Sapevamo di fumo, i nostri vestiti impregnati dell’odore del falò ormai lontano da noi.
Ero ubriaca ma la mia mente era stranamente lucida mentre gli cacciavo la maglietta, desiderosa di avere il suo corpo.
Sentivo la musica e le risate lontane ma le mie orecchie erano riempite dalle parole che ci sussurravamo e dai nostri sospiri.
Cercavamo il calore ognuno nel corpo dell’altro, ci scoprivamo a vicenda, ci stringevamo.
Le sue labbra sulle mie, sul mio collo, sulle scapole..
Non avevo mai conosciuto un ragazzo come Zayn, capace di farmi provare emozioni del genere.
La brama mi divorava dentro, l’adrenalina mi correva nelle vene facendomi ribollire il sangue. Le mie mani si strinsero attorno ai suoi fianchi, scendendo lentamente, calandogli il costume. Lui mi slacciò il pezzo di sopra mentre io provvidi da sola a farmi scivolare il pezzo di sotto sui fianchi, sfilandomelo.
Ora eravamo nudi e potete immaginare da soli quello che successe.
Venti minuti dopo ero di ritorno al falò, completamente rivestita e con un sorrisetto furbo sul volto. 
- Mi devi una porzione di patatine-le sussurrai, sedendomi accanto a lei davanti al fuoco.
- Dov’eri finita?-mi sussurrò lei di rimando.
- Sesso- fu l’unica parola che le dissi e lei si voltò verso di me con gli occhi sbarrati.
Risi, l’alcool in corpo più la notte di passione che avevo avuto mi facevano sentire invincibile. –Ora tocca a te- mi accesi una sigaretta e mi rifiutai di darle altri dettagli per tutta la serata.
 
Tre giorni dopo.
 
Avevamo tutti bevuto quella sera e ora eravamo raccolti in spiaggia sulle sedie a sdraio. Megan era seduta accanto a me. Aveva bevuto molto ma rimaneva silenziosa, una scintilla nello sguardo.
Mi stuzzicava: sfiorava la mia mano con la sua e poi faceva finta di niente continuando a guardare davanti a se. Io stavo al gioco e la solleticavo con il mignolo prima che scostasse la mano.
Poi è partita la musica a tutto volume: Sex on the beach, come i drink che aveva bevuto Megan.
Si sono sparsi tutti a ballare e io mi sono ritrovato avvinghiato a lei.
Aveva le spalle contro il mio petto, le braccia attorno al mio collo. In piedi sopra la sdraio si muoveva in modo fluido, il suo sedere che sfiorava il cavallo dei miei jeans.
Non potevo far altro che guardare la linea morbida del suo collo. L’adrenalina mi scorreva in corpo e feci quello che desideravo fare da tutta la sera. Con le mani le afferrai le spalle e la feci girare, poi le spostai dalle spalle alla sua schiena, stringendola a me e baciandola. Le sue labbra erano dolci e il bacio sapeva di alcool.
Rimanemmo avvinghiati così per interminabili minuti poi lei si allontanò e mi guardò con occhi spalancati prima di girarsi e scendere dalla sdraio.
L’ho seguita con lo sguardo mentre si allontanava trascinata dal braccio dalla sua amica Judith.
 
 
 
 
SAAAAAAAAAAAALVE.
Ebbeeeeene, questa è una OS scritta non avendo niente da fare.
Sono a casa con la febbre il 18 agosto, ditemi cosa ho fatto di male.
Non ho niente da dire, se non di farmi sapere cosa ne pensate, anche se è piuttosto corta.
Lo apprezzerei molto (:
grazie a tutte quelle che leggeranno e recensiranno, se volete leggere la mia long si chiama “new guy”, la trovate nel mio profilo, mi farebbe piacere che passaste.<3