrivederci a presto… Meredith.” pensò il ragazzino con un sorriso sulle labbra.


Finale Alternativo.

“Spero che riuscirò a sopravvivere fino alla prossima volta che ci incontreremo… arrivederci a presto… Meredith.” pensò il ragazzino con un sorriso sulle labbra.



Da qualche altra parte, in un lungo corridoio deserto, una strega bionda camminava con una pila di libri in mano.
- Studiare! Studiare!! Devo studiaaare!!- correndo senza guardare dove andava, andò presto a sbattere contro qualcuno.
- Ah! Scusami senpai, sono mortificata!- accennò un inchino, mentre cercava di raccogliere i volumi.
L’altra ragazza si massaggiò la testa, dolorante.
Aveva capelli castano scuro ed occhi marroni, indossava la divisa nera dell’ultimo anno arricchita da una catena punk che cascava dalla gonna, e non portava il tipico gilet della divisa.
Un paio di occhiali distava qualche metro da lei, probabilmente persi durante lo scontro.
- Nessun problema… Io sono Beatrice, tu?- sorrise, affabile.
La streghetta sorrise.
- Mi chiamo Mina, ma per cortesia chiamami Mako… o Meredith, recentemente sono entrata in fissa con questo nome.- ridacchiò, continuando a raccogliere i libri con un sorrisetto sul volto.


Nyaa: Fine! *O*
Ditemi, che finale preferite? Quello originale “romantico” o quello alternativo con la fregatura?
Io sinceramente preferisco il primo xD Povero Alois, diamogli almeno la soddisfazione di sapere il VERO nome di Mako.
Mako: Mi chiamo Meredith? O.o
Nyaa: Oppure Mina… Io preferisco Mako.
Mako: Concordo u.u Ma anche Meredith non è male.
Nyaa: Dopotutto tuo padre è inglese, no?
Mako: Ah sì? O.O
Nyaa: Messa maluccio la ragazza =___=” Rispondi alle domande va.
Mako: Vai *annuisce determinata*
Nyaa: Da parte del Pro- Cioè, di Fra-Kun *perplessa* “Se non fossi una strega, che mestiere faresti?”.
Mako: Che bella domanda! *sorride* Dipende… magari il medico, o la maestra d’asilo… E, perché no, la shinigami *ridacchia*
Nyaa: Già ti ci vedo con la death schyte!
Mako: Con la fortuna di cui mi hai dotato posso ambire al massimo ad un innaffiatoio…
Nyaa: Come siamo ottimisti! Io proporrei un irrigatore da giardino *smile*
Mako: *depress*
Nyaa: *ghigno* Ok, da parte di Dogliva-Sama…
Mako: Finiscila di darle titoli onorifici! E’ la mia peggior nemica!! *Prepara Mocho*
Nyaa: Sì… certo… Comunque “Che pensieri da rating rosso hai fatto su Alois?”.
Mako: *ghigna* Tiè! T’ho fregata! I miei pensieri erano yaoi! *Risata sadica* Su ME e Alois ho pensato massimo massimo a baci e carezze *leggermente rossa*
Nyaa: Sssseee… “Sicura di non essere lesbica?”.
Mako: *incrocia le braccia sotto al seno* E se anche fosse? No, non credo… Solo dimostro il mio affetto senza farmi troppi problemi… al massimo, poi, sono bi…
Nyaa: Brava Mako *annuisce* Ora, da parte di Black-chan… “Se dovessi sostituire il Mocho, con cosa lo faresti?”.
Mako: Un’Harley Davidson! *Le brillano gli occhi* Ma il Mocho è più discreto, quindi va bene così…
Nyaa: “Quante volte in un giorno pensi a Ciel o Alois?”.
Mako: Ma che caz- NYAA! Ora a causa tua tutti credono che mi piaccia Ciel!! *strepita*
Nyaa: *ride* Rispondi.
Mako: A Ciel, MAI. Ad Alois… un po’ *arrossisce*
Nyaa: Sempre sul vago, eh? Da parte di Angie-Chan “Ti imbarcherai in altri avventure con ‘sti quattro sciamani?”
Mako: … Sciamanati, semmai…
Nyaa: Eh, appunto.
Mako: A me piacerebbe ma… devi chiederlo a lei *addita Nyaa*
Nyaa: Chi può dirlo, nella vita tutto può accadere. Per un po’ Mako-Chan starà a marcire in camera mia e mi dedicherò ad altro, ma non è improbabile neanche un suo ritorno di fiamma.*
Mako: Esagerata… poi?
Nyaa: “Qual è il tuo film preferito?”
Mako: I Simpson! E’ l’unico che accetto di rivedere! *le brillano gli occhi*
Nyaa: Prima di terminare… Ci spieghi cosa hai fatto ESATTAMENTE a Seb e Crodo?
Mako: In poche parole? A Sebastian gli ho tirato il Mocho nelle palle, con Claude ho provato a fare lo stesso ma si è spostato e l’ha beccato nel didietro…
Nyaa: *sgrana gli occhi* Ossia?!
Mako: *sogghigna* Mocho=Seme Claude=Uke. Così e più chiaro? *sorrisino angelico*
Nyaa: Inquietante…
Mako: *smile*
Nyaa: Bene, abbiamo concluso… Ciao Mako *saluta*
Mako: Bye! Alla prossima amici! *sparisce*
Nyaa: Allora… vi dirò. Sono contenta di aver finito la storia, ma non nel senso “Hurrah!!!!”, più per il fatto che ora sono shalla al massimo =W=
Drocell: Che… vorrebbe dire? Traduca per chi non possiede un linguaggio così giovanile, per cortesia.
Nyaa: Rilassata =W= Sono molto rilassata.
Ash: *con occhiali da sole, cappellino, camicia aperta e collane varie* Io l’avevo capito yo yo yooo ù_ù
Nyaa: Se ti fai una cresta in questa casa non entri più :3
Ash: *in un secondo è vestito come al solito* ^-^
Nyaa: Bravo. Che dire, grazie mille per aver seguito me e Mako in queste avventure.
Ho un po’ di cose da postare, come delle one shot yaoi basate sui doppi sensi, o anche una comica che sto scrivendo…
Beh, chi vivrà vedrà.
Spero di avere tempo per scrivere anche l’anno prossimo ç___ç Si inizia il liceo TOT
Ok, vi lascio.
Spero mi lasciate un’ultima imperdibile (?) recensione <3
Salutoni!

Nyaa <3

  
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