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Autore: EBI_Weasley    18/08/2012    7 recensioni
Una breve storia in onore delle Olimpiadi 2012 che si stanno svolgendo a Londra. Rupert porta la torcia olimpica ed Emma lo incontra per caso. Cosa succederà tra i due che non si vedono da un anno? Una storia più intricata di quel che sembra. Alcuni elementi potrebbero non rispecchiare la realtà degli eventi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emma Watson, Rupert Grint
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio miei cari lettori, siamo giunti alla fine di una storia che ho scritto davvero con il cuore e sono felice che voi l'abbiate seguita con così altrettanta passione. Spero che quest'ultimo capitolo vi piaccia e sia all'altezza degli altri.
Sotto troverete una sorpresa che spero apprezzerete. 
la vostra
EBI




Emma ritornata all’albergo, era tutta intenta a prepararsi per la sua serata con Rupert. Si sentiva così leggera e felice. Solo quando aveva visto la vera natura di Will, aveva finalmente capito che per lei, il ragazzo era solo un peso enorme. Sentiva di poter respirare liberamente senza che Will fosse lì a controllarla. Aveva bisogno di uno spirito libero, qualcuno che sapesse fidarsi di lei, qualcuno come Rupert.
Emma vide nello specchio di fronte a lei le guance diventare rosse e si portò le mani al viso. Perché ci aveva messo tanto a capire cosa provava realmente? Forse lo aveva scoperto da tanto tempo, ma aveva sempre preferito soffocare i suoi sentimenti per il bene della loro amicizia.
‹‹ Quanto sono stupida. ›› mormorò Emma a sé stessa. In fondo perché tra loro doveva conservarsi per forza solo un’amicizia? Emma si provò molti vestiti, ma non trovò nulla di veramente adatto. Frugò nella sua borsa fino allo sfinimento, finché decise di optare per qualcosa di semplice e comodo. Indossò un paio di Jeans attillati e un’elegante camicia bianca con tanto di bei fronzoli che scendevano verticali lungo il torace e infine un paio di comode scarpe da ginnastica che erano l’ideale. Controllò l’orario sul suo orologio da polso e sbruffò. Mancava ancora mezz’ora all’appuntamento. Decise allora di dare ancora una piccola sistemata ai suoi capelli lisci. Quando rientrò in bagno, scoccò un’occhiata alle bellissime rose bianche appoggiate sul mobile color noce. Amava il regalo di Rupert, ma quelle rose le ricordarono il motivo che l’aveva spinta a non tentare di instaurare qualcosa di più dell’amicizia. Rupert le aveva donato quelle rose in segno di amicizia e fedeltà. I pensieri di Emma equivalevano a tingere di nero quelle splendenti rose bianche. La ragazza sfiorò i petali e sospirò. Non riusciva a comprendere quale fosse la cosa giusta da fare. Non ancora. Qualche minuto più tardi Emma correva lungo la strada indicata da Rupert quel pomeriggio, cercando di indossare velocemente la sua giacca felpata. Emma aveva sempre sofferto il freddo, infatti anche in piena estate indossava indumenti pesanti. Quando la ragazza raggiunse il luogo dell’appuntamento, Rupert era già arrivato e aspettava impaziente. Quando si videro, si abbracciarono forte ed Emma gli stampò un bacio sulla guancia che diventò immediatamente bordeaux.
Emma rise piano e lo prese sotto braccio. ‹‹ Buonasera mio bel gentiluomo. Vogliamo andare? ››
Rupert sorrise e stando al gioco rispose: ‹‹ Ma certo bella signorina, la scorterò lungo le strade di Londra e la porterò ad una delle più belle cerimonie di tutti i tempi. ››
Emma sorrise e si lasciò guidare dal rosso che di tanto in tanto le scoccava occhiate incerte. Emma però era ammaliata da Rupert, aveva un fascino diverso dagli altri e questo le piaceva. Indossava una semplice giacca elegante nera che copriva una maglia di un rosso acceso intonato ai suoi fiammeggianti capelli.
Poco dopo raggiunsero lo stadio dove si sarebbe tenuta la cerimonia e aspettarono di poter entrare. C’era tantissima gente impegnata a chiacchierare in attesa dell’apertura.
‹‹ Per fortuna non ci hanno riconosciuti. ›› disse Emma guardandosi intorno.
‹‹ Non ti preoccupare, stasera ci saranno così tanti vip che non ci degneranno di uno sguardo. ›› scherzò Rupert rassicurandola. Anche lui non aveva voglia che qualcuno rovinasse quella magica serata.
Emma e Rupert continuarono a parlare tranquillamente del più e del meno, anche se continuavano a guardarsi intorno timorosi. Finalmente mezz’ora prima dell’inizio cominciarono a far entrare altra gente. Loro si trovavano nel secondo gruppo e riuscirono a sedersi dopo pochi minuti. Lo spettacolo che videro fu stupendo. Luci di tutti i colori che illuminavano lo stadio, migliaia di persone che contribuivano a vivacizzare l’ambiente con velocissimi flash di macchine fotografiche diverse e tanta, tanta musica.
‹‹ Hanno apportato delle modifiche magnifiche. Hai visto giù? Sembra un enorme prato, quelle sono strade mi pare, non è vero? ›› domandò Emma euforica. Le sembrava di essere tornata bambina e la presenza di Rupert sosteneva quella strana sensazione. Forse sentiva di poter essere finalmente se stessa.
‹‹ Sì. ›› rispose Rupert indicando il “palco”. ‹‹ Sono strade e se non sbaglio sono composte dai pezzi di tutti i brani letterari inglesi più importanti. Ne ho sentito parlare stamattina in televisione. ››
‹‹ Brani letterari? Forse potrebbe esserci anche Harry Poter. ›› sussurrò Emma sorridendo.
‹‹ Probabile. Stasera dovrebbe partecipare anche Jo alla cerimonia. ›› disse Rupert ricambiando il sorriso felice. ‹‹ Davvero? ›› domandò Emma entusiasta cercando di scorgere qualche particolare “di sotto”.
Rupert annuì e si unì a lei. Sembravano due bimbi contenti di guardare il cartone animato preferito in TV.
Ma era proprio quello il bello del loro rapporto, la genuinità che li univa. Quando la cerimonia iniziò, lo stadio era come impazzito e loro cominciarono ad urlare euforici insieme alla folla.
‹‹ Rupert! ›› gridò Emma. ‹‹ Quello è Timothy! ››
Rupert si alzò in piedi e cercò di vedere più in là. ‹‹ E’ vero! ›› disse Rupert scoppiando a ridere.
‹‹ Se la cava bene. ›› esclamò la ragazza ridendo.
‹‹ Spero che non cada! ›› scherzò Rupert osservando l’uomo in bilico su un’alta torre. ‹‹ E’ incredibile, ha fatto un salto di qualità. Pensandoci bene, qualsiasi ruolo sarebbe meglio di Codaliscia! ›› disse il rosso sedendosi nuovamente accanto ad Emma. Poco dopo fece la sua apparizione, proprio come aveva predetto Rupert, J.K. Rowling. Lo stadio cadde nel silenzio mentre lei leggeva dei passi di Peter Pan. Lo spettacolo era meraviglioso, i bambini ballavano e correvano dappertutto e un enorme Voldemort in versione pupazzo apparve in tutta la sua imponenza. Alla sua vista, Emma e Rupert scoppiarono a ridere e tutti i presenti scoccarono loro delle occhiate minacciose. Emma si portò la mano alla bocca cercando di soffocare le risa, Rupert aveva immerso la testa tra le braccia cercando di trattenersi. La serata passò velocemente e quando la cerimonia finì e i due si ritrovarono fuori dallo stadio furono fermati da diversi gruppi di ragazzini e dovettero firmare qualche autografo qua e là.
‹‹ Hai visto che ci hanno beccato? ›› esclamò Emma sorridendo.
‹‹ Quando dicevo che non ci avrebbero degnato di uno sguardo io intendevo il periodo che andava dall’inizio alla fine della cerimonia, non parlavo del dopo spettacolo. ›› rispose Rupert diplomatico.
‹‹ Hai sempre la risposta pronta? ›› scherzò Emma scoppiando a ridere, seguita subito da Rupert. Mentre si allontanavano dallo stadio, un gruppo di amici che camminavano lì vicino li adocchiò, ma non si avvicinarono perché piuttosto timorosi. Rupert ed Emma però riuscirono a cogliere una parte della loro conversazione. ‹‹ Io l’ho sempre saputo che, prima o poi, quei due si sarebbero messi insieme. ›› esclamò un ragazza indicandoli. Un amico notando le facce perplesse dei due, si catapultò  sulla ragazza e le intimò di abbassare il braccio. ‹‹ Insomma Emily, è da maleducati indicare le persone in quel modo. ››.
Il gruppetto scoppiò a ridere e si allontanò velocemente.
‹‹ Che simpatici. ›› mormorò Rupert sorridendo. Emma invece aveva abbassato lo sguardo imbarazzata.
Rimasero in silenzio per tutto il cammino.
‹‹ Cosa succede? ›› domandò Rupert preoccupato dopo un po’. ‹‹ Non ti stai divertendo? ››
Emma scosse la testa. ‹‹ Pagherei per passare un’altra sola serata come questa. ›› rispose lei.
Rupert sorrise. ‹‹ Non c’è bisogno di pagare, lo sai che quando vuoi io ci sono sempre per te. Noi siamo ami- … ›› disse il ragazzo, ma fu interrotto da un gesto di lei. ‹‹ Non lo dire. ›› aggiunse Emma spostando lo sguardo. ‹‹ Il nostro rapporto è cambiato e tu lo sai, non continuare a fingere. Non serve. ››
Rupert diventò serio e cominciò a fissarla. Si erano fermati nei pressi di un magnifico ponte. La luce stellare li illuminava a malapena. ‹‹ Sì, lo so. Io credo che tutto sia cambiato già da un po’ di anni. ›› mormorò Rupert seriamente imbarazzato.
‹‹ Probabilmente hai ragione. Tu cosa ne pensi? Voglio dire, potremmo provarci sul serio? ›› domandò Emma arrossendo al solo pensiero.
‹‹ Non importa cosa penso io, a me interessa che tu stia bene e ti senta felice. Tutto il resto non conta. ››
Emma lo guardò dritta negli occhi. ‹‹ Da quando tutto questo romanticismo? ›› provò a scherzare.
‹‹ Da quando riesco a vederti con occhi diversi. ›› mormorò Rupert serio.
‹‹ Lo sai che non potremmo più tornare amici se non funzionasse? ››
‹‹ E perché non dovrebbe funzionare? ›› disse Rupert semplicemente. Emma non riuscì ad aggiungere altro. Rupert si avvicinò al suo viso. Era tutto perfetto, le stelle nel cielo che facevano brillare i loro riflessi nel fiume sotto di loro, lui e lei. Tutto ciò che aveva sognato. Forse anche meglio di un sogno. Emma annuì leggermente e come se fosse scattato qualcosa, Rupert prese l’iniziativa e senza tentennare poggiò le sue labbra su quelle di Emma. La ragazza ricordava quel sapore così dolce e aspro allo stesso tempo, che più di un anno prima aveva assaggiato durante le riprese del film. Ma tutto era assi diverso, quella non era una finzione, non c’erano risate imbarazzate, non c’erano milioni di sguardi su di loro, non c’era tensione.  C’erano solo lui e lei. C’era solo una dolce fiamma che stava nascendo tra di loro, come quella dei Giochi Olimpici di Londra che li aveva fatti ritrovare.


Eccomi di nuovo qua. Spero che il capitolo conclusivo vi sia piaciuto e se volete potete illusstrarmi le vostre opinioni con delle recensioni. E ora la sorpresa! Ho deciso di fare un seguito di questa storia: "Cosa è successo dopo quel bacio? Sono riusciti Emma e Rupert a coronare il loro sogno d'amore? O qualcosa impedisce ancora loro di poter vivere serenamente la loro relazione?" tutto questo nel seguito "La fiamma olimpica continuerà a bruciare?"
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Inoltre volevo ringraziare un po' tutti quelli che hanno seguito questa storia. Principalmente Emma e Rupert per averci fatto sognare, poi tutti i lettori che visitano e leggano la storia silenziosamente e infine i miei amati recensori in particolare:

_Her_
_Cris_92
RomioneisForever_

che mi hanno seguito e sostenuto dall'inizio alla fine e inoltre tutti gli altri recensori che ringrazio vivamente per avermi spinto a continuare:
Afle
SaraSnow
stukn
Il sorriso della Watson
ronherm
Ariel88
flysun91
Carola
Kiara_Enya

Grazie di cuore a tutti e spero vivamente voi vogliate leggere il seguito di questa storia che fidatevi ha altre magiche avventure in serb per voi! Alla prossima! 
EBI ♥

 
   
 
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