Il loro era un appuntamento fisso o quasi: ogni pomeriggio, a seconda di quale momento libero Atemu - nella sua quotidiana routine di sovrano - riusciva a trovare, uno dei più giovani addetti alle cucine veniva convocato nelle sue stanze, dato che il re aveva l'abitudine di ristorarsi con uno spuntino da tutte le sue fatiche.
Perciò quando quel giorno, poco prima del tramonto, Heba venne convocato nelle stanze del Faraone, non chiese neanche i motivi; arraffò di fretta un piatto di focacce al miele e si diresse subito da lui.
- Mio Faraone...? - Chiamò appena, attraversando i suoi appartamenti stranamente vuoti. Alla fine, lo trovò nel posto più ovvio, la sua stanza vera e propria. Vicino al letto, il giovane re si toglieva i monili d'oro, uno per uno, quasi studiandoli con attenzione; poi, appena esaurita la fonte di interesse, li appoggiava sul tavolino lì accanto.
- Mio Faraone... - tossicchiò lui, tenendo con discrezione lo sguardo basso.
Atemu si voltò e gli sorrise raggiante: - Oh, ciao! Bando ai convenevoli, tranquillo, ho mandato via tutti per un po'. E' assurdo che il re non possa levarsi di dosso da solo neanche un orecchino, non trovi?
L'altro si rilassò di colpo e lo guardò senza problemi in volto, mentre appoggiava con disinvoltura il vassoio sul tavolo, accanto ai monili.
- Focacce, Heba? - Chiese l'altro, incuriosito.
- Quando mi chiami a quest'ora, di solito, hai sempre fame... - Spiegò il più piccolo e intanto lo guardava con la stessa aria di intenerito rimprovero di una madre. - Dovresti mangiare meno dolci, sai? E poi - Proseguì, indicando i gioielli abbandonati sul tavolo - Ti stai preparando per il bagno, vedo. Non vorrai mica mangiartele adesso?
- Uhm... - Atemu si portò un dito alle labbra, pensieroso (o quantomeno fingendosi tale). - Temo ci sia una piccola incomprensione. Ne hai azzeccate mezza su due. Perché non mi sto preparando per fare il bagno e, sì, vorrei mangiare. - Si interruppe e inclinò la testa di lato, concludendo l'opera con un sorrisetto poco rassicurante: - Ma non ho mai detto di voler "mangiare" le focacce, mio caro compagno di merende.

Fine! (SeH, diciamo così)


Yoh!
Oh, salve! ^o^ Stavolta credo che ci sia qualche spiegazione da fare sia sulla fic che non!
Dunque, avrei voluto aggiornare Fa' ciò che vuoi già da un pezzo, ma alla fine A.
Sono partita due settimane (Ho alloggiato da Soe Mame. U_U *Sventola braccia* Soeluche!) B. Tra il viaggio, il rilassarmi (?) al ritorno e CoseVarieTM, non ho più scritto. XD Sinceramente mi dispiace non essere ancora riuscita ad aggiornarla, ma mi impegnerò per farlo entro una certa data che si approssima. *Fissa calendario, agguerrita*. E quella non mi sfuggirà!
Dopodiché, venendo a questa flashetta. Orbene, dato che era un po' che non scribacchiavo, avevo deciso di buttarmi in qualcosa di piccolo, puccio, tranquillo e piaccioso, ovvero la mia raccolta Blindshipping per la Shipping Collection (Ebbene sì, ho prenotato anche quella! E pure Rewind e Replay, per chi fosse interessato...).
Quindi questo, originariamente, sarebbe dovuto essere il suo primo capitolo, con prompt Bath.
... Solo che, come potete vedere, s'è un po' allungata, tutta per conto suo. E a tagliarla mi piangeva il cuore! ò__ò Quindi ho deciso di postare questa a parte e per la prima Blind farne un'altra, che tanto ho già in mente il prompt nuovo. ^^
E ora vi saluto!
Bye!