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Autore: Kekkafox    18/08/2012    2 recensioni
Blaine è un uccello particolare, che deve controllare la vita di Kurt. Improvvisamente, Blaine decide di aiutare Kurt, che è sempre triste.
E chissà cosa succederà dopo.
Dal Capitolo II
- Ciao. – esordì Blaine, facendo sobbalzare Kurt. Il ragazzo si allontanò in preda allo spavento e crollò sul letto, senza accorgersene.
- Non aver paura, Kurt. – continuò Blaine, con una tranquillità disarmante, come se fosse normale che un uccello parlasse. Kurt si alzò dal letto e si avvicinò lentamente a Blaine.
- Io sono Blaine. – disse Blaine. Kurt pensò che forse aveva delle allucinazioni molto reali, ma da come parlava quell’uccello non sembravano per niente allucinazioni. L’aveva perfino chiamato per nome.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Blaine non sapeva cosa pensare. Cosa voleva dire che lui era umano? Se fosse stato umano, non si sarebbe trovato in quel posto. Non sarebbe stato un uccello. Non sarebbe mai arrivato sul lato oscuro della luna.

Il re lo guardò dritto negli occhi e questo lo spaventava moltissimo. Certo, voleva una spiegazione che solo il re poteva dargli, ma non sapeva se era pronto per questa spiegazione che si rivelava molto confusa. Blaine aveva solo una certezza, in quel momento: voleva Kurt.

- Blaine, tu non sei come tutti gli altri. Hai una storia diversa dagli altri. – spiegò il re. Blaine abbassò la testa con lo sguardo perso nel vuoto. Lui sapeva di essere diverso dagli altri solo con il canto. Lui aveva un talento particolare, ma non pensava di avere persino una storia diversa dagli altri uccelli.

- Tu, sedici anni fa, sei stato concepito da una ragazza. Eri un bambino come tutti gli altri. La ragazza era troppo giovane per poterti curare, aveva solo sedici anni. Così, ti abbandonò all’ospedale. Fino a un anno sei stato in un orfanatrofio, ma io, dall’alto, ti scoprii. Mi sembravi perfetto e così ti ho trasformato in uccello e ti ho fatto credere di essere mio figlio, come tutti i tuoi amici. Purtroppo, però, non ho dato peso al tuo destino. Tu avevi una vita disegnata per te. Una vita dove c’era Kurt, per te. Il tuo aspetto sarà anche cambiato, ma il tuo destino è rimasto lo stesso. Il tuo destino è Kurt ed io te l’ho distrutto. – Blaine si sentiva preso in giro. Aveva creduto di essere un uccello, per sedici lunghi anni. In realtà, lui era uno come tutti gli altri e la sua vita era stata distrutta. Una vita dove aveva potuto avere Kurt. Sentì gli occhi pizzicargli, il cuore frantumarsi e la sua vita cadere a pezzi.

- Blaine, mi dispiace. Davvero. Avevi una vita meravigliosa davanti a te, ma io te l’ho distrutta. Mi disp-

- Basta! – Blaine non voleva ascoltare più nulla. Voleva solo correre via e piangere. Piangere tutte le lacrime che aveva e che non sarebbero bastate, per aiutarlo. Solo una persona poteva aiutarlo: Kurt.

- Non voglio sentire più nulla. Mi hai distrutto la vita. Ti odio! – Blaine corse via. Si trasformò e volò sulla Terra. Volò da Kurt. Sapeva che aveva la finestra aperta. La lasciava aperta apposta per lui. Aveva bisogno di parlare con qualcuno. Aveva bisogno di parlare con Kurt.

Voleva svegliare Kurt, ma gli sembrò un angelo nel sonno. Non ebbe il coraggio di svegliarlo. Si accoccolò sull’incavo del collo del ragazzo. Inspirò l’odore di Kurt e si sentì invadere dal sollievo. Si addormentò lì, dove davvero voleva stare.

****

- Oddio! – così fu svegliato Blaine, quella mattina. Non si proclamava un bel risveglio. Aprì gli occhietti ancora assonnati e vide Kurt dimenarsi nel letto. Stava cercando di scacciarlo via dalla sua spalla. Ci riuscì dopo un bel po’. Blaine si ritrovò catapultato sul letto e si fece anche male.

- Oh, sei tu. Ti avevo scambiato per un topo. Scusa. – gli disse Kurt, quando lo vide, cercando di sopprimere una risata. Blaine lo guardò offeso e il ragazzo si fece perdonare con una bella dose di coccole. Lui non sapeva come quelle coccole mandassero in estasi Blaine.

- Come mai stavi dormendo sulla mia spalla? – chiese Kurt, scendendo dal letto e andando in bagno. Ormai Blaine lo seguiva ovunque, anche in bagno. Beh, non in quei momenti, ovvio. Kurt non gliel’avrebbe mai permesso.

- Ero venuto per parlarti, ma dormivi così bene che non ho avuto il coraggio di svegliarti. Così, mi sono addormentato con te. – spiegò Blaine, con occhi sognanti. Aveva in mente l’immagine di Kurt che dormiva ed era davvero dolce.

- Che volevi dirmi? – chiese Kurt, mentre si spalmava la crema sul viso. Ora che Blaine era lì, si sentiva più completo e pieno di energie. Non si accorse, che l’uccello aveva abbassato lo sguardo triste.

- Non voglio più tornare sul lato oscuro della Luna. – Blaine aveva sempre creduto che quella fosse la sua vera casa, ma era solo stato ingannato per sedici lunghi anni. In quei sedici anni avrebbe potuto fare migliaia di esperienze, migliaia di cose. Cosa che un uccello non poteva fare.

- Perché? – chiese Kurt, un po’ preoccupato. Guardò Blaine con la coda dell’occhio e si accorse che era triste. Si sciacquò le mani e si avvicinò all’uccello, che era appoggiato sul pavimento. Lo accarezzò e Blaine si rilassò sotto quel tocco così delicato.

- Mi hanno mentito. Tutti quanti. – rispose l’animale, quasi con rabbia. Anzi, decisamente con rabbia. Blaine era arrabbiato con tutte le persone care che gli avevano mentito e non gli avevano dato la possibilità di vivere la sua vera vita.

- Cosa significa? – Kurt voleva davvero sapere cos’era successo. Quell’uccello gli aveva stravolto e cambiato la vita e se qualcosa lo turbava, si sentiva in dovere di aiutarlo.

- Io sono nato umano, ma il mio re mi ha trasformato in uccello, impedendomi di vivere la mia vera vita. Avrei potuto fare tantissime esperienze e ora, non potrò mai più farle! – sbottò Blaine. Kurt non ci capì molto, ma l’unica cosa che sapeva era che Blaine aveva bisogno di conforto e lui glielo avrebbe dato.

- Trasformati. – Blaine lo guardò stranito – Puoi ancora farlo, no? Fidati. Trasformati. – l’uccello ubbidì e si trasformò. Non appena diventò un ragazzo, sentì le braccia di Kurt avvolgerlo in un dolce abbraccio. Scoppiò in lacrime, pensando che non sarebbe potuto restare con lui, per colpa di uno stupido uccello che si era finto suo padre.

- Hai ancora tanto tempo per fare le tue esperienze. – gli sussurrò Kurt. Blaine lo scostò e lo guardò negli occhi. – Che importa se non puoi trasformarti in uomo davanti a tutti. Basterà che tu mi stia accanto e ti mostrerò tutte le belle esperienze che un ragazzo può fare.

Blaine si perse nell’azzurro di quegli occhi e sentì il cuore fermarsi per qualche minuto. Kurt gli stava chiaramente chiedendo di restare con lui. Blaine stava già facendo milione d’immagini nella sua mente, ma nessuna di quelle era opportuna.

- Adesso, però, dobbiamo muoverci altrimenti farò tardi a scuo- - Kurt non riuscì a terminare la frase, che si ritrovò Blaine tra le braccia. Lo abbracciò più forte che poté e gli lasciò un bacio tra quei ribelli capelli ricci.

****

I due ragazzi, o meglio il ragazzo e l’uccello si stavano dirigendo a scuola. Kurt osservava i capi delle persone per strade e li commentava, peccato che Blaine non lo stava per niente ascoltando. Era troppo occupato a osservare i suoi lineamenti perfetti, a parer suo.

- Kurt! – il ragazzo si sentì chiamare e si voltò. Vide Mercedes correre verso di loro. Kurt le fece un cenno con la mano, salutandola.

- Ciao, Blaine. – salutò la ragazza, accarezzando il piccolo animale. – Kurt, hai scelto la canzone per il Glee? – chiese Mercedes, tutta sorridente. Il problema, però, era che Kurt non era stato per niente attento alla lezione del Glee, del giorno prima. Quindi, non sapeva assolutamente nulla di questa canzone da cantare.

- Quale canzone? – chiese Kurt, spaventato.

- Dobbiamo cantare una canzone da dedicare. Non dirmi che te lo sei dimenticato. – rispose Mercedes. Kurt si scambiò un’occhiata con Blaine in cerca di una risposta. Se come quello avesse la canzone a portata di mano, o zampa.

- Ah, sì. Ora ricordo. Certo che l’ho scelta. – cercò di essere convincente. A quanto pare, sembrava che la ragazza ci avesse creduto. Solo che, il problema era un altro. Come faceva a scegliere una canzone da cantare, entro sei ore?

- Non vedo l’ora di sentirla. Io prendo l’autobus, tu?

- No, grazie. Faccio due passi.

- Ok. Ci vediamo dopo.      

****

Kurt aveva nascosto Blaine nella borsa ed era entrato a scuola. Di certo, non aveva seguito un piffero delle lezioni, troppo occupato a scegliere una canzone da cantare al Glee. Purtroppo, però, era arrivata l’ora di cantare e non sapeva ancora cosa.

Fortuna che c’era Blaine. Gli bastò osservarlo solo per qualche secondo, per capire la canzone che voleva cantare e a chi voleva cantarla. Finalmente, Blaine poté uscire da quella dannata borsa. Nel Glee, già tutti lo amavano e non perdevano mai occasione di accarezzarlo.

- Professor Schuster? Vorrei cantare una canzone. – il professore gli sorrise e gli lasciò l’attenzione dei suoi amici.

La musica partì e la voce di Kurt riempì la stanza. (http://www.youtube.com/watch?v=HUquTr3Tcv0)

I've been alone
Surrounded by darkness
I've seen how heartless
The world can be


I've seen you crying
You felt like it's hopeless
I'll always do my best
To make you see

Baby, you're not alone
'Cause you're here with me
And nothing's ever gonna bring us down
'Cause nothing can keep me from lovin' you
And you know it's true
It don't matter what'll come to be
Our love is all we need to make it through...

Now I know it ain't easy
But it ain't hard trying
Everytime I see you smiling
And I feel you so close to me...
And you tell me:

Baby, you're not alone
'Cause you're here with me
And nothing's ever gonna bring us down
'Cause nothing can keep me from lovin' you
And you know it's true
It don't matter what'll come to be
Our love is all we need to make it through...

I still have trouble
I trip and stumble
Trying to make sense of things sometimes...

I look for reasons
But I don't need 'em
All I need is to look in your eyes
And I realize...

Baby, I'm not alone
'Cause you're here with me
And nothing's ever gonna take us down
'Cause nothing can keep me from lovin' you
And you know it's true
It don't matter what'll come to be
Our love is all we need to make it through...

Oh, 'cause you're here with me
And nothing's ever gonna bring us down
Cause nothing, nothing, nothing
Can keep me from lovin' you
And you know it's true
It don't matter what'll come to be
You know our love is all we need


Our love is all we need
To make it through...

 

Tutti si alzarono in piedi ad applaudirlo. Blaine, invece, era paralizzato. Aveva la certezza che quella canzone fosse per lui e si sentiva lusingato, ma era stato così intenso che lo aveva spiazzato. Ora capiva davvero com’era sentirsi amato. E sentirsi amato da Kurt era la cosa più bella che potesse mai capitargli.

- Kurt, sei stato bravissimo. Ma a chi era dedicata, questa canzone? – chiese Schuster entusiasta.

- A tutti voi, che mi avete sostenuto e voluto bene sempre e voglio che sappiate che non sarete mai solo, finche io esisterò ancora. – tutti lo applaudirono ancora una volta, ma sia per Kurt che per Blaine, loro erano soli in quella stanza. Soli nel loro amore alla luce del sole.

 

Spazio dell’autrice

Salve a tutti! Come vedete, sono tornata. La mia depressione è ancora in atto, ma, finalmente, ho capito che devo riprendermi e godermi questi giorni in cui la Klaine è ancor ON. E comunque vada a finire, la Klaine resterà per sempre nel mio cuore.

Ora, che ve ne pare del capitolo? La canzone l’avete riconosciuta, no? Per me, questa canzone di Darren è perfetta. Quando la cantò in A Very Potter Musical, scoppiai in lacrime. E poi, mi è sembrata perfette per questo momento. Ma non cantate vittoria. Kurt è ancora un po’ confuso, riguardo i suoi sentimenti per Blaine.

Non odiate il re. Anzi, no. Odiatelo pure. No, ok. Lui ha fatto quello che ha fatto senza pensare e alla fine, saprà farsi perdonare.

Bene. Come sempre ringrazio tutte le persone che seguono e preferiscono la mia storia. Chi l’ha perfino messa tra le ricordate e ringrazio moltissimo le persone che mi fanno sapere la loro opinione, anche se non sono in molti. Grazie, comunque.

Vi rilascio il mio account Facebook, nel caso volete sfogarvi o sclerare con qualcuno che non sia il muro: http://www.facebook.com/francesca.volpe2 (riconoscete il ragazzo della copertina? Eh, sì. Io l’adoro. Era il mio preferito, dopo Abraham, ovvio).

Baci

Kekka Fox :)

   
 
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