Mollie una quasi diciassettenne, alle prese con i normali problemi adolescenziali e con i continui litigi con la madre, riesce a trovare rifugio nella musica. In particolare in quella di un gruppo inglese gli One Direction, un gruppo di cinque ragazzi con un grande talento quello di riuscire a far emozionare milioni di ragazze e ragazzi con le loro voci.
Mollie oltre alla musica può contare sul suo migliore amico, Luke un neo diciottenne, abituato a risolvere i suoi problemi autolesionandosi perché troppo buono per dimenticare e superare.
Quindi decide di fare una sorpresa alla sua migliore amica,tanto per staccare la spina da tutti i loro problemi, così organizza un viaggio per due nella città dei loro sogni, LONDRA.

Luke:
Mancavano ormai due settimane alla fine della scuola e sei al compleanno di Mollie,ero proprio deciso a portarla a Londra, anche senza il consenso di sua madre c’è l’avrei portata. Era il suo sogno fin da bambina quella città, la ama per il suo lato misterioso,per il suo clima, per tutto. L’unica cosa da fare ormai era riuscire a far firmare le carte dell’espatrio di Mollie a sua madre, senza che lei se ne rendesse conto.
Bene stasera andrò da Mollie a salutarla e mi farò fare un’autografo da sua madre,bè sua madre era una scrittrice emergente.

Subito dopo aver suonato al suo campanello mi venne ad aprire Mollie che mi abbracciò,mentre corse su per le scale per sistemare la camera, io mi diressi da Ellie con un foglio bianco per chiedergli un’autografo e lei non indugiò a darmelo. BENE IL GIOCO E’ FATTO.
Appena scese Mollie pronta per invitarmi in camera sua per vedere un film mi inventai di un’imprevisto e che ci saremmo visti l’indomani a scuola e me ne andai. Arrivato a casa presi le carte per l’espatrio di Mollie e lo compilai con tutti i dati necessari e copiando la firma della madre alla fine, finito di compilare il modulo accesi il computer e iniziai a cercare i voli per Londra, non fu difficile.
Dopo aver prenotato i biglietti corsi giù dalle scale fino in cucina dove si trovava mia mamma e gli spiegai tutta la storia della sorpresa, lei era d’accordo perchè sapeva cosa aveva fatto Mollie per me e così gli chiesi un favore, quello di chiamare Ellie e di dirgli che il giorno dopo avremmo portato Mollie al mare con noi dai nonni per un mese.
Mia mamma prese la cornetta e chiamò Ellie e gli raccontò del viaggio dai nooni e che ci sarebbe stata anche lei ma che per Mollie doveva essere una sorpresa, se la bevve subito.
E adesso dovevo solo far fare le valige a Mollie senza dirgli la destinazione.