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Autore: Cocol_Sasso_97    19/08/2012    5 recensioni
[Con la MIA partecipazione xD]
« Perfetto allora! Pronti con la magia! Bibidi bobidi bu, i presenti non ci sono più! » esclamò alzando le braccia.
Una luce azzurra accecò i presenti e i presenti sparirono.
Cioè.
Non proprio.
Cocol si guardò intorno, l’unico presente insieme a lei era Tobi « …Ha funzionato? » chiese incredula.
« SII!!! – fece Tobi entusiasta.
« Non penso che ti sia riuscito Cocol… » sentenziò Sasori.
Cocol spalancò gli occhi e boccheggiò due o tre volte prima di urlare « KYAAAAAAAAH!!!! MA QUANTO SEI BELLINO!!!! - esclamò raggiungendo di corsa il bambino di appena un anno seduto sulla poltrona, poltrona dove prima era seduto Sasori – Ma chi sei tu? Assomigli tanto a Sasori! » fece prendendolo in braccio.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'L'Akatsuki:l'organizzazione meno organizzata che ci sia!'
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Una giornata tranquilla


Una giornata tranquilla.
Sì, dopotutto il fatto che Deidara facesse esplodere Tobi perché aveva preso in giro la sua arte, che Hidan sparisse misteriosamente nel seminterrato e tornasse su, sempre misteriosamente, coperto di sangue, che Konan e Pain si chiudessero non tanto misteriosamente in camera per alcune decine di minuti, che Zetsu frugasse nella spazzatura alla ricerca di un biscotto perduto o semplicemente di spazzatura, che Kakuzu minacciasse Kisame di morte poiché gli aveva fatto perdere il conto e che Sasori e Itachi se ne stessero tranquilli in un angolino, voleva dire che era una giornata come tutte le altre al covo dell’organizzazione criminale, perciò era una giornata tranquilla.
Esatto.
Era.
Lo era prima che la ragazza castana, stufa di fare i compiti bussò alla porta del covo segretissimissimissimo.
Lo era prima che Kisame, pur di scappare dalle imprecazioni di Kakuzu, aprisse la porta.
Lo era prima che la ragazza castana si catapultò all’interno, dando inizio ad uno dei loro peggiori incubi.
« CIAO RAGAZZI! – esclamò la ragazza a voce alta – Cocol è tornata! » concluse andando a passo veloce dall’unica sua ragione di vita da Sasori.
« Cocol… » salutò lui indietreggiando per evitare che la ragazza gli saltasse in braccio come sempre.
Un sorriso si dipinse sul volto della ragazza « Vi sono mancata vero? È da un po’ che non mi facevo sentire! »
« Fortunatamente… » risero Hidan e Deidara.
« Perché sei qui? » fece secco Kakuzu, stufo di dover perdere continuamente il conto.
« Mi sto esercitando con la magia! » annunciò allegra.
« Sul serio? » chiesero alcuni sedendosi mentre Kisame, Zetsu e Kakuzu se ne andavano, decidendo che quella sarebbe stata una perdita di tempo... Pain e Konan spariti molto poco misteriosamente, e ho detto tutto.
« No, in realtà mamma vuole che inizio a fare i compiti e scappo dalle sue grinfie… »
« Ah, ecco… »
« Però che mi esercito con la magia è vero! » sbuffò Cocol.
« Sul serio? » ripeterono.
« …No, ma posso cominciare ora! Chi vuole vedere una magia? » sorrise lei euforica.
Il silenzio piombò per forse la prima volta tra gli Akatsukiani. Unica persona che lo ruppe fu Tobi.
« Tobi… vorrebbe vederla! Sisi! »
I presenti lo trucidarono con lo sguardò, sguardi che facevano gelare il sangue nelle vene, ma Tobi non se ne accorse, troppo preso a osservare Cocol che saltava sul tavolo « Perfetto allora! Pronti con la magia! Bibidi bobidi bu, i presenti non ci sono più! » esclamò alzando le braccia.
Una luce azzurra accecò i presenti e i presenti sparirono.
Cioè.
Non proprio.
Cocol si guardò intorno, l’unico presente insieme a lei era Tobi « …Ha funzionato? » chiese incredula.
« SII!!! – fece Tobi entusiasta.
« Non penso che ti sia riuscito Cocol… » sentenziò Sasori.
Cocol spalancò gli occhi e boccheggiò due o tre volte prima di urlare « KYAAAAAAAAH!!!! MA QUANTO SEI BELLINO!!!! - esclamò raggiungendo di corsa il bambino di appena un anno seduto sulla poltrona, poltrona dove prima era seduto Sasori – Ma chi sei tu? Assomigli tanto a Sasori! » fece prendendolo in braccio.
« Ma sei scema? SONO Sasori Cocol! » esclamò il bambino spalancando gli occhioni nocciola.
« Sasori?! – fece stupita – Oh Jashin ma… Allora sei tornato bambino! Awww sei stupendo!!! » detto questo lo strinse al petto, spupazzandolo.
« C… Cocol soffoco… »
« Scusa! - fece allentando un po’ la presa e sedendosi sulla poltrona – Un mini Sasori tutto per me è il sogno di ogni tua fan! »
« … Se… Ora fammi tornare normale, subito. » disse secco.
« …Kyaaah non ce la faccio a prenderti sul serio, sei troppo tenero! » esclamò sbaciucchiandogli la guancia.
Le risate inconfondibili di Hidan e di Deidara si fecero sentire anche se erano… più infantili.
Tobi e Cocol scoppiarono a ridere nel vedere i due bambini che si dondolavano dalle risate sul sedere.
« Oh cazzo! Siete così teneri da piccolini!!! » urlò Cocol euforica.
« Tobi si occupa di Deidara Senpai! - sorrise prendendolo in braccio – Andiamo a fare la pappa piccolo senpai! »
« No, ehi! TOBI METTIMI GIÙ! » sbraitò dimenandosi tra le braccia del ragazzo che si dirigeva verso la cucina, Konan però gli impedì il passaggio.
« Ehi che succede? E chi sono tutti questi bambini?! » chiese stupita indicando i quattro bebè.
« Sono Sasori – fece stringendo nuovamente il mini Sasori al petto – Deidara, Hidan e Itachi! Ho fatto una magia e tutti quelli presenti sono tornati bambini! »
« Cocol… » cercò di dire Sasori, un non rassicurante colorito blu in volto.
« Scusa! » fece allentando la presa e facendolo sedere sulle sue gambe.
« Ma tu e Tobi siete comunque… Grandi… » notò Konan.
« Si, io ho fatto la magia e… Tobi… insomma, lui è già bambino… »
« Tobi is a good boy! » esclamò lanciando in aria Deidara.
« No ehi smettila! » provò a protestare.
« Chi è che urla me lo volete spiegare?! - esclamò Kisame entrando di corsa in salotto – ITACHI SAN! » esclamò andando a prendere in braccio il piccolo Uchiha.
« Ciao Kisame… » disse spiaccicandogli le manine paffutelle sul viso.
« Che state facendo?! » fece stupito.
« Non lo so, le mie mani si sono mosse da sole, volevo toccarti… » disse semplicemente inclinando la testa.
« Questo vuol dire che avete il vostro cervello da adulti ma non controllate il corpo! – rise Cocol – Sasori non è che hai la voglia di coccole?! » disse, gli occhi che le brillavano.
« Non pensarci nemmeno! » esclamò inorridendo, ma la ragazza non gli diede ascolto e cominciò a passargli le mani tra i capelli, a baciargli le guance e coccolarlo, con diversi sospiri rilassati da parte del neo di nuovo bimbo (che frase contorta o.o)
« COCOL SMETTILA SUBITO DI FARE L’IDIOTA E FACCI TORNARE NORMALE! » sbraitò Hidan cercando di alzarsi in piedi. Immaginate certe frasi dette da un bambino di appena un anno, non erano proprio cose normali. Ma dopotutto non era nemmeno normale che delle persone tornassero bambini ma siamo in una fic e quindi ok.
Cocol spalancò gli occhi « HIDAN! Modera il linguaggio ragazzino! »
Stavolta fu Hidan a spalancare gli occhi « Stai scherzando, io sono un adulto! »
« Ringrazia che sei un bambino e hai bisogno di proteine altrimenti saresti andato a letto senza cena! » dichiarò lei senza smettere di coccolare Sasori (mai <3 xD)
« … Tu fai finta di essere così idiota vero? »
« Tse, ingrato, io mi preoccupo solo per voi! »
« …Ok, non lo fa apposta… Non importa, facci sub… »
Hidan non riuscì a finire la frase, interrotto da Kisame « Ehi raga guardate! » esclamò spostandosi di lato per permettere al Baby Itachi con un paio di occhiali da sole e una giacchetta di pelle in spalla potesse sfilare verso Cocol per farsi vedere e poi tornare indietro da Kisame, fra le risate dei presenti.
« È una piccola miniera d’oro! – fece Kakuzu brandendo la macchina fotografica – Andiamo a fare altri scatti! » esclamò tirandosi dietro il modello e il manager.
« VOLETE ASCOLTARMI?!? – esclamò Hidan adirato. Solo quando ebbe l’attenzione di tutti, in particolare di Cocol, continuò – Tu ora ci fai subito tornare adulti, cazzo! Non è possibile che degli adulti com… che un adulto come me sia tornato bambino! Mi spieghi come cazzo faccio a sacrificare le pers… MERDA! » fece spalancando gli occhi.
« Che succede? » fece Konan.
« …. »
« Allora? Hidan non farci preoccupare! »
« …Mi sono cagato addosso…. »
il silenzio che si era formato sparì in una fragorosa risata dei presenti.
« Ahaha, okok, vieni che ti cambio Hidan! » fece Konan avvicinandosi a lui con un pannolino datole da Cocol.
« NON PROVARCI DONNA! FACCIO DA SOLO! » esclamò rubandole il pannolino e zampettando via.
« Bene, che si fa? » ridacchiò Cocol nel guardare Deidara che rischiava di essere soffocato dal biberon che Tobi gli aveva cacciato in bocca.
« Ma chi è un bel bambino? Shei tu! Massi che sei tu! » diceva Tobi.
« Cocol? » chiamò Sasori.
« Mh? »
« Seriamente, facci tornare normali… »
« Cosa?! Ma sei così carino quando non ti ribelli e posso averti tutto per me! » piagnucolò lei.
« Beh pensa che… » iniziò voltandosi a guardarla.
« Konan? » chiamò timidamente Hidan, guardando per terra ai suoi piedi, in evidente imbarazzo.
« Dimmi Hidan » sorrise lei.
« Ecco, vedi… »
« Coraggio! Non ti mangio mica! »
« Non riesco a cambiarmi… » disse arrossendo dall’imbarazzo. Lei ridacchiò e lo prese in braccio.
« Allora andiamo! »
« Ehi mettimi giù! - esclamò mettendo le mani sul seno della ragazza cercando di allontanarsi - ….ora che ci penso essere piccoli ha i suoi vantaggi… » ridacchiò.
Cocol rise e guardò Sasori « Dicevi? »
« Pensa al fatto che se non ci fai tornare grandi non avrai nemmeno una possibilità con me dato che sono un bebè… »
Cocol scattò in piedi, posandolo sulla poltrona « Formula inversa! SUBITO! »
« La sai? » ridacchio Sasori, divertito dalla facilità con la quale l’aveva manipolata (sputtaniamoci da soli su! NdA)
« Certo! La formula inversa è… - alzò le braccia al cielo – più sono ci non presenti i bu bobidi bibidi! »
Subito una luce simile alla prima avvolse i bambini e quando sparì tutto era tornato come prima.
« Ecco fatto! Mi dai un bacio?! » fece tutta felice stando appiccicata a Sasori.
« Mi sa che ti conviene sparire Cocol… » rise Sasori accennando ai membri dell’Akatsuki, sia quelli trasformati in adulti che quelli che avevano appena perso la loro fonte di guadagno.
« Ehm… BIBIDI BOBIDI BU COCOL NON C’È PIÙ! » esclamò sparendo dalla loro vista.
Dopotutto, quella non era poi una giornata tranquilla...
   
 
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