Whispering to the wind

Come ogni anno sono qui.
E come ogni volta ti ho portato una rosa rossa. La tua preferita.
Sono passati sei anni e ancora non ti ho dimenticato. Anche perché, anche se volessi, non riuscirei mai a dimenticarti.

Un passo, un altro, un altro ancora…

Da quando te ne sei andata, mi sento vuoto. Terribilmente vuoto.
Ed è un vuoto che fa male, perché mi divora da dentro.
Non passa giorno senza che ti pensi almeno una volta.

Un altro passo, un altro, ancora uno….

Sai…pensavo sarebbe stato più facile. Senza di te, intendo.
Invece…mi sbagliavo.
Sai, l’altro giorno Gale e George mi hanno portato ad un party in discoteca.
C’erano così tante persone…ma…anche tra tutto quel casino mi sentivo incredibilmente solo, circondato da buio e silenzio.

Altri passi, seguiti da altri ancora…

Ultimamente vado dallo Psicologo.
Due volte a settimana.
Mi ci porta Cristal; lei dice che ho bisogno di aiuto.
Sinceramente, io non voglio aiuto. Preferirei essere lasciato solo, a morire nella più totale disperazione. Che cosa drammatica.
Lo Psicologo, o come lo chiamo io lo strizza-cervelli, dice che sono affetto da “Depressione Reattiva”.
Tutte le volte che vado da lui mi dice sempre la stessa cosa: “Cerchi di dimenticare.”
E ogni volta gli rispondo: “No dottore. Io non voglio dimenticare.”
Lui sospira e mi dice di tornare a casa.
Ora mi ha anche rifilato un “Rimedio Naturale”.
Intanto non funziona.

Mancano pochi passi…

E’ così strano pensare che tu non ci sia più…non riesco a convincermene. E’…difficile.
La gente non capisce…dicono tutti che devo voltare pagina, devo dimenticare, devo cercare di andare avanti. Dicono tutti le stesse identiche cose. Che monotonia.

Un ultimo passo e…

Mi fermo esattamente davanti ad una pietra piantata a terra. Più precisamente una lapide piantata a terra.
Mi soffermo alcuni istanti sull’incisione che c’è su di essa.

July Moore

12.05.1983 – 08.12.2007

Non piangete vi amerò al di là della vita,
l’amore è l’anima e l’anima non muore.

Lacordaire

La vita è così ingiusta…avevi solo 24 anni e tutta una vita davanti.
Dovevamo fare ancora così tante cose insieme…

Un ragazzo ed una ragazza passeggiano mano nella mano su di una bellissima spiaggia.
Il sole sta tramontando e la ragazza osserva incantata il luccichio dei raggi di sole che si riflettono sull’acqua mentre il ragazzo la guarda felice.
Un momento magico.
Ad un tratto il ragazzo prende entrambe le mani della ragazza.
Si inginocchia.
Estrae dalla tasca una scatolina.
La apre.
La ragazza, sorpresa, si porta le mani alla bocca mentre grosse lacrime cominciano a correrle giù per le guance.
Entusiasta salta al collo del ragazzo e lo bacia con foga.

Uno dei miei ricordi più belli.
Non abbiamo potuto nemmeno sposarci.
Tutta colpa di quel dannato tumore...
Ogni giorno che passava eri più magra e fragile.
Anche il tuo ottimismo, lentamente, è scomparso.
Non volevo mollare, non volevo arrendermi alla prospettiva di una vita senza di te.

Ma ormai era ovvio…

Stavi morendo. Ed io non ci potevo fare niente…potevo solo starti vicino e sperare.
Sono stato a guardare mentre la malattia ti portava via, lontano da me.
Sento che avrei potuto fare di più. E per questo mi sento male.

Poggio la rosa accanto alla lapide.
-Mi manchi, July…mi manchi tanto.
In risposta un soffio di vento gelido mi scompiglia i capelli.
Una lacrima mi scende lungo la guancia.
-Ti amo.-

Ed un “Ti Amo” sussurrato al vento è tutto ciò che è rimasto di noi. Tutto quello che è rimasto del nostro amore perduto.

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