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Autore: anna21    18/08/2012    18 recensioni
Eccomi qui con la mia nuova storia!
Vi dice qualcosa il nome "Hunger Games" ?
Ebbene si. Alcuni dei nostri concorrenti delle quattro stagioni, sono stati rapiti da Chris Mclane per poter iniziare una nuova storia!
Dopo aver fatto la bella vita per tre giorni verranno portati in una fitta foresta.
Chi vincerà e chi morirà?
Scopritelo con Anna21!
AVVERTIMENTI: OOC, AU, Movieverse, Missing Moment.
PS: Spero che vi piaccia!
Ciao!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Hunger Reality

Diciotto concorrenti delle scorse quattro stagioni erano stati rapiti ed erano stati portati in un villa, la villa di Chris McLean.
Erano imbavagliati e legati come dei maiali al macello.
Molte delle ragazze piangevano e facevano strani grugniti non sapendo cosa sarebbe successo di lì a poco.
- Benvenuti prescelti. - Entrò il conduttore nella sala, seguito da Blaineley e da Chef.
Delle persone mai vista prima di all' ora, liberarono i poveri ragazzi dalle corde.
I concorrenti cominciarono a lamentarsi e a parlare fra di loro, cosa che diede fastidio al conduttore.
- Ora, s
tate zitti! - Urlò l' uomo accentuando l' ultima parola.
I tre "conduttori" si sedettero su un divanetto di pelle di bufalo, di fronte ai concorrenti.
- Allora miei cari bambini. - Cominciò Chris sfregando maleficamente le mani abbronzate.
- NON MI CHIAMARE BAMBINA! - Urlò Eva mostrando i pugni.
Mclane fece un cenno con la mano e la ragazza si ritrovò immobilizzata da due assistenti.
- Come stavo dicendo, miei cari bambini sapete perché siete qui? - Chiese il conduttore indicando la grande stanza bianca.
Quella era una delle sale più grandi di tutta la villa McLane, anche se arredata miseramente.
Il divanetto dove sedevano i tre conduttori del "gioco", un lungo tavolo dove due assistenti affilavano delle spade e dei quadri sulle mura color panna.
Tutti i concorrenti fecero "no" con la testa, aspettando che l' uomo ricominciasse a parlare.
- Io voglio fare una quinta stagione! Ma non la solita stagione con delle sfide tanto facili, saranno difficili e mortali. - Blaineley smise di limarsi le unghie delle mani e guardò interrogativa l' uomo.
Lei non sapeva che sarebbero state sfide "mortali" . Pensava che Chris avrebbe iniziato una nuova stagione dove anche lei avrebbe condotto.
- Le tue sono sembre state puntate mortali! - Urlò Duncan sputando sul pavimento.
Un' altro cenno di Chris e il povero Duncan fu immobilizzato e frustato.
Gwen si mise le mani di fronte agli occhi mentre il suo mascara colava ad ogni sua lacrima.
Aveva realmente paura. Che cosa voleva quel pazzo da loro?
- Bene, qualcun' altro vuole interrompere? - Chiese McLane alzandosi dal divanetto e guardando le vittime del suo gioco fare "no,no" con la testa.
- Come stavo dicendo, avrete tre giorni di relax, un piano della mia villa sarà vostro. Dalle nove del mattino fino a mezzogiorno e dopo dalle tre alle dove di sera ci vedremo al sotteraneo dove vi allenerò. Nel mio gioco, una sola coppia potrà vincere, le altre otto moriranno. - Ghignò in modo malefico il conduttore.
Blainley e Chef fecero una faccia stupita e cominciarono ad applaudire. I tre provavano un piacere sadico a veder soffrire le persone, maschi o femmine.
- Chris non puoi farci questo! - Piagnucolò Bridgette senza avvicinarsi, non aveva intenzione di essere frustata.
- E invece posso. Potrà vincere anche un singolo concorrente se il suo compagno morisse. Mi raccomando, alle nove di domani mattino nel sotteraneo! -
Nessuna delle povere vittime sapeva cosa sarebbe successo il mattino seguente ma sperava che l' incubo finisse presto.

***
Primo piano
Cody&Sierra



Per entrare nella loro "casa" si doveva prendere un ascensore che li avrebbe portati in quel appartamento lussuoso.
Un salotto dalle mura verdastre, con una tavola viola lunga, delle sedie rosa, un divanetto di bufalo bianco con dei cuscini neri e una televisione a plasma, una cucina con frigo-bar, lavastoviglie, forno-microonde e cestino.
Vi erano due camere, quella di Sierra dalle mura viola e quella di Cody con le mura azzurine, entrambe con un letto matrimoniale, due comodini di legno bianco, uno specchio, un armadio fornito di diversi vestiti e due finistre che davano su un lago.
Vicino alle loro camere due bagni di mattonelle bianche, un lavandino bianco-azzurrino, un water bianco, un bidè e una doccia.
Quando i due entrarono nella loro momentanea casa rimasero sbalorditi. Era veramente meravigilioso!
- Sierra noi faremo coppia. - L' abbracciò il ragazzo per rassicurarla. La ragazza dai capelli viola piangeva da quando il sadico conduttore aveva dato la lieta notizia. Dopò l' abbraccio, Sierra spalancò gi occhioni neri, asciugò le lacrime e corse verso il frigorifero.
Cody era sorpreso, non sapeva che l' amica-fidanzata avesse fame.
Dopo aver fatto uno spuntino a base di torta al cioccolato i due si sedettero e cominciarono a guardarsi.
- Cody, hai visto quanto sono forti gli altri concorrenti? Noi moriremo. - Una lacrima uscì dall' occhio desto. Anche il ragazzo cominciò a piangere. Erano troppo giovani per morire, avevano tutta la vita davanti.
- Non dire così. - Si alzò Cody buttando la sedia per terra. Sierra era incatata dalla forza che aveva il ragazzo in quel momento.
- NOI NON MORIREMO. VINCERO' PER TE! - Continuò il ragazzo alzando la voce e fermando le lacrime.
C'è l' avrebbero fatta?

***
Secondo piano
Bridgette&Geoff

I due piccioncini avevano una "casa" totalmente diversa da quella di Sierra e Cody.
Un colore regnava sovrano per tutte le stanze: il rosso.
A Bridgette non le piacevano quelle mura, le ricordavano il sangue. Durante il "gioco" ne avrebbe visto fin troppo.
Il salotto aveva parecchi quadri raffiguranti la natura morta, due finestra che davano su un giardino stracolmo di fiori, un plasma attacato alla parete e un divanetto nero.
Le loro camere erano anch' esse rosse, avevano un letto a baldacchino dalle tendine nere e due comodini con due piccoli quadri con disegni bianchi.
Un' armadio con abiti sia per Bridgette e sia per Geoff.
Si fecero entrambi una doccia nel bagno dalle mattonelle dal color rosso-rosa e quando uscirono e si incontrarono nella cucina, Bridgette corse piangendo dal suo fidanzato.
- NON VOGLIO MORIRE! - L' abbracciò la surfista mentre il festaiolo le accarezzava dolcemente la chioma bionda.
- Noi non moriremo piccola. Tu credi che quel pazzo dica sul serio? - La calmò il fidanzato anche se sapeva che le parole dell' uomo erano reali.
- Si. - Sussurò Bridgette all' orecchio del suo fidanzato.
- Cosa vuoi mangiare, piccola? - Chiese Geoff avvicinandosi alla cucina.
La surfista lo guardò arrabbiata: stavano per morire e lui pensava a mangiare?
- Senti, prima la strategia e poi il cibo. - Geoff la guardò divertito. Era forse diventata Heather?

***
Terzo piano
Scott&Dawn

Quando Raggio di Luna seppe che il suo compagno sarebbe stato Scott fece un sorriso di sollievo.
Il ragazzo probabilmente non avrebbe avuto paura ad uccidere le persone, mentre lei era terrorizzata.
La loro casa era una delle più belle. Appena entrati vi erano delle piccole scale con delle colonne greche che portavano rispettivamente ad un tavolo bianco-nero con delle sedie marroncine, un divanetto bianco con delle poltrone anch' esse bianche, un tappeto persiano e una televisione su un mobile di legno.
Dall' altro lato, una cucina dalle mura zebrate con un frigorifero, un lavandino grigiastro, un microonde e qualche mobile ricco di pentole, forchette, cucchiai, bottiglie d' acqua, coca-cola e chi più ne ha più ne metta.
C' erano due camere, quella di Dawn dalle mura giallastra, con un meraviglioso letto rosa rotondo a baldacchino, un armadio con dei bellissimi vestiti della sua taglia, due specchi lunghi, due comodini fucsia e qualche quadro.
La camera di Scott aveva un letto a scomparsa, due poltrone, un armadio alto, due finestre e qualche mobile.
Il bagno era uno solo, tutto di mattonelle bianche e azzurrine.
I due cenarono dopo essersi fatti una doccia ed essersi cambiati.
Misero in tavolo frutta, verdura e prosciutto, dato che nessuno dei due aveva la benchè minima voglia di cucinare.
- Dawn. - Fu Scott il primo a proferire parola, fissando quei magnifici occhi azzurri della sua compagna.
- Scott. - Le sorrise la biondina addentando una carota.
- Dovrai usare quella tua cosa delle auree e vedere se c' è qualcuno. Io ucciderò e tu farai la maga. - Spiegò il ragazzo la tecnica del loro gioco.
Avrebbero vinto?

***
Quarto piano
Lighting&Eva


I due erano forse la coppia più forte che il conduttore avesse formato. Non si conoscevano, ma secondo loro avrebbero certamente vinto.
La loro casa era tale e quale a quella di Geoff e Bridgette, tranne che per i vestiti, totalmente diversi.
Avevano deciso di non parlarsi. Entrambi sapevano che avrebbero vinto e che avrebbero ucciso chiunque si fosse messo sulla loro strada.
Verso le nove di quella sera, Lighting bussò alla porta della sua compagna che lo fece entrare.
Indossavano entrambi il pigiama, stavano per addentrarsi nel mondo dei sogni.
- Eva ti senti bene? - Chiese il ragazzo sedendosi a terra e fissando gli occhi marroncini della palestrata.
Era cambiata. Non aveva più il monociciglio, si era lasciata crescere i capelli e la sua aria da dura non si notava poi così tanto.
I muscoli invece si vedevano da sotto alla maglietta, era una vera forza!
- Senti coso, non mi è successo niente. - Il ragazzo sorrise divertito. Non aveva di certo paura di una donna!
- Senti cosa, se non fai la brava io ti ucciderò. - La prese in giro il ragazzo.
Erano coraggiosi, ma sotto sotto, avevano paura.

***
Quinto piano
Heather&Alejandro


I due erano astuti, Heather però aveva paura, tanta paura.
Appena arrivati nella casa, si era rinchiusa nella sua camera dalle mura bianche a piangere e a prendere a pugni un povero cuscino a pois .
Alejandro invece era andato nel bagno dalle mura giallastre e si era fatto una doccia fredda.
Doveva riflettere, doveva capire.
Era uscito da un robot e adesso si ritrovava a combattere per la vita?
Non era una cosa giusta! Specialmente per le povere ragazze.
Lui se la sarebbe cavata, ma la sua Heathy? Sarebbe morta? Non poteva certamente permetterselo.
Mentre Alejandro era nel bagno, Heather sgusciò fuori dalla sua stanza e andò nella cucina, prendendo da un' armadietto un "twinky" (NDA: Benvenuti a Zombieland *_*) .
Proprio in quel momento, l' argentino aveva finito la sua doccia e si dirigeva verso il salotto, deciso a guardare un po' di televisione per distrarsi.
- Heathy, vieni qua! - La sorprese Alejandro. La ragazza finì la sua merendina e alla fine si decise a sfogarsi con qualcuno.
- Ale, giurami che vinceremo! - Urlò l'asiatica stringendolo in un' abbraccio stritolatore.
- Chica, te lo giuro. - Rispose il ragazzo accarezzandogli la chioma mora.

***
Sesto piano
Noah&Izzy


I due avevano deciso di creare una strategia il prima possibile.
Appena entrarono nella loro casa si sedettero sul divanetto del salotto, muniti di foglio e penna.
Noah si stese sul divano mentre Izzy si sedette sul tappeto rosso persiano, fissando un quadro sopra un caminetto finto.
- Allora Izzy... Perché piangi? - L' intelletuale si accorse soltanto allora che la sua compagna aveva gli occhi rossi e si puliva la faccia con la mano.
- Stai tranquillo, tranquillo... - Noah non la lasciò finire che si alzò e la prese in braccio facendola sedere su una poltrona.
- Ora parli. - Ordinò il ragazzo facendo ridere la ragazza dalla chioma arancione.
- Noah, hai visto contro chi stiamo? Lighting e Eva, due muscoloni palestrati, Scott e Dawn, un sociopatico e una maga e Alejandro e Heather che... che non lo so! Dimmi, da chi verrò ammazzata? - Noah sbadigliò annoiato. Non gli andava di essere pessimista, anche lui sapeva che non sarebbe durato chissà quanto: era piccolo e poco atletico.
- Izzy, noi c'è la faremo, fosse l' ultima cosa che faccio. - Si stiracchiò alzandosi dal divanetto e stendendosi sul tappeto, dove poco prima c' era Izzy
- Sarà l' ultima cosa che farai. - Rise Izzy stendendosi sopra al suo compagno di squadra.

***
Settimo piano
Trent&Courtney


- Trent, non mi importa se tu muori, io devo rimanere viva! - Sbraitò Courtney appena entrati in quel meraviglioso appartamento.
La ragazza non provava tanta simpatia per quel chitarrista, a suo parere sfigato.
- NON TI VERGOGNI! - La prese Trent per la vita fermandola.
Lui avrebbe preferito stare con chiunque, ma non con Courtney.
Era sicuro che la perfettina avrebbe ucciso Gwen.
- Io non merito di morire. - Disse in modo calmo la perfettina, spostanto il braccio del ragazzo e dirigendosi verso la cucina.
Prese una caramella alla coca-cola e bevve un po' di acqua.
- E io invece si? - La seguì il chitarrista, abbastanza arrabbiato per quello che la perfettina gli stava dicendo.
- Se posso salvarti lo faccio molto volentieri, ma sennò... - La ragazza non finì la frase che Trent se ne scappò in camera sua arrabbiato.
Lui era un bravo ragazzo, non aveva mai fatto male nemmeno ad una mosca, non si meritava di stare in squadra con Courtney!
- Scusa! - Urlò Courtney che aveva seguito il chitarrista e adesso aspettava che le aprisse la porta di legno bianco.
Trent aprì subito, voleva proprio sentire che scusa gli raccontava.
- Noi, noi viceremo insieme! - Sembrava convinta.
Il ragazzo abbracciò la sua compagna, baciandola appasionatamente.
Courtney fingeva.

***
Ottavo piano
Jo&Brick


La recluta e Calamity avevano paura, non erano poi così tanto coraggiosi come volevano dimostrare!
- Ehy, pisciasotto, lo sai che siamo i più forti? - Disse Calamity durante la cena a base di carne, patatine fritte e insalata.
- Spero. - Rispose poco convinto il ragazzo addentando un pezzo di maiale.
- Buono, dove hai imparato a cucinare? - Chiese la bionda prendendo un po' di patatine che il ragazzo aveva preparato.
- Me l' ha insegnato mio padre. E' morto in battaglia qualche mese fa. - Rispose triste il soldato smettendo di mangiare.
- Scusa. - Disse piano la ragazza. Aveva fatto ricordare una cosa davvero triste al suo compagno di squadro e le dispiaceva!
- Non fa niente. Comunque, tu di chi ti fidi di meno? - Chiese Brick mettendo nel suo bicchiere un po' d' acqua.
- Penso di Lighting e di Eva. - Disse la ragazza prima di addentare un' altro pezzo di cane. Non era preoccupata in quel momento.
- E di Scott e Dawn? - Chiese il soldato trasmormado il suo sorriso in un broncio.
- Di quella santarellina, ma non farmi ridere! - Rispose Calamity cominciandò a sgignazzare come una forsennata, quasi strozzandosi.
- Primo, ricorda che Scott la ama e secondo, ha dei poteri. - Disse Brick enfattizando la parola "poteri" con le mani.
- La ucciderò. - Rispose arrabbiata Jo.

***
Ultimo piano
Duncan&Gwen


Appena entrarono nella loro casa, la gotica saltò tra le braccia di Duncan.
- Ti fa male la schiena? - Chiese Gwen preoccupata.
Si amavano e non avevano paura della morte.
- Gothy, sto bene! - Disse Duncan dandole un bacio sulle guancia pallide.
- Fammi vedere. - La ragazza si staccò dal ragazzo e andò dietro di lui, alzandogli la maglietta.
- Cazzo... - La schiena di Duncan era piena di lividi e del sangue usciva ancora dalle ferite.
- Che c'è ? - Gwen fece cenno a Duncan di seguirla.
Trovarono il bagno, era tutto azzurro e quel colore era per loro perfetto.
La ragazza prese della carta e la mise sui lividi di Duncan che fece dei strani rumori con la bocca.
- Fa male, fa male, fa male, FA MALE! - Urlò le ultima due parole, ma Gwen continuò imperretita.
Quandò finì di curare il ragazzo corsero a guardare la televisione.
Un film horror era proprio quella che serviva!


Angolo autrice
Spero che vi sia piaciuto e che recensirete.
Pubblicherò un capitoo ogni due settimane o prima, quindi, vi toccherà aspettare!
Ciao!
  
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