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Autore: FallingInLove    18/08/2012    3 recensioni
Due città, due regioni, tre amiche speciali, un cuore duramente provato, una scelta da prendere.
In tutto questo quel bacio sembrava solo un gioco, una cosa insignificante.. o almeno, così pensava Lally. Perché Dann ce la metterà tutta per farsi spazio, per farle capire quanto quei 400 Km siano una sciocchezza paragonati a ciò che prova per lei: sarà il suo migliore amico, soffrendo in silenzio, perché questo è ciò di cui lei ha bisogno.
Ma quella scelta, quella dannata scelta! Forse sbagliando, forse illudendosi, Lally troverà il coraggio di decidere la meta finale del suo continuo viaggiare (avanti e indietro, avanti e indietro..). Ma scegliendo, dovrà necessariamente rinunciare a qualcosa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Too Far Away'
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Capitolo 13. Perdere


Come si fa a non dire sì
per poi spaccarsi in due così?
[Laura Pausini – Come si fa]

-AHIA!
-E come è andata la vostra lezione ieri? -domandò Kath scuotendo la testa per allontanare una ciocca di ricci dal viso
-Bene -risposi -cioè, Jo è veramente messo male su quasi tutte le materie, ma si sta impegnando
-Peccato che abbia deciso di farlo solo a fine maggio
-Meglio tardi che mai
Un altro strappo.
-AHIAAA!
-Vuoi stare zitta? -fece allora Kath ripiegando la striscia di ceretta su se stessa e gettandola via -Mi deconcentri
-Ma fa malissimo! -protestò Lisa; smisi di stringerle la gamba, ormai liscissima -Non capisco cosa tu abbia contro il rasoio
-Quando stanotte Andrea ti accarezzerà e le tue gambe non saranno della stessa consistenza della carta vetrata mi ringrazierai -rispose lei
Risi, poi mi rivolsi a Lisa -Per belle apparire..
Lei gemette -Vi proibisco di toccare le mie ascelle!
Kath fece una mezza risata -Se ti preoccupi per così poco, mi chiedo come farai a sopravvivere all'inguine
-Ma non dovevamo studiare? -domandò disperata
-Prima ti depiliamo -risposi alzandole il braccio
Lei sbuffò, ma ormai si era rassegnata
-Tornando a Jo -fece Kath prendendo un'altra striscia che Lisa guardò con terrore puro -Ci sta riprovando?
Scossi la testa -No. E' orgoglioso, e fa bene: rende le cose più semplici a entrambi
-Non ha voluto sapere nemmeno con chi..?
-No -risposi interrompendola -sa che è successo a Viareggio, quindi non si aspetta di conoscerlo -sospirai -Parliamo d'altro
-Ok -rispose subito Lisa -Chi scoprì le tre leggi del moto dei pianeti?
-Keplero -rispondemmo in coro io e Kath -troppo semplice -Strappo
-AAAAAAAIHA!

°°° Dann °°°

Ricordavo benissimo dove abitava Lally e non ci misi molto ad arrivare, dopo che ebbi salutato Andrea alla stazione; erano quasi le nove, ma i lampioni illuminavano bene le strade.
Non sapevo nemmeno se fosse in casa.. Andrea mi aveva soprannominato “il folle, impazzito per amore, che vaga a piedi per la città più grossa e incasinata d'Italia, senza sapere dove sia la sua amata”: un po' melodrammatico più che poetico, gi avevo fatto notare.
Probabilmente stava ancora con Jo.. Ma io la conoscevo, la conoscevo davvero, e mi aveva dimostrato di provare quello che io provavo per lei. Certo, non me lo aveva detto, ma altrimenti perché il soprannome di Andrea rimandava tanto al vecchio e caro Orlando che si vede soffiare la sua Angelica sotto il naso da Medoro?
Avevo solo una t-shirt addosso: era caldo, Roma aveva un clima più afoso di Viareggio, che era mitigata dal mare, ma nonostante ciò andavo a passo svelto. L'ultima volta che avevo percorso quella strada era ancora il periodo dei giacchetti.
Finalmente svoltai nella sua via: mi ero preoccupato che non ci fosse? Invece eccola lì, bellissima, che parlava con qualcuno sull'uscio della porta.
Sentii in ogni parte di me quanto mi mancasse. Per tutto il viaggio in treno avevo pensato che mi sarei messo a correre verso di lei non appena l'avessi vista; invece mi ritrovai ad ammirarla per qualche istante, da lontano e in silenzio.
Quando l'avevo salutata avevo creduto fosse l'ultima volta; adesso invece, grazie ad Andrea che aveva speso settimane, fiato e parole per aprirmi gli occhi su quanto era successo a Michele, avevo una seconda occasione per combattere.. per stare con lei.
Mentre la osservavo, sorridente e leggermente accaldata per l'afa, mi arrivarono alle orecchie frammenti del discorso.
-Grazie per quello che stai facendo -disse il suo interlocutore
-Figurati! E poi guarda che ripassare con te aiuta molto anche me. Ah, e grazie per aver offerto la pizza, Jo
Jo. Appunto.
Serrai la mascella.
-Che vuoi che sia? -rispose Jo -è il minimo che possa fare per chiederti scusa
Vidi Lally scuotere la testa -Tu che chiedi scusa a me?
-Non ne abbiamo più parlato: tu hai sbagliato ma io ho esagerato ad alzare le mani
Nella mia mente si accese come una spia rossa: alzare le mani.. quell'infame aveva alzato le mani sulla mia Lally?
-Cosa?! -mi accorsi di averlo esclamato a voce alta solo quando entrambi si voltarono verso di me
Lally sgranò gli occhi e mi parve di udirla sussurrare il mio nome
-Tu chi sei? -domandò Jo, e mi venne da prenderlo a pugni seduta stante
-Che cosa ti ha fatto? -domandai a Lally avvicinandomi e raggiungendoli
-Dann.. -ripeté con più grinta, ma era ancora scossa mentre si frapponeva tra me e quel viscido che avevo di fronte
-Ripeto: chi sei? -chiese ancora Jo
-Uno che massacra quelli come te
-Dann, smettila! -esclamò Lally, stavolta decisa, stringendomi il braccio con la mano per evitare che mi fiondassi su Jo; evidentemente dovevo avere un'espressione alquanto incazzata.
Le sue dita calde e fini sul mio braccio risvegliarono dolci ricordi.. ma non era quello il momento, ora dovevo capire se quel bastardo le aveva fatto del male.
-Ti ha fatto qualcosa di male? -le chiesi ancora
-Non mi ha fatto niente -rispose troppo in fretta e troppo agitata: voleva solo che mi calmassi
-Lally, si può sapere chi è questo tizio?
Lei sospirò, voltandosi verso di lui -Jo.. che ne dici di andare a casa? Ci vediamo domani
-Ma è tutto a posto? -chiese lanciandomi un'occhiata
Cercai di divincolarmi dalla presa di Lally, ma lei mi afferrò anche l'altro braccio girandosi completamente verso di me
-Dann.. per favore -sussurrò
Era stanca, molto stanca, e non solo fisicamente come testimoniava il suo viso. Le avevo già creato troppi casini. Quando capì che non mi sarei mosso, tornò a rivolgersi a Jo -E' tutto a posto. Ci vediamo domani
Lui annuì e, dopo un ultimo attimo di esitazione si allontanò.
Fu quando ebbe svoltato l'angolo che Lally parlò -Perché sei qui? -dal tono si capiva perfettamente che me ne faceva una colpa. Sembrava persino arrabbiata e non potei fare a meno di pensare che ne avesse pienamente diritto: non sarei dovuto essere lì, avrei dovuto lasciarla in pace.
La sicurezza che mi aveva infuso Andrea stava già iniziando a vacillare, e cominciai a chiedermi se stessi facendo la cosa giusta: tenevo tantissimo a lei, su questo non ci pioveva.. ma forse, proprio per questo, avrei dovuto lasciarla andare. Non si trattava solo di me e di Michele.
-Che cosa ti ha fatto Jo? -le chiesi ancora, testardo
Lei sospirò di rabbia -Ti ho fatto una domanda: perché sei qui? -finalmente mi guardò ma nei suoi occhi, quasi lucidi, c'era solo risentimento
Decisi di risponderle lasciando da parte, solo per il momento, la questione di Jo -Per te
Scosse la testa, incrociando le braccia sotto al petto -Ne abbiamo già parlato
-Lo so, ma voglio che tu ci ripensi
-Vuoi che ci ripensi? -ripeté, allargando le braccia e riducendo gli occhi a due fessure -E cos'altro vuoi che faccia, Dann? Vuoi che mi rimangi tutto quello che ho detto? Vuoi che riconsideri in due minuti stasera la decisione che ho impiegato cinque anni a prendere?
La stavo solo facendo arrabbiare, e più parlava più mi sentivo un totale idiota, anzi peggio, un meschino -Niente di tutto questo -risposi
Gemette, e si appoggiò al muro -Perché sei qui, Dann? -domandò ancora, ma stavolta con estrema debolezza. Si portò le mani al viso e mi maledissi in tutte le lingue del mondo per come l'avevo ridotta.
-La mattina mi sveglio, vado a scuola -cominciò, parlando come se elencare le sue abitudini le desse forza e stabilità -arrivo a casa e studio, il pomeriggio quasi sempre con Kath e Lisa, poi la sera do ripetizioni a Jo. Dopo cena ho solo date, nomi importanti e concetti matematici in testa: sono sfinita e questo va bene, perché così mi addormento subito e, se sono fortunata, non sogno niente -alzò di nuovo lo sguardo verso di me -Mi sono creata una mia routine e sì, te lo confesso, a volte fa schifo, a volte non funziona, a volte riesco comunque a pensare a te, a noi.. ma va bene così, perché non credo che riuscirei a trovare un altro modo per affrontare la situazione -si risollevò di scatto, la sua voce divenne più stridula e capii che non era lontana dal pianto -Poi piombi qui, così da un giorno all'altro e non solo mi scombini tutto, hai anche delle pretese, vuoi.. vuoi che ci ripensi, che ripensi a tutto quello che sto cercando di tener fuori dalla mia testa con tutte le mie forze! Questo è.. è ingiusto, è..
La presi fra le mie braccia un attimo prima che iniziasse a singhiozzare; era calda, ma tremava come una foglia
-Perché sei qui? -ripeté fra le lacrime, aggrappandosi forte a me
-Lally.. -sussurrai cercando di calmarla, ma in realtà non sapevo cosa dirle
Come avevo potuto farle questo? E soprattutto, come potevo rimediare?
La stringevo, ma non era abbastanza; avrei voluto essere migliore di come mi sentivo in quel momento. Ero andato là per puro egoismo, la situazione era la stessa di quando ci eravamo salutati l'ultima volta, cosa mi aspettavo?
Lally si divincolò all'improvviso, e la lasciai andare -Era vero?
Corrugai le sopracciglia, non capendo a cosa si riferisse -Che cosa?
-Quello che mi hai detto quella notte -rispose tentando di asciugarsi le lacrime; allora capii -era vero?
-E' vero -la corressi
-Allora vattene -mi impose con forza
Questo fu una pugnalata in pieno petto
-Vattene e non tornare più, perché.. -si morse le labbra, sforzandosi per non ricominciare a piangere
-Lo capisco -le dissi allora; voltò il viso di lato, non voleva guardarmi e aveva di nuovo incrociato le braccia.
Dio, se era bella anche mentre piangeva. Sembrava così fragile.. invece, a quanto pareva, aveva sempre avuto più coraggio di me. Mi resi conto che restare ancora lì, sarebbe stato ulteriore egoismo: io potevo anche aver risolto i conti con il mio passato, ma non potevo decidere da solo per la nostra situazione.
Sapevo solo che avrei fatto di tutto, anche rinunciare a lei per sempre, se questo fosse servito ad asciugare quelle lacrime.
-Scusami
Cosa potevano valere le mie scuse in quel momento? Assolutamente niente, come la mia presenza lì, che era diventata superflua, anzi, dannosa.
Guardai un'ultima volta quei tratti, ora tutti tesi e lacrimanti, del viso che amavo, poi me ne andai.
E stavolta l'avrei lasciata in pace sul serio.

°°° Lally °°°°

Rispondi! Rispondi, avanti!
-Lally -finalmente! -Hai interrotto la dura lotta che avevo appena intrapreso con la fisica
Arricciai il naso, e per un attimo misi da parte quanto appena successo -Studi fisica da sola?
-Be', qual è il problema? -rispose Kath, con tono snob -Non solo Lisa può essere intelligente. E adesso, mentre lei è con un uomo, io sto studiando: non è buffa la vita?
-Già -sospirai -Senti Kath.. mi uccidi se ti chiedo di venire qua?
-Mmm.. direi di no, non se sai spiegarmi i quanti -una pausa -ho detto che studiavo, mica che capivo quello che studiavo. Mi vesto al volo e sono da te.
-Grazie
-Aspetta.. ma è successo qualcosa?
Provai a parlare, ma mi resi conto che se l'avessi fatto, la voce mi si sarebbe spezzata
-Lally? -Kath cominciava a preoccuparsi
-E'.. -niente, non ci riuscivo
-E' Jo? -mi chiese, e d'un tratto era infuriata -Se ti ha fatto di nuovo qualcosa, io lo..
-No -presi un bel respiro, per formulare una frase intera -Vieni qui che te ne parlo.. ok? Ho bisogno di te
-Non muoverti: mollo Einstein e arrivo!
-Grazie mille..
Più passavano i giorni, gli anni, e più mi era evidente: non ce l'avrei fatta senza le mie amiche, mai. Non potevo vivere senza di loro, non riuscivo nemmeno ad immaginarlo!
Ecco perché sapevo di aver preso la decisione giusta.. nonostante facesse così male. Nonostante il mio cuore urlasse. Nonostante rivedere Dann poco prima mi avesse quasi fatto rimpiangere tutto.
Avevo preso la decisione giusta.





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Non era quello che vi aspettavate, lo so... ma i tempi non sono ancora maturi a quanto pare!
Non perdete le speranze però: ci sono ancora 4 capitoli in cui tutto può succedere ;)
Il pezzo finale l'ho inserito per sottolineare quanto sia forte l'amicizia fra Kath e Lally nonostante la litigata che c'è stata :)
Spero che non mi odiate troppo questo capitolo!!!
Un bacione a tutte, alla prossima =P
  
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